h -- r bian - brac suto finit , : prof tarla anni nece; MC che senti ve? fine: ve; toria mazi svi congiure, i sottintesi e le manovre; colloquio con la sua Italia che sembra 'anche soliloquio del genio creatore con le sua creatura, in faccia alla 'storia. Disse: "Solo da canaglie e da criminali noi possiamo esser tacciati di nemici delle classi lavoratrici; noi che siamo figli di popolo; noi che ab-- biamo conosciuto la rude fatica delle \braccia; noi che abbiamo sempre vis-- suto fra la gente del lavoro che é in-- finitamente superiore a tutti i falsi \profeti che pretendono di rappresen-- tarla". "Il Fascismo vive da quattro anni ed ha dinanzi a sé il compito mecessario per riempire un secolo" "Che cosa é quel ' brivido sottile che vi percorre le membra quando sentite le note della Canzone del Pia-- ve? Gli é che il Piave non segna una fine: segna un principio! E' dal Pia-- ve; é da Vittorio Veneto; é dalla Vit-- toria, sia pure mutilata dalla diplo-- mazia imbelle, ma gloriosissima; é da Vittorio Veneto che si dipartono i nostri gagliardetti. E' dalle rive del Piave che nci abbiamo iniziata la 'marcia' che non può fermarsi fino a quando non abbia raggiunta la méta suprema: 'Roma!' E non ci saranno ostacoli, né di uomini, né di cose che potranno fermarci!". Poi, a Milano, davanti ai fascisti del Gruppo Sciesa, invocando lo spirito redentore dei Ca-- duti sopra l'esercito | delle Camicie Nere che si apprestava alla batta-- glia, continuog: "Data l'attesa gene-- rale che tiene sospesi gli animi di tutti gli italiani nel presagio di qual-- che avvenimento che dovra' arrivare, non volevo mahcare l'occasione di precifare alcuni punti di vista". "Voi sentite, stasera, che in questo piccolo ambiente aleggia ancora lo spirito dei nostri Caduti". E proseguiva: "I 'cittadinì si 3(îìom:a.ndano: quale Stato inira' per dettare la sua legge agli Ènî? Noi non abkiamo nessun ubbio a rispondere: Lo Stato fasci-- sta!". "Vedete che il nostro giuoco é ormai chiaro. D'altra parte non é pensabile piu' quando si tratta di da-- re l'assalto ad uno Stato, la piccola congiura che rimane segreta si' e no fino al momento dell'attacco". "L'ur. to appare inevitabile". l Ed ecco il programma dello Stato fascista "Governando bene la Nazio-- ne, indirizzandola verso i suoi desti-- ni gloriosi, conciliando gli interessi delle classi senza esasperare gli odii degli uni e gli egoismi degli altri, proiettando gli italiani come una forza unica verso i compiti mondiali, facendo del Mediterraneo il lago no-- tro, alleandoci, cioé con quelli che È Mediterraneo vivono, ed espellen-- «coloro che del Mediterraneo sono i parassiti, compiendo questa opera dura, paziente, di linee ciclopiche, noi inaugureremo veramente un periodo di grandezza della storia italiana". Concluse: "Amici, io ho fiducia in voil Voi avete fiducia in me! In que-- sto mutuo leale patto é la garanzia, trasali'. --Ah, briccone!. .. Andiamo di 14, dunque; tanto credo bene che non vorrai passare la notte alzato. i f --Si'; -- rispose -- nella ma-- dia della mia camera tengo un boccale di sidro che ho preso stasera dalla cantina del baro-- ne, dove alcuni fusti pieni temo che vadano a male. ----Iù VOL! --Io non dormo mai, quando ho un ordine, quantunque nel caso nostro non tema che tu mi fugga, perché sai quello che ti aspetta. & | --Conosco il vostro potere e quello del comandante, e ormai sarei stupido a ribellarmi. An-- diamo.-- Ivi era una branda per dormi-- re, una cassa appoggiata alla parete, una madia a muro e due seggiole. 3 i, Talpone posò la lucerna sulla cassa che poteva servire anche da tavola, apri' la madia, che a-- veva due piani; su uno di essi vi era un boccale e alcuni bic-- chieri; sull'altro un piatto con del formaggio, due pagnotte scure, alcune bottiglie.. Prese il lume e passarono nel-- la stanza vicina. Un'idea improvvisa gli tra-- verso il cervello. i 30 Novembre 1934 L'Orfana SUA VITA Il barcaiuolo prese il boccale e BOLLETTINO ITALO--CANADESE quella domanda Talpone BENITO MUSSOLINI DI CAROLINA INVERNIZIO Il 16 Ottobre, ha raccontato Italo Balbo, in una storica riunione tenuta nella vecchia Casa del Fascio milane-- se, erano presenti, attorno al Duce, lui, De Bono, De Vecchi, capi delle squadre d'azione, i generali Fara, e Ceccherini e Michele Bianchi Segre-- tario generale del Partito. "Musso. lini apre la seduta e, con incisive parole, annuncia la necessita' dello scatto rivoluzionario. A quando? Si chiede. I miei colleghi _ propendono per la primavera del 1923 ed a que-- sta tesi si associano Fara e Cecche. rini. Io sostengo, invece, che il Fa-- scismo armato é gia' pronto. Bian-- chi mi appoggia ed il Duce rompe il pericolo degli indugi, proponendo che si lasci fissare a lui la data, che ad ogni modo, sono sue parole, non do-- vra' oltrepassare il 4 Novembre del lo stesso anno. E traccia subito le linee della marcia, afferma la neces-- sita' delle tre --colonné, crea un Qua-- driumvirato rivoluzionario, scenden-- do ai particolari della organizzazio-- ne, sino a quello del proclama che e-- gli stesso aveva -- gia mirabilmente composto". la cassa, poi offri' una seggiola a Plaff. Il 24 Ottobre il Fascismo fu chia-- mato a raccolta a Napcli. Si trattava di misurare anche le forze meridio-- nali e di lanciare 'Tultimatum' al re-- gime morituro. Alcuni credettero si trattasse ancora di un qualunque congresso, ma il Duce, dopo . aver pronunciato il suo 'ultimo ' discorso della vigilia, imparti'senz'altro. Tor-- dine della mobilitazione. Aveva det. to: "Ha quasi vergogna di parlare ancora. Ma data la situazione straor-- nariamente grave in cui ci troviamo, ritengo . opportuno fissare con la massima -- precisione i termini del problema perché -- siano -- altrettanto nettamente chiarite le singole re-- sponsabilita'. -- Noi, fascisti, non in-- tediamo andare al potere per la por-- ta di servizio; noi, fascisti, non in-- tendiamo. di rinunciare alla nostra formidabile primogenitura ideale per un piatto di miserabili lenticchie mi-- nisteriali!". "Il problema, non com-- preso nei suoi termini storici, si im-- posta e diventa un problema di for-- za". "Nessun dubbio, anche, che la Monarchia italiana, per le sue origi-- ni, per gli sviluppi della sua storia, non può opporsi a quelle che sono le tendenze della nuova forza naziona-- le".. E "l'Esercito sappia che noi, manipolo di pochi e di audaci, lo ab-- biamo , difeso quando i ministri con-- sigliavano gli ufficiali di andare in borghese per evitare conflitti". "Con coloro che insidiano noi, e sopratut-- to, insidiano la Nazione, non ci pu6 essere pace se non dopo la vittoria!". due bicchieri, che posò pure sul-- --Sto benissimo 'qui, -- disse quegli, che si era tolto di dosso il mantello e mostrava alla cin-- tura un pugnale ed una rivoltel-- la, sedendosi sulla branda-- dammi da bere.-- é la certezza della nostra vittoria" --Volete mangiare? Vi do quel poco che ho. --Non voglio privartene. Piut-- tosto dimmi che cosa contiene quella bottiglia fasciata di gial-- lo -- --Contiene un ligquore -- ri-- spose che la povera baronessa aveva regalato a mia moglie perché ne prendesse un bicchie-- rino quando si sentiva stanca, spossata, giacché ha la virtu' di far riprendere subito l'energia, di centuplicare le forze, di risve-- gliare la memoria. Infatti, per due o tre volte, quando mia mo-- glie rimaneva come morta, ver-- sandole in gola un bicchierino di quel liquore si rianimava in un lampo. Purtroppo pero non la poté far rivivere quando chiuse gli occhi per sempre! Ma io ho 'Da questo momento l'uomo di u-- milissime condizioni, gia' esule, so-- litario e selvaggio, il polemista e il capo del partito appare trasfigurato. Talpone versò il sidro nei bic-- chieri, ne porse uno a Plaff, poi si avvicino alla madia, che ave-- va lasciata aperta, dicendo : Talpone era sicuro che a co-- stui avrebbe dato nell'occhio la bottiglia e si senti' battere fol-- lemente il cuore dalla speranza. n I rieste Marcia su Roma di GIORGIO PINI (Continua) No. 29. Roma, 9.-- Finché il film restò muto fu possibile ad alcune industrie possenti, specialmente americane, di dominare il mercato mondiale, schiac-- ciando le industrie nazionali esistenti, incapaci di reggere la concorrenza, e impedendo che se ne formassero nuo-- ve. La sonorizzazione del film, rag-- giungendo in pochi anni una perfe-- zione mirabile, ha mutato la situa-- zione, spezzando il monopolio che si era costituito. Particolari esigenze tecniche hanno infatti determinato-- secondo desume l'Agenzia "GEA" da un interessante studio di S. E. Ame-- deo Giannini -- un diverso orienta-- mento, avviando . una -- produzione schiettamente nazionale nei soggetti, negli ambienti e negli artisti, e ria. prendo, cosi' la porta alla produzione tipicamente italiana. Pubblica a questo riguardo l'Agen-- zia "GEA" che i sintomi di_ ripresa industriale +che si sono avvertiti in questi ultimi mesi, hanno solo provo-- cato qualché lieve miglioramento nel le esportazioni, mentre le; importa-- zioni di prodotti manufatti non han-- no accusato alcuna contra%ione, per-- petuandosi in questo modo i pregiu-- dizi cui si ispira il traffico interna-- zionale. Il problema non ' riguarda, affatto, com'é naturale, l'importazio-- ne 'di materie prime necessarie alle industrie nazionali, | specialmente quando servono per essere manipola-- te, trasformate e poi esportate sotto forma di manufatti, ma investe inve-- ce quei prodotti che vengono impor-- tati dall'estero per cifre rilevanti, e che l'industria italiana é in grado di offrire al consumatore nazionale. La protezione delle industrie cinema-- tografiche in Italia Le linee direttive che si possono desumere dall'esame dei nuovi prov-- vedimenti in difesa -- delle -- industrie cinematografiche nazionali, sono che: a) si é limitata la proiezione delle pellicole estere che possono far con-- correnza a quelle italiane; b) si sono adottati provvedimenti di sfavore per le pellicole estere; c) si sono adot-- tati provvedimenti di favore per le pellicole nazionali, assicurando ad es-- se uno sbocco sul mercato nazionale. In complesso si può concludere che le misure odierne sono in grado di assi-- curare un promettente sviluppo del l'industria cinematografica italiana. Fece l'atto di chiudere la ma-- dia; ma Plaff, che aveva gia' vuotato il suo bicchiere di sidro, gli disse: i C Roma, 12.-- Il problema delle im-- portazioni superflue o inutili é stret-- tamente -- connesso alla necessita' di equilibrare la : bilancia _ commerciale italiana.. Sono noti in proposito gli sforzi che il Governo Fascista ha fi-- nora compiuto, per richiamare le esi-- gense del consumo interno ad una piu' vigorosa 'disciplina negli acquisti di prodotti. L'importante e delicata questione é stata anche sollevata dal "Popolo d'Italia" che ha messo in lu-- ce gli erronei aspetti sui quali si ba-- sa la mentalita' di quei consumatori, che per uno spirito di puro snobismo sottraggono alla produzione naziona-- le una massa cospicua di ricchezza. lasciato costi' -- quella bottiglia, che é ancora a meta' piena quel liquore non mi piace: é forte e amarognolo; preferisco il sidro o la birra . -- --Aspetta: dammi un dito di quel liquore; sono curioso di as-- saggiarlo. -- Talpone pareva esitante. --Vi assicuro non vi piacera'; --disse--. é assai migliore il si-- dro . -- --E se a me garbasse invece quel liquore? Scommetto che 1non vuoi darmelo per serbarte-- 0. --Fammelo assaggiare!-- in-- timoé l'altro con accento brusco, minaccioso. --Come volete. -- Talpone prese la bottiglia, la sturg e la porse a Plaff perché ne versasse egli stesso il conte-- nuto. Plaff era testardo come un mulo. Plaff l'accosto dapprima alla larghe nari ed ebbe un sorriso soddisfatto. --No, vi dico; per me é sgustoso. _ -- -- t o --Che profumo eccellente!-- disse. eii --Avevi ragione: brucia la gola ed é di amaro disgustoso.. S1', preferisco il sidro.-- Un primo posto compete al com-- mercio d'importazione dei vini comu-- Se ne verso un mezzo bicchie-- re e ne bevette una lunga sorsa-- ta, di un colpo-- ; Ma quasi subito sputé dicen-- do: i Rio l.ll. eo L}J\/\{ JÀ. MN Prese il bicchiere che Talpone aveva versato per sé e lo tran-- Superflue importazioni in' Italia di-- ni in fusti o damigiane, che nei pri-- mi otto mesi del 1934 registra un au-- mento quantitativo rispetto al corri-- spondente periodo degli altri' anni, essendo passato da hl 4.785 nel 1932 ad hl. 6.679 nel 1933, ad hl. 10.826 a tutto agosto 1934. Anche per i for-- maggi di pasta dura si é costatato per lo stesso periodo un aumento nel-- le importazioni, le quali hanno regi-- strato q.li 29.511 nel 1934 contro q.lt 26.514 del 1933; e cosi' per il burro fresco, la cui quantita' importata é ascesa a q.li 12.337 contro q.li 6.590 del 1933, e poi ancora per i tessuti di lana, per i tessuti di seta, per le automobili e carrozzerie e via dicen-- do per prodotti di minore importan-- za, ma che nella loro massa racchiu-- dono delle somme non irrilevanti. Il fiore italiano nei mercati stranieri Roma, 12.-- Il Governo Fascista che si occupa attivamente dell'intem. sificazione del -- movimento 'dei fore-- stieri in Itaila, non ha nemmeno tra-- scurato di rivolgere una peculiare at-- tenzione _ all'incremento _ produttivo del fiore, che costituisce un punto di richiamo caratteristico -- del nostro Paese. e Scrive l'Agenzia "GEA" che spetta all'Itaila il primato nella coltivazione del fiore, il cui aumentato fabbisogno si ricollega alla sua possibilita' di u. na maggiore diffusione all'estero, do-- ve viene ricercato e accolto. Il pro-- blema che occorre oggi risolvere, si traduce nella necessita' di allargare i mercati di assorbimento, estenden-- doli a quelli dove la nostra esporta-- zione non si é ancora . affermata. Occorre a tal uopo ricordare che gia' molti Paesi d'Europa, come la Fran-- cia, il Belgio, l'Inghilterra, la Germa-- nia, la Russia, coltivano e diffondono largamente dei fiori di carattere squisitamente meridionale, ed espli-- cano un'attiva concorrenza al prodot-- to italiano. Il commercio di vendita dei fiori in Italia ha dato luogo nel-- l'ultima -- campagna ad un'attivita' nell'interno, corrispondente a 4 milio-- ni di chili di fiori recisi, ed a un'atti-- vità per l'esportazione di un maggior quantitativo. Nei primi otto mesi del 1934 i fiori . freschi esportati sono stati, di q.li 21.408, contro q.li 20.338 del corrispondente periodo del 1933 e q.li 21.885 del 1932. Eppure, no, non poteva la-- sciar compiere un'orribile stra-- ge, che gli avrebbe trafitto il cuore. Si decise. Scosse due o tre volte Plaff che rimase insensibile, lo stese sulla branda, gli tose per ogni buon conto il pugnale e la rivol-- tella, gli accosté l'orecchio alla bocca . Respirava tranquillo, da uo-- mo profondamente addormenta-- 9 gugiò di un fiato per togliersi il cattivo gusto del liquore. --_ Quando si volté di nuovo, vi-- de Plaff caduto riverso sulla branda, con gli occhi chiusi, la bocca semiaperta . --C'é cascato da sé, -- disse Talpone -- ed ora ne avra' per tutta la notte. Ne approfitterò per recarmi ad avvertire il pro-- fessore.-- i Ma esitava fra la paura di esse-- re scperto e il timore di non giungere a tempo. --Per lui sono sicuro, ---- dis-- se. Cinse egli stesso il pugnale e la rivoltella, riportò il lume nel-- l'altra stanza, e si disponeva a spengerlo e ad aprire la porta, quando udi' per due' volte, al di fuori, ripetere il grido di un uc-- cello notturno. Talpone verso nell'altro. bic-- chiere il poco sidro rimasto nel-- la bottiglia, che, ormai vuota, volle riporre nella madia. --Il padrone?! -- disse sus-- sultando. --E' possibile che Dio mi faccia una tal grazia ? -- -- Non aveva finito di dire que-- ste parole, che senti' due colpi all'uscio-- 1073 College St. _ LO. 1300 D. F. (Dick) LOBRAICO Donna Direttore Di FUNEBRI CLARA J. FIELD La prima e la sola in ,Ontario POMPE Manager Appena entrati, essi videro Plaff, il braccio destro del co-- mandante,. quella belva umana che né oro né preghiere poteva-- no ammansire, rovesciato sulla branda; e lo credettero morto. Il barone sussulto, gli occhi di Romeo brillarono in modo stra-- ordinario. --Come 'si trova qui, costui? --chiese il barone.--Chi YA uc-- ciso ? --Nessuno, -- rispose. -- Ma che succede? -- domando. --Padrone, venga a vedere. -- Prese il lume e precedé i due uomini nella sua camera. --Non é morto, padrone ;--ri-- spose il barcaiuolo--egli dorme e non si sveglierà fino a doma-- ni. Frattanto io potrò parlare. --Che hai dunque da dirmi? --Venga di la', padrone, e sa-- pra tutto.-- s VIII. Il barone era arrivato segre-- tamente quella notte, senza av-- vertire alcuno, e si recava alla sua palazzina avendo da dispor-- re diverse cose per l'adunanza della notte seguente, che dove-- va essere importantissima. -- -- --Dio li manda ! -- proruppe con ' voce convulsa T al p o n e quando li ebbe introdotti.-- No;l hanno incontrato aleu-- no?---- Il barone fu sorpreso dell'agi-- tazione del barcaiuolo. Pazzo dalla gioia, corse ad a-- prire. '--Era proprio lui, il barone Witzig, che, col suo fedele do-- mestico Romeo, gli stava dinan-- Z1. Romeo aveva desiderato di accompagnarlo. -- 900909009Ò QÒ9RÒQQ9$ 9Ò 0009 R Y$ 9999909090990000 e 0444000000040000040000000400000090000080000900000 00000 0 HESJSBEBEGE Perfetti Electric Co. 402 College St. Toronto per impianti elettrici di qualsiasi specie. Ripara-- zioni di luce, motori, u-- tengili elettrici, ece. Mandateci i vostri abiti. Noi ve li faremo riapparire come se fossero nuovi. I vostri abiti, Dressi o Sopra-- biti saranno puliti e stirati per Prendiamo e riportiamo prontamente 252%, QUEEN ST. WEST at John Tel. MI. 3424 -- Di sera e giorni festivi LO. 3823 Yorkshire Cleaners CONTRATTORI Membro della Consolidated Dealers Limited. Soldi Talpone, cercando di frenare i singhiozzi che gli salivano alla gola racconto tutto; narrò del-- l'imprudenza da lui commessa e del sospetto che il poeta fosse u-- na spia; parlò del tiro giuocato a questi facendogli bere di quel liquore destinato al pazzo nei momenti furiosi per tenerlo ad-- dormentato diverse ore, della propria intenzione di recarsi ad avvertire il professore Schicco.. _--_--Che altro dunque é accadu-- to?--=-- --Hanno scoperto.. il pazzo? -- soggiunse con voce quasi in-- distinta. Quando furono tornati nella prima stanza e il barone si fu seduto, mentre Romeo rimase in piedi, Talpone cadde sulle gi-- nocchia stendendo le mani tre-- manti. --Di che mi chiedi perdono ? --, domando. -- Che significa questo?.. Che facesti sciagura-- tOT---- --Oh no, padrone, no, glielo giuro ! -- Un sorriso di sollievo dilatò il petto dell'austriaco. Il barone divenne pallido 'e posando una mano sulla spalla del barcai;iolo: nR d1 e de o eo e e e lo Il ~barone ascoltava con ap-- passionata attenzione e quando Talpone ebbe finito : --Perdono!-- -- balbetté con voce soffocata. E come se un improvviso so-- spetto gli. fosse balenato alla mente: (seguita al prossimo numero) elettrici per case, uffici, regali ed abbellimento a la vostra abitazione. APPARATI 30 Novembre 1934 EL. 3894 : [