k In tempi assai vicini, la'Religione Cattolica era 0 non vieonoseiuta 0 addirittura avversata dalle autorité dello State: il Crocifisso aveva avuto il bando dalla scuola. Ora la fede nostra e dei nostri padri, la fede di Dante, di Co- lomboe di Volta, é tornata ad avere il dovuto onore, in cento mom, ineominieiando dall%segnamento religioso nel- Je seuole. _ LA VITA SPIRITUALE, LA POLITICA » ESTERA, LE COLONIE. ' _ Tutto questo t gik molto; ma la parte pit) bella nell'o- pera di Governo ideata e voluta da Benito Mussolini i: cer- tamente quella diretta a difendere il patrimonio spiritual? della Nazione, a promuoverne il progresso, e preparare cosi un avvenire sempre migliore per la Patria ed i suoi figli. La stessa gande riforma nel campo &llavoro é i- spirata, come abbiamo accennato, al riconoscimento di va- lori morali. E seguendo la via di questi riconoscimenti, si é arrivati fino al prime Principio, fine a Dio. I nuovi capisaldi furono, dunque, "morali" e non sol- tanto "economiei", basati su quello Che ('3 il "bene cornu- ne", e non soltanto sull'"utile privato". Si affermb Che "il lavoro ('2 un dovere di tutti", e si stabili che l'"interesse dei singoli cittadini ha un limite naturale e neeessario nel- l'interesse della eollettiviti, cioé della Nazione 0 della Pa- tria". In conseguenza di aid, lo State si assunse yinearico di tutelare il lavoro, e scelse, come mezzo per ilraggiungi- mento dei fini generali e dei fini particolari, "l'armonia e Ja cooperazione fra le classi." in luogo della fratricida e nefasta "lofta di classe". Tutti coloro che in Italia parte- cipano alla produziorie, "datori di lavoro" e "lavoratori'l tanto nel campo intellettuale quanto nel campo materiale, furono organizzati, a seconda del lore lavoro, in "sinda, cati", le assbeiazioni sindacali si raggruppano in associar zioni pit) grandi dette "federazioni", e queste si riunisco/ no in "eonfederazioni". I datori di lavoro e i lavoratori dil una grande categoria, riuniti per collaborare al bene co-k mune, eostituiscono la "corporazione". [ _ TuijTe queste associazioni fanno capo a un ente diret- tivo, che é il "Ministero delle Corporazioni." Le contro- versie fra eapitale e lavoro, anziché svolgersi con 1e pe- ricolotarmi della serrata e dello seiopero, vengono stu- diate e risdriiiHa una speciale "Magistratura del Lavoro". Il 21 aprile 1927 fu presentata al paese la "Carta dei La- voro", nupvo solennissimo patto Che regola i rapporti di quanti lavorano: per il bene di tutti i cittadini, e per quel- lo superiore della Nazione. E non potevaessere'diversamente. Benito Mussolini, figlio del popolo, ha sempre ardentemente desiderato il pieho riconoscimento del lavoro. Fermo in questo desi- derio, non ha.poi legato la sua volonté a idee preconcette. Era ancora direttore dell'"Avanti!", e capo del partito soeialMa, quando seriveva: "Hanno creduto che il Capita- Jismo avesse compiuto il suo eielo. Invece il Capitalismo g eapaee.di ulteriori svolgimenti. Non é esaurita la serie delle sue trasformazioni". E prima aveva detto di pre- ferire la "qdaliti" alla "quantiti, negando alla "massa" particolari diritti soltanto perché tale, cioé in Virtfl del nu- mero. Fifi tardi, creando i "sindaeati faseiti" li concepi come strumenti di forza per lo Stato, come elementi vitali della Nazione; mentre prima essi avevano avuto soltanto I'uffieiirdi tutelare degli iriteregsi particolari. e tutti devono assumere un'aria di umiliazione e dig tr_a,s,sstc'l/ejf 'f,1:,i1,'li'r.1"/l4cedir,e',1d,.'18; gnaz10ne, come is stato per venti e pit) anni in Italia". E sigma; 0;)",qu foglie;, armor-a: "Capitale e Lavoro non sono due termini in anta-f Giacosa: Novelle e paesi Valdo- gonismo, sono due termini lche si eo.mpleirano; l'uno non stani; pub fare a men dell'altro, e quindi devono intendersi, ed] G. Rovetta: Pomantifysy.o; é possibile che s'intendano". _ I L. Mellano: 11 nuovo Rf)b1'nson; T WM": A-":~-1,J: 3.-."--- .1__-__", "H" T.,, , I M. Cervantes: Don Chisciatte; II Duee affermb: "Il sindaeplismo fascista si rende conto Che il tutto é legato ai destini della Nazione ché se la Nazione é potente, anche l'ultimo degli operai pub te- nere alta la fronte; se la Nazione é abitata da un picco- lo popolo, disordinato, tutti ne risentono le conseguenze, Ma la riforma p111 importante sf é avuta nel campo del lavoroL Gli avversari si sono inutilmente sforzati a ca- lunniare il Faseismo, come nemico dei lavoratori e parzia- le per i, padroni; ma contro a queste seiocehe dicerie ha trionfato la verith dei fatti. Recentemente il Signor Albeit Thomas, socialista francese e Segretario dell'Uf- fieio Internazionale del Lavoro, ha pubblicamente dichia- rato Che l'Italia avevafatto per il benessere spirituale e materiale degli operai e di quanti lavorano pill di ogni al- tro paese,al mondo. c" Per rendere pill salde le amministrazioni dei Comuni, fuori dalle inutili gare elettorali, una nuova legge ha isti- tuito il "Podesti", di hbmina governativa - che pub es- sere assistito da viee-podesti e da una "consulta" ..-....- in luogo-del _Sindaco e dei Consigli comunali. _ SINDACALISMO FASCISTA Una recente riforma elettorale ha cambiato fonda- mentalmente la formazione della Camera. I nuovi De- putati non rappresenteranno p1) come prima avveniva, soltanto partiti 0 gruppi politici, destinati a farsi una sterile guerra e a cambiare continuamente i Ministeri, ma saranno gli autorevoli e competenti rappresentanti di tut- te le forze produttrici del Paese, e cosi potranno vera- mente condurre innanzi un proficuo lavoro. II Regno dTtalia, rett-o in origine da un "Governo co- stituzionale," a poco a Poco aveva stabilito un "regime parlamentare", cioe un Governo in cui tutti i poteri erano aceaparrati dal Parlamento, e pm specialmente dalla Ca- mera elettiva dei Deputati. Il nuovo Regime, in sostanza, ha restituito al Re e al Governo eseputivo i poteri perduti, e di contro alla licenza, alle intemperanze dei partiti e de... gli uomini politici, ha rimesso in onore y"autoriti". In Italia, oggi vi é finalmente chi sa comandare e Che sa ub- bidire, condizione indispensabile per la vita di un grande Stato moderno. WDU-ml-n-n-Om m-o-o-o-o-a-o-'o-nmi-u-o-u mo} ANNO XXV ll, DUCE i'iTii7i"ii'iij'jiii'ij" ITALIANO (Continuazione al prossimo numero) GI'US'EPPE FANCIULLI PUNTATA No. 11 I F. Romani: Colledara; _ s. Cramp: I due Dei; _ F. Paolieri: Novelle toseane; ' R. Fucini: Acqua passata; _ R. Fucini: Le veglie di Neri; l v. Hugo: L miserabili; R. Futini: All'aria aperta; A. Gatti: Nel tempo della tormenta L. Capuana; Cardello; G.-Borsi: Lettere dal Fronte; G. Bonacei: La nuova Italia; R. Bagat: Gl'italiani d'oggi; L. Nievo: Le memorie di un otta- genario 2, Vol. C . _ G. Gentile: Guerra e Fede; L. Barzini; .. Scene della Grande Guerra-vol. I, II; G, Verga: No'veller; G. Verge: I Malavoglia; G. Verge: Mastro Don Gesualdo; G. Verga: Novelle Rustieane; G. Messina: Sotta La Gronda; Rubino Cocchiara: Usi e Costumi del popolo Siciliano; G. Milanesi: La Voce del Fondo; L. Orvieto: Storie della Storia del Mondo; G. Belluomini: 'Falegname ed Eba- nista; L. Tonelli: Il Cotone; Savoia: Ferro Aeciaio; A. Baldihi: Dial; _ Monache_si: Storia del Popolo Bra- siliano; G. Castellini: Crispi; p. Orsi: Cavour; G. C. Abba: Storia dei Mille; G. c. Abba: La vita-d.). Bixio; G. C. Abba-. 'Medi'tazioni sul Risor. gimento; A. Vamrueei: I Martiri della Lic berth Italiana; _ . L. CeifII Motorista d'Aviazione; Barni: Montatore Eiettricista; Biasoliu-Storia degli s. U. A.; Cozzi: Popolazione Italiana; G. Volpe: Il Medioevo; G. Chierchia: Radiotelegrafia e Radiotelefonia; Di Nola: Petrolio e derivati; s. Bosio: Il Meccanico dilettante; Maseagnir Il mio Orto; _ A. Botturi: La specie umana; A. Magni: Pepito; E. Socci: Umili Eroi; L. Berterelli: Ciondolino; Idem.: I bimbi d'Italia si chiaman Balilla; V T. G. Rossi: Marco Visconti; J. La Bolina: Vita di Bordo; Idem: Esempi di virti1 Navale Italiana; Vecchi: L'Italia Marinara; J. La Bolina: Giovani Eroi del Mare; Idem.: Il libro dei prodigi; ty."- Mastari: Vittorio Emanuele II Vol. I, II; B. Astori-Rost: Il Re alla guerra; O. Testini: Gloria di Regno; u. Pesci: Come siamo entrati ip Roma; A. Panzini: Diario sentimentale della guerra 1914-15 e 1915-18; A. Panzini: Il Jnalagrano; Giacosa: Come le foglie; , s. Dinaro: Il Capo Meccanico; c. Calloni: Forgiatore; R. Cantalupo: La classe dirigente; G. Macchi: L'Operaio Ellettrotec- nieo; T nico tore E. Magrini: Infortuni sul lavoro; A. Scarzella: Il Marmista; A. Wildt: L'Arte del Marmo; I. Andreani: 11 Falegname; I. Andreani: Il Muratore; I. Andreani: Il Fabro; G. Codini: LOperaio Tornitore e Fresatore; , l. Gherzi: L'Imbianehino Decorattr- re Stuccatore; E. Giorli: Il Meccanico; E. Garuffa: Motori ad olio pe- s_ante; G. Rizzi: Manuale del Capomastro; De Andrei: Elettricité; G. Stefanini: Possedimenti in A- frica; Cioccolate - Frutta - Bibite ke Cream Parlor 74:9 'BEAUB'IEN STREET igieniche - Confetture Goffi: Il Disegnatore Mecca- Bruttini: JOHN PETROS Prezzi da non temere DI PRIMA CLASSE MONTREAL e Pasticcerie. I, II; No'veller; I Malavoglia; Mastro Don Gesualdo; Novelle Rustieane; a: Sotta La Gronda; yeehiara: Usi e Costumi Con0orrenga. Proprietario La BibliOteca del Fascia di Montreal II libro dell'AgTieol- ta-o-a-c-ea-c-r-a-ui-o-a-a-o- renze E'"'5E616"€E§FXTFE3§UME1§X"§ Lui; A Panzini: La lanterns: di Diogene A. Panzini: Il padrone some me; A. Panzini: Piecole storie del mon- G. Lembo: Sul Carso sul Grappa, sul Trentino; R. Adler: Piante da giardinc; L. Bellezza: L'lgiene seSSuale; p. tr F., Il Gran Consiglio nei tico; Donna Paola: Pippetto Difende la Patria; C M. Pezzé-Pascolato: Pif-Paf; Esopo: FaVole; ' _ B, Croce: Una Famiglia di Pat- triotti; p. Gorgolini: Pagine Eroiche; M.' Sobrero: Sulle Navi D'1talia; M. Maffii: La Vittoria in Adria- neve; A. G. Barrili: Casa Polidori; A. A. Bernardi: Paese Che vai; I A. A. Bernardi: Italia Rande gia; p. Gorgolini'. Stiero lavoro 11ma- no Vol. 1 e 2; C Lessona: Voleré e potere; O. Cavara: Il Milite Ignoto; B. Franklin: Vita; G. Pressdlini: Tutta la Guerra; B. Mussolini: Diseo1%; E. Graziani-Camillueei: La cara cerchia; CO L'ARALDO DEL CANADA E. Brenna: D. Tumiatit L. Zuccoli: C. Collodi: Gianettino; c. Collodi: Pinocchio; ' p. Calamandrei: Coloqui con Fran- MAD. FLEUR DE LYS 790 Atwater/Montreal. -.- Telefono: Wilbank 9333 Nostro corrispondente per gl'Italiani é i1 Signor MARIO OSSIDE fMPORTAztoNr Orologi da uomini e Signore: gare d'ogni generee d'ogni prezzo. P mi - Lozioni, ecc., ecc. D. Guerrazzi: .L'assedio di Fi- Errata: Un Santo; Pertile: In dovinila Grillo!; G. Porchat: Tre mesi sotto la i: La lanterns: di Diogene i: Il padrone some me; i: Piecole storie del mon- : Sul Carso sul Grappa, Armonie d'Itaiia; Il Tessitore; Le cose pifl grandi di PREZZI SPECIALI PER GL'ITALIANI 'ii/iii/ati"?" "l,'hllhljl)() DEL CANADA" Abbonamenm Ammo $2.00 G. E. Nueeio: Profughi Vol. 1 e 2; F. Vicoli: Arma la Prom; p. Misciattelli: Savonarola; E. DeMarchi: L'eth prezioys; Teresah: Soldati e Marinai; Haydée: Bimbi di Trieste; Haydée: Allieve di quarta; A. Piperno: Salute; L. Morandi: Letture educative; L. Morandi: Come fu educato Vit- torio Emanuele III; E. Mestica: Dante Alighieri; -G. Gozzano: Verso la cuna del Mondo; C. Fravolini : V Paesaggi d'Italia; L. Bertelli: Italia, Italia; L. Bertelli: Santa Giovinezza; v. Broeehi: Piccoli amici; E. A. Bryant; Il nuovo chi s'aiuta; c, Collodi: Il viaggio per I'Italia di Gianettino; M. L. Fiumi: Terra Mia; T. Gironi: Il figlio del granatiere; A. V. Gentile: Silvana; D. di Smerillo: Don Ciancola; c. Ricci: Fra storia e leggenda; L. Pullé: Patria, Esereito, Re; dini del faseismo; Comm. Gen. Emigrazione: Manuale per yistruzione degli emigrati; Comm. Cen.: L'Emigrazione italia- na d'innanzi al Parlamento; ll. M. Cammarano: Per un sogno; G. Messina: La madre; A. Pisani: Triplicé Fiama; w. P. Waiuren: Come si riesce ne- gli affari; T G, Capretz: Bestemmia e Turpi- loquio; primi 5 anni; Tutte le Settimane Bassi: Agricoltura D'Oggi; E. Nuccio: Pichiotti e Garibal- -garentiti. Gioielli Profumi finissi- 3 F.: Le origini e lo sviluppo 0-K>-n-u-h-0'M)-O- Po Leggete radiso; A. Nosari: Storia di Formiche; Viani Visconti: Nuovo Buffon; Pa.stoneigi: Tre favole belle; A. Salami: Il Segretario Italiano; veIa E. Zola: Le avventuré del ministro Rougon; Purgatorio; T A. Dante: Divina Commedia - {1' 60 St. Catherine St. East Kipling: Racconti della Jungla; Marpicati: Romanzo di una Dante: Divina Commedia - Dr. G. Acocella MEDICINE PROPRIE SIRINGHE [PODERMICHE . IinlliTTRlfuTh' Medicodi Famiilia e Specialises per le malattie di dottne 'HP TEL.: LANCASTER-MM' MONTREAL, QUE. Pa- L. Pirandello: I] fu Mattia Pascal; B. Mussolini: Il Mio Diario di Guerra; A. Baioccp: Colui che Ruba; A. s. Novaro: Il Cestello; p. Montegazza: Un giorno a Ma- dera; rola; G. Mariani: Il Mistero di Mario- poli; M. Mosso: Segno 1e Ore Serene; P. Jahier: Con me e con gli Alpini; C. Deleroix: Il sacrificio della Pa- I4ripa--c7 -42 --Nr. jig, 'Et: ' l