l Ari, Inoltre, é anche una cucina anti- economlca e antigienica, perché in prevalenza costituita di carni por- cine, attettate o insaccate che si comprano, bell'e fatte dal salumle- .,.--rtlrSt1n, non poca spesa, ma con nes- Ft sun fiiii6gno di abilita da parte del-. 1a massaia. A questo Si aggiunge, nel menu, gran quantity di pane e burro e dolci e marmellate. E an- che li, dove é la bravura della pa- drona di casa e della massaia-cu- cinlera? Noi italiani siamo gran brava, gente! Ecco che adesso (vedi arti- colo della signora Simonetta su "La Cucina Italiana") vogliamo pren- dere esempio persino dalle massale svizzere! 0 per lo meno, la Signora Simonetta ce 1e propone ad esem- pio. Ma poi, essendo noi il geniale' popo1o della "Combinazione" che vorrebbe sempre eoneiliare, secondo il nostro vecchio proverbio, la bot- te piena con la moglie ubriaca, 1a signora Simonetta ammonisce an- che di non reearei in salotto, come fauna 1e massaie svizzere, con 1e pantofole felpate e il grambiulone di rigatino. Nel suo fascicolo di aprile, La cu- cina italiana pubblica questa gu- stosa e assennata lettera della si- gnora Margherita Sarfatti. La di- rettrice del giornale: Gib. - é proprio i1 pericolo. E non si pub, gentile direttrice, voler sem- pre eoneiliare, gli oppostl! Per noi italiani, popolo pm este- tico e meno ghiotto che non siano gli svizzeri, specialmente quelli del- la Svizzera tedesca, sari1 sempre pit importante (parlo anche e spe- cialmente dei mariti) I'aspetto gra- zioso della moglle, che non la qua- litk degli intingoli. Del resto, 1e due cose, grazie a Dio, non sono incon- ciliabili, come sanno benissimo 1e vere brave Signore dei paesi Iatini: 1e francesi e 1e italiane in partico- lare. In quanto alle massaie svizzere- tedesche, credete pure che 1a loro pretesa abilita é tutta un bluttl La cucina della Svizzera tedesca, intanto is pessima; e la bravura di quelle signore consiste soprattutto nel par1sgne, nel gonfiarla e nell'o- stentarla. Quanta pol a clb che riguarda 1 prezzi del mereato, 1e pulizie a ton- do della casa, 1e quality comperate dei fornitori e delle persone di ser- vizio, sono argomenti dei quali bi- sogna occuparsi, si, ma nel mistertr e nel silenzlo, nel segreto raccogli- mento delle intime ore mattutine e delle quattro pareti domestiche. Non vi ie lavoro domestico che non 'possa sbrigarsi in un paio d'ore. All'infuori di questo spazio di tem- po, gual alla donna che non sa far- lo dimenticare, Bisogna pensarvi spesso, e non parlarne mai. Questa massima sl applica anche specialmente alla dottrina della massaia, non 1e pare, cam Direttri- ce e amica? Attezionatissima MARGHERITA SARFATTI. Consigllamo alle gentill lettricl del nostro glomale di ritagllarsl Fare invece un buon risotto, una pasta asciutta, o una braciola ar- rosto, o un buon fritto - ecco, do- ve ci vuole bravura! La vera bravura della signora sta in questo: che il lavoro di casa si svolga silenzlosamente, con una spebie di automatismo meeeanieo, come una routine, scivolando su rotale felpate (1e rotaie, non 1e pan- totole). In questo, come in ogni altra co- sa, ii colmo delyarte é la sempliei- ta; e il raggiungimento massimo dell'arte vera, é proprio quello di seomparire, e non farsi notare; an- zi dar l'illusione dell'inesistenza. Noi itallane in questo siamo di solito abbasitanza abili. Certo Inti- nitamente pm ablli delle Signore massaie della Svizzera tedesca, il cui ordine consiste sopratutto nel tar confusione per gonfiare i1 loro compito e la importanza che ne ri- traggono. Se Perio si volesse proprio andar a cercare esemplo oltre con- fine allora eiterei quello delle Signo- re francesi. Non vi ti massala pm acutamente abile e pii1 oculata, pill esperta, pii1 economa, della si- gnora traneese, a qualsiasi classe appartenga. In ognl range secondo ad esso s1 conviene, beninteso, ma la Donna francese - dall'operaia alla principessa - ha sempre I'oe- chio aperto per evitare lo spreco. Eppure delle sue occupazionl e pre- occupazioni domestiche essa 31 guarderix sempre dal parlarne co- me dal fuoco. La donna e la casa "L'arte, che tutto ta, nulla sl sco- pre". E ricordo anche una massima di Goethe: 1a donna, per essere vera- mente donna, deve tenere la sua dottrine p111 occulta che non taeeia della sua fede il calvinlsta in pae- se cattolico. AN N O XXVI Tutte le comunicazionl dirette a1 giornale, anche se non pubblicate, non si restituiscono. UARALDO DEL CANADA' --------F0UNDED IN 1806----- Firts and Foremost Italian Newspaper in Canada PRINTED BY DOLLARD PRINTING - All comunlcations shall be addressed to: 6821 St. Lawrence Blvd., - Tel. CRescent 8445 Subscription Rates:-- One Year $2.00 - Single Copy 3c. Advertisement rates on application. questa lettera, e di affiggerla in un punto bene in vista nella casa, co- me regola della loro vita di mas- saie e di donne graziose. Sarebbo bene anzi che I'atfiggessero in due copie: una del loro gabinetto di toletta perché, quando s1 fanno belle, non dimentichino i loro do- veri di donne di casa; 1'altra in cucina, perché quando fanno o sor- vegllano i1 lavoro che deve prepa- rare buone pietanze a1 desco fami- gliare, non dimentichino 1'altro do- vere di usare la loro grazia temmi- nile per la gioia degli occhi e del- Io spirito del marito. A proposito dell'esilio degli ex Sovrani spagnuoli in Francia, e del- la dimora da loro prescelta a Fon- tafhebleau, una corrispondenza da Parlgi a1 Secolo XIX di Genova in- forma che proprio in questi giorni, é uscito, qui a Parigi, un libro di Edmond Pilon dedicato a Fontai- nebleau, castello, paese, toresta, giardini. Un'etimologia facile ma fragile ha preteso per tanto tempo che il nome di Fontainebleau deri- vasse da Fontaine-belle-. eau. Lo stesso Ronsard ei e easeato: du grand de ce royal chateau Qui prend son nom de la beaute. d'une can! Non é, invece, cosi Un Signor Bllaud, nel XIII secolo, ebbe que- ste acque e relative terre boscose: I1 nome di quel proprietario rima- se: lui morto, 1a 1oealitiy si chia- ma: Fontaine del Signor Bliaud, donde Fontainebleau. Nessuno po- trebbe peris dire chi e che cosa tos- se quel Bliaud il cui nome resta le- gato, nella storia, a magnificenze veramente regali. Fontainebleau fu veramente uno specchio dl Re. So- pratutto di un Re che, malgrado 1e sue sventure, tu indubbiarhente grande: Francesco I. la sua disgra- gllllllllllllllllllllllllllllllllllll|l||IIIII"Ill"IlllllllIlllIIlllllllIlllllIlllllllllllllIlllIlllllllllIlllllllIllllllllllllll||||Illllllllllllllllllllné filllllllllllllllIIIlllllllllllIlllllllllllIllllllllllllllIIllllIIIIIIIllIIIllIIllIllllllIIIllllIIIIIIIIllIIIllIIIIIllIIIIlllllllllllllllllllllllIlllllllllllllll'l I1 capitano A. G. Routier dei quartieri generali, ha ispezionato giorni fa, i Cadetti della scuola Brebeuf di Rosemont, lirett.a dei. RR. FF. Marjstes. Fra le pet.'srorWitiy che assistettero alla rivista, si nota Mr. J. N. Drummond, consigliere del quartiere e colonello onorario ; i RR. FF. J. Azarias direttore, e Marie-Epargne, assistente dirot- 1.- tore; J. R. Plamondon gerente della Banque Canadienne-Nationale, ed altri. Oggettiutiliperognifamiglia A poco costo potrete fornirvi di que ste comodité che risparmiano lavoro e tempo per la donna di casa. 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Francesco I. ne fe- ce un Palazzo reale, e lo preferi a tutti gli altri, tanto che, quando si recava a Fontainebleau, soleva di- re: "Vado a casa mia". Chiese ar- chitetti, decoratori, artisti anche a noi italiani per realizzarvi que11'i- deale di bellezza che egli sognava. Il cortile detto Ovale ie del Vigno- la; qhello del Cavallo Bianco, del Rosso, e vi trovano decorazioni di Benvenuto Cellini e pitture di Leo- nardo. Enrico II, Carlo IX, Enrico IV continuarono I'opera di France- sco I. Il sindaco di un Comune trance- se avendo tra i suoi amministrati un pazzo, certo Legrand, decise di mandarlo a1 manicomio della vici- na citta di Arras, facendovelo ac- compagnare dalla. guardia campe- stre. La guardia prese con 1e buone il Legrand e se lo tir6 dietro di- cendogli che voleva pagargli da be- re. Infatti, alla prima osteria che trovarono in aperta campagna, il Legrand disse: -- Ecco, fermiamoci qui. - _ La guardia dovette contentarlo, e col pazzo s) mise a here; e tanto bevvero tutte e due che si ubriaca- rono. Giunti a1 manicomio, il diret- tore, imbarazzato, pensb bene di telegrafare per sapere quale dei due fosse il vero pazzo. Il sindaco subito, telegratieamen- te rispose: Legrand. Ma l'impiegato del telegram inve- ce di trasmettere il nome in una sola parola, ne fece due, e trasmi- se: le grand, (il grande). Tosto il Direttore fece mettere 1a eamieia di forza a1 pii1 alto del due, che era la guardia campestre. E eongedio l'altro. Ci volle del buono e del bello poi a persuaderlo di aver preso un granchio. - Non é un pazzo? - diceva. - Mo lo ie sicuro!... Appunto perché urla di essere savio!... Tutti i pazzi dicono Io stesso. Si parlava alla eontessa Oconi di un giovane plttore che incomincia- va a farsl strada, ed uno dei pre- senti ebbe a dire: - Ora lavora su una gran scala. - Egli dunque sta dipingendo un soffitto?... - osservd 1a eontes- sa dopo breve riflessione. RUBBRICA ALLEGRA Un professionista della mendiei- LA PERFETTA $12.00 L'ARALDO DEL CANADA Estratto dell'art. 3.0 del proget- to di capitolato per la condotta me- dica di R.: - Ricordatl, caro mio, che sa- rai tanto piil fortunate quanta pm saprai essere infelice. "... Il medico condotto avrk 1'ob- bligo di estrarre i denti a tutti gli abitanti poveri del Comune." II colmo d1 un marinalo: naviga- re in pessime acque. Leonardo, giunto sulle rive della Loira nel 1516 fu dotato da F'ran- cesco I di una pensione annua di 700 scudi d'oro. _ tix a un collega principiante - No di certo - rispose Temi- stocle. IL TESTAMENTO DI LEON ARDO DA VINCI Il sovrano don6 pure a Leonardo una deliziosa casa nel parco di Am- boise. Gib. stance e malaticcio I'ita- liano si dedicava, nel romitorio a studi di idraulica ed. a ricerche di meccanica. Nostalgieo della sua ter2 'ra toseana, gik colpito da paralisi a1 braccio destro, ricadde infermo nella primavera del 1519. ll 28 aprile di quell'anno fece testamento a Cloux, con rogito del notaio Guglielmo Boreau, in pre- senza di alcuni religiosi italiani e francesi. Con la serenitk di un sag- gio dettd 1e ultime sue volonta: do-. mandb di essere sepolto nella Chie- sa del Castello, lascib legati ai suoi fratelli residenti a Firenze e all'a1- lievo prediletto Francesco Melzi la- seity in memoria i libri, gli strumen- ti e i disegni. Acrobati feriti in una Caduta CAMPOBASSO, 27. - I tre aero- bati Antonio Canzi, di 31 anni, Lui- gi Marese, 21, e Giuseppe Names, 22, Si sono feriti gravemente in una caduta durante uno spettacolo que- sto Teatro Sociale. Scossa di Terremoto a Cassino CASSINO, 2'7. - Una forte scossa di terremoto di carattere ondula- torio e della forza di quarto grade é stata avvertita alle 4.20 del po- meriggio in questa eittk. Si sono verifiqate scene di pani- co frada popo1atsuruue-,-tpa non si la- menta alcun dartno. _ I CADETTI DELLA BREBEUF FERRO per PIZZELLE $2.50 L'ARALDO SI VENDE 3 Cents Pagina-m 'jiri"-'::')),'?,',', rr1.t,7,l " 332%