Angelo Principe' Italian Canadian Digital Newspaper Collection

Il Lavoratore, 17 Sep 1938, p. 2

The following text may have been generated by Optical Character Recognition, with varying degrees of accuracy. Reader beware!

7 , di "pezzi scelti". La parte storica del libro, per esemtpio, comincia cost: "Oggi la nostra Italia , unita, libera, indipendente". E cosi finisce: "...Sia-- Il libro della terza elementare co-- mincia con 57 pagine dedicate alla religione. Ma da pagina 61 a pagina 180, ecco la storia. Inutile una cita-- zione completa. Mi limito a un paio no, libri che si diffondono gratuita-- mente in Europa e nei quali i fascisti si vantano dei progressi realizzati nel campo scolastico. Ma quale differenza fra la qualità della carta, la copertina, la rilegatu-- ra, i cliches di questo libro per bam-- bini italiani e altri libri, anche questi pagati con i denari del popolo italia-- Ho qui sulla mia scrivania un li-- bro, scelto per caso fra una dozzina d'altri: Il libro della terza elemen-- tare. Un libro, quindi, scritto per bambini di 8--10 anni. Il libro non é brutto, anzi. Molte illustrazioni sono scelte fra i capolavori della pittura italiana, e le lettere sono grandi e di facile lettura. Non occorre una grande pespicacia per accorgersi che i bambini italiani di oggi sono divisi in due categorie: quelli che vanno e quelli che non vanno a scuola. Di alcuni rappre-- sentanti dis quest'ultimo gruppo, pic-- coli eroi pallidi, ho già parlato. Ma quelli del primo gruppo, quei "fortu-- nati" che possono essere mandati nel-- le scuole "obbligatorie", che cosa im-- parano? Che cosa studiano nelle scuo-- le fasciste quei bimbi che a dieci an-- ni non sono costretti a guadagnare la vita per sé e qualche volta per la lo-- ro famiglia, che hanno un vestito e forse anche un paio di scarpe quan-- do fa freddo, che possono, se neces-- sario, prendere l'autobus? -- Capirà, signore: non ho avuto il tempo di studiare. Sono stato a scuola cinque anni fa, quando ero piccolo e quando c'era il babbo che guadagnava. A casa, adesso sono io Ha balbettato qualcosa d'incom-- prensibile. Era chiaro: non sapeva leggere. In quanto all'aritmetica, le sue co-- gnizioni si limitano all'addizione, alla sottrazione, ma il tutto al disotto del 201 Disgraziatamente per Giulio, nella bottega, fissato alla parete, c'era un quadretto con una scritta sotto. -- Non vai a scuola, Giulio? ho chiesto. -- Ho già finito gli studi -- mi ha Tisposto con un certo orgoglio. -- Leggi cosa c'é scritto, Giulio -- gli ho detto. Questa é stata la sua risposta. Tut-- favia ho avuto l'impressione ch'egli mi nascondesse qualche cosa; mi é parso cauto, quasi diffidente. Abita con la mamma, due zie e tre sorelle. Non mi é più riuscito di sa-- pere cosa facesse il padre. Malgrado i suoi dodici anni, Giu-- lio lavorava da due anni e mezzo. Ora gli hanno aumentato il salario, il quale ha raggiunto la grandiosa somma di quattro lire la settimana! Prima percepiva precisamente la meta. Egli deve, per questo salario, ogni mattina, prima dell'arrivo del padrone, mettere in ordine la botte-- ga, spazzare, arrotare gli arnesi, at-- tingere acqua alla fonte, ecc. Giulio abita abbastanza lontano, dall'altro lato della piazza del Mercato, in uno di quei vicoli dove, secondo gli or-- dini impartiti dalle gerarchie fasciste, le guide e i fiaccerai non debbono condurre i viaggiatori. -- É lontano -- da due anni; non sappiamo quando ritornerà. Quel tempo lo abbiamo utilizzato bene. Tornato il padrone, Giulio sa-- peva parecchie cose su Parigi, New York, Londra, sulla democrazia, sul-- la Spagna e sui bambini all'estero; ed ecco quello che io sapevo di lui: -- Il padrone é via; tornerà fra una mezz'ora -- mi ha detto Giulio. -- Giulio ed io eravamo già vecchi amici quando, l'altro ieri, mi sono re-- cato dal calzolaio a farmi riparare una scarpa. ROMA, agosto. -- Il piccolo Giulio, magro, poco _ sviluppato per la sua età, dagli occhi neri e dai movimenti nervosi, senza saperlo mi ha fatto riflettere sulla ' questione dell'inse-- gnamento scolastico nell'Italia fasci-- sta. Giulio lavora dal calzolaio d'ango-- lo. Lo vedo ogni mattina dalla fine-- stra e quando passo davanti alla bot-- tega ci salutiamo sempre. a "Io sono l'unico che guadagna" PAG. 2. Bambini che non vanno a scuola Come e' insegnata la storia Quattro lire la settimana L'Italia come i turisti non la vedono Il babbo lontano -- gli E quest'altro: "I 93 balilla della scuola debbono essere divisi in tre gruppi uguali. Di quanti balilla sarà ogni gruppo?". E, finalmente: "L'Im-- pero italiano d'Etiopia é stato pro-- clamato il 9 maggio dell'anno quat-- tordicesimo, giorno di sabato. Quanti altri giorni di quel mese furono di sabato?". E questo, nel capitolo dedicato alla moltiplicazione: "La centuria di Pic-- cole Italiane é formata di 3 manipo-- li ed ogni manipolo -- di 3 squadre. Quante Piccole Italiane?..., ecc. Anche nella parte assegnata al-- l'aritmetica, hanno trovato modo di infilare la propaganda fascista. Per imparare a scrivere le cifre, i bam-- bini infatti dovranno risolvere pro-- blemi come questi: "Il tempo trascor-- so fra la proclamazione del Regno d'Italia e quella dell'Impero é di set-- tantacinque anni. -- Come scrivi in cifre questo numero?". In questa parte _ storica si parla naturalmente della "lotta contro i sovversivi", quelli che "con le loro violenze cercavano di turbare la vita delle citta e delle campagne", men-- tre invece le camicie nere erano for-- mate da eroi disciplinati e giusti. no vostra legge le parole del Duce: Il popolo italiano ha creato col suo san-- gue l'impero....", ecc. Fra questi due "pezzi scelti"' passano più cento pa-- gine di storia trasformata, falsificata, tutta intessuta di panigirici sciovini-- sti, e il tutto devoluto ad un solo scopo;: la glorificazione del duce, '"il salvatore d'Italia", l'uomo che "col suo genio rinnova il ricordo della po-- tenza e della giustizia romana", e la glorificazione della guerra, "scuola di ardimento e di disciplina". E le cifre ufficiali pubblicate in quell'occasione, mi hanno fatto me-- ditare. Îl maestro aveva ragione: -- Nelle scuole italiane non c'é posto per tutti i bambini che, secondo le leggi italiane, hanno -- diritto di ricevere un'istruzione. -- Le classi sono piene. -- Troppi bambini: fino a 70--80 in ogni classe. Una disperazione! Lo Stato ha altro da fare. Se qualcosa fa, lo fa nelle localita visitate dai turisti. Ma qui, invece... Questo maestro mi ha parlato un giorno di una inchiesta sulla que-- stione scolastica. Ecco due ragazzi undicenni, garzo-- ni del fornaio presso il quale, a Ro-- ma, ogni mattina comperavo il mio panino fresco... E il' bambino di otto anni che aiuta dalla mattina alla se-- ra il sarto dal quale mi sono fatto fare un vestito... E una bambina pal-- lidissima che stira tutto il giorno. Appare nella mia mente anche un giovane maestro e mi sembra di u-- dire di nuovo le sue parole disperate: E appaiono + i piccoli martiri della solfara siciliana. Tutti, anche i più piccoli, i più sottili, i meno sviluppa-- ti, che sembrano avere 7, 8 anni, ma che forse ne hanno 11, 12, dicono di averne 15, età in cui, secondo la leg-- ge italiana, é permesso iniziare il la-- voro sotterraneo. E ciò perché sulle loro gracili spalle/ di bimbi pesa la responsabilita di padre di famiglia. E appare nella mia mente Angela, la bambina fiorentina di tredici anni che, con nove fratelli e la mamma malata, -- non ha tempo d'andare a scuola benché lo desideri tanto. Pensando a quello che ho già visto in questo viaggio in Italia e alla gente che ho conosciuto, vedo appa-- rire nella mia mente una dozzina di ragazzi. Ragazzi di tutte le regioni d'Italia. Una fila di faccie sottili, pal-- lide o bruciate dal sole; di occhi neri qualche volta ridenti, qualche altra troppo seri. E mi sembra di udire voci infantili, più o meno rauche, che mi narrano vicende più o meno strane della loro vita. Ci sono per esempio i due fratelli calabresi, Mario e Beppo, l'uno di nove e l'altro di unidici anni, che stanno tutta la giornata -- e un pò di più -- in montagna a far la guar-- dia alla pecore. Non sanno leggere, scrivere o cantare. Beppo é convin-- to che tutto questo non é utile. Mario ha sentito dire che i bambini ricchi di Napoli e di Roma sono costretti dalla legge ad andare a scuola. Qui invece nessuno li costringe ad andare a scuola.. Quest'obbligo riguarda i ra-- gazzi che hanno da mangiare a casa loro e che non sono costretti a por-- tare i denari alla mamma. l'unico che guadagna regolarmente. Faccie sottili occhi seri "Troppo bambini" … e Paritmetica Angela In quest'"Italia nuova" ho veduto bambini non soltanto denutriti, ma colpiti da malattie che derivano da un cibo senza vitamine. A 3--400 me-- tri sui monti, per assenza di mezzi di trasporto, i bambini sono privi di aranci e limoni, che potrebbero ridar _E le strade? É vero; sono state al-- largate, accomodate. Le cifre che in-- dicano i nuovi chilometri di strada costruiti sotto il regime di Mussoli-- ni sono lunghe e grosse. Ma se si guarda la carta geografica d'Italia ci si accorge subito, che quelle strade di cui tanto si parla nei libri di propa-- ganda fascista, servono a scopi mili-- tari o turistici. Nelle zone senza im-- portanza militare o turistica non c'é niente, assolutamente niente. In quel-- le zone, oggi come cento, duecento, cinquecento anni fa, si portano i vi-- veri,. Eacqua,.=. i _malati;--1 --morti«a schiena d'asino; in quelle zone le donne sono vecchie a 25--anni per a-- ver troppo lavorato, per aver porta-- to roba troppo pesante sulle spalle deboli. Modernizzazione? Razionalizzazio-- ne? Si, anche questo. Ma, soppratut-- to, prolungamento del lavoro. Con lui, naturalmente, tanti altri rimasero disoccupati. Prima del fa-- scismo, 241,000 _ persone trovavano impiego in ferrovia; ora questa cifra é discesa a 135,000. Nel 1914 ogni chilometro di per-- corso dava lavoro a 11 persone, nel 1922 a 15; ora ne dà a 8. Un tempo era ferroviere. Lavorò fino al 1922 sul tratto Roma--Napoli. Allora, all'andata, i ferrovieri dor-- mivano in una di queste due citta; al ritorno nell'altra. -- Ma proprio nel 1922 i fascisti scoprirono ad un trat-- to che "quella applicazione delle ot-- to ore era errata". -- E non hanno più avuto bisogno di me -- mi ha detto il vecchio, che vive nel ricovero dei poveri perché lo Stato non gli ha riconosciuto il diritto di pensione. In una piccola città della campa-- gna romana, ho -- incontrato, pochi giorni fa, in un ricovero di poveri, un uomo che, come tanti stranieri, rim-- piange l'Italia di trenta anni fa. Non é tuttavia impossibile che il nostro straniero rimpianga la vecchia Italia che ha conosciuto da giovane, l'Italia rustica, l'Italia degli incan-- ti primitivi. Gli stranieri cl}e vanno in Jtalia narrano che i treni partono in 'ora-- rio, che i padroni degli alberghi non truffano, che sono state aperte nuove strade al traffico automobilistico, ecc. I libri dedicati ai turisti sono anche pieni di cifre: cifre che si riferisco-- no alle spese per questa o quella co-- struzione, per questo o quello scopo. Perciò con grande interesse ho at-- teso un paio d'ore quel giorno, per poter -- dare un'occhiata ai 63 temi svolti. Secondo la dottrina fascista l'uomo deve imporre la sua superio-- rità alla donna. C'erano quindi due temi: uno per i 42 maschi e l'altro per le 21 femmine. -- Quello per le femmine era il seguente: "Cosa pud fare una donna per contribuire alla "È dalla libera composizione nel-- la lingua materna che meglio si può vedere -- come in uno specchio -- la capacita del maestro e la maturita dell'allievo" dice una regola pedago-- rica ben conosciuta. In un villaggio della montagna to-- scana, in un giorno di sole e di festa, mamme, padri, fratelli e cugini ve-- nuti da lontano, sostano all'ingresso della scuola. Avevano le scarpe lu-- cide e le camicette e i grembiuli pu-- liti; portavano fiori e i loro occhi era-- no lucenti. Addossati al muro della scuola, stavano i bambini cui non era concesso di appartenere al gruppo dei bambini "fortunati": ragazzi sudici, coperti di cenci, -- dagli occhi pieni d'ammirazione o d'invidia. Prima di imparare i numeri roma-- ni, i bambini debbono leggere il se-- guente brano e forse mandarlo a memoria: -- "...si adoperano i numeri romani, cioé si scrivono i numeri se-- condo il modo usato dagli antichi ro-- mani, di cui noi siamo eredi diretti. Il nostro popolo sotto la guida del duce, rivive oggi le glorie antiche e porta il segno del littorio nei paesi lontani come un tempo portava nel mondo l'equila romana. E dal giorno in cui si é inizitato il rinnovamento della vita italiana, cioé dalla marcia di Roma, si conta una nuova era che si rappresenta coi numeri romani". Il risultato di questi studi -- com-- preso un programma sempre più lar-- go di esercizi militari -- si ha il gior-- no dell'esame. Le strade...che non ci sono I lavoratori delle ferrovie Ragazzi denutriti donna. Cerano quindi due| Mi ha guardato a lungo e l'espres-- o per i 42 maschi e l'altro|sione del suo volto era ferma e co-- 1 femmine. Quello per le | sciente. era il seguente: "Cosa pud -- Ha capito? -- mi ha chiesto. donna per contribuire alla Io avevo capito. C i | in Itali I temi d'esame numeri romani "IL LAVORATORE" Ho veduto l'aratro di legno. L'ho veduto non una, ma cinque, dieci volte. L'ho vedutovin Sicilia, in Ca-- Ho veduto uomini occupati a tri-- turare per 9--10 ore al giorno la calce usando una mazza, lavoro questo che ovunque si fa usando di una mac-- china semplicissima. E gli uomini, per questo lavoro, percepivano 5 lire al giorno. E tutti avevano famiglia. Questo modo primitivo di lavora-- re é tipico in Italia. Bisogna andare in Oriente, in India o in Cina, per trovare un simile disprezzo del la-- voro umano. Ho veduto in Sicilia, in Calabria, a Napoli e anche a Roma, ragazzi di tenera età che per 8--9 ore al giorno trasportano sulle spalle sacchi di pietre tolte da case in demolizione. In pochissime. solfare si adopera l'elettricità. La forza umana costa cosi poco! 'E la forza di una ragazzo costa ancora meno di una piena forza umana! \ Ragazzi curvi \ sotto carichi di pietra Se poi si va nelle terre arse della Sicilia, nel puzzolente .inferno delle solfare, tante volte descritte con im-- magini palpitanti d'orrore e di pietà, si vedrà che molto non é cambiato. Come cinquanta anni fa, nelle solfa-- re sudano 1 piccoli "carusi", curvi sotto un carico di pietra. L'unica dif-- ferenza, é che cinquanta anni fa non era necessario dire di aver 15 anni. Ora invece lo dicono anche i più pic-- coli, perché tanto si sa che nessuno si prende la fatica di controllare. Ci6 che importa é che nella lista degli o-- perai figurano tutti "adulti". E quei piccoli esseri, che hanno a casa i fra-- tellini che piangono di fame, men-- tono, quando dicono di avere 15 anni. La donna italiana fa oggi, come sempre, la minestra sul fuoco di le-- gna. La Svezia, con i suoi 6 milioni di abitanti, ha 16 volte più fornelli elettrici dell'Italia, con i suoi 43 mi-- lioni di abitanti. E la Svezia ha 40 volte più ferri da stirare dell'Italia. Ma se uno si allontana solo di po-- chi passi dalle vie centrali delle cit-- ta o dalle principali strade di cam-- pagna, troverà abitazioni illuminate da lampade primitive a petrolio o a olio e anche case immerse nel buio. L'elettrificazione? In questo campo l'Italia si trova fra i primi paesi del mondo. Di corrente elettrica l'Italia possiede il doppio della Francia, tre volte di più della Germania, tre vol-- fte e mezzo di più della Svezia. In Italia il 90 per cento degli stabili-- menti di produzione di energia elet-- trica, si servono della forza idrica. Negli Stati Uniti solo il 38 per cento. loro la salute, mentre questi frutti vanno putrefacendosi in pianura, sot-- to gli alberi. grandezza dello Stato fascista e alla felicità della famiglia?". Il tema per i maschi era: "Racconta quale atto eroico, tu giovane fascista, vorresti compiere per lo Stato fascista". Quasi tutti i componimenti comin-- ciano con "Il Duce chiede...", op-- pure: "Benito Mussolini vuole...", o, anche: "Per il bene dello Stato fascista...". Un padre che vuol conservare ai figli la mente sana Due svolgimenti sono stati consi-- derati dai maestri come i più merite-- voli. L'uno era scritto da una bambi-- na, la quale diceva che uno solo era lo scopo della sua vita: avere molti figli, almeno dodici, tutti maschi, e che a tutti i suoi figli fosse concesso di morire per il duce. -- Perché non li manda a scuola? ---- ho chiesto io. -- Lei guadagna ab-- bastanza bene, almeno mi pare. Solo il suo figlio maggiore lavora, no? -- Sa signore -- egli mi ha rispo-- sto serio -- se non vanno a scuola non é perché io non possa mandar-- celi. Ma non voglio che sia sciupato il loro carattere e la loro anima. Pud darsi che un giorno la nostra patria abbia bisogno di uomini con la mente sana. L'altro era di un maschio, figlio di un impiegato fascista. Il bambino a-- veva scritto che era suo vivo deside-- rio di essere 'mandato a mettere una bomba sotto un ponte dal quale fos-- sero passati i nemici e poi di saltare in aria assieme a loro e cosi morire non per la patria, ma per Benito Mus-- solini e per il re. Quella stessa sera ho avuto occa-- sione di parlare con un padre di quattro figli, il maggiore dei quali a-- veva 15 anni, e il più piccolo 9. T' ragazzi non erano mai siati a scuola. Come si lavora Case nel buio Ma agli stranieri si mostrano libri dai quali risulta che nuove strade sono state costruite, che é aumentata l'elettrificazione; agli -- stranieri -- si parla di treni che partono puntuali e di padroni d'albergo che non scor-- ticano i viaggiatori. labria, negli Abruzzi. E un aratro po-- co differente da quello usato cinque-- cento, mille, duemila anni fa in quel-- la stessa terra. Ho anche veduto campi interi lavorati con la zappa, come usano gli indigeni di terre lon-- tane. I giornali fascisti -- in prima fila: il Tevere, il Regime Fasci-- sta, il Popolo d'Italia -- hanno scoperto che "il popolo italiano ha gia' una coscienza razzista" Farinacci, il portavoce piu' sfac-- ciato, e, evidentemente, meglio compensato dall'hitlerismo, de-- dica al problema ormai l'intero suoi giornale, e scrive che*Tin-- teresse destato all'estero dal raz-- zismo italiano dimostra che il problema e' attuale per il popolo italiano" # Il primo passo che gli operai com-- pirono fu l'organizzazione di un Sin-- dacoto unico: -- "Sindacato Nazionale dei Lavoratori del petrolio". Dopo di che posero il problema del ripristino dei salari e quello del miglioramen-- to delle disposizioni " di previdenza sociale. Le compagnie rifiutarono di discu-- tere le richieste degli operai. Nacque-- ro numerosi scioperi, finché le due Le organizzazioni operaie dell'in-- dustria del petrolio erano numerose e quasi tutte debolissime. Non sola-- mente per lo scarso numero degli a-- derenti, ma soprattutto per l'azione disgregatrice -- delle Compagnie, che creavano sindacati bianchi, allo sco-- po di rompere la resistenza dei lavo-- ratori. Nel' 1925 i prezzi del petrolio e dei suoi derivati soffrirono un notevole abbassamento. Le Compagnie ne ap-- profittarono per rivedere i salari, che nel 1932 si trovarono ridotti a circa il 50% di quelli vigenti prima del 1925. La situazione dei lavoratori di-- vento intollerabile. La quantità totale di petrolio e-- stratta dai pozzi -- messicani fu di 1,865,609,088 barili ( un barile é di 150 litr! cirea) con un valore com-- merciale di 3,700,000,000 pesos mes-- sicani (1 dollaro vale 3.6 pesos mes-- sicani). Questo valore, mediante la raffinazione é aumentato del doppio. NeI Messico intorno ai pozzi del petrolio si stendeva la miseria e la desolazione. Le Compagnie conside-- ravano il Messico come una terra di conquista. Il carattere delle Compagnie del petrolio che agivano in Messico, pri-- ma del decreto di espropriazione, era nettamente imperialista. Gli investi-- menti in denaro erano limitati esclu-- sivamente alle -- necessità materiali della produzione, in modo che, ces-- sando il lavoro di sfruttamento dei pozzi petroliferi, non rimaneva nel campo delle operazioni che il ricordo delle ricchezze sottratte. Le Compagnie americane operava-- no contemporaneamente negli Stati Uniti e nel Messico. Negli Stati Uniti, intorno ai giacimenti petroliferi, sor-- gevano fiorenti centri urbani, dotati di numerose opere di utilità sociale e nascevano di continuo nuove atti-- vità: strade, ferrovie, scuole, ospeda-- lì, banche, centri sportivi, ecc. L'espropriazione delle Compagnie del Petrolio operanti in Messico, con decreto del 18 marzo 1938, é l'episo-- dio più importante della lotta antim-- perialista iniziata dalla. Rivoluzione Messicana contro il capitalismo stra-- niero. L'esistenza del petrolio in Messico fu comprovata per la prima volta verso la fine del secolo passato. Fu-- rono due stranieri che iniziarono in forma ' sistematica -- lo sfruttamento del combustibile: Weetman Pearson, inglese e Edward L. Doheny, nord-- americano. Il primo, -- che durante la grande guerra giunse ad essere Ministro del-- l'Aviazione e Controllore dei combu-- stibili dell'Impero Britannnico, alla fine del secolo XIX era un modesto impresario della ferrovia di Tehuan-- tepec. Doheny era un avventuriero. Da Pearson e da Dohery ebbero origine le due potenti Compagnie messicane, collegate ai trust, inglese e americano, che si disputano il mo-- nopolio del petrolio nel mondo. Le perforazioni realizzate fino al 1937 furono 5,743, di cui 2,176 attive. delle Compagnie del petrolio IN MESSICO ; Il problema piu' attuale per il popolo italiano Gian Paolo CLEMENTI L'ESPROPRIAZIONE #In Italia non e' mai esistito un problema razzista. In Italia non e' mai esistito un problema e-- braico. Se questi problemi sono stati sollevati artificialmente in altri paesi, allo scopo di dividere (Continua a pag. 4) -- e veramente sorprendente che siano bastate quattro--cinque settimane per dare al popolo una "coscienza razzista" e per fare del "problema razzista" il pro-- blema piu' attuale per il popolo italiano! In un paese come il nostro, ri-- dotto alle condizioni che tutti conoscono; --# l'Italia e' il paese che oggi consuma meno carne, meno pane, meno latte di ogni altro. paese d'Europ&l?cosi' come risulta dai dati più' obbiettivi, tratti dalle stesse statistiche fa-- sciste, forniti dall'Ufficio Inter-- nazionale del Lavoro; -- in un paese come il nostro, dove, solo per effetto della denutrizione, dal 1934 ad oggi la mortalita' e' passata da 13 a 15 su ogni 1,000 abitanti, -- cioe' 90 mila italiani che muoiono in piu' ogni anno, In tal modo é stata restituita' ai messicani la loro più grande ricchez-- za, che la venalità dei governanti in-- digenti e la rapacità dei capitalisti stranieri avevano alienato. Dopo il decreto di espropriazione é sorto un nuovo organismo, che ha assunto la direzione dell'industria del petrolio. Esso é integrato dai rap-- presentanti del Governo e dai rap-- presentanti del Sindacato operaio e si chiama il "Consiglio Amministra-- tivo del Petrolio". Queste -- constatazioni dimostrane chiaramente che per le Compagnie il Messico non era altro che una colo-- nia di sfruttamento, soggetta alle leg-- gi ciniche e spietate dell'imperiali-- smo. 3) In virtù della maggiore ric-- chezza del sottosuolo, gli investimen-- ti di capitale che le Compagnie do-- vettero fare nel Messico per l'estra-- zione di 1 barile erano di pesos 8.64 mentre che negli Stati Uniti tali in-- versioni ascendevano a pesos 48.12. Le imposte che le Compagnie paga-- vano in Messico erano di pesos 1.20 per barile mentre negli Stati Uniti sommavano a pesos 4.20 per barile. 4) Malgrado tali condizioni favo-- revole per il Messico, le Compagnie vendevano nel Messico il "gas oil" a un prezzo più . caro del 171% del prezzo a cui lo vendevano negli Sta-- ti Uniti. Cosi la "gasolina', la "kero-- sina" e i lubrificanti erano venduti a prezzi più elevati del 193%, 341%, 350% rispettivamente. SABATO 17 SETTEMBRE, 1938. 2) Malgrado questa maggiore pro-- duzione la media dei salari dell'o-- peraio messicano era di pesos 4.68, mentre la media dei salari dell'o-- peraio nordamericano era di pesos 16.13. Dallo studio del conflitto del petro-- lio in Messico si possono trarre alcu-- ne conclusioni interessanti: 1) Dato che il sottosuolo messica-- no é più ricco del sottosuolo degli Stati Uniti, risulta che la produzione media di petrolio per ogni operaio impiegato nella industria petrolifera é dodici volte maggiore nel Messico che negli Stati Uniti. , Nel 1936 il salario reale equivale-- va al 50% del salario reale del 1925. Perciò gli operai chiedevano un au-- mento del 100% sui salari vigenti. Le Compagnie offrivano il 25%. Il 27 maggio 1937 gli operai del pe-- trolio dichiararono lo sciopero. Il 7 giugno decisero di ricorrere al Tri-- bunale Federale di Conciliazione e Arbitrato e ripresero il lavoro. Le Compagnie dichiararono "a priori" che non avrebbero riconosciu -- to le decisioni del Tribunale. E man-- tennero questa loro attitudine dinanzi alle sentenze di condanna che il Tri-- bunale e la Suprema Corte emana-- rono nei loro confronti. Allora il Presidente Lazaro Car-- denas decretò l'espropriazione. Le Compagnie credettero fino al-- l'ultimo che il Governo messicano avrebbe ceduto alla loro volonta: a-- bituate coi governi passati a vincere colla violenza e con l'oro., pensavano che anche questa volta avrebbero a-- vuto partita vinta. Ma si ingannaro-- Gli operai presentarono il loro "memorandum" il 3 novembre 1936. Le Compagnie rifiutarono ogni di-- scussione. parti si accordarono nella convenien-- za di fissare le modalità di un con-- tratto collettivo valido per tutta l'in-- dustria. Francesco FROLA. ex--deputato di Torino.

Powered by / Alimenté par VITA Toolkit
Privacy Policy