Bisogna renderei conto che la se- condaguerra mondiale non ha crea- to quella stabilitk internazionale che ei si poteva attendere dopo un grande c0nflitto e la completa di- sfatta dell'aggressore. Una nuova corsa agli armamenti sta gih indo- minciando fra 1e potenze vittoriose e il primo grande case di spionag- Tiro"diriiksprr-guerra is una. prova del presente state di fatto. E' impossi- bile prevenire lo spionaggio sino a quando vi is una corsa agli arma- menti._ Ogni stato ereerh o allarghe- ris i1 suo sistema spionistico 2.110 Ceo- po di conoscere i segreti di tutti i potenziali nemici e prevenire sor- prese dovute all'uso di nuove armi micidiali, e quindi siamo caduti in un circolo vizioso: qualunque nazio- ne che si abeorge che un altra ha fatto dei progressi nel campo degli armamenti _raddoppia i suoi sforz. per rimanere alla pari ed anzi sor- passare i1 suo potenziale antagoni- sta. In pratiea qutsto signifies che quando i russi vedono che noi ab- biamo i1 monopolio dell'energia ato- mica, essi Aon aspettano sino a quando 1a Ioro seienza nueleare pos- sa farci concorrenza: essi rinforza- no l'esereito rosso, aumentano 1a lo- re industria pesante e tentano di allargare 1a "eintura di sieurezza" intorno al1'Unione Sovietica. E que- sto naturalmente non ei arresta nel- la fabbricazione di bombe atomiche; al eontrario ei mettiamo a1 lavoro per creare una nostra cintura di si- curezza per mezzo dell'aequisto di vi is poco interesse ne1lo spionag- gio subito dopo 1a fine di una gran- de guerra. Ma i1 volume delle atti- vitit di spionaggio e l'importanza degli arresti di spie aumenta quan- do nuovi conflitti si profilano all'o- rizzonte. E quando una corsa agli armtunenti incomincia, lo spionag- gio diventa una realtii. Di DONALD BELL (ONA) - Se qualcuno si pren- desse la pena di compilare delle sta- tistiche dei casi di spionaggio, tro- verebbe certamente che il volume delle attivité spionistiche is in pro- porzione diretta col grade di ten- sione fra 1e nazioni. Generalmente PA4NNA---2 Una nuova, corsa agli Armamenti 'i SUN LIFE BLDG. STUDIO'IBB MONTREAL Abbonamento Ann. $2.00 Abbonamento Sem. 1.00 Una copia . . . . . . 5 aoldi Setdmanalc iueeramente dedicate all: difesa degli interessi ed aspirazioni ita1icauadesi. Tuna ogni gmppo can giustizia e imparzialit'a. Protegge i piccoli e i deboli comm la forza c In prepotertza. Lotta per il riconosci. memo dei bisogni e 1'a"irni1azioue degli italo-canadesi. Desidera illuminare piu' che dirigere. Fa common la "ma dando informazioni accurate. E' campione delle rifonne che poo-inc migliorare le soni di mm It clalsi Iociali. I? present: in mine le queuioni che interessino la vita del Canada. Vuole - centre dl rinnaIame-to fraterno delle noun comuniti. Ufficio di Redazione I Editorial & Administra- ed Amministrazione I tive offices 6466 St. Lawrence, Montreal, Que. Tel. CA. 0510 l manoscrirti non vengono "roman Unsolicited manulgriptu win not be JI Cittadino Canadeée anche " non plibblkln (THE CANADIAN CITIZEN) A. SPADA, Editor Fonda di protezione per la vostra vecchiaia T. h. DONATELLI Protezione familiare per i vostri cari E'LMFLIFE LCANADA Un primo tentative in tale senso ts stato fatto con la costituzione del- 1'UNO. I delegati alla prima riunio- ne tenuta a Londra de11'UNO sono ritornati in patria convinti che tale riunione non is stata un fallimento, Ma diventerix un fallimento 'se la corsa agli armamenti che ora is M- eomineiata non viene fermata. L'U.- N.O. senza i1 disarmo internazionale ie una contraddizione in termini. In ultima analisi la Lega delle Nazioni si rovino' perché non poté prevent- re il generate riarmo. Non possiamo accettare il falli- mento della Lega come una prova Che anehe l'UNO debba fallire. L'UNO i, un nuovo tipo di orga- nizzazione e um nuovo tentative de- ve essege fatto per ridurre gli ar- mamenti. Dobbiamo imparatre la 1e- zione dei nostri errori passati. II problema fondamentale é quello del controllo: se si potrk trovare una formula per il controllo della pro- duzione delle armi di distruzione su larga scala, 1a prospettiva del mon- do miglioreris di molto. E questo is specificatamente il compito della Commissione dell'energia atomica ereata a Londra dp11'UNO. Essa non dovrebbe limitarsi a controllare l'energia atomica, ma dovrebbe trc- vare i mezzi per sorvegliare 1a fab- bricazione di tutti i grossi arma- menti. basi ecc. ecc. Cio' alla sua volta spinge i russi a intensificare i loro sforzi coll'estendere il loro potere sempre piu' profondamente all'in- terno della Germania e della Gina. Sospetto genera sospetto e, appa- rentemente, non vi e via d'useita da questo circolo vizioso 1a conseguen- za finale sarebbe la guerra. Noi non vogliamo guerre e i russi deb- bono crederci. Ma is evidente ehe anche i russi non vogliono guerre, e hanno bisogno di un lungo per-ion do di ricostruzione. Non ei possonol essere grandi guerre nel mondo se l'Unione Sovietica, Wnghilterra el gli S. U. vogliono pace. Il primol compito della diplomazia dovrebbe essere quello di sfruttare 1e inten- zioni paeifiehe di queste potenti na- zioni a beneficio del benessere ge- nerale. Yearly subscription $2.00 Half yearly subse. $1.00 One copy . . . .. 5 cents returned. even if Rappresentante in: published IL CITTADINO CANADESE - SABATO, 2 MARZO 1946 a) Che i confini tra Wtalia e la Jugoslavia siano basati sulla linea Wilson, con 1e modifiche indicate dal Dipartimento di Stato il 15 Set- tembre 1945; che Trieste rimanga, come di fatto é, eitti1 italiana, e che se il porto di Trieste viene interna- zionalizzato, sia posto sotto ammi. nistrazione italiana. 2) Che 1a Francia e 1'Ita1ia trovx- no una soluzione amichevole ai loro problemi di frontiera; che a motiw della loro importanza per la vita economics. delWtalia, Tenda e Bri- ga rimangano italiane. Per il buon nome e la fiducia di cuj PAmeriea gode, e ai fini di una pace mondiale duratura, i1 Governo degli Stati Uniti dovrebbe insistere: 3) Che sia mantenuta l'attuale frontiera italo-austriaca in vista della grande importanza eeonomiea lil' in questo spirito che noi esot- tiamo i1 nostro governo perché insi. sta con tutta la sua autorité e il suo prestigio pereh?s all'Italia sia cons sentita una pace in armonia con la Dichiarazione di Potsdam e con in impegni assunti dal Presidente Roo- sevelt e dal Presidente Truman. Pia' di sei milioni di americani di origine italiana, il eui contributo al- lo sforzo bellico sta a provare la loro profonda fedelta all'Ameriea, sono convinti, come ogni altro ame- rieano, che 1a maggior preoccupa- zione deli'umanitiy oggi g una pace giusta e duratura. Si deve riconoscere che l'Italia ha, per quasi due anni, combattuto a fiance degli Alleati con tutta la sua flotta e con 1e sue forze di ter- ra ed aeree. Del suo spirito di 1"ibs sistenza e di saerifizio hanno date magnifico esempio i nartigiani ita- liani, che, nelle parole del Mare- sciallo Alexander e del Gen. Clark, costituirono il piu' efficiente movi- mento di resistenza in Europa. Si deve pure riconoscere che ulna libera Italia democratica, nil cuore dell'Europa, é indispensabile al mantenimento della pace stessa del- l'Europa. VArqerica non puo'.sottrarsi alla responéabilité che le ihcombe di es- sere ispirazione e guida nell'opera della ricostruzione del mondo d1- strutto dalla guerra. Committee For A just Peace for Itaiy CRIMINALn; KICUNUSCIUTO - ll Cap. Chase Jay Nielsen r1co- nosce il cap. Sotojiro Tatsuda Che ordino' 1a fucilazione degli aviatori di Doolittle che atterrarono in Gina. Il criminale pa- gherk il prezzo della sua perversiU. Dichiarazione del comitato degli Stati Uniti 5) Che a1l'Italia non vengano im- poste riparazioni o indennith di guerra; questo in aeeordo con le di- chiarazioni gih fatte in proposito dal nostro governo. 4) Che tutte 1e _eo1onie acquisite dall'Italia prima de11'assunzione al potere da parte dei fascisti riman- gano italiane. La proposta di trasfe- rire tale eolonie all'Organizzazione delle Nazioni Unite non is da noi ap- provata) a memo che questo princi- pio non venga universalmente ap- plicato. 6) Che vengano abolite 1e restri- zioni imposte presentemente alla so- vranité italiana con 1e clausole del- l'armistizio, e che eio' sia fatto su- bito in anticipo del trattato finale di pace, il quale puo' richiedere an- cora del tempo. Questo verrebbe a rieonoseere il diritto' dell'Italia co- me nazione cobelligerante. 7) Che tutte 1e restrizioni delle relazioni normali eommertiali e ti- di quella regione per la vita nazio- nale italiana. R. Gerard Sampson 620 CATHCART STREET, MONTREAL ' TELEFONO: HArbour 6079 STANZA 563 - NEW BIRKS BUILDING AVVOCATO Mr. Luigi Antonini, Mr. Joseph Caputa, Mr. Joseph Di Fede, Mr. Peter C. Giambalvo, Mr. Vanni Montana, Judge Ferdinand Peeora, Mr. John B. Salterini, Dr. Peter E. Amoroso, Prof. Arturo Castiglioni, Dr. Charles Fama, Dr. Umberto Gualtieri, Dr. Charles Muzzicato, Gov. Charles Poletti, Mr. Ercole L. Sozzi, Mr. George Baldanzi, Comm. Edward Corsi, Judge Francis X. Giaeeone, Judge Juvenal Marchisio, Judge Edmund Palmieri. Mr. Gene- rose Pope, Mr. Anthony F. Ulla. 10) Che 1'Italia venga ammeasn nell'Organizzazione delle Nazioii Unite. 9) Che in accordo alle dichiam- zioni di Potsdam, vengano concesoi al1'Italia-i diritti di nazione amiea democratica, amante della pace, 0 che non venga piu' considerata 00- me nazione nemica. L'Italia si é me- ritata questa distinzione con i suoi enormi sacrifizi e col suo eroico contributo alla causa alleata. 8) Che vengano restituite all'Ita- lia 1e rimanenti unitis della 5113 ma- rina mercantile, mezzo Keeessario per lavorare per la propria salve} no subito rimosse dall'Italia, affin- ché essa possa acquistare tutto che 1e é necessario per la propria rico- struzione economica nazionale. or-s-ar-s-e-..-.----.' nanziarie con 1e altre nazioni sin- Domicilio 6500 Esplanade SALONE MORTUARIO 6735 St. Laurent CA, 6421 JOSEPH DI FEDE Executive Secretary. EDWARD CORSI 1775 Broadway, Room 801 New York 19, N. Y. CHARLES POLETT1 Direttore di Pomp: Funebri h. (Uri EXEUTIVE MEMBERS: N. Granato Chairman of Gen. Committee Chairman Executive Com. 51 SHERBROOKE E. Angolo St. Dominique THE COMMITTEE FOR A JUST PEACE FOR ITALY: Medico Chirurgo Tel.: LA. 3347 Ore d'Ufficio isle Acocella ANNO vm- No. 9 DO. 5818