Ma se Vince PAsse? Allora si, che ce la faranno paga- re! . . . Cosi dicono altri. Questo tortuoso ragionamento rivela una stupidiU incorIcepibile. Prima di tutto Passe tum vincerh, perché non ha vinto finora, .e 1e forzeJiehpm: gressd e della eivilti1, acquistano, pgni gimpo che passg, maggior vigore e slancio per ridare al mondo la gicurezia, la libertit e la pace. Chi spera, pensa o teme il contrario, fa oppra disfattista, dimostra di avere la vista corta; senza volerlo o determinatamente, si schiera dalla parte del ne- mico. Ma anche dato e non concesso che PAsse vineesse, nulla pub impedire agli italo-canadesi di essere 1eali citta- dini di questo Paese e di compiere ogni sacrifizio per il Canada. A coloro che non furono mai fascisti, -che dimostrarono sempre la loro Iealtirverso il Canada, dieiamo: it tempo di finirla con le lotte personali, eon 1e chiac- chiere, con le dichiarazioni alla stampa, con gli ordini del giorno, con 1e manifestazioni parolaie che lasciano il tempo ch: trovano. Bisogna agire ed agire seriamente. Bisogna svolgere un programma .organico, realizzare opere concrete. Quelli che sono alla testa di organizzazioni italiane, non possonoA permettersi il lasso del quieto vivere. Se essi sono veramente sinceri, hanno l'obbligo sacrosanto di lavorare, di attuare utili iniziative, di guidare le nostre masse con fermezza di propositi e con instaneabile tenacia, Altrimenti tradiscono il loro mandate e diventano i peggiori disfattisti. A quelli che furono fascisti diciamo: Voi avete parte- cipato ad interminabili attivitii, avete dato denaro, lavoro, entusiamo per le organizzaz,ioni e per le opere fasciste. Avete poi penato e sofferto. Ebbene, adesso is giunto il mo- mento di rifarvi una nuova vita. Come prima v'ispiravate al simbolo littorio obbedendo agli ordini del Duce, dei con- soli e dei gerarchi e raccogliendo Pitt tardi amarezze e disil- lusioni, cosi oggi guardate al Canada, cultivate Pamore ed il rispetto per questa Terra di adozione, fate interamente il vastro dovere verso il Canada e non' dimenticate 1'Itaiia, l'Italia libera e bella, PItalia che risorgerit domani, quando saranno quetate 1e passioni del conflitto, piis grande e glo- riosa, nella divina espressione del suo genie, del suo incan- to,_della sua poesia, della sua civilta. 9ualeuno avanza timori, paure e supposizioni fantasti- che. Paura di che cosa? Quake pericolo vi minaccia se com- pite il vostro dovere verso il Canada? Esistono invece gravi pericoli se vi rifiutate di collaborare col Canada. Paura it sinonimo di slealti1 e di vigiiaccheria. Chi non ha il corag- gio di fare il suo dovere, non ie degno di far parte della comunité nazionale canadese. Se poi sono incompetenti o mancano di spina dorsale per. adempiere il loro compito, non rimane altra scluzione Che quella di ritirarsi in buon ordine, lasciando ad altri piil idonei e qualifieati la cura e la responsabilith di attuare un programma di azione, come is imposto dalle esigenze dell'ora che volge. Che cosa dunque bisogna fare? Semplicemente agire. In questa magica parola si racchiude tutto un programma. Agire. Far rinascere la fede in sé stessi, nel proprio avve- nire. Uspire all'aperto. Risvegliare gl'impulsi generosi del.. I'apima. Fare qualche cosa per il Canada, come verremo esponendo in seguito. This lis YOUR Country 18. FIGHT for lie Enlist NOW! N egli scorsi giorni abbiamo voluto tastare un pb, come suol dirsi, il terreno. Abbiamo voluto conversare, discutere, ascoltare opinioni e giudizi diversi. Queste prese di cantat- to hanno gicvato a qualche cosa. Qualcuno ci ha candida- thepte detto: "Che cosa dobbiamo face?" _ , W-rt ,, Oeeorre capire che l'azione del giornale, per quanto utile e necessaria, non ie poi il tocca-sano per guarire tutti i mali. Noi non pretendiamo, e non sarebbe del resto nostro compito, metterci alla testa delle organizzazioni dei movi- menti e delle opere che la collettivitil italiana del Canada 'e chigtmata ad assolvere, Noi diamo le direttive, discutiamo 1e idee, fiancheggiamo gli sforzi individuati e collettivi, aiu.. tiamo con tutto l'entusiasmo possibile, ogni buona inizia. tiva, ma kiseiamo naturalm-ente ai gruppi costituiti, agli enti italo-canadesi, ai singoli individui, il compito di agire, drdimostrare coi fatti 1a perfetta aderenza a quei principi di cui abbiamo l'onore e 1'orgoglio di essere assertori. I COMPITI DEL GIORNALE . . . E QUELLI DEGLI ALTRI _ . Dope tutto il giornale non ie un minhstero delle pubbli- che attivitis, ma una palestra d'idee, un mezzo ausiliario per raggiungere certe finalitit, per le quali si rende indi. spensabile la collaborazione di tutti. "CHE COSA DOBBIAMO FARE?" V Ciir tuttavia non significa che bisogna rimanere fermi in una posizione d'ineertezza e d'indeeisicne ed aspettare dalla Provvidenza i mezzi' della salvezza e della redenzione, quando questi mezzi sono alla nostra portata, sono in noi stessi, nella nostra fede,mella nostra volonth, nel nostro cuore e nel nostro cervello. Quel che t avvenuto prima della guerra, quel che anco- ra oggi sotto altre forme si verifica in certi settori, e cioé la baldoria fascista, ie dovuto ad un complesso di circostanze nelle quali mclti individui si son trovati come presi in una rete, Senza molte possibilith di difesa. Non vogliarntr, e non possiamo scagionare coloro che furono effettivamente re- sponsabili dei guai e dei dolori inflitti alla nostra colletti- Vita, ma ammettiamo che vi furono casi di assoluta buona fede, vi furono persone ingannate e traviate, specialmente in mezzo alla classe lavoratrice. Ma una volta intesi su questo punto, vogliamo dare prova della nostra generositk e di quel senso di misura e di equilibrio che non ei abbandona mai, anche quando lo sde- gm) e la passione politica ci consiglierebbem all'invettlva ed alle frasi dure e taglienti. _ . Per comprendere il nostrqlinguaggio, bisogna consi- derare i tempi eccezionali in cui viviamo, bisogna tener presente che i palliativi e le parole dolci e melliflue non servirebbero che a perpetuar'e una situazione divenuta im.. possibile ed intenibile. La nostra critica é potuta sembrare troppo viva e pun- gente, specialmente allorché mettemmo in luce le gravi re- sponsabiliti1 di coloro che si arrogarono il, diritto di guidare i nostri connazionali per una strada che non era la giusta, miseonoseendo il fatto essenziale ed indiscutibile che le attivitk degli italo-canadesi devono essere principalmente e quasi estlusivamente rivolte ai problemi del Paese in cui si Vive, si lavora, si progredisee, del Paese di cui si é diven- tati cittadini, del Paese che ci offre le massime garenzie di libertit, di protezione e di sic11rezyra. Nel mettere a nude la situazione della collettivith ita.. liana nel periodo che precedette e che segui la diqhiarazione di guerra del giugno 1940, abbiamo necessariamehte dovu- to usare qualche volta parole aspre e roventi, hen sapendo che a nulla sarebbe va1sc eereare di coprire la. piaga sangui- nosa e bruciante aperta neIIe carni dei nostri emigrati in seguito a cireostyyze she non occorre ormai ripetere. COSTRUIRE 5. Combattere 1e voci del disfattismo, 1e manovre occulte e palesi degli amici dell'Asse. E questa un'opera importantissima di resistenza morale, da compiersi indivi- dualmente e colleUivamente, senza posa e senza interruzio- ne, Gli occhi del pubblico canadese e delle autoritis canadesi sono rivolti a noi, con speciale attenzione. Noi siamo osser- vati e studiati, quando forse meno lo erediamo. Mostriamo dunque che sappiamo compiere il nostrc dovere, senza in- fingimenti e senza timori. Marciamo con la testa alta. Noi non abbiamo bisogno di chiedere sense a nessuno quando siamo sieuri della nostra health e della nostra onesth. L'ORDINE FIGLI D'ITALIA 6. Riorganizzare l'Ordine Figli d'Italia. Questa vasta associazione ha subito un arresto Che non puo perpetuarsi. IL VOLONTARISMO ITALIANO LO SPIRITO DELLA RESISTENZA 4. SVolgere opera di canadianesimo. Educare ai dir- veri della cittadinanza canadese. Illustrare le istituzioni canadesi. Insegnare la storia canadese, Rinvigorire Pattae, camento verso questo Paese. Promuovere conferenze, corsi d'istruzione. Le Societk italo-canadesfi potrebbero acqui- starsi meriti indiscutibili in attivitk di questo genere che segnerebbero il primo passo verso il completo rinnovamen- to spirituale della nostra collettivitk. 2. Campagna per i'risparmi di guerra, per l'aequisto dei "War savings certificates". Osservate quetlo che fanno in questo eamiro gl'italiani degli Stati Uniti. Qui e'entra Pinteresse personale oltre che il motivo lpzitriottico.'Noi vorremmo vedere dei grandi iaduni d'italiani pér dare im- pulso e vigore a questa campagna, ppme Si fa a New York, a Chicago, ed in tutte lt' citth ameifeane. Vorrenimo poter pubblicare liste di sottoscrittori e cifre imponenti. Vorrem- mo pater mostrare un contributo importante e vistoso da parte della nostra collettivith. Non vi pare the sia questa una prova tangibile, lodevole e meritoria di partecipare alto sforzo di guerra? I faseisti lo facevano e lo bapevano fare in altri campi. Basta sfogliare le vecchie colhslzioni dei setti- manali "L'Italia" ed il "Bollettino Italo-Canadese" per per- suadersi che g'italiani versarono migliaia 9 migliaia di dollari per opere andate in tumo. Perché adeiiso non fare lo stesso per opere doverose che rimangono e che aggiungono eredito, prestigio e rispetto al nostro nome? 3. Campagna per il reclutamento. Migliaia di giovani italo-canadesi sono sotto 1e armi. Molti sono gik caduti glio- riosamente in combattimenti oltre oceano. Bisogna onorare i Vivi ed i morti. E nostro desiderio segnalare i nomi italia- ni che appaiono nei quadri delle forze armate canadesi. Bi- sogna essere fieri di questi giovani che si preparono ai duri cimenti del domani. Noi vorremmo che ei fossero eomuni- cati i nomi dei soldati italo-canadesi per includerli in un albo di onore. Vorremmo che le soeietk italiane facessero un Censimento dei Ioro membri e dei fiirli dei loro membri che sono arruolati nell'esereito. Vorremmo che si tenesse vivo e vitalt nelle riunioni, nei comizi, ed in altre manife- stazi-oni sociali, lo spirito volontaristico italiano che ha tradizioni pobilissime e vanta uomini come Garibaldi, San- torre di Santarosa, e mille altri che impugnarono 1e armi ed offrirono it loro sangue per la difesa dei popoli oppressi. IL RISPARMIO DI GUERRA CON TRO IL DISFATTISMO I. Sottoscrizioni per la Croce Rossa Canadese. La campagna per questa nubile e benefiea istituzione deve avere 1m carattere Permanente. S'is fatta qualche cosa in passato, ma a sbalzi, senza la necessaria eogstinuitis. Biso- gna persistere, perseverare, sviluppare quest'opera in e- stensione 'ed in profonditic Create in ogni comunith un comitato Permanente. Coordinare ed allacciare il Iivoro dei diyersi gruppi. Dove is posgibile riunire gli enti interessati, sotto un'uniea guida, avvantaggiandosi dell'assisterrza, mai negata, dei comitati eanadesi. Quando pensiamo a quello Che si ie fatto per la Croce Rossa Italiana durante la guerra abissina, per le scuole faseiste, per le "Case, d'Italia", etc., etc., non troviamo aleuna scusa plausibile per la tiepidezza, la 'trascuraggine e la noncuranza. che si dimostra per la Croce Rossa Canadese. ", _ _ . Sarebbe molto comodo fare il "neutro" mentre la gio- ventis s'immola sui campi di battaglia, mentre d'attorno arde l'ineendio della guerra piil spaventosa e erudele che la storia ricordi, mentre Pumanith sanguina nella via tormen.. tosa e tormentata che dovrh condurr,e all'alba di una nuova civiltk. . " , PER LA CROCE ROSSA E ritorniamo alla prima domanda: Che cosa dunque bisogna fare? Se dobbiamo esprimere 1e nostre vedute, ecco alquni utili Suggerimenti per le soeietiy italiane, che valgono ugualmente per i singoli individui: Ci sono poi i cosi-detti v"neutri"---eomr the son sospesi e che Dante porrebbe nel limbo di quelli ehe "visser senza infamia e senza lodo". Ma l'infamia c'is. I "neutri" sono disfattisti della peg- giore acqua. Essi insinuano il malcontento, la sfiducia, Patr. bandono. Bisogna guardarsi da costo-ro. Non dare ascolto am; lm'o seioeehe, per quanta riprovevoli, dieerie. Ognuno vede che non is sufficiente fare la parata, in- viare espressioni fcrmali di lealth ai giornali, esibire in mine modi la propria vanitit e creifere di aVer fatto il pro- prio 'dovere verso il Canada. Ci vudle ben auto. Sono i fatti e le opere che contano. La guerra nan si vin/te con 1e parole, ma con le azioni, con la lotta e col saerifiziir. Anno I, N. 14. 'its:::':) j &a l r Toronto, Ont., 18 luglio, 1942. . Cosi la vita della nostra eolleuiviti1 assurgeri1 a nuove altgzze e noi avremo 1'orgoglio ed il corppiacimento di aver preparato un miglicre desitino per le generazioni dei gio- vani-sangue del nostro si1ngue---che aspettano e sperano. A. BERSANI. A necessario che i vari gruppf italiani sparsi nelle vaste zone di questo Dominic, siano allacciati dal giornale, che é il solo mezzo di,collegameno di cui oggi possiammdi- sporre. Le attivitil degli italiani di Winnipeg 0 di Calgary, rispeeehirte nelle cclonne della "Vittoria", possono essere di esempio agl'italiani di Toronto 0 di Montreal, e vice- versa. , cooperare alla Vittoria delle Nazioni Unite sulla eoalizio.. ne fascista commando buoni e francobolli del Tesoro ca- nadese. E la forma piil sem- plice, comoda e meno rr. sehiosa di difendere Ia no- stra liberO e di salvare gli interessi massimi-ideali e materiali-del Canada e del.. l'Italia. Ed ora un'ultima raccomandazione. Per ogni aiuto che noi possiamo dare, rivolgetevi al giornale con animo fidu- cioso. Scriveteci liberamente. Comunicateci i vostri bisogni e le vostre aspirazioni. IN QUESTI GIORN I SIAMO RIU- SCITI A FAR ASSEGNARE UN IMPORTANTE INCA- RICO AD UN GIOVANE E VALOROSO PROFES'SIONI- STA ITALO-CANADESE, LA cur DOMANDA ERA STA- TA RIGETTATA PER IL FATTO DELLA SUA ORIGINE ITALIANA. Le autoritk capadesi sono pronte e riparare ogni ingiustizia che venisse usata ai danni della nostra gente, quando noi possiamo provare la nostra sineeritk e la nostra lealté. C Bisogna riformarla su nuove basi. Bisogna chiamare nomi- ni nuovi e volenterosi alla direzione dr essa. Bisogna che POrdine Figli d'Italia ritrovi la sua strada, si adegui alla situazione attuale, pmsegua la sua opera di assistenza ed innalzi la bandiera della libertia e del progreSSo. Cottfidiamo che ogmmo fara' la sua parte can ammo lieto e MV reno, come si conviene a gente Che ha coscienza delle proprie 'tiv sponsabilita', e fn Jora siamo grati a tutti per l'arccrglienza a/ michevole e fraternauhe vormw no accordare al ttostro direttore. NSHO stesso tem-bo il nost'ro dir remove si time a disposizione del.. le Societe' italiane d'i mutuo soc, Corso, alle quali desidem paw lave per illustrare il program- ma di azione del giomje. Speriamo Che dalle societa' stesse parta l'invito. Come e' far cile nature, non si tratta di pro- paganda politica di nessun gene- re, ma semp-licemente di opera di pure patriottismo. Non vi dor vrebbero essere dunque dissensi ne' voci discordanti. In quests discuss/ani e scambi di vedute, si studieranno i mezzi di una migliore e piu' efficace collaborazione con le Autorita' e col popolo canadese' hello sforzo di guérra e nell'adempimento dei compiti che spettano a tutti i cite tadini, senza distinzione di classi e di nazionalita', in questo perm! do di guerm. UN'ULTIMA RACCOMANDAZIONE 7. Uscire all'aperto, non *nascondere il bene che si fa, ma additarlo ad esempio. Stabilire trd gruppi e gruppi una fraterna cooperazione; cercare di unirsi, di federarsi quan- to pin is possibile; armonizzare le attivitk dei diversi soda- lizi; abbandonare gli egoismi e 1e ristrettezze di vedute; guardare in alto e lontano; aiutarsi reciprocamente; rinsal- dare le fedi e lt volonti1; creare uno spirito di collaborazio- ne e di fiducia nell'avvenire. ll nostro direttore, Rev. A. Bsrsani, ha in questi- giomi ini.. ziato un giro fra gl'italiemi, con lo scopo di visitare gli esponenti maggiori della nostra collettivita', e cioe' i dirigenti dei nostri soda, lizi, compresi ooloro che furomo alla pesto. delle organizzazioni fa! sciste o proftsciste. GUARDARE IN ALTO E LONTANO E' dovere AVVISO a chi tocca Rassegna settimanale di pensiero e di azione "LA VITTORIA" The only Italian newspaper published in Canada ( VICTOR Y ) Dalia nativa Apricena, in quel di Foggia, il sig. Palermo emi- grb negli Stati Uniti nel 1920, e due anni dopo Si stabili a Toron- to, dove oggi vive con la sua, bella faanigiiis, composes della moglie Signora Anna e di quat- tro gioielli di figlioli, Michele, Francesco, Giovanni e Vittorio, quest'ultimo cosi chiamato per festeggiare la sua rielezione, av- venuta con una stragrande nMur- gioranza, alla carica di Business Agent della locale dei sarti. L'opera del Signor Palermo é particolarmente notevole nel mo- vimento operaio della classe dei sarti. Aveva appena 15 anni al- Iorché s'iscrisse nel moli del- 1'Cnione, e poiché per norma sta- tutaria i1 limite di eta prescrit- to per I'ammissione i, di 16 anni, egli dovette dire una innocente ' Ci g grate aggiungere alle ade- #ioni ed ai consensi, che hanno (finora confortato Popera del gio- l'rnale, la parola autorevole ed a- michevole di un uomo di fade e di azione, i1 quale, per la stima generals di cui gode, per il suo passato, per le lodevoli attivitis sociali svolte come un apostolato, per la dirittura politica e la, per- fetta coorenza. ai principi demo- cratici, merita i1 nostro attestato di plauso cordiale e sentito. Quest'uorno é i1 Signor Luigi Par- lermo, Business Agent della Lo- cale Italiana dei Sarti. Approvaziom Sig. L. PALERMO 926 Avenue Rd., Phone MO. 5170 Le mie attivita antifasciste, sin dalla prima ora, sono ben note agl'italiani e perci6 ho il vantag- (Continua a pag. 4.a) Quando diventammo cittadini di questo Paese, giurammo fedelta al Canada. Adesso siamo arrivati a1 memento di dimostrare coi fab. ti di essere degni del nostro giura- memo. Come lavoratori italiani che hanno il loro pesto nelle fab- briche, nei campi e nelle officine, che hanno aiutato nella forma.. zione delle unioni di m-estiere partecipando a1 movimento ope- raio, che some giventati parte integrals del Canada, noi dob- biamo occupare il nostro pesto di responsabilitk nella grandi crisi attuale che ie 1a pin grave che' la civilté, abbia mai affrontato. II giornale "La Vittoria" ha fatto e sta facendo un immense lavoro in conformitk di questi principii. Rimane agl'italiani il dovere di dare 1a massima coope- razione perché il giornale pro- gredisca e raggiunga i suoi ob- biettivi. 'Il disorientamento degl'italiani in Canada, in seguito alla guerra, necessita indubbiamente di una nuova direttiva. Occorre cioé chia- mare a raccolta tutti gl'italiani per una genuina e completa cooperazione col governo del Ca- nada e delle Nazioni Unite, per assicurare la Vittoria finale di csse, la liberazione delle nazioni vittime del fascismo, 1a libera- zione dell'Italia stessa dalle orde naziste a fasciste per renderla unita ed indipendente come i no- stri antenati ed i nostri eroi la. vollero allorché sparsero tanto sangue per la sua gloria. Facendo cit) noi non facciamo null'altro Che il nostro dovere, principalmente verso il Canada, nostro Paese adottivo che ci of- fri e Ci offre tante belle opportu- nitk di progresso economico e sociale. Poco ascolto per6 fu, date alle nostre continue asserzibni. I fatti hanno tuttavia provato che noi eravamo giusti ed avevamo ragio- ne. I Mari e compagnia si tro- vano oggi in Italia, mentre pa- recchi nostri connazionali che ciecamente seguirono 1a loro dot- trina si trovano ora a1 campo di concentramento. Abbiamo visto nascere in Ca- nada diversi giornali antifascisti, nel passato. La vita di alcuni di essi é stata molto breve. Altri durarono per qualche tempo. Ognuno di essi ha fatto il pos- sibile perche gl'italiani del Ca- nada percorressero 1a via gi'usta e non si lasciasisero ingannare dalle false glorie e dagli ideali del fascismo e trascinare dai suoi agenti alla rovina. bugia, tanta viva era la sua an- sia di partecipare alle latte per l'affernazione ed il progresso del- le classi lavoratrici. Da queWepo- Ecco intantoha lettera da lat inviataci: ca Ia'sua vita Tu tutta dedicata. con nobile entusiasmo alPorganiz- zazione dei sarti italiani, di cui egli é oggi uno degli esponenti piit quotati e stimati. , Troviamo il Signor PPalermo attivo anche in altre opere, come P0rdine Italo-Canadese, nel quale ricopre la carica. di Supremo ur. ficiale, nella Societal Mazzini, nel Comitato pro Croce Rossa ed in moltissime altre utili iniziative che rivelano Puomo s.empre di- sposto a far del bene ed a propu- gnare 1e causa giuste e meritorie. Toronto, Ont., 16 luglio 1942 Caro Signor Direttore, Ho Ietto con attenzione il giornale "La Vittoria" sin dal suo primo numero. All'infuori di un'intervista avuta tempo fa, it questa la prima volta Che mi ae- cingo a commentare I'opera del giornale stesso e hello stesso tempo a trattaro di altri sogget- ti della massima importanza in quest'ora cosi tragica ed afflitta per il popolo italiano, amante di liberta e di progresso soeiale.