@: +1-\ le, assume, quindi, un carattere tipico, cioé quello di un rappor-- to dopo una tappa dell'avanzata. Oggi siamo arrivati a una tap-- pa e ci volgiamo per un solo i-- stante a guardare il cammino percorso. Ciò che il Regime ha fatto in questi primi dodici an-- ni della sua vita, é consegnato alla storia. Fu evocato, illustra-- bo, documentato nell'ottobre del '32, al cospetto degli italiani e 'degli stranieri i quali finalmen-- te, attraverso la Mostra della Rivoluzione Fascista, comincia-- rono a capire che quella fasci-- sta, é una rivoluzione la quale ha richiesto sacrifici di sangue tali che impegnano tutti noi, ella maniera piu' categorica, a iifendere -- costi che costi, e contro chiunque -- il legato i-- deale dei nostri Caduti. Essi non sono, né debbono diventare un ricordo convenzionale, e per-- ciò distratto, ma presenti nel nostro spirito devono costituir-- ne il monito e l'assillo. Il Fascismo: fenomeno universale Dal 1929 ad oggi il Fascismo da fenomeno italiano é diventa-- to fenomeno universale. Ma nel fenomeno bisogna distinguere l'aspetto negativo da quello po-- sitivo. -- L'aspetto negativo é la liquidazione di tuitte le posizioni dottrinali del passato, l'abbatti-- mento di quelli che sono stati i nemici anche del Fascismo; l'a-- spetto positivo é quello della ri-- costruzione: solo coloro che ac-- cettano l'aspetto positivo del Fascismo ci interessano, cioé coloro che dopo avere demolito sanno fabbricare. Quanto all'a-- spetto negativo del fenomeno, non v'é dubbio che basta guar-- darsi attorno, per -- convincersi che i principi del secolo scorso sono morti. Hanno dato quello che potevano dare. Ammettia-- mo senz'altro che hanno avuto un periodo di fecondità e di grandezza. Ma é passato. Colo-- ro che volevano fermare la sto-- ria, congelarne il moto o risa-- lire la corrente, sono stati tra-- volti. Riportiamo il testo completo del discorso che il Duce a letto a Roma il 18 Marzo u. s., in occa-- sione della 2.a Assemblea Quin-- Questa di oggi é la seconda assemblea quinquennale del Re-- gime. ' La terza la terremo nel 1939, non qui, ma davanti alla Casa Littoria, la quarta nel 1944, la quinta nel 1949 e cosi' di segui-- to, prescindendo oramai dal fat-- to della consultazione elettorale, episodio che appartiene al pas-- sato. L'assemblea quinquenna-- Le forze politiche del secolo scorso ---- democrazia, sociali-- smo, liberalismo, massoneria-- sono esaurite. La prova mani-- festa é ch'esse non dicono piu' nulla alle nuove generazioni. Le torbide coalizioni degli interes-- si, nei quali si incrociano spesso quelli dell'economia e quelli del-- la politica e i tentativi dispera-- ti, ma velleitari di coloro che ci vivevano sopra, non potranno impedire l'ineluttabile. Si va verso nuové forme di civiltà tanto nella politica come nell'e-- conomia. Lo Stato riprende i (juennale del Regime. Camerati! Discors9 del Duce Alla Il Quinquennale AL TEATRO REALE DELL'OPERA Anno VIL, No. 14. ZBOLLET TINO Il monito dei Caduti Il Popolo é Stato Published by: The ITALIAN PUBLISHING CO. 12 Elm St. -- Toronto--Canada (L NOSTRO GIORNALE & VOSTRO Esso é di Tutti, ma non é di Nessuno £ per Tutti, ma non é per Nessuno. Soltanto i giovani affluiranno nel Partito Il Fascismo -- ristabilisce nel mondo contemporaneo gli equi-- libri -- necessari ivi compreso quello fra uomo e macchina: questa può soggiogare l'indivi-- duo, ma sarà piegata dallo Sta-- to il quale la ricondurrà al ser-- vizio dell'uomo e della collettivi-- tà come strumento di liberazio-- ne, non come accumulatrice di miserie. Gli strumenti coi quali questa Identità si realizza nello Stato, sono il Partito e la Corporazio-- ne. Il Partito é oggi lo strumen-- to formidabile, e al tempo stes-- so estremamente capillare, che immette il popolo nella vita po-- litica e generale dello Stato; la Corporazione é l'Istituto con cui rientra nello Stato anche il mondo, sin qui straneo, e disor-- dinato, della economia. La con-- sultazione di domenica 25, che coincide _ coll'anniversario della costituzione dei Fasci di com-- battimento, potrebbe dirsi su-- perflua per quello che concerne l'adesione del popolo al nostro sistema. Ci sono dei plebisciti recenti, dal «significato chiaris-- simo. Che cosa sia la corpora-- zione nel sistema fascista, ho detto in due discorsi: ma fra poco le corporazioni comince-- ranno a vivere, il che é sempre piu' importante delle parole. Nello Stato corporativo il lavo-- ro non é piu' l'oggetto dell'eco-- nomia, ma il soggetto, poiché é il lavoro che forma ed accumula il capitale. Le Corporazioni vi-- vranno perché la legge, punto di partenza, non di arrivo, e piu' ancora, una necessità storica e vitale, le ha creatte, e perché il Partito manterrà attorno a loro l'atmosfera necessaria e gli uo-- mini penseranno e agiranno da rivoluzionari. Piu' la rivoluzione si sviluppa e ascende e piu' si manifesta ne-- cessaria l'esistenza del Partito, al quale d'ora innanzi affluiran-- no soltanto i giovani: quei gio-- vani che inquadrati e preparati nelle organizzazioni, noi dobbia-- mo immettere senza ritardi, nella vita attiva e responsabile del Regime. Se gettiamo uno sguardo nel-- l'immediato futuro, -- possiamo affermare che verso il 1940 mol-- te opere attualmente in corso saranno compiute. Compiuta sara gran parte della bonifica integrale, specie nell'Agro Pon-- tino, gli acquedotti saranno fi-- niti e sistemata quasi tutta la rete stradale ordinaria; ultima-- to il riassetto edilizio delle uni-- versità italiane, il che basterà ai loro bisogni per qualche seco-- lo; i piani regolatori di molte città avranno avuto svolgimen-- to e compimento, tra cui quello di Roma.. suoi diritti e il suo prestigio, come interprete unico e supre-- mo delle necessità della società nazionale. Il Popolo é il corpo dello Stato e lo Stato é lo spiri-- to del Popolo. Nel concetto fa-- scista il Popolo é Stato e lo Sta-- to é Popolo. Dopo la Roma dei Cesari, do-- po quella dei Papi, c'é oggi una Roma, quella Fascista, la quale con la simultaneità dell'antico e del moderno, si impone all'am-- mirazione del mondo. Questo era necessario anche se fosse costato somme notevoli, poiché la Capitale in ogni Stato bene La Roma Fascista Entered at Ottawa Post Office as Second Class Mail Matter. ITALO -- CANADESE --, 2#BULLET IN -- ---- Non é questa la sede e il mo-- mento per un esame dettaglia-- to delle nostre relazioni interna-- zionali. Il giro d'orizzonte si li-- miterà agli Stati coi quali con-- finiamo e a taluni ' problemi di ordine generale. Con la Svizze-- ra i rapporti sono dei piu' cor-- diali. Un trattato di amicizia che fu firmato nel 1924 scade nel settembre di quest'anno; siamo disposti a rinnovarlo per lo stesso periodo di tempo. Fi-- nita la guerra abbiamo fatto u-- na politica di amicizia con l'Au-- stria diretta a difenderne la in-- tegrità e l'indipendenza. Siamo stati soli per lungo tempo. Quando le cose presero un an-- damento drammatico anche gli altri si svegliarono. Continue-- remo in tale linea di condotta. L'Austria sa che per difendere la sua indipendenza di Stato so-- vrano, può contare su noi e sa che faremo ogni sforzo per sol-- levare le condizioni del suo po-- polo. Con la Jugoslavia le rela-- zioni 'sono normali, cioé diplo-- maticamente corrette. E' possi-- bile di migliorarle, anche per-- ché sul terreno dei rapporti eco-- nomici i due paesi sono comple-- mentari. Il problema delle rela-- zioni italo--jugoslave va affron-- tato solo quando si siano deter-- minate le condizioni necessarie e sufficienti per risolverlo. Le relazioni con la Francia sono migliorate dal punto di vista ge-- nerale, ma la realtà impone di aggiungere che nessuno dei pro-- blemi grandi e piccoli, che stan-- no sul tappeto fra Italia e Fran-- cia da quindici anni, é avviato a soluzione. Tuttavia un riavvi-- cinamento si é operato in linea morale e su talune molto impor-- ordinato e specialmente in Re-- gime fascista e specialmente quando questa Capitale si chia-- ma Roma, non é una città, ma una istituzione politica, una ca-- tegoria morale. Siamo tuttavia molto lontani da miliardi che gli Stati degni di questo nome han-- no dedicato allo sviluppo delle loro capitali, qui si tratta di mi-- lioni. Gli Italiani che -- passano pensosi e orgogliosi tra Piazza Venezia e il Colosseo, devono fi-- nalmente sapere che la Via del Mare é costata 28 milioni, la Via dell'Impero 71, l'isolamento del Campidoglio 8, la Via dei Trionfi 5; totale 112 milioni per liberare attraverso il lavoro di migliaia di operai un panorama che non ha, che non avréa mai, uguali sulla terra. Se dalla poe-- sia del ricordi millenari, dei mo-- numenti gloriosi si vuol passare alla prosa si può aggiungere che la Nazione intera ha gig ricupe-- rato almeno venti volte, la som-- ORANGE PEKOE BLEND "6ALADA Le Nostre Relazioni Internazionali T E. fà "Fresco dai Giardini Gli accordi italo--austro--ungheresi Nei giorni scorsi sono stati ospiti del Governo italiano il Presidente del Consiglio di Un-- gheria e il Cancelliere delle Re-- pubblica Austriaca. Cié che ab-- biamo fatto, appare dai proto-- colli. E' inutile di forzarne la interpretazione. Fra Italia, Au-- stria e Ungheria esistono dei rapporti di amicizia, che dopo la guerra, hanno avuto maggio-- re giustificazione e fondamento. L'Ungheria \isolata e spogliata anche delle terre assolutamente magiare, ha trovato nell'Italia una comprensione solidale, che non é di ieri e che ha avuto e-- spressioni chiare in molte mani-- festazioni della nostra politica estera. L'Ungheria chiede "giu-- stizia" e il mantenimento di promesse che le furono solenne-- mente fatte all'epoca dei tratta-- ti: l'Italia ha appoggiato ed ap-- poggia tale postulato. Il popolo ungherese é un forte popolo che merita ed avrà un migliore de-- stino. I _ protocolli firmati in questi giorni a Roma, che sta-- biliscono i termini di una piu' stretta collaborazione fra Italia, Austria e Ungheria, non esclu-- dono ulteriori ampliamenti e piu' vaste collaborazioni con al-- tri Stati. Si ratta di uscire dal-- la zona delle frasi, per entrare finalmente e decisamente in quella dei fatti. ma spesa, poiché milioni di stra-- nieri sono venuti e verranno, per mirare questo prodigio, i-- deato, voluto, realizzato dal Re-- gime Fascista. Una casa vasta e sana a tutti i rurali d'Italia Fino ad oggi, per il prevalere delle tendenze urbanistiche, ci siamo occupati delle abitazioni agglomerate. Continueremo a farlo perché certi quartieri del-- le maggiori e minori città d'Ita-- lia sono un insulto all'igiene e alla morale, ma é tempo di occu-- parsi anche delle case dei conta-- dini, se si vuole conservarli ai campi. Da una indagine com-- piuta, su mio ordine, dall'istitu-- to Centrale di Statistica, risulta che le case rurali isolate sono 3 milioni e 390 mila circa. Di es-- se ben 142.298 sono inabitabili, e cioé da demolire, 475 mila so-- no abitabili, ma con grandi ri-- pazioni, 930 mila con piccole ri-- parazioni; le altre 1.840 mila a-- tanti questioni di ordine euro-- peo e questo é un elemento fa-- vorevole che può condurre come desideriamo ad ulteriori svilup-- Di; i. : Venerdi 6 Aprile 1934 399 Un altro uomo di Stato che ha messo il suo Paese di fronte alla realtà, é il Conte di Broc-- queville, Presidente del Consi-- glio dei Ministri Belga. Discor-- so sintomatico il suo, ma corag-- gioso e malgrado il clamore del-- le polemiche interessate, utile ai fini della convivenza europea. ida i suoi grandi abiettivi origi-- nari, é ormai pacifico--e, anzi, questa é l'unica cosa pacifica -- nel senso che gli Stati armati non disarmeranno e i non arma-- ti avranno un riarmamento piu' o meno difensivo. Il memorand-- um italiano ha squarciato i veli che nascondevno il problema ne la sua cruda realtà. Se gli Stati armati non disarmano, essi non eseguono la parte quinta del trattato di Versaglia e non pos-- sono logicamente opporsi all'ap-- plicazione pratica di quella pari-- ta di diritti che fu riconosciuta nel dicembre del 1932 alla Ger-- mania. Non ci sono alternative. Pretendere di tenere eterna-- mente disarmato un popolo co-- me il tedesco, é una pura illusio-- ne, forse già superata dai fatti. A meno che non si coltivi l'obiet tivo di impedire con la forza l'e-- ventuale successivo riarmo del-- la Germania. Ma questo gioco ha una posta suprema: la guer-- ra, cioé la vita di milioni di uo-- mini e il destino d'Europa. Noi abbiamo avanzato la tesi che, senza tergiversare all'infinito, si deve concedere alla Germania il riarmo ch'essa richiede, negli effettivi e nel materiale difen-- sivo firmando una convenzione sulla base del memorandum ita-- liano, onde ristabilire fra le maggiori e minori Potenze di Europa, quell'atmosfera di com-- prensione, senza della quale; l'Europa si avvia al creposcolo. \ bitabili senza riparazioni. In questo settore c'é da lavorare per almeno trent'anni. La pro-- prietà non é, nella sua maggior parte, in grado di assumersi questa spesa. Si impone l'inter-- vento dello Stato con un contri-- buto da stabilire per ogni cate-- goria di case da demolire o da riparare. Tutto ci6 rientra nel lavori pubblici e relativo impie-- go di mano d'opera. La parola d'ordine é questa: entro alcuni decenni, tutti i rurali italiani devono avere una casa vasta e sana, dove le generazioni conta-- dine possano vivere e durare nei secoli, come base sicura e immutabile della razza. Solo co-- si' si combatte il nefasto urba-- nesimo, solo cosi' si possono ri-- condurre ai villaggi e ai campi gli illusi e i delusi, che hanno assottigliato le vecchie famiglie per inseguire i miraggi cittadi-- ni del salario in contanti e del facile divertimento. La Lega Delle Nazioni Trasformarsi O Morire! I problemi di ordine generale concernono anzitutto la Societa delle Nazioni. Il principio di una riforma é stato quasi universal-- mente accettato. É chiaro che la riforma deve essere affrontata dopo la conclusione della Confe-- renza del Disarmo, poiché se la conferenza fallisce, non c'é pin' bisogno di riformare la Lega de le Nazioni, sarà sufficiente di registrarne il decesso. Che la Conferenza del Disarmo falli-- sca, almeno per quanto riguar-- Telefono: WA. 7306 A. PERILLI, Edit. T. MARI, Dir. Noi edifichiamo! I nostri monu-- menti piu' belli sono: La Scuola Italiana di Toronto -- Il Comitato Economico Italo--Canadese Tutta l'Italia é sul mare. Trenta capoluoghi di provincia sono sul mare. Roma stessa é sul mare. La geografia é il dato immutabile che condiziona i de-- stini ai popoli. Le Alpi sono ba-- luardo che come diceva Napo-- leone, dividono e proteggono l'I-- talia, ma al tempo stesso per-- mettono i contatti fra Nord e Sud e gli scambi, agevolati dalla stessa configurazione dell'Ita-- lia, che dai picchi inaccessibili delle Alpi, si protende sino alle (Continua a pagina 6) --_L'Italia ha il privilegio di es-- sere la Nazione piu' nettamente individuale dal punto di vista geografico. La piu' compatta-- mente omogenea dal punto di vista etnico, linguistico, morale. L'unità religiosa é una delle grandi forze di un popolo. Com-- prometterla, od anche soltanto incrinarla, é commettere un de-- litto di lesa--nazione. Dal punto di vista geografico l'Italia, piu' che una penisola, é un'isola: le seguenti cifre lo dimostrano. Le frontiere marittime della Fran-- cia sono 2850 chilometri, della Spagna 3144, della Germania 1733, dell'Italia 8500 km. Que-- sta insularità non é eliminata dal confine terrestre: si potreb-- be dire rafforzata, poiché i 1920 km. di frontiera terrestre sono costituiti da una catena di mon-- tagne, la piu' alta d'Europa, at-- traversata da 14 ferrovie e 27 strade statali e 8 non statali. Tutto il resto é invalicabile. Questo rapido esame della po-- litica estera va unito ed io lo u-- nisco immediatamente e logica-- mente col problema militare i-- taliano. Utilizzando i residui at-- tivi di Bilancio, conseguenza de-- gli stanziamenti straordinarii del 1928,il Governo Fascista,per supreme ragioni di, ordine fi-- nanziario, ha falcidiato notevol-- mente i bilanci militari nei due esercizi decorsi e in quello ven-- turo. Ma non andremo oltre. Co-- me non mai, e specialmente og-- gi, dinnanzi alla paralisi della cosiddetta Conferenza dell'Ir-- raggiungibile disarmo, l'impe-- rativo categorico per una Na-- zione che voglia vivere e sopra-- tutto per l'Italia, che deve svol-- gere tranquillamente all'interno l'opera ricostruttiva della Rivo-- luzione é questo: bisogna esse-- re forti. É necessario essere mi-- litarmente forti. Non per attac-- care, ma per essere in grado di fronteggiare qualsiasi situazio-- ne. Le guerre napoleoniche, le guelle del Risorgimento, e so-- pratutto Tultima, hanno mo-- strato al mondo le qualita mili-- tari ed eroiche del popolo italia-- no. Tutta la nostra vita di Re-- gime deve svolgersi attorno a questo asse: la potenza militare della Nazione, che dé al popolo il senso della sicurezza e l'abito di una sempre piu' ferrea e con-- sapevole disciplina. La pace sarà assicurata dalla nostra sincera volontà di colla-- borazione con gli altri popoli,ma anche dalle nostre frontiere mu-- nite, dai nostri spiriti pronti al sacrificio, dai nostri mezzi ade-- guati agli scopi. Premessa e condizione di questa potenza, é l'unità morale ed organica di tutte le forze armate e la loro fusione piena, integrale, defini-- tiva nella vita della Rivoluzio-- ne. I Confini Della Patria. La Forza Dell'Unità Religiosa. Il Problema Militare Italiano TORONTO, Canada. i