Angelo Principe' Italian Canadian Digital Newspaper Collection

L’Araldo del Canada, 8 Apr 1933, p. 6

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Pagina-M Frattanto, l'eremo del Monte- senario, migliorato e ihgrandito nel modo suddetto, divenne in brevissimo spazio di tempo un fecondo seminario. Solo verso il 1384, a causa dei frequenti ter- remoti e per Le continue scone- rie delle milizie, i due editici andarono in rovina ed i religiosi dovettero abbandonarli. La ri- costruzione del convento e della chiesa non poté essere realizza- ta Che verso il 1417: e eosi, per (Corrispondenza da Roma) La notizia diffusa dai giorna- Ii che il Pontefice, a11'inizio del- I'Anno Santa accendera per ra- dio comando dalla Stazione T. S. F. della Citta del Vaticano 1a immensa Croce che si sta co- struendo in questi giorni a Mon- tesenario, ha riempito di gioia il cuore di tutti i fedeli e parti- eoJarmente della eittadinanza 1a quale, nel simbolico gesto del Papa, vede un segno tii partico- lare e paternal benevolenza ver- so il glorioso Ordine dei Servi di Maria tondato da sette Santi tiorentini il 15 agopto' 1233. -UBS t.ap can a o1.am19so2uoW tuari pii1 belli e piis suggestivi della Toscana. Essa si eleva a circa 81'? metri sul Livello del mare e dista appena 15 ehilo- metri da Firenze. La storia 11ar- ra Che, dope una prodigiosa vi- sione della Madonna, awenuta appunto il 15 agosto 1233, sette illustri tiorentini: Bontiglio Mo- naldi, Giovanni di Bonagiunta Manetti, Benedetto dell'Antella, Bartolomeo degli Amidei, Rico- vero di Uguccione, Gherardo di Sostegno e Alessio 1i'alconieri, decisero di dire addio a1 mondo e di consacrarsi a1 culto della Ver- gine. _ Sennonché il ritiro dei sette tiorentini fu ben presto scopettoi dalla dittadinanza 1a quale, ire-) nuta a conoscenza della visionel Che essi avevano avuta e della vita esemplare ehe eonducevanto/ si recarono in pellegr'inaggio al- la Villa per ehiedere ai Sant, consiglio nent; cose dello spirito. Questo fu cagione di grave im- paocio ayumiltk e alla ritiratezr za degli eremiti Che decisero d rifugiarsi in un Juogo ancor pii1 solitario. Cosi, dope una nuova visions, essi s'avviarono a1 Mon- tesenario. I cronisti del tempo affermano che il Senario era tutto dirupato, coperto di boscaglie e di folti pruneti e ricettacolo 'di tier'e. Giunti sulla cima de11'asprissi- mo monte, i sette solitari tro- varono aleune grotte adiacenti alla sommitir del loro ritiro, e qui, alla meglio, innalzarono un altare. Nel 1240, I'esempio dei sette fiooentini, tu seguito da mtoltis- simi altri fedeli e cosi si cred 1a necessitk di costruire un COnven- to per ospitare 1e nuove reclu'oe. ed una chiesa per le preghiere. Dope aver sistemato i propri affari e, alcuni di essi, rinuriziato alle cariche della Repubblica, abbandonati gli averi e 1e fami- glie, i sette personaggi si riti- rarono a Villa Carinzia fuori delle' mura di Firenze per farvi vita di penitenza. ' . Quale fosse il disegno e 1e di- mensioni di queste prime fabbri- che non é possibile saperlo con esattezza visto che dope 1e tan- te vicende e modificazioni ap- portate a quei primitivi edifiei, oggi di essi poco o nulls. rimane. Nel Settimo _ centenario dei Servi di Maria oltre un gecolo, sul Montesenario eontinud a tiorire 1a normale osservanza della regola eremiti- Ca. Purtroppo, 1e guerre e 1e pe- stilenze ed i frequentissimi ter- gremoti devastarono nuovamente gli edifi,ci. I religiosi, malgrado eib, non si decisero mai ad ab- bandonare 11 ritiro e nel 1560 vi troviarho ancora sei ferventi romiti. Peri), nel 1580, 0 per ma- lattia 0 per vecchiaia, anche i sei erano assai dteimati e nel 1593, non vi rimaneva pm Che un semplice trate converse a, cu- stodia della chiesa. Fu allora Che venue deciso il restauro del Santuario ed i la- vori vennero iniziati di li a Poco. Dope i grandi restauri fatti a1 convento e alla ehiesa nel 1594, numerosissimi altri ne seguirono eoll'andare del tempo tanto che 1e fabbriche hanno potuto man- tenere in ottimo state fino ad oggi. Non é ora 11 case di descrivere minutamente di butto quello Che forma 1a bellezza e la venersybi- litiy del Montesenario. Trala- sciando quindi di parlare del Monastero, Che pure ie ricehis- simo di opere d'arte, passando pure sotto silenzio 0'16 Che Si riferisce alle due cellette, delle tiuali una fu editicata nel 1601 dalla famiglia Falconieri e l'al- tra nel 1606 dal Duca Filippo Salviati, e non curandoci nep- pure della magnifica cisbema costruita dal 1607 al 1622 a spese dei Granduchi Ferdinando I e II dei Medici, ei soffermeremo ad esaminare 1a chiesa. . Quale fosse 1a grandezza ed il disegno di questo edificio nei tempi anteriari a1 1417, non é Un indescrivibile farragine di pietre, legno, calcinaggi, ' _ ni L'ARALDO DEL CANADA, MONTREAL, 8 APRILE 1933 cosa facile a di,rsi. Oggi Si con- serve. é vero una piceola cap- pella Che 1a tradizione vuole sia quella dove 1a sera del V-enerdi Santo del 1240, la Madonna ap- parve a) Sette Fondatord del- I'Ordine; ma aneh'essa ha su- bito qualche cambiamento. Quello che é certo irehe la chie- sa in antico era molto pm va- sta e piil bella del1'attuale e che 1e cappelle laterali erano sei invece di due. Oggi il corpo della chiesa non e molto grande, ha una sola navata, con due cap- pelle ai lati, e il tutto, eccettua- ti i capitelli Che sono di ordine ionico, e di stile r-omano. La chiesa é riechissima di sacre reliquie tra 1e quali, oltre al Legno della Croce, e tre spi- " FABRIQUEE PAR LA COMPAGNIE GASSOSA SINALCO BUVEZ LA BLANCHE TRISTE SPETTACOLO " ferri si pub vedere dentro la Chiesa di S. Jacques divorato pochi gior- fa dalle fiamme. ne della Corona di Crista, si tro- vano queue dei santi toridatori, il corpo del Beato Oba1do Adi- mari e quello di S. Giustino Martire. A tutte 1e case septa aceen- nate, Che tanto caro rendono ai fedeli il Monte, altre se ne ag- giungeranno in quest'anno del settimo centenario della fonda- zione de11'Otrdine. In questa oc- easione, infatti, verra costruita una nuova artistica cappella ed una nuova urna ed intine 1a co- struzione della immensa Croce Che, come abbiamo detto, sark illuminata dallo stesso Pontetiee. La base dl questa grandiosa Croce é stata, come ie note, i- naugurata venerdi con Pinter- vento dele autoritk civili ed ec- clesiastiche. Essa serge su di un ripiano detto edelle tre croeis BRIOSCH] G.CERIBEI.I.18C9 GUARDATEVI DA LLE IN lTAZlONl BIBlTA DELIZIOSA RI N FRESCANTE RACCOMANDATA'A CHI SOFFRE DISTURBI DI STOMACO mrlliRllliStlili'lt che si trova a cavaliere Walla vallata del Mugeuo ed un'inse- natura di monti dalla quale'si scorge tutta Firenze. Il l1iogo prescelto piit fence di Montese- nario poiché essa potrk esser veduta sia dal Mugello, come dar., la nostra citta e da grandissi- ma. parte della catena appen- La Croce, tutta in ferro, é alta 17 metri per 6,50 di braeeio e poserir su di una base di cemen- to armato e pietra, alta cinque metri. Nel braecio trasversale Ia Croce' porta le parole epax Christi» e sark tutta illumina- ta sia dalla parte di Firenze 06- me da quella del Mugello da un impianto speoiale costituito da oltre einqueeento Iampade. ninica. l2l Varick St. NewYork. ANNO XXVI

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