Angelo Principe' Italian Canadian Digital Newspaper Collection

L’Italia Nuova, 23 Dec 1939, p. 3

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ll Natale nelle sue _ soavi leggende P ICCOLI, un vecchio canuto canuto picchia alla vostra porta. Egli ie Venoto da lontano , dal suo regno di so- gno e di mistero, su di una slitta tirata da renne, per in- coronare diraggi d'oro la vo- stra gioia. _Piccoli, un veochio canuto canuto picchia alla vostra por- ta, No, non abbiate paura di lui. E' il pill buono ed il pit] generoso dei vecchi e Heme sulla terra solo una volta al- l'anno, perché ama i bambini e sa che il Natale é la%saa dei bambini. Donde viene? Nessuno sa clov'egli abbia il suo castel10. dove abbia il suo regno. Ma dicono che i moi vasti domi- ni siano nel more di una stil. la e che pdssi l'anno costruen- do tutto cib che egli dana, con grande prodigalith, nella nottc gioconda, in cui l'urmanitk ri. volge il p-ensiero ed il more alla le.sy,genda di Betlemme. Veste tutto di rosso: un gran- de giubbone, calzoni aceoseiati, berretto orlato di pelo, stivaloni alti. Ed ha una barba lunga e fluente ed un volto rubizzo. Ha la voce dolce, uarezzevole, che trova un'eco pyofonda in o- gni cuore. E dovunque egli pas- sa, lascia una seia di luce. Si chiama "Santa" e balzb, nel Tempo dei Tempi, dalle vec- chie leggende che si tramanda- vano 1e genti cristiane. Si de- Vi invita a venire a visitare il suo negozio dove voi con- staterete come 33 interessante vedere tutto Ci?) che vorrete dare quale regalo di Natale ai vostri parenti ed amici. Il Sig. Marcel Verville ha ora un dipartipento completo d'accessorii per casa quali: al gik della Ditta Dupuis Fréres Limitée Ct MOBILI . RADlI 0 MACCHINE DA CUCIRE O MACCHINE PER LAVARE O STUPE O TAPPETI 0 LINOLEUM O MATERASSI 0 SCOPE MECCANICHE 0 ARTICOLI ELETTRICI O GHIACCIAIE MARCEL VERVILLE AXIV - No. 51 LAMPA DE d'ogni Genere. piil bassi prezzi KERVELLE _',lrjirii'rA1aiUt tlUOVult 1i:,ir:,,_-,/_-ii_l,-sl/ _ N st?, quindi alla luce delle Inver- ne fumose, all'ombra dei grandi focolari, su cui scoppiettavano i ceppi natalizi. E, non appena si destb, egli volle scegliersi un regno. Lo cercc) in ogni angolo della terra, ma non lo trov6. Da_opertutto erano egoismi, odii, rancori. Dappertutto era l'insi- dia. Dappertutto era densith d'ombra. Ed allora cert?) il suo regno oltre gli oceani, oltre i monti, oltre l'azzurro del cielo. - Dtemi un regno dove fio- risea il fiore dell'Amore! - e- gli diceva nel suo andare. Cammina cammina cammina, passb di mondo 1n mondo. ' Ma i venti rabbiosi, gelidi, di- speirdevano la sua v"oce, bronto- lando: -- Che cosa ie l'Amore? E' u- na fola creata dagli uomini, una maschera per celare i loro egoiv smi e le loro eocupiseenzif. .. Cammina cammina cammma... F per cento, per duecento, per tre- _ cent'anni. . . . Giunse ocsi nel Cuore di una stella/ dove ogni cosa brillava,1 dove i campi erano tutti fioritil di gigli e di rose, dove i ruscellil cantavano dolci canzoni, dove il mare era tutto seintillante, qua- si le onde, invece di spume, si frangiassero di diamanti. . . E sui monti altissimi erano corone di pini tutti d'oro. E d'o- ro erano le rocce e d'oro e'rano le gole degli uecelli, che aveva- no quasi delle voci umane e can- tavano uniti: Qui fiorisce alfine i1 fiore Della gioia e deli'amore-. Allora "Santa" digse: "Qui fonderb il mio regno!" Nel lungo viaggio, r suoi ca- pelli si erano fatti canuti, il suo dorso s'era incurvato, la barba gli era cresciuta lunga e fluen- te. Ma it suo cuore era rimasto giovane e puro, come quello dei ie fatto di luce, di bontir e d'a- bimbi. Ecco perché il suo regno more. E siccome era nato sulla ter- ra, egli non volle dimenticarla ed amb, degli uomini, quella enparte tutta bianca, che rasso- migliava ai eampi di gigli del suo regno e che si chiama in- fanzia. .. E per dimostrare i1 suo amo- re, egli, tutti gli anni, ala stes- s'ora, sulla stessa slitta, tirata dalle stesse renne, ritorna sullra terra, he visita 1e citth ed i vil- iaggi, pieeyia, a tutte 1e case do- ve sono bin bi, per portare ad essi il raggio d'oro della gioia, fiorito nel suo regno di lace. E' quesiahl; sefflplice leggen- da, tutta fiorita di poesia, che 1e generazioni intessono sulla <9 pn..o-0clbu-u-u-U.0-I .4 "'""'t COTNOIR CAPPONE Lezioni di giorno e di sera ed anche per corrispondenza 1231 St. Catherine W. " PLateau 3962 SCUOLA DI DISEGNO HENRI Masson-Loranger Avvocato 132 St-Jacques O. A PAPER IN EVERY ITALIAN HOME" Montreal Montreal Montreal, Sabato 23 Dicembre 1939-XVIII simbolica figura di Santa Claus I bimbi l'ascoltano cheti, con raccolta beatitudine, nell'attesa gioconda del Natale. E, tutte le sere, prima d'andare a letto, guardano, attraverso laf dine- stra, il cielo e si domandano con un senso di perplessitir. "Da quale parte giungerk Santa Claus?" E cercano d'indovinare, tra le miriadi di stelle, qual'é quell, nel cui cuore si aderge il castello d'oro del vecchio rubiz- zo e benefico. Santa Claus is nel loro pen- siero, nel loro cuore, nei loro sogm. - _ L'attendono impazienti, gli scrivono delle letterine affettuo- se, confidandogli i loro deside- rii, sollecitandone la vista nelle loro case, chiedendogli la sua predilezione. Per i bimbi, la vita si svolge nella dolce poesia delle leggen" de, giacché essi non intendono la realté. E Santa Claus giunge, infat- ti, con il fardello dei suoi doni, Che lascia un po' dappertutto: dinanzi al focolare, o ai piedi dell'albete Che troneggia, carico di nonnoli e di frangie d'oro, nella casa, raceolta nella, giocon- dit,h: oppure nelle lunghe e ca- paci calze, attaccate alle spal- lette del letto. _ Giunge, il vecchio bonario, quando i bimbi dormono, perché essi non lo ved'ano e perché pia- ce anche ~a lui Che la sua per- sona sfugga alla loro euriosit2 e continui a vivere un po' nel mistero ed un po' nel sogno. Ed te forse in questo mistero ed in questo sogno tutta la-Poe- sia del NataTe. Disse. il Re alla bella Regina: -- Che cosa vuoi ch'io ti do- ni, per farti felice? Ed ella rispose: _ -- Io voglio Che itfun giorno dell'anno io mi accosti a-tutti i bambini del mio regno/ per farli felici. "Ail jie piacque lo slancio del- la sua Regina e, poirgetidtile un calendario, le disse: ___rP-,.. ,r __ Qui Sono i trecetiti)gttrttan- tacinque giorni dell'anno. Sce- srli pure _que_110 che Jsi1'1 ti piaceg. "19' la liegina seefse il 24 di- cembre. - -irke la guardb sorpreso e 1e chiese: - -lYerchi, hai Scelto il 24 e non il 25, giorno cioé in cui ri- corre i1 Natale? A La Regina, che era anche sa- pientt, rispose: - Perché la festa porta sem- pre un po' la malinconia del do.- mani. Nella 'vi'gilia invece, "ie J'apsia, ie l'attesa di cib Che ah- cora dovrk avvenire. Sla. 'Si, anche cosi per i piccoli. Infatti, il declinare del Natale li trova gih stanchi ed annoiati. L 'giocattoli lucenti non hanno pits essi que.lyiaTesistibile,fasci- no di ieri. Tutto pare che co- minci ad avvilupparsi, lenta- mente, nell'ombra della noia. Ma vi b quhlche cosa che rima; -"-__ . ' ' . T . ne Vlva nella loro amma bianca: il ricordo di Santa Claus. Santa Claus, in una leggenda forge memo poetica, si chiamb sempli-cemente Nicola ed era un vescovo. Amb molto i bambini, perché in essi il santo sentiva una viva eco del paradise. E, Se mal non narrano 1e crona- che, fu i1 primo a raccogliere intorno a se i piccoli, nel giorr no del Natale, per continuare nei secoli l'impulso che sentim- no i pastori di Betlemme, prima di recarsi alla grotta. glorifi- cando il Signore, che si era fat- to uomo, eom'era state annun- ziato dai _profeti e dagli spiriti celesti. _ La tradizione si perpetué quindi specialmente nei oaesi a nord de)l'Epropa, dove i1 sranto aveva svolto la sua grande mig- sione, bandendo il vangelo di Cristo. _ Ma ha delle lievi varianti. Per esempio, i pieeini olande- si hanno 1a fortuma di ricevere tre volte alla'nno i doni natali- zi. I primi, San Nicola li laseia cadere sulle case, dai comignoli, E I; felicitk é solo nell'atte- IVoti piu' Ardenti Nella mistica poesiache caratterizza questo scorcio dell'anno, il Natale torna a noi con tutte le sue dolci promesse, suscitando in (more nuovi palpiti di affetto e nell'animo sentimenti vividi di bonti e di amore, esternati con la tra- dizionale usanza dei doni e delle espressioni au- gurali. I doni e gli augurii oltrepassano iconfi- ni, attraversano i mari, superano gli spazi, e rag- giungono le persone care anche piis lontane, pro- curando loro gioia e conform in questi giorni Che sono tra i pii1 belli e ricordevoli dell'anno. Purtroppo, nel vecchio mondo, straziato dal- la guerrar varii paesi trascorreranno il prossimo santo giorno natalizio nel lutto e hella tristezza. Nazioni sono in lutto, eitti1 sono distrutte, navi di continuo vengono inabissate tra i vorticosi flutti del mare e popolazioni intere si vedono co- strette ad abbandonare le proprie case e le pro- prie terre per fuggire senza una méta fissa e senza speranza di scampo. .. Giungerk ad esse la voce consolatrice degli Angeli di Betlemme ? Per questi infeliei Si levano dal cuor nostro voti ardentissimi, affinché ben presto possa dile- guare dal loro animo ogni motivo di tormento e di lutto. Tomi per essi la tranquillitis, li allieti presto un novello benessere, e possa lo spirito natalizio, Della poesia che nessuna lotta e nessuna guerra, per quanto folle e fratricida, riescono a spegnere, riuscire di conforto ai loro cuori af- f ranti. Noi italiani abbiamo la fortuna di vedere 1a nostra Patria fuori del nuovo conflitto ed in una situazione di confortante calma e serenité per l'opera provvida e lungimirante del Duce Che nulla ha omesso per evitare agli altri popoli la catastrofe bellica. Il Duce si adopera sempre a favore della pace, e possa la sua fatica essere coronata dal successo. Sebbene il domani delyumanitil sia quanto mai incerto e tepebroso, la speranza non abban- dona gli, uomini di buona volonti1. La speranza é sempre l'ultima Dea o soccombere. L'angeliea voce della Notte Santa si diffon- da consolatrice pel mondo, e faccia si che alla gloria pel Signore si unisca anche la pace per gli abitatori di questa vaile di singulti e di lacrime. _ Giulio ROMANO, La Notte di San Silve- La Serata del 20 Gen- stro alla Casa d'Italia I nai0.alla Casa d'Italia Con 1e pits belle promesse di entusiasmo ed animazione pre- sentasi 1a festa che la notte di San Silvestro avrsVluogo nella Casa d'Italia per dare l'addio all'anno che ci lascia e salutare quello novello. an," Come ~si ricorderh, gli anni scorsi questa festa -si' i, svolta nella nostra Casa d'Italia in maniera brillantissima, e eit) fa prevedere un pieno successo an- che per la notte del prossimo trentuno dicembre. i nostri eonnarhdnali vorranno parteciparvi in gran numero ed animati dal massuno _et1tusia- smo. Si avranno lietissime danze accompagnate da un'ottima or- chestmhed i1" ristotapte avrir a disposizione (tel pdbblief"tuttri quanto é necessario per celebra- re degnamente il prsssreggio del vecchio al nuovoranno. Gli organizzatori provvedono all'organizzazione della serata con grande impegno, certi che _ . -AvVOCATI- 10 ST. JAMES STREET WEST Stanza 506 - Telefono: PL. 6453 DI SERA PER APPUNTAMENTO. . E. H. S. Piper, B.C.L. Bernard Nantel, B.C.L. " Cottgulentet J'."Bruno Nantel, Ll.L., K.C. PIPER & I nostri lettori sono stati di gig) informati cigga la serata da ballo che dovrix svolgersi il 20 dell'entrante gennaio alla- Casa d'Italia, per iniziativa del n0- stro Dopolavoro, i cui dirigenti si ad6pelranso coll' il massimo im- pegno nei-preliminari lavori di preparazipne. Sark una festa lietissima, piena di attrattive, ed i cui proventi son destinati a favore delle nostre opere as-' sistenziali e per la musica del Dopolavoro. ' - Tali motivi indureranno di certo i connazionali ad aecorre- re in fella r3115 Casa d'Italia ove tutto'saré pred-isposto in manie- ra da assicurare a1 pubblico il massimo SVago. _ I biglietti sono in vendita al tenuissimo prezzo di 34 cents. Gli interessati he facciano ae- quisto al pits presto, e cerchino di indurre i proprii conoscenti ed 'amifri a non privarsi della promettente serata Che perse- gue anche nobilissimi fini di solidarietél patriottiea.' NANTEL- PAGINA-3 , J Ji ' i} , t J) f,

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