Angelo Principe' Italian Canadian Digital Newspaper Collection

Il Lavoratore, 6 Mar 1937, p. 2

The following text may have been generated by Optical Character Recognition, with varying degrees of accuracy. Reader beware!

Si ha da Roma che dei disp venienti da Addis Abeba pa mode chiaro deiTa forte resist mata incontrata dal fascismo tentativo di "paeifieare" (o sere pid precisi, soggiogare Pia), . nelle regioni meridionali dell'Etio- pin. Contrariamente alle notizie di- ramaté in precedenza dal regime fa- scista, non appare che il vice-re sia state aeeolto con grande entusiasmo dagii Etiopici. L'attentato testé av- venuto ad Addis Abeba v'iene a di- mostrare che gli indigeni non han- no affatto accettato il fatto compitr to e che il loro odio contro il regi meHascista continua a rimanere im- placabile. JI vice-re Graziani é ritornaeo re- centemente da un giro dispezione Oltre al Graziani, anche il Gen. Aurelio Lotta, comandante in ca- po delle form aeree in Etiopia, 6 rimasto gravemente ferito dallo scope pio delle bombe. Abuna Cirillo, ca- po della Chiesa Copta, ed altri indi- geni che si trovavano in prossimitd del Graziani e del Liotta some stati anche feriti. Si tratta di un complotto bene or- ganizzato dagli indigeni mirante a1- l'uccisione_dei capi militari che ri- siedono ad Addis Abeba. L'attentato ha avuto luogo mentre il Marescial- lo Rodolfo Graziani, vice-re dell'Etio- pig, distrihuiva doni agli indigeni per celebrare Ia nascita di Vittorio Ema- nuele IV. figlio del principe eredita- no. _. Vhnti, rna non domi Gli avvenimenti registratosi alcuni giorni or some ad Addis Abeba di- mostrano ancora una volta quanto sia forte fra gli abitanti d'Etiopia il scntimento di indipendenza e di liberté. Dope molte riflessioni egli decide di domandare il trasferimento per il bagno di Civitavecchia. Si " Che cosa vuol dire Civitavecchia per un Giit a Padova Parodi si lamentava di dolori alla schiena; ma tanto lui Che gli altri non vi davano eccessivo peso. Ma a Castelfranco Ia salute di Parodi peggiora ed il medico del car- cert non si cum di lui, come non si cura cii nessuno, e il direttore Gior- dano non trove. di meglio che di man- darlo in punizione sul pancaccio, a pane ed acqua per 10 giorni. Da Padova, Parodi viene trasferi- to aiCastelfraneo-Emilia, nel feudo iki/iigttvirafil'iti-hoi Giordano é uno. e1 meno conofseiuti-zrTe-imaut- ti shirri faseisti, ma si ha ragione di affermare che é il pid criminale. Avevo conosciuto il C0mpag110 Ta.. rodi in altri tempi e subito ho comin- ciato a stimarlo come militante, ma in carcere l'ho conosciuto come mili- tante e come uomo. Egli 6 il veto fi- glio della classe operaia italiana. Ne esprime lo spirito di lotta e la bon- tft di cuore. La purezza dei princi- pi proletari sono sintetizzati in lui. Nel 1931 trasferito a Padova, dove tmsmette tri suoi compagni cold rin- chiusi, tutto il 5110 grande bagaglio di esperienze di capo rivoluzionario. Ma phi ancora egli trasmette tutte 1e sue doti di cuore e di pensiero. Il compagno Parodi, condannato nel 1928 a 21 anni di galera, fu subito gettato nella galera phi malfamata d'Italia che, si crede - ed k ragione - sia una delle peggiori d'Europa, Portolongone. A Portolongone scontb tre anni dt rechtsione cellulare. Fu trasferito in seguito al Mastic di Vol- terra, ma né l'una né l'altra di que- ste iombe di. Vivi riuscirono a fiac- care i1 suo spirito e in generale non riuteirono neppure' a compierala tri.. ste' bisogna di intaccarlo fisicamen- te, II compagno Parodi, arrestato nel 1927, compie fra qualche mese il suo decimo anno di carcere. Era un ope- xaio robusto, rotto alle fatiche, di famiglia sanissima. Suo padre 6 mor- to gltre settaptenne, sua madre essa pure settaritexine é ancora forte, an- cora in grade di guadagnarsi la sua vita facendo Iavori molto pesanti che molte donne phi giovani di lei non possono compiere. Quando mm ha il coraggio di aliV sumaro 15. responsabilitft dei propri delitti, il regime fascista ne ineari- ca degli sbirri tipo Deni, Giordano can, direttori di penitenziari. Dani, il triste Deni, il carnefice incaricato da Mussolini nella triste bisogtta di assassinate lentamente i capi, pid puri e phi coraggiosi del popolo lavoratore italiano, continua la sua opera abbominevole. Ebbene, questo compagno ora .é minato dalla tubercolosi! La vita del campagno Parodi ' in pericolo II compagno Parodi, il capo del pro- letariato rivoluzionario di Torino, all'etg di 48 anni ha contratto la tu- bercolosi. Una triste notizia giunge dal ba, gno penale di Civitavecchia. IL FASCISMO ITALIANO INCONTRA UNA FORTE RESISTENZA FRA GL1 ABITANTI D'ETIOPIA Bag. 2. :he dei dispacci pro- ', Abeba parlano in forte resistenza ar- soggiogare l'Etio nel suo per es- lo abissino. I giomali del regime, in Italia e fuori, si compiacciono di qualificare "br, nditi" quegli Etiooiei che gettarono 1e granate con Peviden- te scope di colpire i capi dell'eser- cito fascists "Banditi" per aver cer- Come era da prevedersi, 1a stam- na fascists. si seagli6 contro gli Etio- 'oici per aver (Bream di togliere la vita a Graziani e ad altri Gppres- "ori dell'aggredto e martoriato pow Per ordine di Mussolini, Addis Abe- ba si trova in piedi di guerra. La guarnigione é stata portata a 50.000 uomini. Tutti i 2000 arre9tzrti saranno processati da un Tribunale Militare. I medesimi comandanti fascisti han- no spiegato che 1e rappresaglie per l'attaceo contro Graziani ed altri alti uficiali durante una celebrazione uf- ficiale, saranno "estese c sommarie". Le punizioni che Saranno inftitte ai responsabili andranno al di lk delle ordinarie rappresaglie per dimostra- re agli abissini che il "eonquistatore" non intende tollerare alcuna opposi- zione, La ccndanna a morte é stata ordi- nata inoltre dal "duee" per tutti i capi abissini che continuano la lore opposizione al governo d'italia. Alcuni ufficiali coloniali hanno di- chiarato che Mussolini ha ordinato la fucilazione in massa di tutti gli Etiopici direttamente o indirettamen- te responsabili del tentabo assassinio del vicere Rodolfo Graziani. Una grande e cruenta battaglia si 6 svolta , secondo i dispacci in pa- rola, nel sud-ovest dell'Etiopia in se- guito all'arresro ifi 2000 abissini or- dinato dopo il tentato assassimo del Vice-re Rodolfo Graziani in Addis Abeba. u. ivy». Bisogna suscitare il disprezzo di tutto il .mondo civile e progressive contra gli esecutori cinici, incaricati di assassinare Ientamente i nostri grandi eroi conosciuti e oscuri. Viva il compagno Parodi! VALLI Ogni uomo eivile, ogni uomo di cuore deve fremere di orrore di fron- te a simili delitti. Bisogna ad ogni costo porgere ad essi tanta tsolidarie- td che obblighi il carnefice del po- polo italiano a mollare 1e sue prede! Si pu6 rimanere insensiblli di fron- te a questo massacm organizzato da Mussolini per mezzo dei suol ef- ferrati sgherri: ani Giordano , ecc? No! Nelle gaIere italiane sono rin- chiusi i migliori rappreiisntanti del- Maid. Eid' -sdiG rittehiusi in luoghi nefasti per Ia loro salute e vi sono da dieci anni. ' Ecco i1 suo state! E questo arrive non solo a Parodi, ma a tutti: a Ter- racini, Santhié, Ghini, eee., ecc. Ma il male fa la sue. strada ed 1 medici che hanno istruzioni severe da parte del direttore Doni persi- stono a non riconoscerlo, finché nel giugno scorso sono costretti a rico- verarlo nell'infermeria del carcere in condizioni molto gravi. Lo si tiene ri- coverato per qualche settimana e poi lo si rimette alla vita comune del recluse. Ma per poco: la febbre con- tinua, il male si_agg'rava; egli é nuovamente ricoverato. Col proces- so della tubercolosi aperto, dope altri due mesi di cum ii ancora una volta dimesso dall%fermeria con la febbre che non cessa. Ne racconto una per tutti. E' la vigilia del Primo Maggie. Giordano sa che i "politiei" cercheranno di dtr.. re a questo giorno un'aria di festa. Allora, d'aecordo col medico e con il suo ajutante, il comandante Cottini, egli fa sequestrare tutti i medicinali comperati dai detenuti con mezzi propri e dopo averne ottenuto i1 permesso della direzione. Da ei6 in- dignazione di tutti noi. Facciamo o- gnuno i1 nostro reclamo al medico, il quale ci invia dal direttore. Da costui abbiamo la promessa che tutto sad regolsto e all'uscita, invece di essere inviati a1 camerone, ci vediamo cac- eiati in cella di punizione per cin- que giorni, a pane e aequa e pancac- cio nudo. E queste provocazioni sono all'ordine del giomo a Castelfranco. Ecco perché ii nostro caro compa- gno ha chiesto it trasferimento a nel dicembre del '33 é inviato a. Civita- vecchia. condannato politico e sembreré. stra- no che uno di questi faccia domanda di essere eolti trasferlto. Ma questo ragionamento lo fa chi non conosce Castelfranco e il suo direttore Gior- dano, che se agli occhi del mondo ap- pare memo violento, di fatto é molto pid dannoso. Egli sa organizzare le sue provocazioni con tanta. freddezztr e tanto gesuitismo, Che I carnefici pid spietati hanno sempre qualcosa da imparare da lui. m Non col piombo, e tanto memo con il vilipendio, risciré l'aggressore re- gime di Roma ad oscurare la gloria degli eroiei Etiopici che in difesa della propria indipendenza nazionale ricorrono ad atti audaci come quello mirante a punire lo straniero Gra- ziani e qualche loro eonnazionale ven- duto allo straniero. La stampa fascism e il suo tragi- co padrone non vogliono ammettere che se santa fu la ribeIlione dell'ita- liani contro la tirannide straniera, non meno santa é la rivolta degli Etiopici contra i loro tiranni. E non vogliono ammettere che l'azione vio- lenta, a gli attentati individuali so- no fa diretta conseguenza di altra azione violenta e di altri attentati alla vita, alla libertzi e all'indipen- denza atrui. E poi ci sono 1e "iezioni di massa" 1e conferenze pubbliche sui pid di- versi temi, artisti, scientifici e poli- cato di difendere yindipendenza del proprio paese! Ecco la biblioteea di centoventi mi- la volumi, ed abbonata a duecento- cinquanta fra giornah' e riviste. Cor: tesemehte il bibliotecario ci mostra alcune opere di autori italiani tra- dotte in russo: le "Memorie di un barbiere" e "Fenicottero" di Germa- netto, l"Mssedio di Firenze" del Guer.. razzi, il "De bellum" di Dante e lo scellerato volume con cui il gene- rale Douro raccomanda l'impiego dei gas C del bombardamento aereo contro 1e popolazioni civili nelle prossime guerre. E qual fervore di tytudil Visitiamo i gabinetti di fisiea, chimica, biologia, radio, televisione. Ecco le aule dove tn' insegnano geografia, disegno, ste- nografia, lingue estere, ecc. Al quar- to piano un'Aeeademia di Studi Mi- litari superiori. Quest'is un locale pel tiro a segno. Ciascuno si iscrive ai corsi che pid lo interessano. Gli inse- gnanti some ottanta e gli allievi sui milleduecento, metd uffieiali e meth soldati . l Ci fan da guide nel labirinto il di- rettore della biblioteca, che é solder- (to, e il vicecomandante della Casa, ;che é um commissario politico di bat- tiiglione avente grado di colonnello Essi ci spiegano che la Casa gorse nel 1931 con i seguenti scopi: jir. nalzare il livello culturale de- gli uffieraux e dei soldati del- la t,pisione di "I'd sveleirne i "397%? procurar mrohiiihsciiGiiiiu; ., r--' fra mate f militari calla. popolazione ed i superior, cogli inferiori. _ Che l'ultimo di questi fini sia staph raggiunto, appare subito a chi con.- sideri 1e persona che Bi affollano in questi locali, tutte vestite di una step- sa divisa color verdogt1olo e tutte inermi, ché il Porto della sciabola é proibito nell'U.R.S.S. fuor di servi- zio, come non é d'obbligo il salute mi- litare. Ufficiali e soldati Si seggon'o l'uno accento all'altro nelle sale, nel- le scuole e nei "eireoli" della Casa con assoluta paritd di diritti. Se si conoscono personalmente, si stringe- no la mano e Si chiamano reciproca- mente "tovarise", Entriamo: sulIe pareti spieeano una. pianta di Madrid ed una carta murale della Spagna, del tipo me', zionato in an precedente articolo, cioé percorsa da un nastro Nero fissato con punte da disegno. Il nastro segue i1 fronte della menu, in tutte 1e sue sinuosité. Le punte permettono Che si sposti il nastro ad ogni nuovo sposea- mento del fronte. L'armata Rossa tie- ne d'oeehio la Spagna . . . Gilt nel vestibolo vi colpisce un'e- pigrafe oro BU nero che dice: "Arti- colo 132 della Costituzione. - Il ser- vizio militate nell'Armata Rossa ope- raia e contadina é un obbligo dh.. more dei cittadini dell'U.R.S.S." Un palazzo dell'altezza di quattro piani, una entrata a uno scalone ri- vestiti di marno, una serie di sale riccamente ammobigliate, dov'é pia- cevole trattenersi per conversare e fumare, con quadri ad olio sulle pa- reti e con alte piante ornamentali fatte venire dal Caucaso: tale si pre- senta innanmutto la "Casa dell'Ar- mata Rossa" di Karkof nell'Ueraina, Che a prima vista non si differenzia da un qualunque club di straricchi d'una metropoli del mondo capita- lista. Ma poi . . . Al prime piano ecco una statua in bronze Che rappresenta un minatore. E che vuol dire laggiii quella scul- tura raggruppante le effigie di due 1a- voratori asiatici ed afrieanit La ri- sposta ' scolpita nel pierestallo e sno- na'. "Per la liberazione dei popoli coloniali". - Ma ci6 che sicuramente non incon- trereste in un club militare di Ber- lino 0 di Parigi, ii questa sala sul cui uscio si Iegge "Part-Gabinet'": l'ufficio del partito comunista, spie- gabila col fatto che nell'Armata Ros- sa sono comunisti il 49 per cento dei soIdati e il 68 per cento degli uf.. ficiali (nei gradi altissimi anche il 90 e il 100 per cento). L'Armata Rossa LETTERE DALLA RUSSIA "It, LAVORATORE" Cosi parl6 one! portavoce dell'Ar- mata Rossa ed a mi che pendevamo dalle sue labbra pareva quasi di so- g'nare udendo esprimere da un tIf- ficiale di carriera quelle parole non - Ma non restiamo indifferenti di fronte a quanto avviene in taluni pae- si. Siamo indignati per i metodi po- litiei introdotti da Mussolini e da Hit- ler, perché son barbarici e anche per- ché Ci impongono enormi spese mili- tari improduttive il cui impiego nel- la produzione sarebbe tanto benefico. Le nostre simpatie vanno a1 popolo abissino, alIo spagnolo, al cinese, co- me vanno ai governi democratici che concedono la liberté. alle loro na- zioni. Tuttavia noi faremo il possi- bile per evitare il confitto, per la spaventosa distruzione di Vite e di ricchezze che produrrebbe, ma - ri- petiamo - la guerra non ci fa paura. Siamo sicuri della fedelt2 e del va- lore delle nostre truppe. Quanto al mantenimento dell'ordine all'interno, la milizia sarebbe pid che sufficien- te. Certo ci gioverebbero altri due anni di pace, perché al loro termi- ne i nostri nemiei non oserebbero phi di attaccarci. E qualche tempo do.. po saremmo noi a muoverci in aiuto degli operai aggrediti dal fascismo .. passeremmo a. lavorare nel fronte della pace, ritorneremmo ad essere quello Che fummo: degli ope- rai, dei contadini e degli impiega- ti. Nell'U. R. S. S. non esiste dis- occupazione. Parlate con migliaia di ufficiali e tutti vi diranno queste stesse cose. - Non, desiderate ancora di questi dolci? E riprende: - Noi non temiamo che il disar- mo ci affami, come 6 il caso pei militari di professions dei paesi ca- pitalisti. Se l'esereito fosse liquidate, - Noi non la temiamo - comin- cia. a dire il commissario. - Noi sia- mo un popolo pacifico che non pen- sa a strappare ad alcun altro n6 pro- vincie né eolonie. Abbiamo terra ba- stante. Anzi, noi vogliamo il disarmo, come ha proposto pid volte il nostro Litvinov a Ginevra ... - Volete dell'altro ciai? - ei do- manda. E poi: II simpatico commissario di cui dicemmo in principio, ci ha ram pre- parare, nella sala degli ospiti, una refezione composta di cioccolatte, pa- ste dolci e dell'immatleabile ciai, du- rinte la quale il discorso cade sulla prossima guerra. Anche Io scopo della fraternizza- zione fra esercito e popolo verme rag- giunto, I, non occorsero sforzi, ché gik la Casa era sorta per la maggior parte con fondi raccolti dagli operai e dai contadini della regione, le cui fabbriche avevano anche fornito gra- tuitamente mobili; impianti elettri- ci ed altro. Per mantenere quest'af- tiatamento la Casa' invita la popola- zione ai propri spettacoli e alle pro- prie feste, ed organizza "ineontri" fra militari e civili. Anche i bambim' ,degli uffiefali sono condotti a incon- (sbbinPdft?e"" "LUULd D V l Tenehdd canto di quanto é qui det.. to , non si é sorpresi nell'apprende- re Che la Casa dell'Armata Rossa di Karkof é frequentata quotidianamen- te da tremila persone, Che salgono a sette od ottomila nei giorni di ripo- so. il Iimite al di la del quale l'impagi- natore lo mutilerebbe spietatamente, come ha gilt fatto ahime, phi volte. E ei rimarrebbe da dire d'un altro aspetto di quest'istituzione molto curioso e hen russo, riguardante Pat- tivité che spiegano le mogli ed i fan- ciulli degli ufficiali nei piii diversi campi, ma 1'articolo sta per toccare Senonché allo sforzo della meme e dei muscoli é bene far seguire il lenitivo del divertimento. Siamo con- dotti a vedere il cinematografo, un'au- la immensa che contiene einquecen- tocinquanta sedili, ed il teatro che ne contiene milleduecento. Quest'al- tro é il circolo degli scacchisti, che qualche volta organizza dello gate fra diverse unité della guarnigione, o fra questa ed i civili. In an corri- doio sono esposte delle fotografie raffiguranti vari altri circoli nell'e- serzio delle loro funzioni: cori, tea- tro di dilettanti, danze ueraine, tar- tare, occidentali, eco. Collo sviluppo del cervello, la sa- Jute del corpo . Ecco la scuola di col- tura fisiea. Ecco la palestra ginnasti- ca dove, nel memento in cui entria- mo, due squadre composte di uffi- ciali e di soldati seminudi giocano una partita di "rugby". Ecco il salone degli alpinisti, dalle pareti coperte di fotografie ricordanti le imprese dei seicento membri di questo circolo nel Caucaso e nell'Altai. tici, di cui ei viene regalato l'elenco pel mese in corso , stampato in co- modo libretto. E si hanno, infine, de- gli "incontri cogli autori": delle rin- pioni in cui gli scrittori di libri ap- parsi recentemente e coloro che li lesscro convengono per chiedere e per dare delle spiegazzioni. at 8t immaginabili sulla bocca di aleun al- tro suo collega oemtdentale. Edallora oggi mentre 1e scriviamo, ci pare di riudirlo seaturire dal di lui animo di comandante rosso con contenuta pas- sione . . . La diminuzione della natalité. e del- la mortalité porteranno inoltre ad un progressivo "invecchiamento" del- la popolazione, nella cui composizio- ne totale aumentano gradualmente d'importanza le classi media e phi alte, e la popolazione femminile ris- petto a quella maschile perché la mortalitk femminile in queste etg é piii bassa. Le conseguenze, eccole. L'Italia di oggi, coi suoi 43 milioni di abitanti, fa memo fiin dell'1talia del 1870, coi suoi 26 milioni. Malgrado la grande diminuzione della mortalitd, la ecce- denza assoluta dei nati sui morti, che nel 1922 era arrivata a hen 471.ft é discesa nel 1936 8. 372.577. Poiché ormai ei si avvia al limite nella ri- duzione del tasso di mortalith, é pres- soché certo che Ia eceedenza dei nati Vivi sui morti si contrarrd ancora rapidamente negli anni a venire. la, politica demografica del regime 3 si pu6 considerare praticalmente i fallita'" _ (Popolo d'Italia, 30 genn.) _ Nonostante i premi di natalitd la campagna demografica ' il ritorno alla tetra, le nobili fatiche del duce, della sua signora e di tutti i gerar- chi, la natalité in Italia continua a detnescere. Neppure Mussolini é rin- scito a risolvere il problema demo- grafico. Ami, da che c'é Mussolini. la natalitii decresce con un ritmo piii rapido. Eeeo la interessante statistica: Saggio di natalité in Italia nati per 1,00 abitanti 1872-75 38.1 1911-15 31.5 1921-25 29.8 1926-30 26.8 1931-35 23.8 1935 23.3 1936 22.2 Chi volesse divertirsi a eomparare! il periodo "demoeratieo" col fascista troverebbe che in quattordici anni di fascismo il saggio di natalitit 6 di- munuito piti che in quarantatre anni di cosi detta democrazia (7.6 per mil- le contro 6.7 per mille). Ma il con- fronto non avrebbe molto sense. 7356.; T".'" fill-f. .. A MEZZO J. E. B., TRAIL, B. C.: C. M. I. I., 65e.; A. D. A. 0., $1,00; J. E. B., $1,00; E. M., 15c.; C. O. 10c.; A. P., 10c.; o. D. A., 50c.; Totale $3,40. CIRCOLO DI CULTURA OPE- RAIA, WELLAND ONT.: $2,00; C. Lo Stracco Me. ; D. Lo Patriello 500.; V. Giovinazzo 25c.; M. Manfredi 259i o. falleari 25c.; Frank Reale AVANTI, 0 COMPAGNI, UTILIZZIAMO QUESTO BRE- VE TEMPO CHE CI RIMANE ! IMITIAMO L'ESEMPIO DEI COMPAGNI QUI SOTTO CITATI! Se la raccolta dei fondi ha preso una piega favorevole, Io stesso non puo' dirsi per gli abbonamenti. Pochissimi di que- sti sono stati fatti a tutt'oggi, cioe', a tre settimane di distan za dal giorno della chiusura della campagna. Cosi' pure i1 Circolo di Cultura Operaia di Windsor, Ont ha sorpassato di cinque dollari la sua quota. II Circolo di Cultura ooperaia di Welland Ont, ha rag- giunto il 90 per cento della quota. Toronto, che finora ha fatto dei versamenti parziali, de- ve percorrere ancora un lungo trafho di strada. Cosi' pure gli altri centri piu' importanti. Chi veramente ha mantenuto e mantiene "ll Lavoratore" sono appunto i compagni antifascisti, i quali - non badando a sacrifici di sorta - hanno dato, danno e daranno sempre senza nessuna posa, ma col fermo convincimento di fare nient'- altro che il proprio dovere, riconoscento la neeessita' della pub- blicazione di questo foglio di battaglia. Intanto vogliamo far notare ai nostri lettori il magnifico esempio e lo spirito di attaccamento al nostro giornale dimo.. strato dal compagno A. Corona di Red Lake, Ont., il quale, da solo, ha raceolto la somma di $20,35, piu' un nuovo abbo- nato. Casi simili, non si verificano di sovente. Solo una proton- da comprensione della neeessita' di mantenere questo, foglio puo' produrre . . . miracoli del genere. Noi vogliamo sperare che di questi . . . miracoli abbiano a verificarsi in piu' parti. Anehis i compagni di Trail, B. C. meritano il nostro elogio per aver gia' completato la loro quota e, secondo il loro dire, la campagna per la raccolta dei fondi continua: ___ _ E' agli antifascisti che noi ci appelliamo aceioeehe' essi non vengano mai meno verso "Il Lavoratore" il quale, ora piu' che mai, ha bisogno del loro aiuto. Con questo numero del giornale iniziamo la pubblicazione delle liste di sottoscrizione che i compagni hanno gia' fatto pervenire alla nostra amministrazione. Karkov, dicembre 1936, Se il nostro quindicinale non avesse avuto una 1.1umerosa. schiera di compagni sempre pronti a difenderlo daglf attagqu insidiosi dei suoi nemici e a sostenerlo nelle ore piu' grlgle della sua breve vita, esso non avrebbe potato rimanere sulla breeeia sinora. L'impero invecchia. Season tl dune Chi e' che mantiene "il Lavoratore,, Oddino MORGARI. 'Lei - Semi, Alberto, quando sa- remo sposi voglio avere almeno tre domestiche . . . - Posso giurarti, amico mio, che non rientro mai a casa ubbriaco. - Nemmeno io. Quando sono ub- briaco dormo sulle scale. --La soeieté dove some impiegato mi ha dato due incarichi. .--Bravo me ne congratulo. .--. Mi ha ordinate di partire im,. mediatamente e di non far phi ritor- no. -Sigrtora, come devo avvisare pel pranzo? Devo dire: il pranzo é pron- to, oppure e servito? --se succede come cemente: i1 pranzo Edibi, John, J. Brunetta, A. Cisterna, J. Lizza, Gul. Malisani, J. Vallorosi, A. Mantella, A. Cavalieri, A. Vagni, G. Frattini, CIRCILO DI CULTURA OPERAIA, WINDSOR, ONT.: $40,00. A MEZZO P. DE LUCA, TORON- TO, One: P. De Luca Me.; Mrs P. De Luca 15c; F. Romagnoli 35c; G. Romagnoli 35c; P. Romagnoli 30c.; M. Faveni 20c.; C. De Luce 25c.; Mrs C. De Luca 25c.; C. Lamberti 60c.; Carlo Toni Mc.; Totale $3.05. doseFik 2%; J. NamoeC6the.; t Pa- linazo 50c.; B, Hecze Mc.; J. Karel 25c.; I. Favio Me.; P. Sego 50c.; B. Bodnan 2%.; L. Favis 50c.; J. Sganko $1.00; A. G. 25c.; T. Koran $1,00; F. Jakovac 30c.; K. Vytes $1.00; R. Zupanich $1.00; M. Palich 75c.; Valenkanic $1.00; P. Baryscuk 50c.; N. Spoziar 50c.; G. Saliak 25c.; S. Pastor 50c.; S. M. $1.00; Tony M. 50c.; A. Ribby $1.00; M. Deeker $1.00; W. Tomich 25c.; W. Davis 25c.; Totale 20,35. KE, Ont.: A. Corona $1.00; J. Bone- cevich Me,; B. Fopovieh 50c.; P. Ki- mace 25c.; N. Toderenchuk 50c.; F. Kosul 25c.; J. Blazinco 50c.; J. Canik 50c.; R. Wilbanks 50c.; J. tgras Ah fgrec, g. FQIkQQ'Qci; I; Ibis-, 25c.; 25c; Me.; 20c. Lei ind A MEZZO A. CORONA, RED LA- ui - Certo, cara, ne avrai cento. - Canto? - Gig ' . ' una dopo I'altra! A. Gagno 18c.; Ibba Antbnio Giammareo 20c.; G. Malaspina B. Ambrogio 26c.; G. Bertone S. Lerino 25c.; Totale $5,83. UMQRESW SOSTENITORI PERMANENT, SABATO, 6 MARZO 1937 29-30mo ver. 29-30mo ver. 29-30mo ver. 29-30m0 ver 21.30mo ver. 29-30mo ver. 29-30mo ver. 26-27mo ver. 11-12mo Vet1 5-60 ver. 5Aio ver. ieri, di sempli- é bruciato! $0,50 0,50 0,20 0,20 0,50 0,20 0,20 0,20 0,20 0,20 0,30

Powered by / Alimenté par VITA Toolkit
Privacy Policy