Angelo Principe' Italian Canadian Digital Newspaper Collection

L’Araldo del Canada, 23 Jan 1932, p. 1

The following text may have been generated by Optical Character Recognition, with varying degrees of accuracy. Reader beware!

eto c si ir -- C ne e ÀÌ'"Î*'-'-"'Î"" 3 > "î'î«' ei Ri Reo e e Sat ese ei 1 Imparate ad andare d'accordo coi vostri simili, gio-- vani italiani anch'essi. Sappiate marciare, non da soli, ma per tre, al passo, cadenzato e correttò, gomito a gomito, guardando fissi davanti al compagno che marcia come voi, in ordine ternario. Così solamente potrete, a dispetto di quelli che vi vogliono sperduti e inconcludenti, rappresentare all'estero la giovane compatta unica Italia che marcia. La dove ci sono mille italiani ci deve essere una sola associazione italiana perchè Italia deve essere il massimo comune denominatore sopra il quale tutti i numeratori, dall'1 fino al 1000, devono trovarsi d'accordo. Solo se si riesee a trovare e a mantenere saldo questo massimo co-- mune denominatore si potrà fare una bella addizione e mostrare agli stranieri non 100 calabresi, non 500 pugliesi, non 400 siciliani, ma 10000 italiani. -- -- Giovani italiani all'estero, voi che sapete i difetti dei padri, di quei padri che lasciarono l'Italia divisa in Re-- gioni, Province e partiti rossi, neri e gialli, cercate di correggerli in voi stessi. Da voi l'Italia di oggi, quella del Duce, quella del « Fascio » vuole colonie compatte, u-- nite, concordi. Queste le doti, grandi e belle dei nostri bravi emigrati. Questi i difetti. Difetti che il Duce vuole correggere riu-- nendo tutti gli italiani all'estero in un unico ritmo di vita. Gli italiani sono bravi figliuoli e anche se se ne vanno lontano, in giro per il mondo, continuano a vivere italia-- namente e a conservare nelle più delicate manifestazioni della vita, nella casa, nella famiglia, nel cuore, l'imma-- gine della Patria. I-}a'nno però la mania di fare ognuno per conto proprio e a vivere disuniti. 4 italiani all'estero fanno quattro Italie. . .. _Gli italiani sono bravi figliuoli, molto. intelligenti, pieni di risorse e di genialità. Hanno molta voglia di la-- vorare e non hanno pretese. Sono propensi però a fare ognuno per conto proprio e a vivere disuniti. 2 La storia che vi ho sopra narrato è l'episodio di 4 italiani nella sperduta regione del North Dakota. Se voi, eon un pò di attenzione agli zeri, vi date la pena di mol-- tiplicare l'episodio di 4 per il coefficiente 2.500.000 avrete per prodotto quello che succede per i 10.000.000 dei nostri emigrati. --. _ j e ss -- E : ' Romeo, Fabrizio, Ugo e Rocco avevano intanto mes-- so su famiglia e, con tutto il vapore e l'elettricità e le altre diavolerie che in quegli anni uscivano dai laboratori e prepotentemente entravano nella vita comune, educarono i loro figli all'antica, senza troppe comodità, senza sman-- cerie, facendo loro ben comprendere la necessità del duro e tenace lavoro e sopratutto orientandoli nell'amore verso il paese:dove i genitori erano nati. Ma i quattro vivevano separati e per onorare l'Italia avevano fondato nel North Dakota quattro Società. Romeo aveva dato vita all'« As-- sociazione Calabrese », Fabrizio aveva fondato la Società degli « Apruzzesi emigrati », Ugo quello dei « Friulani (DOTIE DIFETIHDEGLI -- | | --_ ITALIANI ALL'ESTERO | clen 0 ana o cu ù en u o ens 0 4250 <m 0 en o cu ens ( eo en o eu o eu NELLA sperduta regione del North Dakota, nell'anno AN di grazia 1882 arrivarono quattro giovani. Avevano gli occhi e i capelli neri, molta intelligenza nella zucca, coraggio e volontà nel cuore. Venivano dall'Italia, uno dalla Calabria, uno dall'Abruzzo, uno dal Friuli e uno dal Piemonte. Avevano con loro poveri stracci e in un nodo del largo fazzoletto pochi soldarelli. Romeo, Fabrizio, Ugo e Rocco -- così si chiamavano di nome i quatiro italiani -- vissero dodici anni fra le nevi e le boscaglie della sperduta regione del North Dakota e dopo 12 anni di lavoro tenace e di sacrificio, Romeo era proprietario di una modesta ma frequentata ferrovia, Fabrizio aveva il suo bravo mulino con dodici ruote e il motore a vapore, Ugo viveva di rendita ed era giudice dello Stato e Roceo, infine, aveva una grande Ditta commerciale per l'impor-- tazione dei limoni e l'esportazione del legno di abete. . Con tutte queste ricchezze i nostri bravi quattro ita-- liani rappresentavano grossi personaggi per la sperduta regione del North Dakota e quando si trattò della cele-- brazione del centenario di John Kit il Governo americano incaricò proprio loro. . e : i ANNO XXVI No. 4 0:0).'0-0--0.(_o.o-o--o.o--o--nòo-o--u--o--o.u-o--o-o.o- FONDATO NEL 1906 eco o il Èmdac%hfi:è, criticando questa mania , osservò che i quattro potevano costituire una à dal nome «Italia » Ugo, Rocco, Fabrizio e sero che preferivano fare ognuno per conto es ame 3e .i ì I L Y/ ) DELL TY _ | PATRIAE | da IL TAMBURINO. Telefono: CRescent--8445 2 e . -- -- cC ui Le -- Evidentemente -- dicono alcuni di questi giornali -- la Francia, smarrita la glusta visione degli e-- venti, non intuisce il futuro. Frattanto si ritiene importante l'opera preliminare di Alberto Be-- neduce che è giunto ierìi a Parigi per conferire con i rappresentanti delle Tesorerie francese ed inglese, che si aduneranno nella Capitale francese in questi giorni. Essi paragonano le schiette paro-- le del grande giornale milanese con le dichiarazioni d'intransigenza francese, specialmente quelle fatte dallex Premier Edward Herriot, e si domandano dove un simile atteg-- giamento potrà condurre. _ROMA, 13. -- Tutti j giornali i-- taliani. riportando testualmente -- il magistrale articolo del "Popolo d'I-- talia" di Milano sui debiti e le ri-- parazioni, rilevano l'opportunita tempestiva dei concetti in esso e-- spressi, 2s GLI ARTICOLI DEL j -- "POPOLÒ D'ITALIA" -- E I GIORNALI . DELLA PENISOLA L'Intransigenza della Fran-- cia e le Idee Espresse -- dal Grande Giornale: È Milanese. -- Preludio di questa visita, oltre a certi mutamenti nelle alte cariche tanto della Chiesa quanto del Go-- verno e del Partito Fascista Italia-- no, sempre secondo le piu attendibi-- li informazioni delle -- personalità della Città del' Vaticano, sarebbe stato il conferimento recente al Du-- ce di una delle piu alte onorificenze che mai siano date dal Pontefice, e cioe quella dello Speron d'Oro. In tale occasione il Duce ringraziò il Pontefice con una simpatica lettera. Così pure il Duce scrisse récente-- mente al Pontefice per ringraziarlo della parte presa da Sua Santita al lutto del Duce per la morte del fra-- tello Arnaldo. ---- uo ee i c ei ee ee ee e niio Ki, lungamente attesa e varie volte annunziata e smentita pare ora che sarebbe definitivamente: fissata, se-- condo informazioni emananti uffi-- ciosamente dalla Citta del Vatica-- no, per il giorno 11 del prossimo mese di febbraio, che coincide col terzo anniversario -- della firma del Trattato Laterano, che segno la pa-- ce fra l'Italia e la Santa Sede. La Notizia della Visita di Mussolini Viene Annun-- ziata dalla Città del § Vaticano. IL DUCE ANDRA' DALIIL GIUBILEO PAPA L'11 FEBBRAIO' > FPI CITTA' DEL VATICANO, 17. -- Organo Ufficiale del Fascio di Montreal (Conto Corrente con la Posta) ' 6821 St. LAWRENCE BERNA. -- Oggi, 30 dicembre, S. E. Mons. De Maria, Nunzio a Berna __ | ha celebrato nell'intimità circonda-- no | t0 soltanto . da pua'ne amico, il (e | sua consacrazione episcopale. Mal-- he |grado" la modestia 'del ' venerando e-- | prelato, i suoi confraftelli 'dell'E-- ri_ | Discopato, sopratutto della Svizzera 3 e del Canadaà, hanno voluto testi-- no | moniargli il loro--affetto e gli han-- oJ | nO offerto alcuni ricordi, che ser-- le] | viranno ad abbellire la decorazione , _ | della cappella della Nunziatura. -- La Nunziatura di Mons. Maglione è stata una delle più importanti e delle più benefiche nella storia sviz-- zera. Non era facile adunque riem-- pire il vuoto lasciato da una simile personalità. Il Papa dimostrò allo-- ra di quanta stima circondasse Mons. De Maria, -- chiamandolo a quella successione. Da allora, il nuovo--Nunzio a Berna, grazie alla sua bontà sorridente, alla quale corrisponde, del resto, la benevo-- lenza del Consiglio federale sviz-- zero, compie la sua alta missione in un'atmosfera di concordia e di pace. e Il 30 settembre 1926 S. E. Mons. Luigi Maglione, arcivescovo di Ce-- sarea, partiva da Berna per rag-- giungere la Nunziatura di Parigi lasciando in Isvizzera, in ogni am-- biente, un ricordo inestinguibile, dopo aver compiuto grandi cose ed aver portato a termine questioni pendenti da secoli, Pio X nominò Mons. De Maria vescovo di Catanzaro e gli ingiun-- se di costruire un Seminario cen-- trale per i 16 vescovadi della re-- gione; rimettendogli in pari tempo un sussidio di due milioni ed in-- viando a Catanzaro un architetto romano per la direzione dei lavo-- ri. Quel grande Seminario, com-- \piuto in sette anni, che resterà come un monumento e della ge-- nerosità di Pio X e dell'attività di Mons. De Maria, contg attualmente 240 alunni. : : i Nel 1918 Benedelto XV nominò Mons. De Maria arcivescovo di Ico-- nio e l'inviò come delegato aposto-- lico nel Canada. Il distinto prelato compi le sue importanti funzioni fino alla fine del 1926, conciliando-- si le generali simpatie unanime. Ben presto Don Pietro de Maria venne nominato da Leone XIII, vice rettore del Collegio di Propaganda. Nel 1897 il Papa lo designò come rettore del collegio.Boemo, a Ro-- ma e lo incarico pure di insegnarvi la teologia. Mons. Pietro de Maria è nato il 3 agosto 1865 a Moliterno, in Ba-- silicata. '. Uno zio, cappuccino, in quel 'tempo superiore del conven-- to e della basilica di S. Lorenzo fuo-- ri le Mura, a Roma, lo fece entrare hel Seminario di Sant'Apollinare, donde uscì coi titoli di dottore in teologia, in filosofia ed in diritto canonico. .. i di mons. De Maria Nunzio a Berna Pitture meravigliose di Maurice Cullen esposte a Watson. LE BELLE MONTAGNE CANADESI EPISCOPALE e o -- s i e e e i 1":'1.'"'? c o -- e -- se e c 0 -- uu -- GARDONE RIVIERA. -- Il Co-- mandante Gabriele d'Annunzio, in questi giorni che ricordano le tra-- giche giornate di Fiume, ha lavo-- rato ininterrottamente commemo-- rando nel severo silenzio del Vit-- toriale il doloroso anniversario e interrompendo solamente la clau-- sura per interessarsi -- di un'opera grandemente benefica: quest'anno in modo speciale il Comandante ha voluto che le famiglie bisognose del Comune di Gardone ricevessero nel sacro recinto della Vittoria indu-- menti e viveri. Numerosi telegram-- mi e omaggi pervengono al Vitto-- riale da personalita e cittadini di ogni classe. I Il diretto 157 che doveva, arrivare a Lecce alle ore 10, giunto alla curva dell'Incoronata alle ore. 4,30; del 'mattino con oltre un'ora di }waw@wlrafòfievelwtààxemwàemgnàa paurosamente & ' ~Dai r_ott;_ami sconvolti di una vettura di prim\a./classe fu estra.tfo \quasi cadavere il Cav. Caccavallo di Bari, al quale Mons. Leccisi diede ll'assoluzione in articulo mortis, Indi veniva estratto il Tenente di lVascell'o Luigi Laviano da Gallipoli, ancora in vita, ma in condizioni disperate che decedeva pochi minuti dopo, assistito amorevolmente da Mons. Leccisi e dal Tenente Medico Dottor Diana. Successivamente furono estratti il Maresciallo Jacobelli Pasquale, il Brigadiere Davella Mario e l'Appuntato Nesta Antonio, tutti e tre dell'arma dei Reali Caraninieri, in servizioldi»scorta. ed in abito civilé; 'poi ancora l'Ing. Luigi Gamberini, da Roma, tutti in condizioni pietose. Mentre Mone. Leccisi assisteva e confortava l'Appuntato Nesfià', si avvidinò S. Ecc. Di Crollalanza. Alla vista del Ministro, il Nésta, benche gravemente ferito versando sangue da tutte le parti ebbe la forza di pronunziare questa nobile frase: "Non importa. che io muoia; purchè sia salva la vita d1 Vostra Eccellenza." Il giorno seguente il povero Nesta moriva all'O-- spedale di Faggio, dove era stato trasportato insieme cogli altri feriti. Il giorno seguente Mons. Leccisi con gentile pensiero, ed anche per desiderio di S. E. il Prefetto volle recarsi insieme col Commissario di P. S. Cav. Dell'Anna a Gallipoli per ossequiare la famiglia del com-- pianto Capitano Laviano e assicurare i desolati genitori che il figlio era morto tra le sue braccia di Sacerdote ricordando la mamma, il babbo e l'unica sua creatura. La famiglia del dott. Laviano ringraziò mons. Leccisi della bonta assicurandolo che le sue parole erano state l'unico conforto in quell'ora di dolore. : \ e Da una delle due vetture di Roma, salve per miracolo, scese Mons. Lucio Leccisi il quale, mentre tutti i viaggiatori salvi si rifuggiavano nelle ultime vetture di 3. classe, si prodigo insieme col tenente di Finanza Testoni di stanza a Brindisi e con i giovan; allievi della R. Scuola Militare, per i numerosi feriti, che adagiarono sui cuscini delle vetture e poi più tardi trasportarono sul treno di soccorso giunto da Foggla. i : 2 ; La vigilia di Natale, avveniva sulla linea Bologna -- Lecce, e pro-- priamente sulla curva nei pressi della Stazione. dell'Incoronata un. di-- sastro ferroviario che per puro miracolo non ebbe conseguenze fatali, dato il gran numero di viaggiatori che tornavano nelle loro famiglie per passarvi il Natale. ' iti %. 2 § Il momento fu tragico tanto piu che il disastro avveniva mentre quasi tutti ; viaggiatori erano a dormire. Nel Vagon Lits erano S. E. di Crollalanza, Ministro dei Lavori. Pubblici ,gli on. Borelli, d'Addabbo e Postiglione, i Segretari Federali di Taranto e Brindisi reduci da Milano dove avevano -- assistito all'eseguie di Arnaldo Mussolini. Era ancora puio; le vetture capovolte, i vetri.in frantumi, il terreno umido ie sdruce-- Giolevole per la brina ostacolavano il pietoso lavoro, reso sempre più urgente dai gemiti delle vittime. . & è DISASTRO FERROVIARIO DEL 24 DICEMBRE mentre le due macchine uscite dalle rotaie con le due vetture di Roma continuavano la loro corsa sul brecciame per oltre 400 metri, le vetture del centro che comprendevano il bagagliaio, la vettura Salon e il Vagon Lits ed altre due vetture si rovesciavano. -- ? FAMIGLIE BISOGNOSE Nobili esempi di abnegazione BLVD MONTREAL, SABATO, 23 GENNAIO 1932 -- ANNO X Segnaliamo questi atti benefici ed umanitari col massimo compiaci-- mento, e formuliamo il voto che essi vogliano trovare continui imitatori. ' --Siamo informati che questi ultimi giorni l'Orfanotrofio Italiano "San Giuseppe" ha ricevuto, per la col-- letta di Natale, dollari dieci dalla vice--presidentessa del Comitato del-- le Patronesse, signora Elena Zer-- rillo e dollari 25 dall'Italo--Cana-- dian Designers & Foremens' Club. Anteriormente il nostro egregio connazionale signor Carle Carniel aveva fatto pervenire all'Orfano-- trofio stesso, per mezzo del sig. E. Pasquale, la notevole offerta di cinquanta dollari. PER L'ORFANOTROFIO Cav. Avv. G. Leccisi, Direttore--Proprietario Il dodici febbraio, intanto, il San-- to Padre celebrerà il decimo anni-- versario della sua assunzione alla Cattedra di San Pietro, e in tale occasione Sua Santità celebrerà una solenne messa in San Pietro anzi-- chè nella Cappella Sistina, come aveva fatto negli anni precedenti. La stazione radiofonica del Va-- ticano, trasmetterà la cerimonia in tutto il mondo. ; Nella dolorosa _ circostanza del lutto che colpi la famiglia Musso-- lini con la improvvisa morte di Arnaldo, _ una delle prime e più commosse condoglianze che perven-- nero al Duce, fu quella del Santo Padre. Con la visita del Duce al Som-- mo Pontefice, si compirà un avve-- nimento di incalcolabile --significato storico, rappresentando il corona-- mento di una saggia politica di pa-- cificazione e la prova piu lumino-- 'sa e piu decisiva che non solamen-- te Chiesa e Stato non sono piu in dissidio diplomaticamente, ma che fra le due somme autorità regna-- no i più cordiali e amichevole rap-- porti. + È 2 .. Recentemente, _ com'è noto, -- il Sommo Pontefice volle insignire Be-- nito Mussolini del Collare dell'Or-- dine dello Sperone d'Oro, ambitis-- sima onorificenza che si conferi-- sce con grande parsimonia. 'Sebbene il cerimoniale sia anco-- ra allo studio e nulla ne è trapela-- to dagli ambienti vaticani, si sa 'per 'certo che la Santa Sede in-- tende conferirgli grande solennità, trattandosi di un ricevimento che non ha precedenti e che se ha. grande significato per il Governo i-- taliano, non minore significate ha nella 'storia della chiesa. PersonaImente -- si osserva -- i rapporti fra Pio XI e Benito Mus-- solini, sono quanto mai cordiali e basano oltre a tutto su una reci-- proca profondissisma stima,. ' Il Duce infatti trovò in Pio XI un Pontefice illuminatissimo e sen-- za prevenzioni, il quale al primo scambio di idee cirea una ricon-- ciliazione, si mostro felicissimo e si adopero in oggi modo perche si potesse pervenire ad un accordo. LA VISITA DEL DUCE AL PAPA CONFERMA-- TAPERL'11 FEBBRAIO La visita, come i giornali com-- mentano e come --a nessuno puo sfuggire, ha un enorme significato e non a caso è stata fissata per l'11 febbraio, anniversario della firma del Trattato lateranense, che po-- neva vittoriosamente fine a un dis-- sidio durato oltre mezzo secolo e che ai piu sembrava insanabile. Poiche. dalla costituzione del Re-- gno, -- nessun capo di Governo era stato ancora ricevuto dal Pontefi-- ce in forma ufficiale, è in prepara-- zione -- uno speciale protocollo per fissare le norme che regoleranno lo Svolgersi della cerimonia e per sta-- bilire gli onori che dovranno es-- sere resi al Presidente del Consi-- glio. -- -- i _ ROMA, 18. -- La Santa Sede ha oggi confermato che Benito Mus-- solini, in veste di Primo Ministro del Regno d'Italia, si recherà P1l di Febbraio, terzo anniversario, a visitare Sua Santità Pio#XÌ. -- MALE DI GOLA GLICO IODINE in una tazza d'acqua bollita e gargarizzare 4 volte per giorno. GIOVANI: Secondo l'età. CATARRI, LARINGITE, STO-- MATITE, ORECCHIONI DONZILLITE. i : ADULTI: Un cucchiaio da the Angolo ST--DENIS e BELANGER DOLLARD 2910 -- e -- 200 JARRY EST CALUMET 4758 PHARMACIE DORAY IL DECIMO ANNIVERSARIO DEL PONTIFICATO > UN IMMENSO SIGNIFICATO Gargarismi efficaci per il COME SI ADOPERA CALLAERT'S MONTREAL -- S u É:--«g' e. -- a *n e de e o g? m

Powered by / Alimenté par VITA Toolkit
Privacy Policy