Angelo Principe' Italian Canadian Digital Newspaper Collection

Il Bollettino Italo-Canadese, 1 Jun 1934, p. 1

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Non si pu6 dire che la nota francese del 17 aprile circa il di- sarmo e il riarmamento della Germania pur segnando un ina- sprimento notevole della situa- zione, ne abbia spostato i termi- ni fondamentali. As the provincial election day approaches ever closer, it is evi- dent by the disclosures made by the Liberal party that a Chan- ge is necessary. The Conserva- tive party has been in power too long. They have increased the debt to such an extent that it will never be paid off and what is more, no effort is being La situazione della Conferen- za del disarmo si pud ancora og- gi riassumere in tre alternati- ve. Primo, riduzione degli ar- mamenti, 0 semplice limitazio- ne? Secondo, armamento della Germania o non riarmamento? Terzo, nuove garanzie di esecu- zione, o mantenimento delle an- tiche? Ciascuno di qutsti dilem- mi risponde ad uno degli,aspet- ti particolari di quello che pos- siamo chiamare il problema de1 futuro regime degli armamenti, sopratutto in Europa. Il prime, infatti, ' riguarfia il disarmo Anno w., No. 22. 'r'lvr'u-v-M-vm "T"""'""", --7---" interessa 1a 'qutistiotte della pa- rité; il terzo rappresenta 1a nuova fase del problema della sicurezza internazionale. Inghilterra, Francia e Ger- mania hanno ciascuna delle po- sizioni proprle Ain riguardo. L'Inghilterra insiste soprattut- to per una riduzione effettiva degli armamenti: per ottenere qu'esta, le potenze fortemente armate dovrebbero acconsentire a riduzioni anche nel caso Che venga accolto un certo riarma- mento della Germania. Secondo le vedute inglesi, la questions delle garanzie si lega con quella della riduzione effettiva degli armamenti: vale a dire, l'In- ghilterra finora non si mostra disposta ad aeconsentire a ga- ranzie ulteriori (oltre il patto Kellegg, gli articoli relativi del patto della Lega, e gli impegni del patto di Locarno) se non nel caso Che la convenzione da concludere riduca gli armamen- ti, e non si contenti di limitarli al livello attuale. Si sa come per Wnghilterra rappr e s e n t i un grave sacrificio assumere nuovi impegni per una azione in caso di turbamento dello 'sta.. tu quo' nell'Europa continents. le. Essa, pertanto, propende tuttora a credere che un tale sacrificio debba venirle compen- sato da un effettivo, anche se parziale disarmo. La Francia ha sempre tenuto fermo in teoria al non riarma- mento della Germania, e insie- me a una riduzione degli arma- menti delle altre potenze. Essa considera che il vero scopo del- la Conferenza sarebbe frustra- ta nel caso che ei si contentasse di una semplice limitazione de- gli armamenti; ma é ancor piu' tenace nel sostenere che di ri- duzione da parte di altre poten- ze non pu6 parlarsi, se la Ger, mania riarma. La nota del 17 aprile non cambia nulla a que- sta tesi francese; soltanto essa r i f i u t a di premiere in e- same, in trattative parti- 'LGoluzrnmd' J Le Donne Debbono Cooperate con gli Uomini nel Fare le Leggi per la Protezione e Sicurezza della Famiglia Tre Tesi, Una Sula Soluzione TIME FOR A CHANGE The ITALIAN PUBLISHING CO. 12 Elm St. - Toronto-Canada IL NUSI'RU GIURNALE E VOSTRO Essa é di Tutti. ma non é di Nessuno t per Tutti, ma non é per Nessuno. Published by: Votate "Mrs. Joshua Smith" al Parlamento made to curb.the wanton extra- vagance. Scandal has been dis- closed in nearly all of the va- rious departments. It is true that the Royal commissions held found the disclosures un- founded, but what else could be expected from a government that has been in power so long with a well oiled machine. and colari fra le potenze, una qualsiasi legalizzazione del riar- mamento tedesco. Rimane a ve- dere se la Francia ancora oggi non finirebbe per adattarsi, sia pure attraverso le discussioni della Conferenza, a un limitato riarmamento tedesco, purché non venisse ridotto il potenziale guerresco francese, e purché la convenzione da concludere, fos- se accompagnata da garanzie sufficienti per le esigenze della sicurezza franeese. Certo é, pe- rd, che la Francia tende ad ot- tenere un 'minimum' assoluto di garanzie, e non uho relativo al- la riduzione maggiore 0 minore degli armamenti, come vorreb- be l'Inghilterra. riarmamento, ch'essa presenta come il 'minimum' per la sua si- curezza e per I'attuazione tiel principio della parité. Intransi- gente su questo punto, il Gover- no tedesco non fa, invece, diffi- eoltd circa il mantenimento del livello attuale degli armamenti da parte delle altre Potenze; e sembra altresi' non sollevare diffieolta almeno di principio, contro le garanzie. La posizione della Germania SI rlassume piu' brevemente. L'ltalia, s'é detto, mantiene la sua posizione conciliatrice. E s s a ammette, d'aeeordo con l'Inghilterra, un riarmamento tedesco, i cui limiti dovrebbero essere stabiliti dalla convenzio- ne. Ma non pretende, come Nn- ghilterra, che contemporanea- mente al riarmamento tedesco la Francia e le altre potenze fortemente armate riducano il Iivello degli armamenti propri. Ammette poi il Principia delle garanzie di eseeuiione richieste dalla Francia come condizione dell'aecordo: ammette, cioé, che garanzie ci siano anche se ridu- zioni di armamenti non ei sa- ranno. Si ricordi in proposito l'intervista, che tanto vivo in.. teresse dest6 nel mondo inter- nazionale, di Mussolini con la corrispondente romana del New York Times. E' evidente, in q ll e s t a posizione italiana, lo sforzo di contemperare le diver- se esigenze e, al tempo stesso, di adattarsi realisticamente alla nuova situazione, cosi' da otte- nere un risultato concreto, sia pur modesto, e da evitare il fal- limento della Conferenza. L'I- talia considera che da un simile jallimento deriverebbe una cor- sa agli armamenti all'infuori di qualsiasi freno e di qualsiasi garanzia. - Sembra che ormai tutto si ri- duca e due questioni. Primo: é possibile indurre la Francia a le- galizzare, in una maniera 0 nel- l'altra, un limitato riarmamento tedesco? Secondo: quali garan- zie di esecuzione della conven- zione sarebbero al tempo stesso rdikgt.i:atssai-detaritmrersrtr,',stoi (Corrispondenza dall'Italia) Entered at Ottawa Post Office as Second Class Mail Matter. ITALO - CANADESE abundance of money to,keep it "oiled". The Hydro investiga- tion, the Abitibi power scandal, the highway department "mis- understanding", etc. even tho- ugh "whitewash" cause any sa- ne thinking person to stop and ponder over the facts brought out. "Where there is smoke, there is fire" is an old adage and it is worthy of note that af- ter the Abitibi Power "grab" investigation, Senator Meighen, sufficienti per la Francia e ac- c e t t a b i li per l'Inghilterra? (Parliamo soltanto di Francia e Inghilterra, 'perché la prima rappresenta il massimo di esi- genze riguard6 alle garanzie, e la seeonda il massimo di ritro- sia a concederle). Poco prima della nota france- se del 17 aprile venne presenta- to alla Conferenza del disarmo un 'memorandum' da parte del- le delegazioni dei paesi rimasti neutrali durante la guerra: Da- n i m a r c a, Norvegia, Svezia, Svizzera, con l'adesione di prin- cipio della delegazione Olandese. Il memoriale riassume la situa- zione della Conferenza per il di- same in questa alternativa: o una riduzione ristretta, ma rea- le, degli armamenti, parallela (s'intende, "d'ell's: 'Uirhia7ifiij"'; 0 una limitazione pura e semplice allo 'stato quo', .accompagnata da un riarmamento piu' cospic. cuo. II memoriale si pronuncia per la prima alternativa; esso cioé, propende per la tesi ingle- se. Il motivo specifico da esso addotto per questa preferenza é degno di rilievo, checehé sia il giudizio che si voglia fare della sua fondatezza. II memoriale ritiene che lo stabilire lo 'statu quo' agli-effetti delle limitazio- ni degli armamenti, potrebbe risultare una impresa assai c-omplessa, tanto da creare dif- ficolté gravi per la realizzazio-I ne. f " gm L'Italia ha spiegato molto chiaramente che essa non ha nulla, in linea di principio, con- tro una tiduzione degli arma- menti. Se il 'memorandum ita- liano propone la semplice limi- tazione, lo fa per- la considera- zione pratica della enorme dif- ficolté di conciliare 1e opposte esigenze franeese e tedesea sul piano di una riduzione. Appare, infatti, che la Germania é in.. transigente circa il suo riarma- mento, e la Francia lo é altret- tanto circa il mantenimento del suo potenziale guerresco di fronte ad una Germania in qualsiasi misura riarmata. Cer- to, se la Francia si mantenesse intransigente non solo su que- sto punto, ma anche sulla nega- zione assoluta e definitiva alla Germania del diritto di riarma.. re, la situazione sarebbe senza uscita. Ma che significato a- vrebbe ormai una tal negazione, Ove non fosse aecompagnata 'dalla risoluzione di misure e- streme da parte della Francia 1medesima contro la Germania? (Questa volonté la Francia non l'ha: essa tiene sinceramente alla pace. E allora, dato quel che vi g di irreducibile nelle po- sizioni francese e tedesca, la so- luzione ~italiana appare ancora una volta, come l'unica vera- .mente logiea e attuabile. (Continue on page 3) ,thtatlllM,JiilLlilLlE"'tr'tilltttt UN NOTEVOLE TELEGRAM- MA DEL CONSOLE GENERALE ll Comm. Luigi Petrucci, Con.. sole Generale d'Italia in Cana- da, ha immediatamente risposto al telegramma inviatogli dal Segretario del Fascio sig. M. J. Magi e dal Presidente dell'Asso- ciazione Combattenti sig. N. Zaza, pubblicato in altra parte del giornale, con un telegramma al R. V. Console Ambrosi che per il contenuto é la forma é assai significativo. Ecco il testo del telegramma: Ottawa, May 29, 1934 XII. G. B. Ambrosi Italian Vice Consul 72 Queen St. Toronto. po cambia il pelo, ma non il vi- zio. Pregola ringraziare sentita- mente Camerati Magi e Zaza per loro telegramma ed espri- mere loro mio alto compiacimen- to per auspicata unione nel Fa- scio di tutti Combattenti che formeranno ora una unica indi- visibile famiglia Stop Approfit- to occasione per rivolgere signo- ria vostra assicurazione del mio apprezzamento per opera svolta in Toronto per rivalutare forze morali e patriottiche di codesta Colonia sotto guida Fascio et secondo direttive Duce Stop E., sprimo augurio che Ella possa presto ritornare Toronto dopo meritato riposo per riprendere azione condotta con cosi' alto senso di patriottismol Un. . . . certo Van Passeen scritto un articolaccio contro Parlando del suo viaggio a Montreal e Quebec diceva: "Ho conosciuto l'America inglese, spagnola, tedesca, italiana, ecc, adesso vado a conoscere quella francese. Non potendo andare a New Orleans vado a Montreal e Quebec". Lunedi sera fu a Toronto, per brevi niomenti, Donna Marghe- rita Sarfatti, proveniente dagli Stati Uniti. La chiarissima serittriee italiana era attesa dal R. V. Console Cav. Ambrosi e da uno stuolo di connazionali. Le fu offerto un bel mazzo di rose e venne accompagnata al Royal York Hotel per la cena, quindi il Prof. Cav. Emilio Gogu gio l'aebompagn6 per un giro in citté; alle 11.45 essa riparti per Montreal e Quebec. La Sarfatti sta compiendo un giro in America per preparare un libro e una serie di articoli che appariranno sulla "Seampa" di Torino. Ha tenuto varie con- ferenze negli Stati Uniti che hanno avuto larga eco tra gl'i- taliani e gli americani. iifif'il, LAM" Consble Generale Petrucci Venerdi 1 Giugno 1934 LA QUALITA' NON HA SOSTITUTI Margherita Sarfatti di passaggio a Toronto 'llrlllllllllA "Fresco dai Giardinf - il La politica economica del Re- gime Fascista é d'ana semplici- tk e talmente rettilinea Che an- che i piu' profani ai problemi e- conomici la intendono a perfe- zione. Essa si pu6 raccogliere nel vecchid proverbio: "Una mano lava l'altra e tutte e due lavano il viso." L'Italia é un paese che ha bi- sogno d'importare grandi quan- titativi di materie prime. Can- no scorso sono stati importati 4.100 milioni di materiali grezzi e 1.200 di generi alimentari. Un totale di 5.300 milioni di lire di .naterie prime. Nessuno potré dire che que- sto trattamento sia ingiusto. Indipendentemente dal fatto che la bilancia c0mmereiale ita- liana impone al governo la piu' vigile attenzione _. il Re lo ha detto nel recente discorso della Corona _. é legittimo che un paese cerchi di comprare dove pods anche vendere, P3qMetNrtgtettifti8!titrtttffef't'r7tv_ sard inutile rilevare che non é il governo che compra a l'Este- Il governo fascista ha pensa- to di trarre il maggior profitto possibile da questa sfavorevole condizione della sua bilaneia commerciale e ha messo in vi- gore la politica di comprare, questa enorme quantitfr di pro- dotti, in quei paesi' esteri Che offrono il migliore mercato a le merci italiane. Si compra, da chi compra da noi. ': 'i Le abbiamo chiesto, ad essa che é tesserata fascista ad "ho- norem": "Crea il fascismo un'- art e nuova in Italia?" C ha detto: "Nelle tendenze l'arte moderna, il movimento del '900, ha precorso il fascismo e ne é state l'originatore, ma il '900 ha ricevuto a sua volta tale un vi- goroso impulso dal fascismo che si nota una rinascita molto for- te in tutti i campi dell'arte. L'impulso del Regime a l'arte é notevolissimo nelyarchitettura e nella pittura murale. Esempi di q u e s t o impulso sono nella Chiesa di Cristo Re a Roma, con Se la Sarfatti é generalmente nota per il suo "Dux" che fu tradotto in otto lingue, essa non lo é merio quale eritieo d'ar- te. Infatti presiede il Comitato del ,,'90(), che organizza esposi- zioni e promuove iniziative ar- tistiche; fa parte del comitato direttivo della "Nuova Antolo- gia", e i suoi scritti in materia di critica artistica sono tra ci6 che di piu' vivo emani dalla sua persona. Nuova Politica Economica Italiana e il Canada Telefono: WA. 7306 p; A. PERILLI, Edit. T. MARI, Dir. Noi edifichiamo! I nostri monu- menti piu' belli some: La Scuola Italiana di Toronto - ll Comitato Economico Italo-Canadese imam tritRgeistrmtigei?ttamarrirWti'rr, ro 5.300 milioni di materie pri- me, ma sono commercianti, in- dustriali, agricoltori privati. II governo regola soltanto questi acquisti, li coordina e 1i indiriz- za verso quei mercati stranieri, su i quali altri commercianti, industriali, agricoltori potranno vendere i prodotti del lavoro e dell'ingegno italiano. zoni" che sirg pubblicato a giorni. C Ha seritto: "La Milizia Fem., minile", "La Fiaeeola Aecesa", "MoraliS Leggendarie", "I vi- vi e l'ombra", "Gobineau", "Tu- nisiaca", "Segni, colori e luci", "Dux", "Il Palazzone" e "Storia della pittura moderna". E' in corso di stampa "Daniele Ran- Come si regoli il meccanismo di questa politica, non é il case qui di esporre; basta ricordare che i migliori uomini di gover- no, della finanza, del commer- cio, industria e agricoltura ne regolano il funzionamento. Gli effetti di tale nuovo orienta- mento della politica economica. italiana ha- invece un'importan- za non lieve. Nell'aprile scorso fu stipulate un accordo commerciale tra I'l- talia e la Turehia, nel quale si accolgono in pieno questi prin- cipi, completati dalla formazio- ne d'una stanza di compensa- zione (clearing office) per faci- litare i pagamenti reciproci. La Sarfatti, gift socialista e collaboratrice dell'"Avanti!", di "Utopia" e di numerosi giornali e riviste specialmente d'arte, u- sei' dal P. S. I. nel 1915 in se- guito alla clamorosa commemo- razione di Miss Edith Cavell da lei tenuta al Conservatorio di Milano. Entr6 poi al "Popolo d'Italia", a cui tuttora appartiene. Nel'21, agli ordini di Benito Mussolini, fond6 la rivista "Gerarchia". Che dirige dal 1922. Anche nelle lettere il movi- mento di rinnovamento nel sen- so novecentista si avverte sen- sibilmente; la schiera dei piu' giovani si fa sempre piu' fitta, mentre sorge gagliarda quella dei giovanissimi. Nella prima, oltre a Bontempelli e a la stessa Sarfatti, si notano Moravia, Un- garetti, Alvaro, Betti e molti altri. Mehtre nell'architettura e pittura con Piacentini si di- stinguono bene: Sironi, Chirico, Campigli, Fumi, Carrel e parec- chi altri. l Questa politica, di usare le importazioni come mezzo per in, coraggiare le, esportazioni, non pu6 offendePe nessun'altra na- zione, in quanto é riconosciuta giusta e legittima da tutti i paesi. affreschi di Fumi; la eittd Uni- versitaria Che sta per sorgere, nella quale lavora Mario Sironi; il nuovo Palazzo delle Corpora- zioni; a Milano, un tratto di quest'impulso, si constata nel "Tempio della Vittoria"; la Mo-. stra della Rivoluzione Fascista, il concorso per il Palazzo Litto- rio in Via delNmpero e la Trien- nale di Milano, avvertono tutti i segni d'un'arte nuova Che tro- va nel Regime il proprio Mece- nate. Le récenti conversdzioni tra il Ministro del Commercio Fran- 99 SP, tenutaa Mjlppp,_l1gy1pp.. soddisfacenti per ambo le parti. (Continua a pagina 3) TORONTO, Canada.

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