i CINZANO 1riikgoIn'g Diversi mostri connazionali, confermando i loro fervidi sen- timenti di patriottismo e le sim- patie dimostrate verso i corsi di lingua italiana in Montreal, hanno fatto pervenire le loro offerte a favore delle nostre scuole, secondo si pub rilevare dalla 1ista.c11e qui appresso pubblichiamo. Capuano & .Pasquale......L....$10.00 Alfredo Di Blrasio..................... 5.00 Dott. Ferdinando Mancuso 5.00 Silvio Violanti.....,........................ 5.00 Dott. Carlo 31elillo.................. 2.50 Quello dei generosi oblatori costituisce un magnifico esem- pio elre merita di essere larga- mento imitato da culoro Che so- no in grade 'di fare altrettanto per il bane delle scuole di ita- liano the If nostra collettiviti deve avere 'particolarmente a cuore. C0NNAZI0NALI ! FLOHIO ill marsala PER LE SCUBLE DI ITALIANO cooperate compatti per la Bef-ana Italiana l Il vermouth per eccellenza In tutti i negozi di Vini e Liquori. $1.60 le F este Natalizie acquistatei Prodotti Italian; per Eccellenza gozi di 6) La sera del 14 corrente, da-! vanti ad un attento e numeroso uditorio, il dott. Liborio Lattoni tenne l'annunziata sua nuova lezione sulla storia della lette- ratura italiana, trattand'o il sog- getto: "Caratteristiehe e scrit- tori principali dei periodi della! Storia della letteratura italianai antecedenti al Settecento." Ne} diamo qui un riassunto, certi! di far cosa grata ai nostri let- tori. I La "Storia letteraria" d'una nazione -- comincib il dott. Lat, toni --.?s Ira narrazione ordinata déllo svolgimento della sua let- teratura. Essa, per?s, non solo tratta dei componimenti lette- rari, ma anche della vita degli serittori, delle loro qualith mo- rali e intellettuali, delle condi- zioni dell'epoca in cui vissero e scrissero, e di tutte quelle altre circostanze che poterono in qualche modo influire su le pro- duzioni del loro ingegno. Noi iniziamo questa sera lo studio della Storia letteraria italiana durante il periodo detto "Setteeento;" perb, ts bene co- noscere prima, anche se in modo limitato, qualche cosa dei pe- riodi antecedenti: per cib, dirt, brevemente di essi. " Come é noto, prima di tenta- re una letteratura sua propria e in'una lingua propria, l'Italia coltiv6, oltre il basso latino, 1e lingue provenzale e francese; e questo sotto l'iniluenza special- mente dei trovatori di Francia e di Provenza, di cui molti pas- sarono in Italia e vi trovarono ospitali accoglienze nelIe varie corti di principLe Signori. Non fu Che verso il 1230 che si comincib a serivere in quella lingua, che poi doveva assurge- re a lingua nazionale letteraria delira penisola. Da detta epoca fino ai giorni nostri, si distin- guontt sette periodi, di un Sedo- lo ciascuno, nella storia lettera- ria d'Italia. Il prime periodo é detto "il periodo delle origini" 0 "Due- cento", cioé il secolo XIII. Nella storia politica d'Italia, questo periodo corrisponde alla lotta della Casa di Svezia, che rappresentava il ghibellinismo monarchico, col guelfismo papa- le sostenuto dalla Casa d'Angi6, che trionfa a Tagliacozzo nel 1268; e' col guelfismo democra- tico, il cui dominio s'instuara =Ain Firenze nel 1282. CENTRO CANADESE DI STUD! ITALIAN! Nuova lezione sulla Questo tempo, benché breve, ie d'un'importauza capitale, poiché in esso si vengono a fondere insie- me i tre elementi forma- tori della letteratura ita- liana: J'elamento ecelesia- stico, il cavalleresco e il nazionale. La chiesa cristian-a - deo la caduta per opera sua del paganesimo -- a poco a poco prevade ogni campo, si frammischia in ogni istituzione: esercita, quindi, somma influenza anche sulla letteratura i- taliana. L'elemento cravalleresco, che fu straniero ed impor- tato in Italia, ha anch'es- so una grande influenza su 1a letteratura di questo passe; sebbene esso non abbia trovato la sua ma- nifestazione artistica se non nel campo delle cro- ciate. Quello che pub dirsi Ye- lemento speciale dell'Ita- lia fu il popolo, i1 quale, uscendo dalla bdrbakfe che dilagava da un capo al- l'altro della penisola, ri- tornava con la mente e col cuore all'antica eivilth ro- mana, che A?ra il vincolo di fratellanza fm le genti italiche. Questi furono i tre ele- "L'ITALIA NUOVA", Montreal 23 Dieembre 1939 menti che diedero in questo pe- riod'o la materia dell'arte del- l'Italia, che si luminosamente rifulse nel glorioso Trecento. In questo Primo periodo si distinguono varie tendenze, o scuole: (a) la siciliana, con a capo Federigo II e il suo segre- tario Piero delle Vigne, e con loro Mazzo Ricco da Messina, Ruggeri di Puglia, Ranieri da Palermo, ed altri scrittori. L'a- more cantato dai poeti siciliani, pallida imitazione di quello dei porvenztali, ie un umile omaggio di, lode e di servitt1 reso alla donna. I concetti sono spesso ricavati da sottili e ingegmosi confronti fra cose fenomeni del- la natura e stati e affetti del- la'nimo; lo stile é quasi sempre uniforme, ferddo e artificioso. La lingua che usano (cosa sin, golare!) ie generalmente un to- scano misto di sicilianismi e di provenzialismi. Non tutta per altro la scuola siciliana pecea di freddezza e di convenzionlismo. Parecchi poe- ti, accostlandosi al popolo, han- no un po' di grazia e d'affetto e attingono alla realth della vita domestica. (b) la scuola toscana, detha anche di transizione, e nella quale si distinsero fra, gli altri,' fra Guittone d'Arezzo, Chiaro Davanzati, Guido Orlandi, Ciae- co dell'Anguillara e Maestro Ri- nuccino. L'antica poesia tosca- na é anche pits artificiosa e 1am- biecata di quella dei Siciliani; ma é 'anehe"piis varia e canta spesso soggetti politici e sati- rici. Pero, anche in Toscana si ebbe una maniera di poetare pits natunale e sehietta. (c) la scuola bolognese. Bo- logna, la dotta Bologna, colla sua antica e celebre Universiti diede nuovi spiriti al canto d'a- more. Guido Ihainicelli della no- bile famiglia dei Principi fu il grande ispiratore di questa scugla, e serisse, fra l'altro quella celebre canzone "Al cor gentil ripara sempre Amore." Bologna coltivo anche la poesia popolare e quellla politica. (d) 1a scuola religiosa della verde Umbria, ispirata dal gran Santo d'Assisi e da' suoi Fran- cescani. (e) la seuola dell'Italia set- tentrionale. Nel settentrione d'Italia, prevalendo l'uso del provenzale, hen poco fiori la li- rica volgar:e, come attesta anéhe Dnte. Vi prevalse pure l'uso del franeese eoi suoi poemi caval- ler.eschi. Queste le varie scuole del pri, mo periodo della storia della letteratura italiana. -r. Il secondo periodo, detto pu- re toscano o Trecento, politica- mente corrfsponde aileth della supremazia dei guelfi sine al- l'abbattimento degli ordinamen- ti democratici determinate dal tumulto dei Ciompi. E' questo il secolo d'oro nella storia della letteratura italiana; il secolo di Dante, Petraarca e Boccaccio... Dante, possiam dire, guarda al passato; i1 Petrarea e il Boe- caecio all'avvenire. L'opera dan- tescra é la sintesi potente d'una eiviltk.che muore; quella del Petrarca e del Boceaccio, Yau- rota luminosa d'una civilth Che serge. - nostra Letteratura Il terzo period-o (secolo XV o Quattrocento) ir i1 periodo della Rinascenzac Chi osservasse que- sto periodo soltanto in relazio- ne con quello precedente, e non col seguente, sarebbe forse trat- to a giudicarlo come un periodo di decadenza; ma non fu cosi. "Il quattrocento - scrive il Carducci __ fu secolo di pas- saggio, un po' staccato, un po' anarchico, ma tutto fermentato e fecondo di tnasformazioni e fenomeni nuovi." _ -La produzione dei tre "grandi treeentisti era stata individuale e sopra tutto toscana; nel quat-, trocento la letteratura diventa: Nazionale. Non solo Firenze, ma Napoli, Ferrara, Bologna, Roma, Milano, e molte altre del- le cento belle citth d'Italia, di- vengono centri importanti di cultura, sedi di letterati e di studiosi. Questo periodo é caratterizza- to dalpamore per le ricerehe e gli studi dei classici. "Nella quiete della eonfedera- zione formata da Lorenzo dei Medici __ dice i1 Caducci - la poesia italiana risali dalle stra- de e dalle piazze nei palagi e nelle reggie." Gli Sforza Mila- no, i Bentivoglio a Bologna, i Gonzaga a Mantova, gli Estensi a Ferrara, furono i grandi me- cenati di questo periodo: fra i migliori serittori, nominiamo Jacopo Sannazzaro, Matteo Ma- ria Boiardo, Luigi Pulci e An- gelo Ambrogini, detto il Poli- ziano. - Il quarto periodo (secolo XVI 0 Cinquecento) ie il periodo clas- sico. Politicamente esso corri- sponde al tempo della terribile contesa fra Spagna e Francia per il predominio sulla penisola italica, che finisce col trattato di Castel Cambresis nel 1559; e della lotta fra Ia Chiesa Ro- mana e la iRforma che termina con la chiusura del Concilio di Trento nel 1564. E' questo i1 period'o pii1 glo- rioso e fecondo nella letteratu- ra italiana; quello in eui si svol- sero rigogliosi i semi gettati nel tempo, del rinascimento. "L'unith italica - dice il Car- ducei -- non risultb mai cosi evidente nell'arte come in que- sto secolo: parve che l'Italia, nell'imminenza del suo sfacelo politico, intendesse affermarsi con ogni vigor che 1e avanzava a chiarirsi e ad affermarsi na- zione". .. Fra gli serittori di questo pe- riodo citiamo Ludovico A-s = riosto che E") il terzo dei _ grandi poeti italiani, il per- fezionatore dell'epopea r0- manzesca con la sua cele- bre e principale opera f'0r- lando Furioso": Torquato ca. Il Trissino e il Rucel- lai, per la tragedia. Nicol6 Macchiavelli, e il Giambul- lari, il Vasari, il Cellini, per la prosa. Fra i novel- lieri, il Firenzuola, il Graz- zini, Leonardo Sal-viati, e Benedetto Varchi. - . Tasso con il suo poema "Gerusalemme Liberate". Pietno Bembo, cardinale; Luigi Alemanni; e Gaspara Stampa, per la poesia liri- H quinto periodo (secolo XVII o Seicento), é il pe- riodo della decandenza let- teraria. E' questo il tempo della preponderanza spa- gnuola sino a1 trattato d'A, quisgrana del 1748: eta) tri- ste poltiicamente, moral- mente, Ietterariamente. Dominano il gesuitismo, il manierismo, l'artificiositiy in ogni manifestazione non solo dell'arte, ma anche del- Ia vita in genere. Il Marini, l'Aehillini, il Preti sono il prpdotto di questo secolo. . . Per?, notevole in questo periodo te la prosa scenti- fica, che fu il resultato del risveglio degli studi specu- lativi, promossi dai filosofi meridionali e specialmente da Giordano Brdno e da Tommaso Campanella. No- tevoli anche gli scritti di Galileo Galilei. Nel 1690 si fondb, quale rimedio l'"Areadia", da Ma- rio Crescimbeni, di Mace- rata, e Giovanni Vincenzo Gnavina, calabrese. Ma, il rimedto stint per essere peggiore del male. . . Va notato in questo pe- riodo Pietro Metastasio, romano, Che seppe elevarsi col suo bell'ingegno a1 di- (O) Chiedetelo in tutti i neg?- zi italiani del Canada] $1,75 la bottiglia mtlEllHythtith sopra delle arguzie, re e -gonfiezza, che zarono il Seicento. In questo periodo, é notevole 1a prosa scentifica, in eui si di- stinsero -ptineipalmente Giovan Battista Vice, filosofo napole- tano (1668-1744), che allarga, per cosi dire, le hasi della filo- sofia della storia nei suoi "Prin- cjpii di una scienza nuova": e il sacerdote Lodovico Antonio Muratqri di Vignola (1672-1750) autore, fra 1e altre molte opere degli "Annali d'Italia." Questi, concluse il dott. Lat- toni, i periodi antecedenti a1 Settecento glorioso che noi stu- dieremo pit. particolarmente du- rante questo nostro anno acea- demico: queste 1e caratteristiche e gli serittori piis notevoli di quei periodi. Fra breve 1a luce ritorna, e gloriosa, sul firma- mento della Storia della lette- ratura italiana, e brilleré. di fiamma alta 1purissima su di esso; rperché dell'arte lettemria italiana si pub dire quello che Gabriele D'Annunzio diceva del- l'Italia stessa: "o sempre rinascente, o fiore di tutte 1e stirpi, aroma di tutta la terra, Italia,_ltija, l." Si vende in tutti i negozi italiani del Canada. 'ge :r" I. Chojil':' ist.'. s.isir"sii,ljit't" VE|L ",A. (43$: _ lb w. 'rtitlj,l.rjlll'J' fEflHfl'ClllgAifl'SLW a $3.25 la bottiglia grande Pagina-5 sdolcinatu- caratteriz- h 1 I