Angelo Principe' Italian Canadian Digital Newspaper Collection

Il Bollettino Italo-Canadese, 19 Jan 1934, p. 5

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Per ben comprendere il fasci-- smo, bisogna comprendere qua-- le eredità abbia ricevuto il po-- polo italiano dalle civilta passa-- te e quale sia il fondo storico dell'anima italiana, fondo sto-- rico su cui é saldamente poggia-- ta la mirabile costruzione odier-- na. Non che il retaggio del pas-- sato sia apertamente visibile, o che esso apertamente influisca sulla vita italiana moderna. Il passato é passato, e noi viviamo nel presente, per il futuro. Il passato aveva altri ideali ed al-- tre esigenze, mentre oggi vi so-- no necessità nuove cui supplire, problemi nuovi da risolvere, po-- sizioni nuove da chiarire, verità nuove da affermare. Ma, ciò nondimeno, quel passato é tutto li', nel fondo delle coscienze, a caratterizzare ed informare di sé tutta la vita italiana moder-- na, e non si può prescindere esso quando si studi il fasci-- . Un popolo é come un indi-- duo: il punto di vista può cambiare con il passare degli anni, la sua vita può assumere nei vari momenti aspetti sut-- t'affatto nuovi, tutt'affatto di-- versi, ma nei recessi piu' recon-- diti dell'animo suo, dimenticato forse, ma non inoperoso, é il passato. Scintilla di un incendio potenziale, seme in attesa di svilupparsi, tesoro inestimabile di esperienza e sorgente inesau-- ribile di forza e di virtu'. Il fa-- scismo si spiega dunque alla lu-- ce di quel passato, ma fascismo é qualche cosa di nuovo, é un passo avanti, un gigantesco passo avanti. Non si torna in-- ';ro, disse la Sig.na Bernar-- * definendo il fascismo "moral reclamation of the land", che significa -- bonifica morale del paese. Ed osservava come la ci-- viita greca fosse sotto l'influs-- so delle civiltà orientali, eppure fosse qualche cosa di essenzial-- mente diverso, come tutti gli e-- lementi della cultura greca ve-- nissero assimilati dalla civiltà romana, che,nonostante questo, rimaneva prettamente romana, come il rinascimento presentas-- se molti punti di contatto con l'antichità classica, ma senza per questo esserne la ripetizio-- ne pura e semplice. Cost', disse, l'Italia di oggi rivela la presen-- za di tutto questo nella forma-- zione di una coscienza di razza, ed in piu' presenta molte carat-- teristiche, molti elementi affat-- to nuovi: e fascismo é la fusione completa di queste due correnti essenziali in un tutto organico. L'Italia come unità nazionale é giovane, la piu' giovane delle grandi potenze europee, e la sua unificazione risale ad appena sei anni prima della formazione degli Stati Uniti d'America. Co-- me coscienza nazionale essa é ancora piu'giovane, --giacché questa incominciò a formarsi soltanto negli anni che prece-- dettero immediatamente la guerra, e soltanto dalla guerra dura usci' temprata ad --ogni prova . La guerra, sopraggiunta ad anni di debolezza e di disordine, trovo una razza stanca, un po-- polo che pareva fosse affranto sotto il peso di due mila anni di storia. La vita italiana era ca-- ratterizzata dall'esitazione na-- zionale e si dibatteva, senza po-- terne uscire, nel labirinto dei dubbi critici. La dolorosa tra-- gedia dell'emigrazione forzata, il trattamento cui furono, ovun-- que si recassero, sottoposti gli emigrati italiani, il lavoro coer-- Non é il desiderio del governo italiano che all'estero si copi-- no, piu' o meno deformandole,le istituzioni politiche e civili del regime fascista. Anzi, tutt'al-- tro, poiché fascismo é un pro-- dotto essenzialmente della co-- s cienza popolare Italiana, e quindi non può sussistere pres-- so un altro popolo se non nella superficialità -- delle apparenze esteriori. Di qui, disse, la sfor-- tuna dei suoi imitatori. il nostro sistema politico é me-- glio del vostro, e tanto meno per quella cosa odiosa che si chiama propaganda. Sono qui' soltanto per parlarvi di quello che da noi si é fatto e si sta fa-- cendo tuttora nei riguardi di una ricostruzione sociale." Italiana Alla Convocation Hall il BOLLETTINO ITALO--CANADESE Anni di Formazione Dopo la guerra ancora un pe-- riodo di incertezze, dovuto ai tentativi di disgregamento e di disintegrazione disfattista degli agitatori sovversivi, e poi il fa-- scismo, che, diceva la Sig.na Bernardi, se si guarda bene ad-- dentro, rivela piuttosto le ca-- ratteristiche di una evoluzione che non di una rivoluzione vera e propria. Uno dei suoi aspetti fondamentali é quello di "mo-- ral reclamation," di bonifica morale dello spirito nazionale. In alcuni ambienti si nutrono dubbi circa gli intendimenti pa-- cifici dell'Italia fascista. Falsi-- tà di mestatori poco scrupolosi o argomentazioni da persone poco intelligenti. Vi sono due cose che piu' di ogni altra stan-- no a cuore agli Italiani: la ter-- ra e la famiglia. E questo dai tempi piu' remoti, da quando venivano a fermarsi in Italia, nell'epoca primordiale, i popoli primitivi che vivevano solo di pastorizia e di agricoltura, spe-- cialmente di agricoltura, che, anche oggi, in una Italia priva delle risorse -- necessarie -- alle grandi industrie, rimane la sor-- gerite prima di vita. Ed un pae-- se dove l'amore per la terra, madre di biade, e per la fami-- glia conservano ancora il loro vigore primitivo, é un paese pa-- cifico per natura . L'opera del governo fascista, disse la Sig.na Bernardi, mira a rendere la coltivazione della terra una cosa gradita, a rt-- muovere gli ostacoli che si op-- pongono ad una produzione in-- tensa, e che sono specialmente i prezzi alti e la concorrenza. Rialzando il valore morale della terra si ricostruisce il paese, e costruendo la famiglia si rico-- struisce la nazione. Il governo vuol consolidare questi istinti, questi sentimenti primari, poi-- ché cosi' facendo consolida l'u-- nita morale italiana. Oggi piw che mai e come non mai, lo spi-- rito italiano é reso dal latino "servi glebi sumus ut liberi simus." Anche l'educazione, che in I-- talia é educazione di massa, é ispirata ad un alto senso di pa-- ce. Qualche volta si sente dire che l'educazione della gioventu' italiana é militarista, perché le si da in mano il moschetto. Non vi lasciate ingannare, disse la Sig.na Bernardi. Quando al ba-- lilla si da' in mano il moschetto, gli vien detto che per ognuno di quei moschetti un eroe é ca-- duto per la Patria, ed egli com-- prende che a lui spetta il dove-- re di vegliare sull'onore di quei Venne quindi la resa dei con-- ti, e l'Italia per la mancanza di un governo che facesse sentire la sua voce all'estero, fu tratta-- ta da potenza minore. Ma l'Ita-- lia non serba rancore. La lezio-- ne é stata propizia. E venne la guerra, che uni' gli animi e strinse tra loro ric-- chi e poveri, professionisti ed operai, soldati vecchi di espe-- rienza e di anni e giovanetti che non avevano ancora ricevuto il battesimo del fuoco, tutti acco-- munati nella difesa della Patria. Nel duro cimento di quegli an-- ni, in virtu' dell'immane sacri-- ficio compiuto, il popolo italiano finalmente ritrova sé stesso. L'Italia rientra nei suoi confini naturali. Il popolo italiano, co-- sciente ormai della sua forza ri-- conquista il dominio di sé, ed e-- sce dalla lotta facendo tesoro degli ammaestramenti che dà la guerra; ha imparato a bastare a sé stesso. citivo cui gli emigrati si dove-- vano piegare, furono piaghe sanguinanti di quegli anni tri-- sti. Lo spirito italiano sembra-- va morto; era assopito, e l'uni-- ca forza che mostrava di rite-- nere ancora il popolo italiano e-- ra la forza a resistere, la for-- za della rassegnazione. Solo qualche tentativo isolato di ri-- scossa si notava di quando in quando, qualche grido solitario risuonava nella penisola. Inu-- tilmente; la nazione brancolava nelle tenebre, e doveva ancora trovare sé stessa. Educazione Giovanile L'opera fascista La Dura Prova Mercoledi' sera, la terza di "Italy Week", nella Convoca-- tion Hall dell'Università, ha parlato Don Mario Colonna, Duca di Rignano sul tema "Lo Stato Corporativo". Presiedeva il Generale Mitchell, direttore della scuola d'Ingegneria; un csincero amico e fervido ammi-- ratore dell'Italia, che ha preso Un banchetto offerto loro dall'Empire Club, la piu' impor tante delle associazioni cittadi-- ne, ha visto un'affluenza di pubblico come non s'era mai a-- vuta, anche nelle occasioni piu' solenni. Dovunque si siano tro-- vati, tanto tra i loro connazio-- nali quanto tra i Canadasi, sono sempre stati fatti segno a tali e tante dimostrazioni di simpa-- tia e di stima che non potranno certo partire senza portare nei cuori il ricordo_ indelebile di queste giornate e l'intimo com-- piacimento di aver procurato all'Italia un giovamento al di la e al di sopra di tutte le con-- siderazioni utilitarie, un giova-- mento che é anzitutto e soprat-- tutto giovamento spirituale. La Settimana Italiana conti-- nua con un'affluenza straordi-- naria di pubblico. Si prevede che, data l'accoglienza entusia-- stica, che non é stata eguaglia-- ta neppure da quella fatta alla settimana Britannica, si dovrà estendere di alcuni giorni, pos-- sibilmente di un'altra settima-- na. E questo nonostante il fat-- to che i conferenzieri italiani abbiano avuto modo di parlare ad un gran numero di persone nei molti ricevimenti dati in lo-- ro onore. L'indice migliore del-- l'intenso movimento é la stam-- pa locale, che pubblica in questi giorni un'abbondanza di notizie provenienti dall'Italia, special-- mente nei riguardi delle tra-- sformazioni e dei miglioramen-- ti appartati nel campo dell'ordi-- namento corporativo, intervi-- ste con gli ospiti illustri, e reso-- conti di tutta l'attività svolta da essi durante il loro breve soggiorno a Toronto. Quanto alle critiche e alle ac-- cuse che si fanno, non c'é da farsi meraviglia; di scontenti e brontoloni ve ne saranno sem-- pre. Del resto la logica piu' e-- lementare é bastevole a render-- ci persuasi della inconsistenza di certe dicerie. "Ogni Italiano sa bene che é ridicolo mordersi il naso per fare un dispetto alla faccia. Ogni Italiano sa che é ridicolo criticare lo stato dal momento che egli stesso é un elemento costitutivo di quello stato, che assicura una prote-- zione a sé, ai suoi figli, ed alla sua casa. Oggi in Italia ogni aspetto dell'educazione giovanile é cu-- rato in tutte le sue fasi e nei menomi particolari, con la con-- seguenza logica che la gioventu' cresce con la gratitudine e la fierezza nel cuore. E le mam-- me, che vedono i loro bimbi cre-- scere sani e forti sotto le vigi-- lanti cure di apposite organiz-- zazioni, sentono anch'esse il vero significato, il vero valore del fascismo. Le donne fanno la loro parte del lavoro di ricostru-- zione sociale del paese, assu-- mendo la responsabilità di tutto il grandioso complesso di opere assistenziali. Gli enti dopolavo-- ristici provvedono allo sviluppo fisico ed intellettuale degli ope-- rai e degli impiegati, offrendo loro i mezzi e la possibilità di dedicarsi a quel ramo dell'atti-- vita' umana cui piu' si sentono portati . caduti. L'educazione della gio-- ventu' diviene cosi' un bellissi-- mo rito in omaggio alla memo-- ria di quanto di piu' sacro vi può essere per una nazione, e questo é fondamentalmente im-- portante nell'Italia di Mussoli-- ni . "Se qualcuno vuol brontolare, brontoli pure: noi stiamo ben piantati su un saldo terreno morale, e ci resteremo." Le Organizzazioni Operaie in Italia Critiche e Brontoloni Don Mario Colonna , "Quando il padre di famiglia | vede che il fine ultimo della po-- litica interna é di aiutarlo a ' progredire materialmente, mo-- ralmente e spiritualmente, 'quando la popolazione di un villaggio intero vede migliorate le comunicazioni che lo legano ad altri villaggi ed ai centri maggiori, esteso o, non di rado, lcreato di sana pianta il sistema idraulico, curate perfino le sue ore di svago, non può non sus-- sistere un senso di cooperazione tra tutti ed un profondo senti-- ,memto di fratellanza nella na-- zione. Poco importa quale sia la for-- ma del meccanismo che assicu-- ri lo sviluppo secondo questo nuovo indirizzo. E' lo spirito che conta: quando c'é questo, il modo in cui lo si traduca in ef-- fetto rimane una questione di mera forma, di dettaglio tecni-- co. Secondo la nuova concezio-- ne la consegna non é piu' ogni ogni uomo per sé, e neppure o-- gni uomo per lo stato, ma ogni uomo per la comunità, che é u-- na cosa ben diversa. Oggi ogni uomo, senza eccezioni di sorta, ha la sua funzione, anzi, vale in quanto é una funzione indispen-- sabile della comunità e come ta-- le, soltanto come tale, egli ha diritto alla protezione ed all'as-- sistenza dello stato. parte attiva alla guerra italia-- na, durante la leggendaria di-- fensiva del Grappa e del Piave. "Lo Stato Corporativo" Don Mario incominciava col porgere il suo saluto a tutti i combattenti _ presenti, facendo notare come oggi si attribuisca allo stato molto del carattere proprio di una organizzazione militare, ed enfaticamente af-- fermando la necessita' di disci-- plina e di abnegazione per vin-- cere la depressione, per salvare dalla rovina la nostra civilta. La crisi, ha detto il Duca di Ri-- gnano, deve sparire. Essa é il prodotto dell'estremo individua-- lismo e della concezione crudele che contrappone l'uomo all'uo-- mo nell'esplicazione dell'attivi-- tà umana. Il grande errore sta nel credere che la concorrenza stimoli lo sviluppo economico: la crisi attuale é un esempio e-- loquente di quali effetti possa-- no avere l'individualismo e la concorrenza isull'economia mon-- diale. La concorrenza deve dar luogo alla cooperazione. Coope-- razione: questa é la nuova pa-- rola d'ordine, altamente umani-- taria, altamente morale, dello stato corporativo. Lo stato corporativo ha con-- servato economicamente, giuri-- L'eloquenza -- dell'oratrice ha suscitato un entusiasmo inde-- scrivibile ed un uragano di ap-- plausi. Mrs. P. H. Plumptre, che presiedeva, prego la Sig.na Bernardi di voler dire poche pa-- role in Italiano ai connazionali presenti, che accolsero la propo-- sta e le esortazioni, le incitazio-- ni dirette loro con un'altra en-- tusiastica manifestazione. © "Vorrei potervi portare oggi presso il Colosseo, mentre i bimbi italiani, gli occhi grandi di meraviglia e di ammirazione, sfilano lungo la Via dell'Impe-- ro, per farvi sentire la continui-- tà della razza e l'unificazione di un popolo, per farvi vedere che il fascismo tende a portare alla luce quel che v'é di meglio nella nazione, e per convincervi che il bene piu' bello, il bene piu' santo, é il bene che viene dalla cooperazione tra tutti i cittadi-- ni nello stato, tra tutti i popoli nel mondo." "La madre,, che alleva il suo bimbo e che sa come questo sa-- rà protetto e curato, e fatto crescere sano e forte in un'at-- mosfera di pace, ed il padre, che vede come tutta la nazione, dalla _ Regina fino all'ultima donna, cooperi' al bene della sua famiglia, non potranno non sen-- tirsi veramente una parte dello stato." I padri e le madri Don Mario si riportava quin-- di al '14; per rifare un poco lx storia di quegli anni ormai lon-- tani, disegnando con pochi trat-- ti sicuri il quadro generale delle condizioni dell'Italia del periodo pre--intervento; accanita all'in-- tervento fatto dal socialismo i-- taliano, da cui si staccava allo-- ra Benito Mussolini, il quale i-- niziava la lotta che doveva con-- tinuare attraverso gli anni di guerra, attraverso quelli di pa-- ce che seguirono, per culminare finalmente nell'azione rivoluzio-- naria del '22; l'entrata in guer-- ra nel maggio radioso; la for-- mazione dei battaglioni d'assal-- to, di cui dovevano assumere il motto e l'emblema: le "camicie nere" di Mussolini; e la fine de la guerra, della quale l'Italia, che aveva ormai una coscienza a tutta prova, usciva solo per cadere di nuovo alla mercé di governi deboli e di agitatori so-' cialisti o comunisti, per divenì--} re il campo d'azione dell'esploi-- tazione comunista russa, che di li si preparava ad invadere l'E-- Vi sono oggi molti imitatori del fascismo, fin troppi. Si dice che l'imitazione sia la miglior lode; bisogna aggiungere però, che, nel caso nostro almeno, sia una forma di lode molto perico-- losa, poiché quasi sempre l'imi-- tazione non va oltre le apparen-- ze esteriori, al disotto delle qua-- li si cercherebbe invano lo spi-- rito fascista. Nello stato in cui la coopera-- zione é la nota dominante, il po-- vero é come il ricco e viceversa. Il ricco inteso nel senso in cui una volta si intendeva oggi non c'é piu'. Anch'egli deve accet-- tare una quota del lavoro che a tutti spetta, anch'egli deve fare la sua parte, una parte propor-- zionata alle sue forze, in questi tempi di crisi. E che cos'é questa crisi? E' super--produzione? A ffa tto, dichiarava enfaticamente Don Mario, no n é super--produ-- zione, é sotto consumo. I manufatti, come i prodotti agri-- coli, non si vendono, la merce non circola. Questa é la vera causa della crisi. E come si può rimediare? Con lo spirito di ab-- negazione, con l'idea di coopera-- zione, -- di '"servire",, intesa in senso militare come disciplina e dedizione completa; e questo é il contenuto ideale delle dottri-- na fascista. In questo consiste la rivoluzione del '22 che non fu, tolto qualche caso isolato, u-- na rivoluzione sanguinosa, ma una rivoluzione nell'idea. Una rivoluzione che sarebbe forse meglio definire una evoluzione in atto, e che oggi, in questa si-- tuazione caratterizata da una fitta nebbia mentale, é come un faro che rischiara il cammino, additando la via della salvezza e mostrando ai popoli sballotta-- ti dalla furia delle intemperie economico--politiche, le _ roccie della disgregazione nazionale. Anche il Duca di Rignano ri-- chiamava l'attenzione del suo pubblico sul fatto che egli non intendeva assolutamente fare della propaganda. "Noi non vo-- gliamo vendere l'Italia", ha det-- to, "anzi, mi affretto a dire che l'Italia non é in vendita." Que-- sta della propaganda é una del-- le calamiîta' minori del': dopo-- guerra: ogni nazione vuol elar-- gire, e spesso imporre, alle sue consorelle la miracolosa pana-- cea. Dunque niente propagan-- da. Ci tiene Don Mario a chia-- rire questa posizione. Anche perché i propagandisti che si presentano simulando l'amicizia e tenendo la mano ad aiutare, spesso finiscono per rivolgere la mano con la palma in su, ri-- velandosi per quel che sono: mendicanti; e la propaganda al-- lora appare quale é veramente: preghiera di elemosina. E noi non facciamo né chiediamo ele-- mosina. Anche in questo il fa-- scismo addita la via. Elemosina no. Opere assistenziali si', poi-- ché queste sono di importanza basica per la cooperazione. Ma. questo--non é elemosina; é soli-- darieta umana. | d i ca m e nte ed organizzativa-- mente quel che di meglio vi era nel liberalismo, nel socialismo, nel sindacalismo, prendendo il buono dove lo trovava irrispet-- tivamente del male cui poteva essere accompagnato. -- . accet--|ni odierne risalgono ai "colle-- o che a | gia" _ dell'Impero, la posizione ve fare|dei quali di fronte allo stato fu propor-- (regolato dalla lex Julia. Questi . questi | collegia _ costituirono la spina dorsale dell'impero romano, che risi? E' | cercò, per mezzo di questa orga-- È a tt o, | nizzazione coattiva del lavoro, e Don 1delle industrie e dei traffici, di --produ-- | fronteggiare la profonda crisi mo. I|del III secolo. Alla caduta del-- ti agri--|l'Impero le corporazioni cessa-- merce| vano naturalmente di esistere, la vera | poiché non sussistevano piu' le » si può | condizioni in virtu' delle quali > di ab-- | erano sorte. Sorgono di nuovo oopera-- | nel Medio Evo conservando qua-- tesa in|/si tutte le caratteristiche dei iplina e | "collegia artificium" dei Roma-- uesto é| ni, e presentando in piu' il ca-- dottri-- | rattere religioso e quello (che la onsiste | lax Julia aveva cercato di di-- he non|struggere) dell'ingerenza politi-- lato, u-- | ca. Nel XIV secolo si iniziava la sa, ma | decadenza _ delle corporazioni, a. Una | che finivano per sparire nel tra-- >_ forse | vaglio suscitato dalla rivoluzio-- luzione |ne francese, risorgendo di nuo-- esta si-- | vo soltanto nei tempi moderni, la una|tempi di industrializzazione in-- ome un |tensa, in cui il problema dei mmino, | rapporti tra operai e datori di alvezza |lavoro, si é acuito fino a costi-- allotta--| tuire il problema fondamentale 'mperie | dell'organizzazione statale odi-- roccie |erna. Prima dell'avvento del fa-- nale. scismo, due erano le imposta-- nitatori Izioni di questo problema: quella Si dice | liberalistica, fondata sulla lotta miglior, di classe in uno stato che non e però, | interviene, ma lascia che gli e-- no, sia ; venti abbiano il loro corso; e perico-- | quello del comunismo, basato su e l'imi-- la concezione dello stato eserci-- pparen-'tante potere dispotico in una lle qua-!societé proletaria. (A questo lo spi--| punto due individui del loggiato manifestano la loro preferenza a quin-- | per il secondo sistema, battendo poco la | timidamente le mani, con gran-- 1ai lon-- | de ilarità del pubblico.) Il fasci-- 1i trat-- | smo sente /immediatamente la le delle | insufficienza di queste soluzio-- periodo | ni, che non sono affabto soluzio-- all'in-- | ni, ed affronta di nuovo la que-- ismo i-- |stione, introducendo una nota 7a allo--|nuova: la cooperazione. E sta-- juale i-- | bilisce che lo stato debba vigi-- va con--|lare _ sull'economia -- nazionale, nni di | controllando ed aiutando, ma di pa-- |mai costringendo. E' lo stato, minare | secondo il nuovo concebtto fasci-- /oluzio--'sta, che fa andare gli ingranag-- 1 guer-- ; gi -- dell'economia, _ senza mai la for--lassumere un'attitudine di co-- l'assal-- | strizione. E Don Mario passava a chia-- rire tutta la parte tecnica del-- l'ordinamento _ corporativo ita-- liano e le attribuzioni giuridi-- che delle corporazioni. In caso di dissidio, diceva, i sindacati di lavoratori e di datori di lavoro, si sforzano anzitutto di raggiun gere un accordo senza l'inter-- vento di terze persone; gran numero delle controversie non (Cont. alla pagina seguente) Ha inizio allora quel movi-- mento di rinascita che, di li a poco, incanala nel sistema delle corporazioni modernamente con cepite e trasformato tutte le forze economiche della nazione. In effetti il corporativismo ita-- liano non é altro che la collabo-- razione del sindacalismo e del capitalismo, sotto l'oculata vigi-- lanza dello stato. Le corporazio-- Quelli furono anni di perples-- sita, quando la concezione mo-- rale era una concezione di oru-- deltà, di prevalenza del piu' for-- te sul piu' debole, di individua-- lismo spinto fino a divenire piu' egoistico dell'egoismo che pre-- tendeva schiacciare. Ma la si-- tuazione cambia. All'invasione delle fattorie del '19, all'altra meglio organizzata del '20, si contrappone nel '21 la fondazio-- ne del partito nazionale fasci-- sta, avente per nucleo quegli ar-- diti che durante la guerra ave-- vano costituito i battaglioni di assalto. Nel '22, forte dell'ap-- poggio della nazione, desiderosa di vedere la fine del disordine, il partito fascista si impadroni-- sce del potere. uropa occidentale. I reducì, tor-- nati dal fronte orgogliosi dell'o-- pera compiuta, delle decorazio-- ni, delle ferite, trovavano il pae-- se in preda all'agitazione sov-- versiva, di cui il fondo teorico era la rinuncia; rinuncia agl'i-- deali per cui il fante d'Italia a-- veva dato il suo sangue, rinun-- cia al premio che spettava di diritto all'Italia -- vincitrice, e svalutazione -- dell'opera -- dell'e-- sercito italiano. 19 Gennaio, 1934

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