{fl Egg? tre is. 's'9, em Dalle sue origini fine ai nostri gior- ni, lo stato fu dunque un istituto pu- ramente politico. E' solo verso la me- ta del secolo scorso che comincia ad apparire, presso alcuni teorici, il con- eetto di uno stato politieo-economico,' Che 1e nuove -neeesvsity di vita e di ta-' voro dervano pfesto condurre a rea/ Irtzare. La graduate trasformazione Ci,1e11a -maggioe parte dell'artigianato in irrande e piccola industria; la neces/ isis, -imposta dall'aumento spettacolo-i to della popolazione mondiale, di unal fadicale trasformazione delt'economia :agricola in modo che si potessero, trane dalla terrp gii alimenti neces.' Bari per tutti gli individui che l'abi- ;tavano; la distribuzione della ricchez- pa, una volta accentrata solo nelle di- nastie e nella aristocrazia, tra un nu- mero sempre pii1 grande di individui; Ia delicatezza del mercato deI danaro; 'lo sviluppo iperbolico degli istituti di credito che, da istituzioni di beneficen- 'za, diventarono i veri dominatori della irita pubblica e privata; le aumentate ésigenze di vita individuale; sono tut- te ragioni che, prima eccezionalmente, boi sempre pill spesso provocarono l'interevento dello stato nei rapporti économici tra gli individui. _ Contemporaneamente andava trion. 'fando it principio associativo. Necessi- its economiche e sociali spingevano iaure piil gli individui ad atasociarsit itane _ sempiiei "sociew commerciali si iriver, alle grandi monime, alle co- 'threrata've,con mighraia e migliaia di Due sono le forme primitive di sta- to; la forma teocratiea, nella quale il potere era esercitato per diritto divi- nik dai sacerdoti ,e td forma persona- lie ,nella quale i1 potere traeva la sua origine dal di_ritto del pit] forte, dalle Lani, In un sebondo "momento que- Ete due forme s/i confondono, attri- WWSW "imW"rdyale, ,, gm "itviiii'iil iEaiibn'e sripranuaturale; l'eser- cizio dell? sovranité appare cosi asse.. gnam daila divinitis a una famiglia o a ima casta.' Una successiva evolu- gimme dello State porta dapprima i1 popalo ad ingerirsi nella amministra- zione.deila cosa pubblica, poi a deci- dere, direttamente o ihdirettamente, della investitura del petere supremo finché, eetendendosi sempre viii que-, sta ingerenza, il popolo 0 una classei prociamano la propria sovranitis, Che! pub cssere esereitata dal Sovrano per loro delegazione. Giungiamo cosi, ab! traverso successive evoluzioni, in real-i ta assai piis complicate di quanto ap-) pare dalla nostra sintesi, alle ideolo-l gie della Rivoluzione Francese e al queue da essa derivate che informa-' no la cos-tituzione di tutti gli stati ci- viii d'oggi. I Per chiarir meglio le idee in questo campo, bisogna per ammomento rivol- gere la meme alla storia delle soeietit umane che, dopo un primo periodo di ordihe familiare e patriarcale, pre- sero ben presto la forma di "stato", non appéna i popoli cominciarono a stabilirsi entro determinati territori e leggi scritte fissarono per la prima volta i Arapporti tra individuo ed in- dividuo, dando origine al "diritto". Tutti sanno ormai, anche negli an- goli pits lontani della terra, che la ca- ratteristiea pit) originate del Regime fascista, quella a cui Mussolini e i suoi seguaci tengono di piii, é l'ordi- namento corporativo dello Stato. Con questa espressione si allude comune- mente alPinsieme di leggi proclama- te dal Fascismo per dare an ordine giuridico ai rapporti tra lavoratori e datori di lavoro e per riordinare lo Stato sulle basi degli interessi della pioduiione,. si comprendono cioé tan.. to la disposizioni legislative di indole: economjca su basi politiche, quanto( queue di indole politica su basi ecu-1 nomiche. i Le ragioni storiche e le origini del nuovo ordinamento sociale ig ' E E - Ir"'" M . I l , fl. INC0R0NAT0, Direttore. ANNO Atrpr No. 6 TELEFONO CRESCENT 8536 -Tr" ""RmlrmiWdar(Conto Corrente con la Posta) ' ET PATRIAE 2 IE3, ELM S T. TORONTO ONT. DEO Ill , tt ll I - . . Illl Illl Ill . t ll , ET llllll ill . lllll . ' I Tlli Ill Ill Ill I Illll mUAE llll iN Ill' 'mtl' l I , Ill "Ill Ill . Ill , , ll Illuf ISSURI In Italia non furopo molti a preee dere Mussolini nella negazione deila lotta di classe: una parte dei simia- calisti rivuluzionari, una parte dei so- cialisti cateolici, i nazionalisti susten- nero dottrinalmente, e spesso con vi.. vo sense storico e pratico, il coneetto mussoliniano della collaborazione di classe anche prima delle reorizzarioni del sindacalismo fascista. Filippo Cor ridoni, giovane e valente organizzato- re eroieamente caduto in guerra, per parte sua sposb all'idea marxi,ta di classe quella mazziniana di nazione: e gli scioperanti guidati da lui attraver. savano 1e strade delle cittiy lombaldu e émiliane non piil a1 suono dell'rnter- nazionale, ma al canto schiettamente italiano dell'inno di Mameli. Fu so- pratutto la guerra che, riunendo in un sol blocco la Patria, Mussolini e il Popolo, inizii, negli spiriti quella ri- voluziono che il Fascismo doveva pol compiere, sotto la guida di Mussolini nelle leggi. La guerra permise un diretto avvi- cinamento della borghesia al proleta- riato. Nel grande esercito grigioverde eroicamente lottante sui confini della Patria contro un nemico pix] numero- so e meglio armato, gli individui mi- gljori delle due classi si avvicinarono, si conobbero, si compresero, impara- rono ad amarsi. Sui campi di battaglia i1 proletariato urbane e, pm, quello rurale, appresero i vantaggi della di- sciplina ;appresero, messi di froute ad una dura realtis, quanta sia necessa- ria per il braccio una mente che he di- riga l'azione, quanto sia necessario per una massa uno spirito che ne co- ordini e ne sviluppi 1e forze latenti, La borghesia, dal canto suo, esereitan.. do i1 comando militate, apprese che altra cosa is comandare, altra tiraneg- giare, altro uti1izzare, altro ssfruttare; e apprese anche che mm possono a- versi successi senza azione e senza fatica. Tutti-cavarono poi dalia guer- ra un grande ammaestramento: che non puts esservi comando senza abbe- I La seconda meth del secolo decimo- Itto e i primi anni del secolo ventesimo 'sono cirsi impiegati in una lunga guer- ra civile tra lavoratori e imprese, che si disse lotta di classe.... La lotta di classe sembrir, ai filosofi che per pri- mi ne proclamarono la neeessitit, il toccasana di tutti i mali; ma un'espe- rienza che sari: presto secolare me ha dimostrata ormai l'inefficacia e, pit: ancora, il danno che porta agli stes. si proletari. Prima forse che noi, se ne accorsero i santoni del socialismo, da Labriola allo stesso Lenin; e men- tre il primo arrivava addirittura a ne- gate la dogmatica divisione della so/ cieth in classi, il secondo confessavai che la lotta di classe come fine a sé stessa, concepita cioé econdo 1e dot- trine di Marx, non poteva condurre i1 proletariato a nessuna conquista du.. ratura, e che solo una cone.ezi6ne uni- taria dalla soeieitiAjloveva grdirare nel: lo studio dei nuovi ordinamenti. Era- no le considerazioni che, esattamente mentre Mussolini gettava in Italia le prime basi del corporativismo fasci- sta, lo spinsero a rimangiarsi il primi- tivo ordinamento del bolscevismo e a sostituirlo con la Nuova Politica E.. conomica soci ;da queste ai grandi sindacati del. l'industria e del commercio che, con parola giunta a noi assieme all'idea, si chiamarono trust. Da parte loro, i lavoratori si riunisiano in assoeiazio- ni che iniziate da Mazzini con scopi di assitenza sociale e di migliotamento intellettuale, si arrogarono ben pre- sto la difesa degli interessi economici dei loro aderenti, acquistando cosi u- na tale influenza politica che, esalta- si i loro dirigenti, giunsero ad aspi- rare alla conquista del potere politico, alla dittatura del proletariato, come si disse con frase feliee. T I mama».gontééfiinkw:Fsg-zmsegé raecolgotto beri presto Bun" numero grandissimo di ade_renti. Non sonata- gioni politiche o sentimentali che spin- gono 1e prime masse di contadini e di braccianti sotto i gagliardetti del sin.. dacalismo fascista: é principalmente una ragione negativa. Il popolo is stanco di essere considerato come una' massa bruta, che serve a dar peso al-' le preirotenze politiche dei caporioni; il popolo 'capisce; nel suo infallibile' istinto, che i paroloni con i quali JJ,) tanto tempo sire cercato di spegnerei la sua sete di miglioramento e di pro-' gresso, non hanno oggi nessun valor re; capisce sopratutto che lo 1121111101 ingannato quelli che gli parlarono di una umanitis grigiamente uniforme,' senza confini, né nazioni, né patrie. Piil della resistenza ferrea che pro- prietari e industriali gli avevano op- posto, piil della dimostrata incapaci- til dei lavoratori a dirigere 1e a2iende1 che l'occupazione delle fabbriche, av..; venuta nel 1920, rivelb _r,_iirrrle_n,-1 te, rese impopolare il socialismo al- l'indomani della sanguinosa prova del-' la guerra, l'internazionalismo. In. que- sto ambiente gettb il Fascismo il Ci), grido: la Patria non si mega, ma si conquistal e il grido fu raccolto da mi-) gliaia e migliaia di popolani. i Agi poi su1l'animo genercso del po- polo nostro il ributtante contegno te- nut.o in quegli anni dai sovversivi :i cadaveri dei marinari trucidati a Em- poli, dei martoriati giovinetti fascisti di Sarzana, del mutilate bolognese Giulio Giordani, degli onesti lavorato- ti trucidati a Torino, a Modena a Fer- rara stessa, pesarono certo sulla de- terminazione di tanti cavaliereschi proletari, che sui campi di battaglia avevano coscientemente affrontato la morte, pifl che ogni considerazione teorica. I capi socialisti, spesso mo- ralmente indegni come il disertore Misiano, il ladro Quarantini, l'omo- sessuale Bueeo, 1'aleoiizzato Barberis, lo stupratore Guarino Amella, parla- vano molto di rivoluzione, ma si squa- gliavano al primo rumor d'armi sotto la protezione della polizia nittiana. D'altronde, per quanto gih da mono tempovproelamati, non molti erano al correlate dei nuovi principii che infor- mavano i1 sindacalismo fascists; e in ogni modo hen pochi anche tra i capi de1 Fascismo, conoscevano allora Ie E' per questo che il Fascismo e il sindacalismo fascista hanno avuto i loro primi e i loro migliori gregari tra i combattenti e tra i rurali. La prima formulazione dei principii pratici del sindacalismo fascista la troviamo in. fatti in un appello di mussolini ai INF. duci di guerra che porta la data del 1919; il primo sviluppo di quei prim. cipii é nella Carta del Camaro, largi- ta dal Comandante D'Annunzio ai Fiu- mani l'8 settembre 1920; i primi sin- dacati fagcisti sorgono nel 1921 per 0- pera specialmente di .Edmondo Ros- dienza, che non pub esservi coopera- zione senza disciplina. Roma. -..- II "Foglio d'Ordini del Paliito Fascista", uscito stamane listato a lutto per la morte del Quadrumviro Michele Bianchi, pubblica il seguente mes- saggio dell'on. Mussolini: "Camicie Nere di tutta Italia, "Michele Bianchi, Quadrumviro della Rivoluzione, é morto. "E' con profonda, particolare tristezza che vi do questo annuncio. "Egli era uno dei migliori fra noi. Interventista intervenuto nel 1915, tra i fondatori dei Fasei di Combattimento nel 1919, Segretario del Partito nel 1922, quadrumviro nelle risolutive giornate della Marcia su Roma, caporale d'onore della Milizia, Consigliere di State, Ministro faseista, egli ha servito instancabilmente durante quindici anni la eausa della patria e del fachismjo, sempre e dovunque. "fNCs,,-,r'.,.i., nu:..--LA.AA -im.r_Mw_i-r_ A: _.,.__A.-...\ -._1: - c, A"- "-14- 1--."- .1: {1,11 "Giornalista animatore, uomo dfgoverno, egli ebbe dalla natia terra di Cala- bria l'ingegno meditativo, la silenziosa tenaeia operante, la purissima fede. "Lo testimonio dinnanzi a voi, dinnanzi alle ombre dei nostri indimenticabili martiri Che lo attendono: fedele alla consegna, é morto compiendo serenamente fi- no alle ore estreme il suo dovere. "Camieie Nere, Ievate i gagliardetti abbrungti ,onorate la memoria del vo- stro camerata della prima gloriosa 1rigilia e d'ogni tempo della nostra Rivoluzione. , I " NN . _ ' ' _ . " B .u» "ie 1 1 . a," ' 'mr Mir . " " - it' .2. "' " N Y. A' C . , BSI - i. '1 ttE are" " w, 35:" '_- Mtl, © " It " 3'. 'dt ' Mt ' , ' . , " I =3. it: his St IN Bl ' Bl? MI ltr, am Ei a? M ' - I M 'ti ' © . li iN E " M N Be iii? , N . _tg . A '22- " . . ' Ill, f," iii ag E " Ell 31 , " 1-" if: liN m Bil " IE " Ii - ar _ . I - =. iq " kw; - ma' d?% iihtiP' " 'im 'tlib, ' ' I Mussoiini per la morte di Micheie fliiohi ORGANO DEL' FASCIO ITALIANO DI MONTREAL Ma questo iderire istintivo di tut- to an popolo al movimento sindacale fascista ie di per sie stesso una prova della neeessitk storica della Rivoluzio- ne Fascista. Dicevano alldra i sovver- sivi, variando i1 concetto secondo la natura .degli arseoltyat/yri, che i1 Fasci- sm; ma disttro' otiitet'Ctt.s "putting; Pavevano o/iiiiti'iiihjrifi'i! 'i,iif ift"if'i'r'r"iiseli7i'ri terrieri, o gli indi1stsaii,1 o i preti o, perfinol, la polizia; ma i1 popolo, capiva .da sis che oieste accuse non po- tevano reggere e che non avevano nes- sun fondamento. glosi i1 sindacalismo fascista si andb sempre piis estenden- do, giungendo in ogni angolo d'Italia e raggruppando eentinaia di migliaia di lavoratori; né, fino alla Marcia su Roma, ebbe bisogno di preoccuparsi dei datori di lavorp, che gii1 possede- devano organizzazioni assai potenti, qualcuna delle rispettive categorie, non chiedevano di meglio che venire incontro ai lavoratori nell'opera di re" ciproca comprensio'ne e collaborazione che il Fascismo auspicava. Intanto si andava. diffondendo ed e- ra sempre meglio compreso i1 concet- to fascism di rivoluzione: che non is il conflitto con la poiizia, come pareva no concepirlo Filippo Turati e com- pagni; ni, ie la violenta costituzione di una classe a un'altra nel reggere le redini dello State, com'era avvenuto in Francia neil'89 e in. Russia nel 1917; e nemmeno il cambiamento violento della forma di governo e deila costi- tuzione dello Stato, come fece If rivo- luzione tedesca del;1918; ma l'imporsi, anche pacifico, defle nuove capacitit produttive e la créazione di forme i- stituzionali conforini a sopravvenute etigenze. Secondo questo concetto, dope un atto di moderata violenza quale fu la Marcia su Roma. Mus- solini guidir per gradi Ia rivoluzione fascista a precise conquiste nel cam- po sindacale. Dopo un primo periodo nel quale si pensir sopratutto a por ri- media ai danni di molti anni) di mal- governo, col risanamento del bilancio, la ricostituzione delle forze nrmate, la riconquista delle colonie, i1 ripristino del pnstigio nazionale all'interno e al1'estero, la epurazione e il consoli- damento della burocrazia, la lotta con- tro 1e socieh segrete. i1 risanamento degli Enti Iocali e tame e tame altre case, il principio dell'opera veramente rivoiuzionaria del Regime trovava agli albori del 1925, le forze economiche r. taliane soddisfacen-temente inqaadr'a- 'e e, tontroilate 'nelle orgaatiazamUm' sittdaeali l. prem-essa quest-a _ nedessfrris- sima per l'ppera comNessti che Mus- intenzioni di Mussolini a questo ri- guardo ed erano in grado di valutare fino a che punto la integrate applica- zione del principio deWintervento del- lo Stato nel regolamento dei rapporti collettivi e individudli di lavoro e di quello della collaborazione di classe a- vrebbe potato mutare in senso rivolu- zionario l'ordinamento della societal. Sn'im' Maw in, nirimw d' condurre a compimento. M t' ., l LB, ' " I 1. ' - - :. - _ 1.", WtB* " "_,'. - ' e Ir 'm . - , , £ N 'il - i , . _ vi', C _ _ I MI ' - ' , ' " I ' I ' . I .11: 1: T . Blit h Ilthtl IP. I , » L" , " . Fr ' . - Sr Il I g . . " " ~ I - " 1 r . . ' I . ' tll " " " IM Mr, . Bi l . " ' 1: , " . , q " "If 1 ma, ha una sua ragione personale per i essere fascista, i1 Faseismo resterh i nella Storia come una data, come l'ini- Ezio di un'epoca nuova, come il promo- _ltore di una riforma delle istituziohi Edello State italiano sulla quale giit tin Ed'ora 'si modellano leggi ed istituzio- fni di Stati stranieri: Pimportanza sto- 'iriear del Fascismo sta nell'aver sco- i E' per questo, per la sua politica Bo- )ciale, che i1 Fascismo, secondo 1e pa- tmile di Mussolini, ie l'uniea cosa. nuc- (va che i primi trehta anni di questo :sec'olo abbiano visto, nel campo Poli- ltico p strinV "' per questo che, se- He sue magistrature nella protezione tdegli interessi individuali, nella dife- 1'sa degli interesri economjci generali I della nazione contra 'gli'intgtegsjzpay- tipolayi,As . itattrjiiir,, tr. _iliitttitl mefiifié'kw 'l1etsiitclti,i.,r,tislill, " - deve essergli grato dei Jegami piis for- iidiyifiEfiiiifiiiTtTi "Grie17trii"i fir Fiih fchthET? l'individuo, la qualith di produthrre. Vedremo mfaltra volta che cosa signi.. Per questa volta ci basti aver fatto passare rapidamente dinnanzi agli oc- chi dei nostpi lettori 1e ragioni stori- che e le origini vicine e lontane del Innovo ordinamento che il Fascismo ha dato aito State italiano; ordinamento che non é giis un capriccio di Mussoli- ni 0 di qualcuno dei suoi seguaci, ma una necessité fmposta dalle condizioni merge; se ciascuno di noi ,che vivia.. mo in Italia, vede nel Fascismo la causa del sue maggiore benessere in- dividuaie, delle pix) elevate condizioni in cui vive (Che non sempre si misu- rano dal guadagno soltanto): se cia- scnno dei nostri fratelli deil'Estero gnostico, cioé per principio assente tut te 1e volte che si tratta di proteggere ed aumentare la ricchezza nazionale, nello state fascista corporativo, che cioé interviene con 1e sue Ieggi e eon ti che l'uniscono alla Patria e alla .Co- perto e coraggiosamente seguito la via per la risoluzione della questions so- ciale: una cosa di cui si parlava da secoli, attorno alla quale sono stati scritte delle biblioteche! fichi tutto questo e in quali forme si realizzi. to che lo circonda; se ciascuno, insom- Con la legge det 3 aprile 1926 sulla discip1ina giuridica dei rapporti col- lettivi del lavoro s"mizia la rivoiuzio- ne sindacale fascism che, attraverso 1e successive realizzazioni, ha condotto in meno di quattro,anni aIla integrate trasformazione dei'"iftseraie stato a- Ionia del Iuogo e del maggior rispet- con 6821 St. Lawrence Blvd.' Montreal, SABATO 8 FEBBRAIO 1930 - ANNO VIII F.t0: MUSSOLIN I mria come il se- Mussolini, "tt ll Legions: rio't 'Y Aggiungendo ai quattro milioni di) operai disoccupati 1e loro famiglie Si] ha un minimo di dieci o \dodici 'milioni e,ri,,i, Pstmtshtt _ die: "lititgid),(il'c1t121ll,i,;;s11) Notizie da Berlino informano che attualmente vi sono in Germania cir- ca quattro milioni di disoccupati, i quali vivono di piccole sovvenzioni go- vemative 0 di soeeorsi delle classi pit agiate. _ ' In quest-e pondiéibhi 1a Y'situazione viene aggravata daVcomtp1isrmo che attrae a se gli operai con'una orga- nizzatissima propaganda. Ad Ambae go si ebbe nei giorni seorsi un cogn'bat- timento tra 1a polizia e i comunisti che dur?, due interi giorni. Una grande ri- volta generals organizzata dai eapi sovversivi fu troneata alla vigilia di scoppiare con Parresto dei principali organizzatori e l'impiego di numerosa truppa. Dope una rapida luna di miele tra- scorsa in alta montagna, il Principe e la Principessa di Piamonte sono giunti a Torino dove prendono residenza uffi- ciaIe. . Le accogiienze che 1a vecchia citth, reale ha tributato agli augusti sposi é narrata in lunghi cablogrammi ai quotidiani. Centinaia di migliaia di persone si sono riversate intorno 1a stazione, lungo il percorso del corteo, e sul piazzale del Palazzo Reale ad acclamare gli sposi, e _questi dovette- r0 affacciarsi cinque volte sul balcone a ringraziare il popolo plaudente. L'aeeordo tra Austria e Italia pub essere inizio di una Pitt vasta intesa tra Italia, Germania, Austria, Unghe- ria e Bulgaria, e costituire un hloeeo solido nel centro dell'Edropa utitiss"v. mo agli scopi della pace e della guer- ra. Grandi feste si stanno svolgendo in (more agli Augusti Principi tra cui u- Il giornale "Kreatze Zeitung" di Berlino pubblica un'interessantissimo articolo dell'ex Sottosegretario di sta- to austriaco Von Phuengl sostenente che l'Austria puts e deve servire come ponte tra il popolo tedesco e il popolo italiano, ambedue riechi di antichis- sima cultura e animati da altissima volonth (ii sulccesso e che si eompleta- no a vicenda. {/IfifilfiffllllJI/IIIIWWIWW I giornali viennesi e molti giornali tedeschi danno rilievo all'appoggio che recentemente l'Italia ha dato alla dele- gazione austriaca all'Aia e pronostica- no un'intesa sempre maggiore tra i due popoli. . Con la visita a Roma del Presidente della Repubblica Austriaca 1e relazio- ni tra Austria e Italia ridiventano cor- diali, I PRINCIPI DI PIEMON- TE A TORINO I PERICOLI DELLA DI.. SOCCUPAZIONE IN GERMANIA LA VISITA A ROMA DI SCHOEBER Gli eventi della settimana I I giomali italiani e primo ii Papa- l lo d'Italia dedicano Iunghi articoli al- I l'avvenimento che te destinato a rive- luzionare Pindustria e il commerdo dei [due prodotti, migliorando i prodotti, l rendendoli uniformi, conquistamlo per iessi i mereati esteri, gareggiando con I 1e organizzazioni di altre nazioni, e in- , fine migliorando la bilancia ecmnomica nazionale con un'esportazione :piil so- I lids. che praeareris lavoro a centinaia Idi migliaia di aperai. h Caltanisetta, 5 - Til' stato deciso di istituire un uffieio provinciale deb. la Cassa Nazionale per la maIzttie degli impiegati nelle aziende amen ciali, pregieduta dal ragioniere Lib gi Navarra- Queste cifre stupende dimo'stramr Ia larghissima base di fiducia the eireow. da il Regime Faseista e che farititams la sua opera di restauratore Geno spi- rito, deIt'ecortomia e deg'eihseazione Le statisiehe sutitgidatis recexitemens te provano che il Fascismo ha. (Sig'aniz- zato e controlla dieci milioni di rim: dini italiani. - olladintrocoezl na-atdcio miiiieci s o Essi sono suddivisi in 1,049,923 Ittr- mini e 98,997 dome inscritti nerpar- Balilla; 565,869 Giovani italiane; 2,- 523 Professori Universitari; 25,443 Goliardi; 913,205 inscritti aJIe confe- derazioni sindacali dei datori di Tavo-. ri; 2,385,416 inseritti alle eonfedera-. zioni dei Iavoratori; 76,692 artisti e professionisti; 205,000 artigiani; 603, 200 Assoeiazioni dei ferravieri, -mse- gnanti, postelegraftmici e impiegati statali; 1,445,226 inscritti al Depolar- voro ie 625,532 nelle organizzazirmi Sportive. del popolo italiano. T William Howard Taft, ex presidents degli Stati Uniti, per ie gravi condi- zioni di salute in cui versa, ha data 1e sue dimissioni di Giudice CapodeL 1a Corte Suprema degli Stati Uniti. Gli suceederk nella carica fax Se- gertario di State Charles Hughes, gin- rista di fama internazionale. 10 MILIONI DI ITALIAN Per fronteggiare adeguataanente la' concorrenza esters. e organizzare Ia forze produttive italiane, in industria- li milanesi hanno creato una Borsa del la Seta e una Borsa del Vino. I Principi hanno ricevuto lunedi sea ra a Palazzo Beale i membri della no< bilth piemontese e 1e maggiori autortu ti: eittadine. Tutti i principi e 1e prin- cipesse d Casa Savoia si erano dad convegno a Torino in questa settima- na per ricevere i Principi Ereditari. na serata di gala a1 teatro Regio. CREAZIONE DI 2 BORSE A MILANO ' LE DIMMISSIONI DI W. H. TAFT FONDATO N EL 1905 DEO ET PATRIAE Til' stato denim: _,_._' h