i Caboto UN.i SOLA MESSA è E A o ".M"m""oom"oouumomnnwmnomn03 | | iCABOT MACARONI Co. i ii ii i Domerica scorsa, nella chie-- sa di I on.» Carmelo, in assen-- za del Rev. Auad, che trovavasi in vacanza, un altro _ reverendo della vicina chiesa di St. Patrick ha detto la messa delle 9. Piu' il BOLLETTINO ITALO--CANADESE …ÒOÒ"ÒÒÒ"ÒÒÒÒOÒÒÒÒÒÒOÒÒÒOOOÒÒÒONÒÒ"ÒÒÒÒMÒ: Per Gustare UN BUON PIATTO DI MACCHERONI Molti e molti Fumatori si rendono conto che é molto facile FUMARE BENE, spenden-- do POCO. Il mezzo é semplice. Essi comprano il sigaro VITTORIA 3c. e fumano un vero TOSCANO che dà loro lo stesso gusto del Toscano che fumavano in Italia. FUMATE adesso voi pure il TOSCANO VITTORIA e, per la pipa, comprate le SPUN-- Italian T'obacco Regrd. DOMENICA HAMILTON, ONTARIO TATURE VITTORIA che si vendono 10c. il pacco. Insistete per la Marca 60 ST. CATHERINE ST. E. tardi, all'ora della Messa delle 11 lo stesso reverendo dovette rinunciare al servizio 'religioso per -- indisposizione. Il pubblico fu avvertito e invitato a recar-- si nella vicina chiesa di St. Pa-- trick o altra di loro --scelta. " -- Il Rev. Auad é ora tornato nella sua parrocchia. gu, -- FUMATE il TOSCANO P --_ VITTORIA Montreal Itj'ascl quale tico : desta S. "N Cent Maur to di vani marc La go é na a suo i se di salut daco, baro: casio sto c ma, | paes s |ta d port $ | nessi della piu' si e : tra 2 3C Il signor Celestino Di Miche-- le, 135 Markham Street, Toron-- to, ci fa avere delle informazio-- ni relative al podestà del suo paese, Montelongo, e che certo farà piacere ai comprovinciali leggere. Il Cav. Antonino Petrella Podesta di Montelongo Oggi é Podestà di Montelon-- go il Cav. Antonino Petrella, di una vecchia distinta famiglia di quel paese. Nel 1915 era sinda-- co del paese e richiamato in ser-- vizio. militare si affretto a in-- dossare la divisa per fare il suo dovere verso la -- patria. Uffi-- ciale del glorioso 11.mo Bersa-- glieri, ebbe l'onore di comanda-- re in guerra il plotone del quale faceva parte l'on. Mussolini. Poi, aiutante maggiore in se-- conda del 18.mo Bersaglieri, fu ferito nell'assalto a Castagne-- vizza. -- Congedatosi, fondo al paese la Sezione ' Combattenti, della quale é tuttora Presidente. Fascista di pura fede, animo-- so ed ardente nel 1922 fondo il Fascio di Combattimento, del quale fu attivo segretario poli-- tico fino alla sua nomina a Po-- destà. Centurione della M. V. S. N. é comandante della 1.a Centuria della 134 Legione M. Mauro. Ha formato 11' il repar-- to di 60 militi scelti fra i gio-- vani migliori, pronti sempre a marciare con lui. La popolazione 'di Montelon-- go é entusiasta per la sua nomi-- na a Podestéà e in occasione del suo insediamento gli fece festo-- se dimostrazioni. Gli porsero il saluto augurale il cessato sin-- daco, l'insegnante Ciaccia ed il barone Siniscalchi. In tale oc casione il Cav. Petrella ha espo-- sto chiaramente il suo program-- ma, inteso solo alla rinascita del paese, con la soluzione concre-- ta di tutti i problemi piu' im-- portanti che promuovono il be-- nessere della vita cittadina e della massa. Il suo discorso fu piu' volte interrotto da applau-- si e la dimostrazione si sciolse tra gli evviva al Re, al Duce, al Fascismo e al suo Podesté, Ai Connazionali di Montelongo _ Mentre Bari industre attende alacremente a preparare la 'Fie-- ra del Levante', che si aprirà nel prossimo settembre, sembra utile ricercare, attraverso i di-- scorsi di Benito Mussolini, qua-- li fecondi rapporti l'Italia fasci-- sta ha saputo stringere con 1'O-- riente Mediterraneo, continuan-- do e ravvivando con gagliardo volere e con fede consapevole una gloriosa, multisecolare tra-- 'dizione di scambi ideali e mate-- riali che risale ai tempi di Ro-- ma repubblicana ed imperiale. Ognuno ricorda come la vit-- toriosa, travolgente ascesa del Fascismo ebbe risonanza im-- mensa in Europa e nel resto del mondo. Ci fu chi, spaventato dall'empito \ possente di glovi-- nezza che aveva sospinto le nuo-- [ve legioni sulla via di Roma, sentenzio, timoroso, che il pri-- mo gesto dell'Italia sarebbe sta-- to quello di muover guerra alla Jugoslavia, per risolvere colle armi la vessata questione adria-- tica. Invece, le prime parole che Mussolini pronuriziò furon pa-- 'role di profonda, virile saggez-- LA . ; i "Gli orientamenti , fondamen-- tali della nostra politica estera, egli disse, sono i seguenti:; i trattati di pace, buoni o cattivi, che siano, una volta che sono stati firmati, vanno eseguiti. Uno Stato che si rispetti non può avere altra dottrina. I trat-- tati non sono eterni, non sono irreparabili: sono capitoli della Storia, non un epilogo della Sto-- ria. Eseguirli significa provar-- li. Se attraverso la esecuzione si appalesa il loro assurdo, ciò costituire il fatto nuovo che a-- pre la possibilità di un ulteriore esame delle rispettive posizioni. 'Come il Trattato di Rapallo, co si' gli accordi di Santa Marghe-- rita, che da . quello derivano, vengono da me portati dinanzi 'al parlamento"' . 'I nostri accordi chiudono un perlodo nella storia tormentosa 'del dopo guerra e ne aprono un 'altro. Una saggia valutazione degli interessi reciproci ci ha condotto a realizzare una inte-- sa che abbraccia tutte le rela-- zioni fra i due Paesi e le rende feconde ai fini dello sviluppo crescente dei nostri popoli, la cui collaborazione economica, politica e spirituale costituisce un elemento essenziale per la ipace europea'". _ _ % . Musgolini, salutando , Pasic, presidente del Consiglio 8, C. S., recatosi a Roma con Nincic per la firma del patti, disse-- come é suo costume--nobilissi-- me parole: T n ei naakasdiehnainnn in Mussolini, parlando al Senato il 20 maggio 1925, constatava con lieto -- animo che "i nostri rapporti con la Jugoslavia era-- no cordiali, e aggiungeva:; "Con i nostri vicini di Orien-- te io continuo.la politica inau-- gurata col Patto di amicizia, concretata poi col Trattato di commércio: politica che é in corso, poiché a Firenze nella c o nf e r e n za italo--jugoslava, stanno perfezionandosi e con-- cludendosi ben 28 accordi secon-- dari che devono facilitare i rap-- porti fra noi e il Regno serbo-- croato--sloveno" . i Bisogna rileggere nel magni-- fico discorso del Capo del Go-- verno sulla politica estera, pro-- nunziato il 5 giugno 1928 dinan-- zi al Senato del Regno, il bellis-- simo squarcio relativo alle rela-- zioni italo--jugoslave, che dà veramente la misura del mira-- bile equilibrio mussoliniano. _ "Gli incidenti, 'disse, fra l'al-- tro, il Capo in quell'occasione', dal punto di vista dei rapporti diplomatici, sono dunque chiusi. Riconosco anche in questa sol-- lecita e leale accettazione delle richieste italiane, un segno del-- la buona volonta del dott. Ma-- rinkovich, nonché il proposito di riattivare quella politica di a-- micizia che l'Italia, dal canto suo, vuole sinceramente segui-- re, non solo nell'interesse dei due Stati, ma anche ai fini del-- la pace europea. : "Per concludere su questo de-- licato tema io vorrei, dalla tri-- buna di questa Alta Assemblea, dire una schietta parola a certi elementi d'Oltre Nevoso: siate prudenti e saggi. Non date a-- scolto alla vacue fole dell'anti-- L'ITALÎIA E L'ORIENTE fascismo che si ripromette di giuocare su di voi la carta della sua disperazione; rendetevi con-- to della realtà: l'Italia non vi o-- dia e non si oppone al vostrtr pacitico progredire, ma cercate di conoscerci e pensate che l'I-- talia, la quale ha dato in ogni tempo un contributo alla civil-- tà umana, é oggi col Regime Fascista una Nazione della qua-- le vi conviene coltivare l'amici-- zia, non accendere l'ostilita" . Anche con la Romania l'Ita-- lia fascista fin dal 1926 rinsal-- dava i legami di una vecchia a-- micizia, ' stipulando con lei un patto di amicizia e di collabora-- zione, sottoscritto a Roma il 16 settembre 1926 da Mussolini e da Averescu. "Fra l'Italia-- dichiarava in quell'occasione il Duce-- fra l'I-- talia, che nel Segno del Fascio Littorio -- ritrova quella forza compatta di disciplina e di la-- voro che é il segreto della sua grandezza, e la Romania, ricca di naturali risorse che sono in rapido ineremento, con lo scam-- bio del l131'odot'ai e la creazione di sbocchi essenziali alla rico-- struzione economica dei due Paesi, si aprono vaste possibili-- tà di ordine materiale e spiri-- tuale" . + Ma in verità, in tutto il Le-- vante mediterraneo, l'Italia con-- ta salde amicizie. C'é bisogno di ricordare il viaggio trionfale (febbraio--marzo 1933) dei no-- stri Sovrani in Egitto per "re-- k Y i x : g, i er e n e I Z, t -- -- -- -- o _o_o ___o _o_ --_o o o --_ e iS Pi 4N :.w' La Fiera del Levante "Sono commosso! Voi sapete che io ho un debole per Bari e per il suo popolo forte e laborio-- so. Abbiamo trasferito la Cor-- te di Appello, ora daremo anche alla vostra città l'Università de. gli Studi.... 'E poiché i conve-- nuti invocavano' -- "Il porto, Ec-- cellenza !", Sicuro ! 'egli riprese', anche il porto avrà Bari! Bari e Napoli devono essere le me-- tropoli meridionali e a vicenda completarsi. Ammiro la forte vente di Puglia che io ben co-- TOSCOn .. uo ' Ricevendo -- il 10 aprile 1923 una numerosa Commissione di lavoratori del .porto di Bari, Be-- nito Mussolini cosi' diceva: Quanto ai paesi arabi del Mediterraneo orientale, nessun interesse -- contrastante -- esiste fra loro e l'Italia. stituire la visita". di Re Fuad all'Italia ? Il fasto della grandio-- sa accoglienza, che confermé6, ancora una volta, la piu' che centenaria -- cordialità dei rap-- porti italo--egiziani, é presente, certo, nella memoria di ognuno. L'Oriente chiama. E il mo-- nito del Duce all'Italia nuova ne addita i mari e le sponde e i re-- troterra vicini e lontani: "Gli obiettivi storici dell'Italia han-- no due nomi: Asia ed Africa. Sud e Oriente sono i due punti cardinali che devono suscitare l'interesse e la volontà degli I-- taliani. . . ." . "Anche il porto avra Bari!". E tutti sanno come la promessa sia stata scrupolosamente a-- dempiuta: Bari ha avuto il suo porto, grande come le sue certe speranze d'avvenire. Avanti, Italia ! 17 Agosto 1934 Corrado Masi SR o