Salomone, tissata la rotta, amia- " deciso, veloce, verso la méta. tl cielo era grigio, nebbioso. Qua e la, ogni tanto 1e esplosioni tinge- vano di giauo-rosso lo scenario te- tro. L'orehestra til guerra, coi suoi tremendi aeeordi, riempiva il cielo di clamori. Accanto a lui, Bailo; 1'oiaerva- tore Barbieri serhtava attento il cielo appannato. La costellazione aurea de11'Arma Aeronautics. annovera anche il no- me del maggiore Oreste Salomone. Cadde il 2 febbraio 1918; un tra- gico incidente d1 volo. La sua gloria - che era git. grande - tu cosi eo11audata dal martirio. Ho scritto altre volte di gesta e- rolche di guerra; gesta ancbra vi- cine, ma che han gm i1 sapore del- la leggenda. Oreste Salomone é 1e- gato ad imprese memorabili. Ne ricordo una, sublime. II 18 rebbraio 1916 Salomone partiva col suo Caproni, avendo per compagni il capitano Luigi Bailo -- secondo pilota - ed il colonnello Barbieri, osservatore. Tutto era pronto per il bombar- damento. Ancora. pochi minuti e il Caproni avrebbe sorvolato Lubiana. Quando, improvvisamente, bal- Ban fuori da una. nuvola-paravento, due appareeehi nemici. Il dueno impart incomincia. Salomone, pilota provatissimo, cerca. disperatamente di liberarsi dalla stretta degli assalitori. Coni- pie ampi cerchi, si rovescia. pre- cipita pi raddrizza; non vuol tug- gire; piuttosto 1a morte. L'osservatore Barbieri é investi- to in pieno da una scarica di mi- tragliatrice; un lamento ehemessu- no pub udire, che il rombo dei mo- tori sommerge, e I'eroieo colonnel- lo td accascia. E' mortar" _'., _ Salomone resiste. Il saerifieio del compagno sem- bra mfondergli nuove disperate e- nergie. Sembra una. toglia leggerissima in balla del vento; invece ' una macchina comandata da un uomo. II Caproni - pesantissimo - ha acquistato -un'agilité. sorprendente. Uno dei motori si term; é stato colpito. érmai 1a sorte de11'aquila italia- na sembra decisa, tragicamente de- c H I R o M A N T E MADAME B. STEVENS legge il "vo- stro future tra 1e carte ed il cristallo hindou. Inglese e tran-. cese. Solamente per Signora e Signorine. Tutti i giomi, 9 am. 9 pan. 2708 Dandurand AM. 7112. -r Se Dio vuole! Vi senti- te meglio, adesso che avete riposato, Signor Cray? - gli chiese dando un'oeehiata furtivg _all'orolpgio. _ - Riposato? C.,- interro- gtvagainepte Cray. - - H 11 fiiaggiore seoisse la te.. sta e arresto a meta uno sbadiglio, -. _ - Vi siete addormentato come un bambino. Non eh'io sia inospitale, ma capisco che sark meglio che vi sve- gliate del tutto. Il vostro eondueente is giit stato qui due volte a cercarvi, e pare molto seeeato. ANNO XXV Il Signor Cray fisst) per un memento il mozzicone di si- garo che gli doveva essere scivolato dalle dita e che giapeva ora sul tappeto, si a126, scosse dal panciotto la cenere fredda e domandé: - Che cosa i: successo in quella stanza? Bombardare Lubiana. Per colmo di sventura Salomone CNREi2iiirr'liE SALADNhWDtslEi: L'ARALIO rllilllli) CANADA viene colpito a1 capo; e il sangue che esce copioso dalla ferita, gli scende sugli occhi, gli appanna la vista. Ferito il pilota, ferito il motore, ucciso l'osservatore. Tragico bilan- cio. E i due appareeehi nemici strin- gono il cerehio. E la lotta continua. E il cerchio degli assalltori gi stringe. E 11 Ca- proni vacilla. Ma il cuore dell'eroe é saldo an- ebra; non trema; aeeetta ancbra 1a battaglla. Un'altra violenta scarica di mi- traglia piomba sul Caproni, stronca Bailo. B' finita. II corpo del secondo pilots si ae- cascla sulle gambe di Salomone, rendendo diftieile il govemo della macchina che bareolla paurosa- mente. L'unico motore vivo sembra pian- ga, gridi. I nemici fanno cenno a1 pilota italiano di arreadersi. - Not - é la tiera risposta; e gm, 1m'ultima scarica di mitraglia. Salomone is stremato di forze: dalla ferlta il sangue esce sempre pm copioso: tutta. la testa e la giub- ba ne son bagnate. - Il nemico é scomparso. Forse é state ingannato dalle nubi ed ha perduto d1 vista il Caproni. 7 Via. _ a _ 7-3? Eppure i due compagni caduti, nel loro mutismo eroico, sembrano urlare: - Non t'arrenderel Non t'arremieret I II Signor Hsirtropp tron.. cc') a mezzo uno sbadiglio. Un ultimo sforzo. Git, a capo- titto, in avvitamento. Salomone ha chiuso gli occhi, se- misvenuto. Ma no, non é 1a tine: a duecento metri dal suolo, un ultimo sforze. Per un miracolo I'apparee- chic risponde ai comandi, e ritorna in linea di volo. L'aeroplano-bara, insanguinafd, barcollante, riesce ad atterrare sul campo italiano di Gonars. Oreste Salomone, chlaro nome della aurea costellazione aeronau- tita, fu, per questa leggendaria aw. ventura, decorate di medaglia d'o- to. _ -. Quale stanza? - Quella in fondo a1 cor- ridoio dove siamo andati tutt'e tre. Il maggiore Hartropp lo guard6 fisso per qualche mi- nuto, _poi sorrise. - Dovete avere sognato, - osserv6. -- Da che siete arrivato non avete piis la- seiato quella sedia, e non po- tete aifatto avere visto mia moglie perché, appena a ca- sa, e andata subito a letto. - A letto? - ripeté Cray come allucinato. - Volete darmi a intendere che ella non sia venuta qua in vesta- glia bianca, col viso ancora coperto da una maschera, e che non si sia messa a sospi- rare e a gemere che gli spi- riti reclamavano la mia pre- senza nella sua stanza, e che n09 le. davan_g pace? Tel. Donard 8643 A. L. DESAULNIERS Esperto Sistematico in Contabmté Lavoro fatto ad era 0 a tortait Organizzazione di Compagnie Amministrazione d1 Successioni 6980 rue ST. DENIS MONTREAL FONDATO NEL 1906 IL PIU' VECCHIO E CONOSCIUTO GIORNALE ITALIANO CHE SI PUBBLICA NEL CANADA eli'eritty a1 capo - dice 1a motr. vazione - in lotta aerea. benché il sangue gll oth1seasse la vista ed i1 corpo inerte d'uno dei suoi com- pagni ucciso gli rendesse diftieile il governo del vehvolo, riilutava sdegnosamente di arrendersi alle intimazioni degli aviatori nemici e proseguiva imperterrito la lotta, mentre 1e pallottole di mitraglia- trice _ dell'aeroplano avversario gli grandinavano intorno. Col motore funzionante irrego- larmente, manovrando a bassa quo- ta in mezzo alle rattiehe tii arti- glieria antiaerea nemiche, riusciva a discendere in uno dei nostri cam- pi, ove con sentimento di elevatitr. simo cameratism0 e eon profonda coscienza del dovere, si occupava dei eomipagni e delle bombe ine- splose, ancora sospese all'apparec-. chic. - Aidussina, 18 febbraio 1916 m - Mi dispiace, ma vi sba- gliate di grosso. Perdonates mi se vi prego di spicciarvi e di andarvene, - disse poi rude, dirigendosi verso la porta, - ma a dirvi 1a ve- rit2 casco dal sonno e non vedo l'ora di andare a letto. Se avessi immaginato che voi doveste avere di tali in- bi vi gvrej ,yegliato subitq. ll Signor Cray portb istin- tivamente la mano alla ta- sea in cui teneva il portafo- gli, e lo senti al suo posto gonfio e intatto come lo era quando egli era entrato nel- la casa. N eppure la borsa, con dentro la famosa ma- schera, era stata rimossa dal Igggo Pl cui giaepva. - Incubi? "C, mormorti Cray._ __ I - Eppure, non l'avrei pro- prio creduto, - eontinud l'altro. - Avevate l'aria di dormire cosi placidamente, che non vi avrei svegliato per, Itto l'pro del mpMo, - N611 é la vosfra borsa, per caso? - domando Har.. topp Al {lama noncurante. L..-..,. Mia? Io non avevo bor- se. Non e la vostra? -- Ma che... La mia era affatto vuota. L'avevo por- tata a teatro con alcune bot- tiglie di spumante, ma ho poi lasciato lit le bottiglie vuote. Ora che ricordo, ho PHENOL E' I N-SUPERABILE COME DISINFEITANTE. NELLE V CASE. '-iWtuhrii-qt _ u Wy-tiuuw "40...," A," RENDE CANDIDA LA BIANCHERIA SENZA BRUCIARLA. TOGLIE LE MACCHIE SUI LAVABO, BAGNI, CONDUTTURE, ECO. BISOGNA ADQPERARLA NELLE SPUTACCHIERE. NON BRUCIA LA BIANCHERIA, RiFIUTATE QUALSIASI Mm.. ROGATO BE NON LA TROVATE PRESSO IL VOSTRO MAGAZZI- NO? TELEF'ONATE CRESCENT 7363 E' RACCOMANDABILISSIMA PER I GABINETTI DI DECENZA. l'EAUdeJAVELLE is In million, PHENOI. 1': L'eau de Javelle IA ClE I)'lihll DE JAVELLE NINE 5342 RUE CASGRAIN, MONTREAL, QUE. E SARETE SERVITI IMMEDIATAMEMNTE "L'ABALD0OEL CANADA" MONTREAL, 20 FEBBRAIO 1932 pen-chi: E la piin para. ricordo, ho posato la borsa 1.° La signora Hartropp: sugli scalini di Albert Hall era ella semplieemepte una per qualche minuto: si vede donna pazza o isteriea che che per sbaglio ho poi raccat- si era imposta allo stesso tato questa. Bisogna che la marito e che si era attaeeata mandi indietro, chi sa di chila lui, Cray, per capriccio? é... Gran Dio! Come si re-l 2.° Era invece ella un spira bene, - disse poi spa- 44 medium yy in diretta c0mu- lancando la porta. - Abbia.. nicazione con gli spiriti nei mo un cielo inagnifieo. A ri- quali egli non aveva mai a- vederci, Signor Cray, torna- vuto alcuna fede? te a trovarei. Il numero del 3.0 0 forse una delin- nostro telefono é sulla gu1- quente matricolata, un'av.. da. venturiera che avesse tra- ...-. Non dubitate, - rispo- se Cray meeeanieamente, - scusate se VI ho disturbato. Il Signor Cray prese posto nella sua automobile coll'a- ria di un uomo perf1sttamen- te sveglio e terribilmente sconcertato. Non aveva né mal di testa né altro segno che potesse indicare che e- gli era stato narcotizzato o reso incosciente. I1 suo por- tafogli era intatto, al suo posto, nella tasea interna della giaeea, ed egli pit di qualunque altro poteva as- sicurare a se stesso di essere perfettamente irrs?s. Quale spiegazione dunque poteva egli dare di un'avventura si- mile? Mentalmente egli si mise a passare in rivista tub. te le possibility e 1e proba- bilité, formando una Specie di questionario. L'ABBONAMENTO ALUARALDO COSTA SOLTANTO DUE DOLLARI, CHE SERVE EXCLUSI- VAMENTE PER PAGARE LE SPESE DI POSTA. FACCIAMO QUINDI APPELLO AI NOSTRI LETTORI DI INVIARCELI IMMEDIATAMENTE ALLO SCOPO DI ALLARGARE LA N OSTRA OPERA D'ITALIANITA'. SI RENDE NOTO AI LETTORI CHE UARALDO DEL, CANADA SARA' INVIATO A COLORO CHE HANNO PAGATO L'ABBONAMENTO. SICCOME STIAMO COMPILANDO LA LISTA DEGLI ABBO- NATI POTRA' DARSI CHE PER ERRORE QUALCUNO DI LORO NON RICEVA IL WORN ALE, PER CUI PREGHIAMO VIVAMENTE I NOSTRI ABBONATI DI DARCENE IMMEDIATAMENTE N OTIZIA. 982-1 till'. LAUREN! _jllllilliliIjll"_B] ITN] CANADA Incoraggiatelo pagando il vostro abbonamento vecchio, fedele, sincero, amico del popolo. AVVISO IMPORTANTE 3.° O forse una delin- quente matricolata, un'av- venturiera che avesse tra- mato contro di lui? 5.° Aveva egli, Cray, ve- ramente dormito su quella poltrona ed era stato vera- mente tutto un sogno che e- gli aveva vissuto in quelle ultime ore? 4.° Quale era la vera po- siziopt del signgr Ipurtorip'? L'aria mattutina stessa e- ra cosi fresca e salutare che non poteva incoraggiare al- tro che al buon senso nel giu- dicare le cose. II Signor Cray dovette rispondere negati- vamente a tutte le predette domande e non era anevora arrivato al suo albergo che giir le aveva quasi dimenti- cate. Si spoglib e si immerse con un senso di beata letizia in un caldo bagno ristora- tore e, prima di avanzare la mano per prendere ff,flfl11f e spugna, rimase nell acqua con gli mezzo chiusi per Leggete e diffondete VOCE D'ITA LIANITA $ 2.00 qualche minute. A un tratto per?) egli fece un balzo: sul- l'indiee della mano destra, dalla parte della falange, che tiene la penna stilografiea, egli aveva scorto una larga macchia d'inehiostro. Stette a guardarla per qualche se- condo con grande stupore, quasi con inereduliti. Di u- na cosa egli era ben certo: che quando era uscito da A1- bert Hall una maeehia simi- le non esisteva. Fu assalito da un tumulto di pensieri... Non pil) di due minuti do- ur 10 il s1gnor Cray. po questa sensazmnale seo- Il cliente che stava esami- per ta 1e porte di una succgr- nando gli effetti, e che aveva sale di una banca conosc1u- t . li l tissima, situata in via Arr.. una S rana somlg lanza co dely, si aprirono per dare Pon.aeo.dellir, sera preceden- adito al sign.or. mas,rAtyrte, SI mlse allora fra la por- Hartopp, che vi si era fatto portare da un'autopubbliea. Egli si frugb nelle tasche e finalmente ne trasse uno ellis. que che present?; al cassiere. dette una oeehiata e si volse poi a un signore poco disco- sto che, apparentemente, stava esaminando alcuni ef- fetti cambiari, poi lasciando lo chéque sul banco and?) al- l'altro lato da dove egli fece un cenno a qualcuno che era nella stanza aeeanto. Ed ec- co che dopo un memento si vide entrare il Signor Cray. 11 maggiore lo salutb eon tut.. - Potrei dire altrettanto di voi, - rispose yinterpel- lato. - Questo Signore, - in- terloqui allora il cassiere, - ha presentato or ora uno chéque di mille sterline fir. mato da voi. Mi volete dire se is veramente vostro? ta eordialitil. Il cliente che stava esami- nando gli effetti, e che aveva una strana somiglianza col monaco della sera preceden- - Buon giorno, Signor Cray. Siete in giro presto! - Ma niente affatto, -. urlb il Signor Cray. ta e il maggiore. Ma il mag- giore non apparve affatto imbarazzato. - Ma che mille sterline d'Egitto, - egli diehiar6 con aria schernitrice. - Torna- telo a guardare bene. Il cassiere guardb, corru- gis le ciglia, riguardb ance- ra... e rimase per aleuni i- stanti con la boeea aperta, come paralizzato dalla sor- presa. (Continua) Pagina-a