Angelo Principe' Italian Canadian Digital Newspaper Collection

La Vittoria, 17 Apr 1943, p. 2

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"aoimtmmtsooooooooooooourooooy Gli agenti dell'Asse e i ne- miei della democrazia, spe- cialmente quelli che si sono infiltrati nelle file del movi- mento sinarchista, hanno au- Fin dallo scoppio della guerra, i soldati repubblica- ni spagnuoli, i liberi tedeschi e i membri delle brigate in.. ternazionali qhe sono nel Messico, avevano messo la loro esperienza e i loro ser- vizi a disposizione del gover- no messicano, ma l'offerta sino a quesle momento non é stata 'riCiiifi'a' Anche i profughi spagnuo- 1i desiderano premier parte alla battaglia contro l'Asse, ed hanno un'organizzazione di quadri pronta a collabora- re con qualsiasi formazione messicana 0 pan-americana. Egli ha parlato davanti a quasi 600 delegate di Unio- ni, rappresentanti 1,380,000 membri, ed ha sostenuto che il Messico non avrebbe dirib. to a far sentire la sua voce alla tavola della pace se i soldati messicani non conco- ressero alla Vittoria. Le Unio- ni operaie messieane rag- gruppato nella Federazione del Lavoro messicano (C.T.- M.) hanno addestrato circa trenta mila membri per ein- que anni con sistemi milita- ri, e molti di questi sono an- siosi di premier parte alla, lotta contro il "scismo'p11 attivamente. 'qM0ooM00ooo00oM0ooutolaooo Angola di Ossington & College Sts. TELEFONO - ME. 1154 Lombardo Toledano ha sollevato l'interesse pubblico su questa questione, in un di- scorso pronunciato davanti alle Unioni operaie messica- ne, nel quale.ha invocato la necessité di mandare a com- battere un corpo di spedizio- ne messieano di volontari, costituito da 40 mila soldati. Si insiste per la formazione di un ',s, fCorpo di Spredizione Messicano 7 Specializzato in ri- cette farmaceutiche Intanto una missione mili- tare messicana, presieduta dal capo di Stato Maggiore Salvador Sanchez, studiera i teatri bellici durante un viag- gio nel Nord Africa. Egli non é il solo fautore, il ministro degli esteri Eze- quiel Padilla e il generale Joquin Amaro, comandante della' zona dell'Istmo, sono aneh'essi fav6revoli a questa idea. Il Presidente Avila Ca- macho ha dichiarato che l'e.. sereito messieand non sara mandate all'estero, ma Lom- bardo Toledano ritiene che il Presidente non sarebbe contrario ad un corpo di vo- lontari che andasse oltrema- re. Titté Tii0G'GfiG". (ON-AT ----Si sta prospettando la pos- sibilit2 della formazione di un corpo di spedizione mes- sicano, ed uno dei principali fautori 'di esso é Vincente Lombardo Toledano, capo del lavoro organizzato nel- l'Ameriea Latina. Page 2 Yearly Subscription $2.00 Single eopy-5 cents. Advertising rates on application F ARMACIA Italian Weekly Newspaper Published every Saturday of the year by "La Vittoria" Publishing Company 274 College St. -...-. Room 9, - TORONTO, Ont. Organ of the Italian-Canadian Unity Committee For Victory of the United Nations ,. Girolamo Malisani, President BALLS ENNIO GNUDI, Managing Editor (Victory) "Dopo che il nostro convo- glio era state attaccato, fra l'Irlanda e Murmansk, tre volte da aeroplani e da sot- tdmarini, giunsi a Mur- mansk. Ma neppure li sono riuscito a riposarmi. Il nostro convoglio era bombardato mattina, pomeriggio e notte. Abbiamo avuto quattordici incursioni in un giorno. Ho tenuto il conto dei bombar- damenti avuti in 38 giorni. Siamo stati bombardati cen- tosedici volte. Poi mi sono stancato di tenere il conto. L'immobile dove abitavano tremava ogni volta che la citté era bombardata. Ogni, Ne riferiamo i brani phi interessanti : Sono andato a Murmansk per conto del Governo degli Stati Uniti. W. Pearson, che per quattro mesi, durante l'anno scorso, é state in due porti russi, co- come tappresentante del di- partimento della marina mercantile di guerra degli Stati Uniti. L'Ufficio di guerra ha re- so di pubblica ragione un rapporto del capitano Axel m"' "Tutto dipende dalla que- stione se i governi dei paesi ad alto tenore di vita inten- dono adottare direttamente una politica di espansione e di complete impiego di mano d'opera, oppure tentino, cio' che sarebbe in ultima anali- si fatale a loro stessi e agli altri, una politica di prote- zione del loro tenore di vita, con restrizioni ed esclusio- "Sarebbe relativamente poco concedere la cittadi- nanza inglese dopo la guer- ra a tutti coloro Che hanno combattuto e lavorato per la Gran Bretagna e per le Na- zioni Unite su suolo inglese - lfa osservato l'editoriale. Il Times ha scritto in un e- diforiale che il destino dei profughi del mondo dipende daIla politica ehg'si persegui- ré. nella sfera eeonomiea. . IL TIMES di Londra ha avvertifo che im ritorno da parte delle grandi potenze ad "una politica di restrizio- ne ed esclusione" nell'immi- grazione dopo la guerra, sa- rebbe "fatale". ll, imertimentt del "Times" di londra Essi sostengono che il Messico deve sfruttare la si- tuazione e far quattrini ven- dendo materie prime agli Stati Uniti, per riassettare l'eeonomia messicana che é in fallimento. Gli ambienti operai ritengono che la que- stione di mandare soldati messicani oltremare, diver- rg presto una questione d'at.. tualité e sarfy la prova del- Yunitfy messicana in tempo di guerra. mentato Ia loro propaganda contro ogni partecipazione attiva del Messico nella guerra. t'tnian del 'pupnlo russo vista da M iffitiale americano "I russi odiano gli aviato- ii nazisti. Ci si rende conto di eio' quando si vede una squadriglia dopo l'altra arri- vare sulla eittir. Si cerca do- vunque posto che possa ser- vire di rifugio e si bestemmia tutto il tempo. Ma per i rus- si gli areoplani non signifi- cano interuzzione del lavo- ro. Gli searicatori lavorano fino a che cominciano i pri- giorno dalla finestra si vede- vano venire gli aeroplani, u- no grande e quattro piccoli. Appena si scorgevano da lontano, la gente si affretta- va ad andare nei rifugi. Per- fino i cani e i polli andava- no nei rifugi. Ognuno era or- mai abituato a continuare il suo lavoro fino all'ultimo se- gnale d'allarme, e molte per- sone continuavano a lavora- re anche durante le incursio- ni. I cannoni anti-aerei co- minciavano a tuonare. Ce- rano molti cannoni anti-ae- rei: su questo non e'é dubbio. Non appena gli aeroplani u- seivafio dalle nuvole, le bat- terie cominciavano a spara- re, e molti di essi non torna-, rono mai indietro. . 2. Intensificare la propa- ganda antifascista tra le grandi masse emigrate, dan- do a questa propaganda un contenuto omogeneo e un carattere nazionale, al diso- pra degli interessi e dei pun- ti di vista di individui, di gruppi, di partiti e di classi, col solo fine di aiutare la causa delrItalia e delle Na- zioni Unite. 1. Promuovere l'intesa dei movimenti antifascisti italia- ni stabiliti nei vari paesi; Diehfaro subito, perehé non sorgono equivoci, che queste Comitato non é e non vuole sostituire il Comitato Nazionale Italiano. E an: dle che la proposta della- costi- tuzione di questo Comitato di coordinazione non signifi- ca aggiornamento o rinuneia alla formazione del Comita- to Nazionale. Il Comitato di coordinazione avrebbe i se- guenti seopi: E' per cio' Che, trascuran- do ogni ahalisi sulle ragioni che hanno determinate que- sto stato di cose e rinuncian- do ad ogni recriminazione o atto di accusa, mi permetto di laneiare un invito alle masse antifasciste per la co- stituzione di un Comitato di coordinazione e di orienta- mento dei movimenti liberi alpestero e di aiuto al popo- lo italiano. Non lo faccio nella mia qualita di Presidente del- 1'"Alleanza Garibaldi", ma in nome mio particolare, nel- la speranza di contiribuire a rafforzare la lotta e a Chia- rire il panorama italiano al- l'estero. E' inutile insistere sulla disorganizzazione del- le forze antifasciste, Che a- giseono fuori dei confini del- la patria. Mentre la quasi to"-'" talité dei movimenti liberi degli altri paesi ha gia sor- passato la fase del settari- smo e dell'incomprensione, la nostra emigrazione politi- ea, in contrapossto di quanto avviene in Italia, presenta tuttora un quadro 'frarnmen- tario e caotico. "d Tale condizione non va certo alla causa. Carissimi amici, In seguito all'invitb che ho ricevuto da parecchie parti, ho, deeiso di indirizzare a un certo numero di organizza- zioni e di amici antifascisti la presente lettera. L'Onorevole Dott. Francesco Frola propone la costituzione di un Comitato di coordinazione e di orientamento dei movimenti liberi all'estero e di aiuto al popolo italiano. Eeeo la lettera di Fran- cesco Frola: Per l'unité dei movimenti italiani gio- "Alla maggior parte dei marinai americani piacciono "I russi sono rudi ma cor- diali. Sono cortesi e felici. Sembrano assolutamente si- juri di vineere la guerra. Tutto é preso seriamente. Gli uomini che si vedono la- vorare sul molo sono soldati in licenza che vengono dal fronte. Invece di godersi la lieenza essi lavorano sui mo- li per aiutare a spedire i ri- fornimenti ai loro compagni. Le donne, robuste, alte e ben piantate, fanno il lavoro di un uomo con un orario di un- diei ore giornaliere. Tutti si nutrano di minestra e pane nero. Nessuno si lamenta, se non contro i tedeschi. Mi piacciono i russi. Essi sanno per cosa stanno combatten-l do. mi incendi. Gli operai non specializzati lavorano fino a che il fumo delle bombe é tanto denso Che impedisce loro di vedere. Che fegato ha, quella gente! Per quanto pe- ricoloso fosse il loro lavoro essi lo faeevano allegramen- te. Non ho mai visto un rus- so scoraggiato. Le associazioni e le persone che ricevono questa mia co- municazione e la approvano A solo scopo di affrettare la costituzione del Comitato, si potrebbe convenire che esso sia formato da,un mem- bro per ogni organizzazione aderente (Il Presidente o il SegAtario) e da un certo nu- mero di personalitir antifa- sciste, che saranho proposte dai rappresentanfrdelle or- ganizzazioni stesse. Questa lettera non hti il car2ttere di 11tl documento definitivo, riar"i,'aaingnte di un richiamo e di un'indiea- zione. E neppure intendo, per aver assunto questa ini- ziativa, essermi acquistato speciali diritti o, ipoteehe sul- la formazione del proposto Comitato di eoordipazione. Altri fini potranno essere opportunamente indicati. Quello che, a mio parere, ur-" ge, é uscire dalla situazione angosciosa e vergognosa in cui ci troviamo e avviarci in- sieme per il eainmino dell'u- nit2 antifascista. 4. Organizzare una cam- pagna di solidarieth e di aiu.. to al popolo per mezzo della propaganda in direzione dell'Italia (stampa illegale, radio, ecc.) e realizzando Il-. na opera di chiarificazione del problema italiano presso i govemi e i popoli delle Na- zioni Unite, in modo di evi.. tare un'eventuale "darlaniz- ,razione" dell'Italia e perché sia rieononoseiuto, fin d'ora all'Italia di domani il diritto di disporre liberamente dei propri destini, fuori di ogni coazione ed intrigo. 7. Preparare il primo Con- gresso Antifascista interna- zionale all'estero. 5. Studiare e prospettare, tra gli Italo-Americani e gli amiei d'Italia in generale, 1e basi e le conaizioni del ri.. sorgimento economico della nostra patria, nel dopo guer- ra; 6. Adottare i mezzi op- portuni per affrettare la co- stituzione della Legione Ga- ribaldi. 3. Incentivare la collabo- razione delle masse italiane emigrate coi popoli e coi go- verni dei paesi in cui risiedo- no, col proposito dell'aumem to della produzione e della repressione della Quinta co- lonna (avendo di mira spe- cialmente i faseisti italiani) ; "La Vittoria", 17 Aprile, 1943 Quel ragazzo pensava quello che diceva, egli ave- va visto come me, la conten- tezza di questa gente, quan- do arrivavano i materiali belliei. Quando un paese sta combattendo per la sua esi- stenza, come quel paese sta faeendo, i cannoni gli areo- plani hanno un significato. Tutti noi che siamo stati 151 ci rendiamo conto del senti- mento di gratitudine che vi é dappertutto, e in particolar modo verso i marinai ameri- "Non appena le navi si av- vieinano al molo essi si pre- cipitano in frotte per vedere gli areoplani e j earri arma- ti Che portiamo loro. Se il p0- polo americana potesse ve- dere come apprezzano i ma- teriali che mandiamo loro, certo sarebbe pif1 soddisfat- to". E questo ragazzo mi se: i russi". "Un giorno stavo parlando con un ragazzo americano, fuori del mio uffieio. Egli mi disse: "Certo questi russi ei aTutano molto, é Vero?" Ne convenni con lui. Bisogna inoltre scatenare una formidabile pressione morale che renda infine pos- sibile la costituzione della Legione Garibaldi. E questo Congresso che dovrh organizzare l'opinione pubblica perché sia ricono- sciuto al popolo italiano il diritto di disporre liberamen- te deipropri destini. E siamo particolarmente d'accordo nel sostenere che i lavori di preparazione del primo Congresso internazio.. nale degli italiani all'estero devono essere accellerati. Cio' non esclude, anzi im- plica in ogni paese, come hen dice Frola, una lotta di cio. rattere nazionale. Per quan- to riguarda noi, collabora- zione col popolo e col gover- no canadese allo soopo di aumentare la produzione e di accentuare la lotta per la repressione della Quinta co- lonna. Combattere concretamen- te per il risorgimento mora- le e economico del popolo italiano vuol Hire innanzi tutto, coordinare il movimen- to nei differenti paesi 'sulla base di una piattaforma uni- ca, percio' siamo d'accordo con l'iniziativa di Francesco' Frola. Ci riserviamo la nomind- dei nostri rappresentanti quando il Comitato di reda- zione del. giornale insieme al Comitato di Unité per la vit- toria delle Nazioni Unite a- vrh presa una deliberazione definitiva. _ (N.d.r.) -- Noi aderiamo in linea di principio all'invi- to rivoltoci dall'Onorevole Prob, di partecipare alla co- stituzione di un Comitato di coordinazione e di orienta- mento dei movimenti liberi all'estero e di aiuto al popo- lo italiano. nelle sue linee generali, sono vivamente pregate di segna- larmi la loro risoluzione per avion o per telegramma, in- dicando (per quanto si rife- risce alle prime) il nome del loro delegate. [ Confido che la' mia propo- sta incontri la vostra appro- vazione e vi prego di gradire i miei fraterni saluti. Il Comitato di coordina- zione in un secondo tempo, cioé appena cosfituito, deci- deré della opportunité della designazione di un Esecuti- V0 phi ristietto e anche sul- la sua sede. Francesco Frola. dis- ' I cannoni fecero un terri- bile fuoco di sbarramento, gli areoplani si diressero ver- so la Finlandia e noi tomam- mo a pranzo. Dopo aver fini- to dissi al capitano che avrei desiderato un altra tazza di caffé. Mentre gli altri parla- vano io bevevo. Tutto ad un tratto: bam, bam, il bombar- damento eomineio' di nuovo sulla nostra testa. Una bom- ba cadde a quindici piedi dalla nostra nave. La parte superiore del ponte era stata Un sabato stavo andando come al solito ad ispezionare le navi. Incontrai un giova- notto per la strada che ave- vo conosciuto a New York. Gli offri una sigaretta. Seam- biammo qualche parola ed e- gli se ne ando' mentre io fi- nivo il mio lavoro. Siccome dovevo vedere un altro capi- tano di nave, Io Iasciai. Il ca- pitano della nave mi invito' a pranzo. Ci sedemmo a ta- vola, e intanto sentimmo gli areoplani che si avvicinava- no. I cannoni tuonavano in tutte le direzioni. Rimasi sul ponte per un memento. cani. Nella seconda quindicina di dieembre dell'anno seotr. so, nella zona del 'corso cen- trale del Don, yEsereito Ros- so sconfisse durante la sua offensive il 35esimo Corpo d'Esereito italiano, compo- sto della seconda e della no- na Divisione di fanteria. Al principio del 1943 restavano soltanto, dell'Ottavo Eserci- to italiano il Corpo Alpino e la 156esima Divisione di fan- teria Vicenza, che si trovava in riserva e che giunse a1 fronte soviettico-tedesco nel novembre 1942. Il secondo colpo venne scaricato sul Corpo Alpino italiano. Le u- nit2 del fronte di Voronej In totale, per la fine della prima quindicina di dieem- bre, le perdite delle truppe italiane nel fronte soviettico ammontarono. a circa 80.000 tra i quali circa 35.000 tra morti e; prigionieri. e la terza Divisione mobile italiana. Nei mesi di ottobre e novembre 1942, tutte que- ste divisioni furono nuova- mente completate ,ricevendo ognuna da 4 a 5000 soldati. Altre sei divisioni italiane vennero trasferite al fronte sovieftico-tedeseo. Tutte le truppe italiane furono unifi- cate nell'Ottavo Esercito, comandato dal Generale Ga- ribaldi. Durante i primi gio- rni Che hanno seguito il suo arrivo al fronte, 1a Seconda Divisione di fanteria sforze- sea venne sconfitta da unité dell'Esereito Rosso. Quasi 1a stessa sorte subirono la terza, la quinta, la nona e la 52 eima divisions di fanteria Durante un anno di guer- ra nel fronte soviettieo-te- deseo, tutte le divisione furo- no completate 3 o 4 volte nel- la misura del 60 0 del 70 per cento ogni volta. In tota- le durante questo periodo, gli italiani 'perdettero quasi 50 mila soldati e ufficiali. Mussolini invio' al fronte orientale un corpo spedizio- nario composto da tre delle migliori divisioni dell'eserci- to italiano che si erano di- sfinte "nella campagna gre- ea". Dopo due 0 tre mesi di combattimento, due di que- ste divisioni avevano perdu- to phi del 50 per cento dei soldati e degli ufficiali. Pri- ma "dewinverno 1942 anche la terza divisione era stata sconfitta da unité dell'eserci- to Rosso e aveva perduto qu- asi tutti i suoi effettivi. La disfatta del fascismo sulifronte russo spazzata via e i cordami era- no stafi spezzati dalle scheg- gie di granate. Quando po- temmo guardare al di fuori, vedemmo Che la citté stava bruciando. Non riuseimmo a _ In conseguenza delle per- liite subite, in Italia si acu- tizza il problema della riser- va d'uomini. Circa 300 mila uomini che potrebbero esse- re chiamati sotto le armi si frovano schiavizzati in Ger- mania. Mussolini potré aneo- ra organizzare tre o quattro- decine di divisioni con i re- sti delle riserve d'uomini dai 17 ai 19 anni e dai 45 ai 55 anni, pero' l'armamento di questi uomini é per l'Italia un problema quasi insolubi- le. Per eio' che riguarda Ye- rquipaggiarnento teenieo Ye- sercito italiano é ancora pm povero di quello finlan- dese 0 di quello ungherese. IAtalia fascista si trova tra gli artigli del regime hitle- riano e il suo esercito poco combaftivo, é l'anello, pif1 vulnerabile della coalizione italo-tedesca. La disfatta dell'esereito i... taliano sul fronte soviettico.. tedesco contribuiré indubita- bilmente a un indebolimento ancora maggiore del blocco hitleriano. 'i, Questo é il cammino inglo- §rioso delle truppe di spedizi- one italiane le quali doveva- 'no "ieonquistare la Russia". Dal momento della sua en- trata in guerra l'Italia ha a- 'vuto su tutti i fronti pid di 850.000 tra morti e prigionie- 'ri e circa 300.000 feriti. At- tualmente 1e rimanenti for- ze italiane sono disperse in vari fronti e la maggior par- te delle truppe italiane si trova fuori del paese. Circa 40 divisioni italiane assiew. rano il regime di occupazione nella penisola baleaniea; ei- rea dieci divisioni, furono trasferite in Francia, nelle zone di Nizza, della Savoia I filohitleriani piti aeeesi eomineiano a riconoscere ab. tualmente che, nel caso in cui sorga qualsiasi minaeeia contro l'Italia, la Germania non si disporrebbe a difen- derla. Le fortificazioni co- struite dalla Germania sono destinate a difendere Ia Ger- mania stessa dal sud. Intan- to, né la difesa marittima, ne quella costiera possono garantire l'Italia contra il trasferimento della guerra, sul suo territorio. e nell'isola di Corsica. Una pa'rte delle forze italiane, o- pera nella Tunisia. In Italia rimangono non phi di 20 di- visioni. PM della meté di qu- este si trovano nell'Italia del Nord. In questo modo, in conse- guenza delyoffensiva delle unitfs dell'Esercito Rosso, per la fine di gennaio tutte le truppe italiane che si trava- vano sul fronte soviettico- te- deseo erano state'completa- mente sconfitte. Le perdite totali dell'e truppe italiane durante sei settimane, rag- giunsero le cifre di 28 mila morti, 24.000 feriti e 43 mi- la prigionieri. Durante tutto il tempo della guerra nel fronte soviettico-tedesco, gli italiani ebbero circa 60.000 morti, 69.000 feriti e 46 mi... la prigionieri. I resti delle truppe italiane che operava- no sul fronte soviettico- te- desco vennero rinvjati in Ita-, lia. circondarono e annichilaro- no i resti delle truppe italia- ne. Tra i prigionieri si trova- no i eapi di tre Divisioni, i ge- nerali Umberto Regagnia, E- milio Battisti e Ettore Pasco- Iini e varie centinaia di " ficiali italiani. (Continua a pag. 3) Anno I. No. 46

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