"LTCalia e il Levante" a cum di T. Sillani In C trite della prossima inaugurazione della V Fiera del Levante verrano distribuite a Bari le prime copie di una pub- blicazione di eccezionale impor- tanza edita sotto gli auspici del- l'Ente Autonomo della Fiera. Si tratta di un volume speciale curato dalla Rassegna Italiana, volume che porteM il titolo "L'Italia e il Levante" e daré. il quadro generale e documentato dei rapporti tra l'Italia e il Le- vante nell'ordine storico, politi- co ed economico dall'antichita' ad oggi con particolare riguardo alle tendenze secolari della e- spansione italiana verso cui tor- na risolutamente l'azione del Fascismo. Esposte ed esamina- te partitamente le relazioni del nostro Paese con quelle del Le- vante europeo e mediterraneo, dell'Oriente medic e dell'Egitto, yopera si concluderh con 1010 sguardo sintetico alle posizioni economiche dell'Oriente estre- Al volume, per il quale é vi- vissima l'aspettazione, hanno collaborato eminenti Personali- té del Governo e del Regime, Accademici d'Italia, Parlamen- tari e studiosi di sicura compe- tenza. La sua pubblicazione rientra nell'attivita' particolare che le Fiera del Levante ha da- to quest'anno alla sua organiz- zazione e ne costituiré una del- le piu' reali benemerenze. I progressivi sviluppi della Cas- sa di risparmio V.E. di Palermo il BOLLETTINO ITALO-CANADESE Roma, 2.-Un'importante do- cumentazione delle attivita' e- conomiche e agricole della Sici- . pu6 essere desunta dalla Re- ione per l'anno 1933 che il . Uff. Dott. Misco, Direttore Generale della Cassa di Rispar- mio Vittorio Emanuele III, ha pubblicato in questi giorni. L'Agenzia "Cea" che segue da vicino gli sviluppi e gli orien- tamenti dei massimi Istituti ereditizi del nostro Paese, é og- gi in grado di segnalare i soddi- sfacenti risultati che si sono eonseguiti dalla Cassa di Ri- sparmio per le provincie sicilia- ne, per virtu' dell'opera proba e illuminata del suo Direttore Ge- nerale. Premesso che l'Istituto siciliano é stato tra i primi ad auspicare la disciplina dei tassi d'interesse sui depositi, allo seo- di ovviare al grave inconve- bite della concorrenza tra gli organismi raccoglitori del ri- sparmio nazionale, osserva PA- P""""""""",""" O 0 SE DOVETE ERIGERE UN alta, A i0...LOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOC LIBRI E RIVISTE 2168 Dundas West, . . Toronto Tel. LLoydbrook 9640 MARINI Monumental Art Co. Rivolgetevi alla Ditta Italians MONUMENTO Donato Marini, Mgr. genzia "Gea" che l'aeeordo con- clusosi e realizzato il 1.0 ottobre 1933 tra gli Istituti di Credito italiani, per merito e volonta' del Governo Fascista, ha fatto accorrere una maggior copia di risparmio nelle casse della ban- ca siciliana. I depositi infatti testimoniano una sensibile asce- sa, registrando L. 438.483.943,- 93 nel 1932 eontro L. 466,712,- 106,58 nel 1933, con un incre- mento di circa il 7 per cento. L'analisi delle singole catego- rie dei depositi dimostra che hanno avuto particolare svilup- po i depositi a risparmio, i qua- li sono aumentati da circa 303 milioni di lire a circa 354 milio- ni di lire, segnando un migliora- mento intorno al 16%. Lo sviluppo della marina mer- cantile italiana Roma, 8-- Sono note le gravi condizioni di disagio in cui ver- sava la Marina mercantile ita- liana prima dell'avvento fasci- Bta,ma sono altrettanto noti gli sforzi che il Governo Fascista ha compiuto e gli sviluppi Che il naviglio nazionale ha potuto raggiungere per opera di S. E. Costanzo Ciano. La piu' assur- da indisciplina regnava negli e- quipaggi, che riuscivano a fer- mare le navi in partenza disco- noscendo ogni autorita' del Ca- pitano. A A Questo maggiore afflusso del risparmio dell'isola - dovuto particolarmente alle provincie di Palermo e di Trapani----ha fatto incoraggiare molte buone iniziative. I porti sono stati indirizzati secondo le piu' moderne esigen- ze, specie quelli di Genova e Na- poli, senza trascurare quelli mi- nori che sono circa 160; la rete delle linee é stata curata in mo- do da collegare l'Italia con le Colonie e con i principali Paesi del mondo, fino all'Estremo O- riente, all'Australia e alle Coste Occidentali dell'Ameriea; si di- spone infine di 230 navi di t. 800 mila con un percorso di 7 milio- ni di miglia, contro 162 navi per t. 390 mila ed un percorso di 4 milioni e mezzo di miglia del periodo prefascista. /;',i/J"s1,ttsiia, zolfifera siciliana in uno studio del Comm. Girardi Roma, S.-. L'industria dello zolfo ha rappresentat-o nel pas- sato e rappresenta tuttora un fattore di notevole importanza nell'economia italiana, e nel no- stro commercio di esportazione all'estero. L'ltalia " quasi la totalita' della produzione euro- pea, e l'esportazione all'estero assorbe circa i quattro quinti Da questo punto di vista ap- pare interessante esa m in a r e l'andamento di quest'industria, in base allo studio che il Comm. Girardi, Ispettore Generale del Ministero delle Corporazioni, ha elaborate, e che l'Agenzia 'Gea' é in grade di segnalare nelle sue linee generali. della produzione del Regno. La Sicilia, afferma il Comm. Girardi, pu6 dirsi la terra clas- sica dello zolfo, occupando il pri- mo posto fra le industrie estrat- tive dell'Isola. ll minerale dello zolfo estratto annualmente si aggira sulle tonnellate 1.400.- 000, con una produzione di zol- fo fuse di 220-230.000 tennella- te all'anno. II trasporto del mi- nerale si é fatto per lunghi anni "a spalla", a mezzo di operai; nel 1840 per6 fu installata la prima macchina di estrazione a vapore nella miniera Tallarita, presto seguita da molte altre, per cui l'estrazione a spalla é andata scomparendo, ed oggi é fatta tutta a mezzo di macchine azionate da forza elettrica, a va- pore e da motori a gas. - Conclude il Comm. Girardi, nel suo importante studio, che nell'interesse non soltanto della produzione nazionale, ma anche delle produzioni degli altri Pae- si, é da formularsi il voto e l'augurio che prossimamente possa intervenire un'intesa fra tuttii produttori mondiali di zolfo, evitando ulteriori disper- sioni di energie. A sei pagine dense di scritti d'attualita' dovuti alla penna di giovani del G. U. F. Napoletano "B. Mussolini", é uscito il n. 8 del 15 Agosto XII de "IL MON-: DO LATINO" - quindieinale dell'idea romana - organo di propaganda fascista fra i popc- li latini. I I Inoltre la riuscita impagina- zione ed i nitidi clichés nonché le Vivicissime caricature sui partecipanti ti "Littoriali della Vela", ne rendono un numero veramente interessante. Eccone il sommario: F. D. Sapio: Corporativismo- Chiarimenti - Emanuele Ca- racciolo: Attenzione all'Orien- te! ---Leonardo Cali: Confusio- ne del dottor Keller - Vittorio Profumi: Origini dello Stato- Arturo Massara: Lettera da New-York, Affermagione dell'- idea fascista in America--Gior- gio Rossi: Ragion di Stato. 'Uldarigo Caputo' con Buro- crazia e Fascismo, oltre a recen- ti notizie di politica estera, di vita sindacale e del G. U. F',, chiude il ricco numero, ch'é in vendita presso tutte le edieole cittadine e ferroviarie d'Italia a 20 centesimi. La quarta e la quinta pagina sono dedicate ai "Littoriali del- la Vela", svoltisi a Napoli, con scritti di E. C.; Salvatore Gu- mina; Romualdo Massa; Fran- co Malnati; Pasquale Marinelli; Alfonso Garofalo'. In "Rupe Tarpea" F. D. S. parla del problema dei giovani nel corsivo: Siamo sineeri!' La terza pagina é tutta una polemica alla 'Francia d'oggi' e pubblica: 'Réne Farnier': Mfr.. nité latina - 'Mario de Mat- teis': Barthou e la Piccola Inte- sa - 'Pietro Iovinella': Consi- derazioni - M. de M.: Demo- crazia. In oeeasione del ritornp delle Giovane Italiane, che dit qual- che mese si trovano in Italia 0- spiti del nostro governo, si sta organizzando un hallo in onore del R. Vice Console e Donna Ti.. beri. La data fissata é lunedi, 17 settembre, nella sala di St. Agnese. Le ragazze sono attese col "Rex" il 14 settembre pros- simo. ' La cerimonia di consegna del- la riproduzione dello stemma di Roma a la eitta' di Toronto, in occasione del suo primo cente- nario, avverré martedi prossi- mo, alle ore 2.30, nel "band stand" dell'Esposizione. - La consegna verra' fatta dal Console Generale d'Italia in Ca- nada, Comm. Dott. Luigi Pe- trucci, a la presenza delle auto- rita' e delle associazioni locali. LA LUPA ROMANA A LA CITTA' DI TORONTO ll Mondo Latino BALLO IN VISTA L'approssimarsi della confe- renza navale dis un nuovo inte- resse di attualita' alle clausole di trattati riguardanti non solo le forze navali delle varie poten- ze. Vi é una questions del riar- mamento navale tedesco, la qua- le, col tempo, potrebbe divenire quasi .tanto imbarazzante quan- to quella dei riarmamento ter- restre, ma anche il regime delle vie acquee, di certi passaggi ob... bligati per le flotte di guerra. Per i paesi mediterranei, d'im- pyrtanza primaria é la questio- ine di quelli che si chiamano per eccellenza gli Stretti, vale a di- re il regime dei Dardanelli e del Bosforo. Pochissimi hanno pre fl e n t e quale attualmente sia questo regime. Occorre risalire alla conferenza di Losanna per la', pace con la Turchia, e al tratta- to omonimo del 24 luglio 1923. A quella conferenza l'ordina.. mento degli Stretti costitui una delle diffieolU capitali; né fa meraviglia se si pensa che la questione aveva forse un secolo e mezzo d'esistenza, e che essa interessava in primo grado, ol- tre, naturalmente, la Turchia, la Russia, l'Inghilterra e tutte le potenze mediterranee. Il trattato stabili la libertd di na- vigazione, tanto per le navi commerciali, tanto per le navil, da guerra, attraverso gli Stret- ti; e per meglio garantire tale liberté. impose la demilitarizza- zione di questi entro una zona determinata (piu' ristretta di1 quella che era stata stabilita nel trattato di Sévres), Due clausole, tuttavia, vennero a a modificare queste disposizio. ni: il diritto di passaggio verso il mar Nero per le navi da guer- ra venne limitato ad una forza non superiore a quella della piu' forte flotta presente nel mar Nero al momento del passaggio; la difesa degli Stretti fu con. sentita alla Turehia con difese mobili, cioé con cannoni posti su battelli anziché fissati sulle co- ste. A proposito della prima di queste due clausole ricordere- mo il discorrere che si fece, ma tutto sfferm6 ai discorsi, negli ambienti internazionali quando 'il 17 gennaio 1930 due gr0sse navi da guerra russe, una Dre- adnoughe e un incrociatore co- razzato, passarono dal Mediter- raneo nel mar Nero, raddop- piando presso a poco la forza navale russa gifr presente in quel mare. Dopo molti anni di riposo, la questions degli Stretti é risorta alla conferenza del disarmo, a Ginevra, nel maggio 1933, a proposito delle proposte di limi- tazione del materiale da guerra. Una di queste proposte consi- steva nella soppressione dei cannoni pesanti mobili per la difesa delle coste. Era precisa- mente il mezzo di difesa che il trattato di Losanna aveva la- sciato alla Turehia, per gli Stretti. Il ministro degli affari esteri turco in persona, Tewfik Ruscdy bey, impost6 il dilem- ma: o accordare alla Turchia il mantenimento del diritto alle difese pesanti mobili negli Stretti; o sopprimere le zone smilitarizzate. E' probabile, 0 anzi é certo dal linguaggio stes.. so del ministro, che la seconda alternative avrebbe la preferen- za della Turchia. A Ginevra 1a questione é rimasta in sospeso, e dorme con tutte le altre ri- guardanti il disarmo; ma il pro- blema ha continuato e continua ad essere discusso nella stampa internazionale, specialmente in 1,1.1,.1,.tl.,l,ar russa, turea e tedesca. ll giornale di Costantinopoli "La Turquie", in un recente artico- lo, insisteva sulla tesi che la soppressione della smilitarizza- zione degli Stretti, anziché dan- neggiare la libertgi di questi, la garantirebbe. La Societa' delle La Turehia alla conferenza di Losanna non si pieg6 senza forte resistenza ad accettare la sottomissione degli Stretti a un regime internazionale (vi é una commissione apposita), e sopra- tutto alla clausola della smilita- rizzazione. La Russia sostenne finché poté la resistenia turca, propugnando il diritto esclusivo degli stati rivieraschi a provve- dere al regime degli Stretti e proponendo il divieto di passag- gio dei medesimi alle navi da mmrra. Le tesi opposte, che fi- nirono per trionfare, furono quelle dell'Inghilterra. OME CE1NlT"AhllNll FA nazioni, dice il giornale turco, non é piu' in grado di provvede- re alla tutela di questa liberta', secondo il compito affidatole dalla conferenza di Losanna: non rimane dunque che la Tur- chia per farvi fronte, e percié occorre darle i mezzi necessari. La Russia sovietica porta un grandissimo interesse alla que- stione; e qui, se mai in qualche Caso, essa non fa che continua- re puramente e semplicemente la politica della Russia zarista. Fu rilevato il fatto che per le feste del decimo anniversario della repubblica turea, celebrate alla fine dello scorso anno, 1a Russia mand6 una delegazione che aveva carattere esclusiva-) mente militare. Essa era pre- sieduta dal generale Voroscilov in persona; e procedette, evi- dentemente con il permesso tur- co, ad una ispezione tecnica dei punti strategici piu' importanti negli Stretti. Pare anche sieno corse, o corrcno tuttora, tratta- tive fra i due stati per quanto concerne la difesa degli Stretti La Russia avrebbe offerto ripe- tutamente alla Turchia il suo appoggio in caso di bisogno; ma la Turchia finora non si sareb- be decisa ad accettare Yofferta. A questo punto occorre render- si conto del, eapovolgimento di posizione compiuto dalla politi- ca russa riguardo agli Stretti, dal tempo anteriore alla guerra ad oggi. Questo capovolgimen- to non smentisce punto la con- tinuita' politica di cui parlava- mo poco prima, perché é ispira- to ugualmente dall'int e r e s s e russo, diverso secondo 1e diver- se circostanze, e perché esso trova i suoi precedenti esatti nella politica russa zarista, solo di un periodo un po' piu' remo- to. Nel periodo fra il trattato) di Berlino e lo scoppio della' guerra la Russia sosteneva la liberia' degli Stretti, perché de- siderava per la sua flotta 1a possibilité del passaggio nel Mediterraneo, ove, specialmen- te considerando la sua alleanza con la Francia, essa avrebbe po- tuto assumere una parte assai importante di fronte a quella dell'Inghilterra. Per le stesse ragioni, rovesciate, l'Inghilter- ra allora fu la sostenitrice piu' risoluta della chiusura degli Stretti. Oggi la posizione ingle- se nel Mediterraneo, date le buone relazioni con la Francia e con l'Italia, e data sopratutto la scomparsa della flotta tedesca nel mar del Nord, é assai piu' favorevole: perci6 1'Inghilterra ha sostenuto l'apertura degli Stretti. La Russia invece, fa- cendo una politica piuttosto di raccoglimento, ha ora yinteres- se a che il mar Nero rimanga chiuso a navi di altre potenze. Una volta che essa avesse con- cluso un solido accordo con la Turchia in questo senso, questa sua politica di rafforzamento difensivo segnerebbe un gran successo. Ed eccoci al precedente zari- stico, che risale a un secolo fa, si pu6 dire anno per anno . Al principio del 1833 la Turchia e- ra minacciata dal suo vassallo, piu' potente del signore, Mehe- met Ali', il reggente d'Egitto. II figlio di questo, Ibrahim, era arrivato, attraverso la Siria e l'Asia minore conquistate fin sulle rive del Bosforo. Allora il sultano Mahmud si decise ad accettare le offerte fattegli, non disinteressatamente, dallo Uffieio Centrale 88 KING ST. E..-lol. ELgin 5454 (Giorno e Notte) Carbone - Coke - Olio DA BRUCIARE 31 GRACE ST. CARBONE - ANTHRACITE - WELSH PER COMPLETA SO'DDISFAZIONE ACQUISTATE Importatori Direttamente Di o. VERDONE zar Nicolé I, e la flotta russa del mar Nero venne a gettar l'iu1eora innanzi al palazzo del sultano. Qualche mese dopo, nel luglio del 1833, Russia e Turchia concludevano tra loro il trattato segreto di Unkiar-Ske- lessi; trattato di alleanza difen- siva, con l'impegno da parte turca di chiudere gli Stretti ai nemici della Russia. Il trattato dur6 fine a che la convenzione degli Stretti del 1841 fra Au- stria, Inghilterra, P r u s s ia, Francia e Russia faeeva del re- gime degli Stretti, di cui si ga- rantiva la neutralité, un affare internazionale, e poneva cosi' fine alla preponderanza russa e al vassallaggio turco verso lo zar. -Da quanto tempo eravate sposati? -Quindici giorni. Vera luna di fiele dunque quella di questi due irruenti che hanno regalato al Tribunale an- che due memorialoni spagnole- seamente. pomposi e rimbom- banti. Ma per il processo mari- to e moglie hanno fatto la pace e allora. . . . Allora dice il Bellanca: ---Non ho colpa di nulla. Non é vero niente. Non é nemmeno vero che mia moglie sia ei6 che ho seritto If. E' una santa don- E dice la Cardillo: ---Ero malata, malata alla te- sta quando ho scritto. E' un santo uomo. . . . Va ora in cerca la Russia di un nuovo trattato di L)nkiar.. Skelessi? Ecco una questlone interessante per l'Inghilterra e per le potenze me1itt.ttyytu,., Un processo per mancata as- sistenza familiare, ingiurie e lesioni. Imputato é il marito: Antonino Bellanca. Parte Iesa la moglie: Giuseppina Cardillo. Il Presidente mangia 1a foglia e legge 1e accuse e le difese di. struttoria. Gridava lui: "Mi vo- lev'a vittima di tutta la sua fa- miglia; mi obbligava a far da mangiare, mi era sempre contro come una iena. E lei invece a- veva denunciato che il miglior augurio del marito era stato quelIo di "crepare subito". Nem. Ten? il primo giorno del matri- moiniq l'aveva passato lipto! PARIS "T"" A XII WA. 1818 Dalla lettura risulterebbe im somma che i due "santi" erano andati d'aecordo in una cosa so- la: nello "sehifo" che si faceva- no. Ma secondo i testi d'oggi pare che la pace sopravvenuta ab bia soltanto base giudi.. ziaria per la creatura venuta ad arridere con un'anticipazione che spiega il. . . . maneato miele dei primi giorni almeno. L'investito (Ieggendo la noti- z1a sul giornale) - Aecidentit Anche il nome mi hanno stor- piato!. . . . .0000000000000000000000000 LUNA DI FIELE Sempre sfortuna Tel. WA. 9014 31 Agosto 1984 SPECTATOR Milano