Se proprio fosse vero che tutti gli emigrati verrebbero allow Ci abitue- remo a mangiarci Yun can l'altro come i cannibali. Un altro grido di sconforto viene dalla Lombardia. ig 1a sorella Che scrive a1 fratello per ringraziarlo di un piccolo regalo inviato per le teste na- talizie. Dice: Ho ricevuto la tua lettera e ti rin- grazio del pemie'ro. Ora_gui ti dico che qui a Milano non ho potuto aver- li, non conoscendomi alla pasta non Z'hanno voluto versare. Ti dice una storm, volevano 1m documento del notaio. Figurati, ei voglizmo 50 lire per averlo. Io per tagliare corto I'ho mandate Ulla sorella. ed at paese lei era canosciuta e l'ha esatto. Da D. sappiamo che stanno bene in Francia. Ha intenzione di vettire lei per una scappata a vemiere la mobi- lia. Vuol dire che non hanno phi in- tettziome di tornare. Con questi chiari di luna se dovessero essere nei nostri Qui lavoro non se ne trova, tranne qualche giornata per i contadini e so- lamente quando si trovano imbaraz- zati e preeisamente quando é I'ora del frumento e det granoturco da pian- tare e mietere. Cosi io cerco per in- tanto altre attivitd per guadagnarmi almeho it pane; come ad esempio I'.., unieo frutto é la. domenica che an- dando a suona're mi mendo da Lire 20 a. Lire 25 e qualche volta anche Lire 30 se vado lontano, ma non tutte te domeniche si suona... L'altro figlio 'dec'essere fornito di un senso di umorismo, sa scherzare anche con... la fame. Scrive: Ti annunzio, come pure gid lo sa- prai Che .il duce chiama tutti gli emi- grati perché Titornino in Italia e dd. pane e lavoro a tutti. Quindi potresti partecipare anche tn ad aggrupparti nella gabbia degli affamati. Il Corriere del Popolo, giornale italiano di S. Francisco di California, pubblica 1e due lettere seguenti, giunte da11'Italia af suoi lettori. La prima é stata scritta al padre dai due figli, che vivono in un pae- sello del Veneto. Dice il prime figlio: =cuaure " truppe todesche p130 cedono alyoccupazione militare della Cecoslovacchia, I'Unghe- LEGGETE E DIFFONDETE "LA VOCE" Nel 1935, 1'Ita1ia aggredi' YA-, bissinia. A sua volta, 1a Germa- nia fascista laceré di proprio ar- bitrio il trattato di Versaglia, in- trodusse 1a coscrizione militare obbligatoria, militarizzé la zona del Reno trasformandola in una piazza d'armi per attaccare 1a Francia Poi, con la violenza oc- cupé I'Austria, s'impadroni' della regione dei Sudeti, si impossess6 di tutte 1e posizioni militari stra- tegiche della Cecoslovacchia, 1a smembr6, ed oggi, 1a Repubblica cecoslovacca e' sparita completa- mente dalla carta geografica d'Europa. Incoraggiato dalla ritirata si- stematica dei circoli dirigenti dei cosidetti Stati democratici, il fascismo non lascia nulla di in-. tentato per portare a compimen- to i1 suo piano diabolico di ag- gressione e di asservimento di altri popoli europei, di una nuo- va ripartizione degli attuali pos- sedimenti coloniali. A Monaco, i governi della Francia e dell'Inghilterra, che a- vevano gia' tradito la Cecoslo- vacchia il 18 setembre imponen- dole 1a cessione alla Germania dei territori sudetici che non hanno mai fatto parte de11'impe- r0 tedesco e 1e cui popolazioni non hanno espresso 1a volonta' di essere annesse alla Germania - hanno gettato in paste ad Hitler l'indipendenza de11'unico paese democratico esistente nell'Euro, pa Centrale, di un alleato fedele, delle forze democratiche e paci-, fiche d'Europa. I L'abbiamo sempre detto: Mo- naco non ha salvato 1a pace!_ -- VOL. I - No. 13 Indirizzo postale: 441 Queen St. W., Toronto, Ont. F_a0llr0ur00000"0o"0o0ouro0lle00o0ite' "000ilr"00o0000o0ie0oiro0ouro "hggngitit)ati'i mm galhia ileglii mama" Ila im'aggrtsiiitme dll'alltra La vita agli arrest, agli inermi, e non uccide mai col barbaro emi- smo del mercenario. Si batte poi come un Leone, di- sarmato contra gli armati, uno contra dieci. In simili salva la. roi la vita agl non uccide smo del tm Si batte '. Quanta s deWoperaio, lenni e di r In simili roba agli ( o, appare nei rivoluziorte. i circostanze siano non nobili VOCI DALL'TALIA ---GARIBADLI la Tuba; sa; agli inermi, barbaro ci: gli l'op Li istinti easi so- Ieraio salve Ed on il babbo é ammalato, per il dispiacere di non twere piti il mule e il carretto che Ci hanno venduto per pagare te tasse; sicché dobbiamo scendere in cittd a piedi. Inéomma, caro Antonio, non vedia-l mo Fora di ritornare tl stare come prima, quando non c'era il' fascismo,f Che adesso Ci conduct: all'elemosina e I alla rovimz. Come piti sotto scrivo, la, nostra. si- tuazione qui é disperata. Ci harmo ridotti aWelemosina, e per di phi dobbiamo pagare tutte le tasse im- maginabili. Eeeo quello che paghiamo; tassa provinciale, tassa comunale, tassa edilizia, tassa per la manutenzione straddle, tassa di Ticchezza mobile, tassa per il terreno, tassa sui bani, tassa per perizia agronomica, tassa sul carretto, tassa sul mule, tassa suWaratro, tassa sulle zappe, tassa per il chinino. E adesso come se non bastassero tutte queste tasse, come se non bastassero le 600 lire di prestito Littorio, mm. commissione Ci viene a valutare it terreno, perché pare che per ogni terreno cu 10.000 lire si dov- rd paga're 1.000 lire l'anno per il pre- stito alla patria, pm il 25 per cento per la corrquista deWAbissinia e la gum-m di Spagna; figurati che Le spese per fare ammazzdre i nostri fratelli siamo noi a pagarle. L'Italiatto di Tunisi pubblica 1a se- guente lettera di un piccolo proprie- tario di Trapani: Caro Antonio, mi fai sapere da Tunisi che lavori, e Che hai del pane da portare tti tuoi figliuoli. Sei l'unico di noi ad (were la fortuna di trovarti aWestero. paesi dovrebbero soffrire la fame, po- veracei. Almeno dove si trovano om da mangiare non gliene manca. Han- no trovato una via di scampo, ma nei nostri paesi é inutile, non c'é pill ttul- la da fare, se non trovano di andar- sane in qualche pesto devono proprio soffrire. Ce' chi trova. da etrvarsela, ma sono motto pochi... Aspetto and tua lettera. Saluti a tutti. tuo off. fratello, Basta con 1e capitolazioni di- nanzi ai governi aggressori che aprono la strada alla guerra: tale e' la divisa della vera democra- zia, della democrazia sicura della propria forza, capace di difen- dere la indipendenia e la hber-- ta' dei popoli, della democrazia che non confondera' mai il dirit- to dei popoli di decidere libera- mente delle proprie sorti con I'- annessione violenta dei popoli e con la distruzione della liberta'. L'occupazione della Cecoslo- vachia da parte della Germania non solo modifica 1a carta geo- grafica e politica dell'Euroioa Centrale e i rapporti di forze in Europa; ma e' suscettibile di mo- dificare l'orientamento della po- litica internazionale ed interna dei paesi democratici dove 1e forze reazionarie Si fanno bar, danzose. Spetta ora ai popoli dei paesi demo-cratici, e ai popoli sot- toposti a11a dittatura fascista, di dire il basta' ai loro governi e di riprendere e rafforzare 1a lotta per la pace. Ora e' la volta della Lithuania. Hitler intende di fare della Litu- ania un protettorato germanese - una seconda colonia germane- se in Europa. E gia' il governo nazista ha domandato la resa del territorio di Memel con cui egli se ne vuol servire come concenu tramento delle forze armate sul- lue coste del Mar Baltico per atro cerchiare 1a Polonia e sferrare nuovi attacchi contro I'indipen- denza di altri popoli. Un passo dopo 1'altro, i predo- ni fascisti hanno rafforzato 1e lo- ro posizioni, sono diventati ancor piu' aggressivi, sono passati da un accesso all'altro, di tutto ap- profittando per stringere sempre di piu' il nodo scorsoio a1 c0110 dei loro popoli stessi. ria prende possesso della Carpa- to-Ucraina. V T _-', 32+ . .' . ' . .' _ V 't A .. . ,, _ f _ "1' :1 "13'- , "., e SALVATORE TORONTO, SAEATO,25 MARZO, 1939. DEGLI ITALO-CANADESI OTTAWA - Facendosi interprets della montante opinions pubblica ca- nadese in favore de1l'app1icaziione di un'embargo sulle merci importante dalla Germania, J. S. Woodsworth, capo della C.C.F., presented a1 par- lamento federale, in occasione della discussione del bilancio degli esteri, un progetto di legge inteso a chiu- dere, attraverso l'applicazione di ta- riffe speciali, i1 mercato canadese a prodotti del Reich. WASHINGTON -- Sumner Welles, sottosegretario americanb agli esteri, ha inviato al governo nazista una energica nota di protesta contro la "illega1ith e la forza arbitraria" usata dalla Germania nella annessione del- 1a Cecoslovacchia. Poco prime Pam- ministrazione di Roosevelt aveva de- ciso di applicare un aumento del 25% sulle tariffe doganali applicabili alle merci tedesche. Questa misura prati- camete equivale un embargo sui manufatti tedeschi. 11 Daily Express di Londra pubbli- ca che i detti piloti, ignorando 1e istruzioni ricevute dall'ex Presidente della Repubblica _cecos1ovaeca, Emil Hacha, hanno abbandonato i1 paese rifugiandosi con i loro aeroplani in Paloma, Rumania, Jugoslavia e nell'- Unione Sovietica. Con non poca sorpresa gli ufficiali germanesi che hanno ispezionato i campi di aviazione hanno trovati i depositi di olio bucati; e di conse~ guenza vuoti. LONDRA. -.__ Ritiutando di ese- guire gli ordini impartiti dal Governo germanese, assuntosi a "ditensore" della Boemia, Moravia e Slovacchia, di consegnare tutto il materiale di guerra, 1.000 piloti dell'esercito ceco- s1ovacco si sono rifugiati all'estero oortande Rem i, lore ammplani do guerra. Tenuto canto di queste diffi- colta', e dicisa a far uscire "La Voce" settimanale, l'Ammini.. strazione ha deciso di estendere la data della chiusura della cam- pagna degli abbonamenti spe- ciali al settimanale, a1 prezzo di $1.50 per un anno e 80 soldi per sei mesi, a tutto il 30 aprile pros- Fimo. La data de11'uscita del settima.. nale non potra' esser resa nota se non l prne della campagna. Infatti da molte 1oealita' gli amici della "Voce" ci scrivono facendoci notare quanto supra e promettendo che "con l'avvici. narsi della buona stagione" pro- cureranno di fare tutto i1 possr. bile per rifarsi dal tempo per- duto. GIORNALE D'OPINIONE E DI EDUCAZIONE POPULAR! Dei fattori imprevisti ci co.. stringono ora a cambiare questa nostra decisione: l'insufficienza di tempo da noi concesso per preparare i1 lax/tsro di reclumen- to di nuovi abbonati e la stagione tutt'altro che propizia per do.. mandare il pagamento - sia pure modesto - a1 giornale. Nel lanciare la campagna per nuovi abbonati, verso la fine di gennaio, l'amministrazione ha fatto notare che non intendeva prolungare la data della sua chiusura. AVVISO Al LETTORI BREVISSIME L'AMMINISTRAZIONE. PROMAVERA DI GUERRA il prime contingente rimpatriato gli ultimi giorni di dicembre, arriviamo a circa 2.000 rimpatriati. Certo, i1 "latroro" della Commis- sione Ciano continueré, e se, per esempio, i 6.000 italiani - uomini, donne, bambini -- della Regione Pa-. Si rifletta un tantino: in Francia vivono circa 800.000 italiani; la Com- missione Ciano lavora da quattro me- si, dispone di milioni e di una rete fittissima di consolati, agenti COnSO-. lari, ecc., e il risultato é che s0mr0an- do tutte 1e partenze di questi ultimi quindici giorni, aggiungendovi anche Commissione Ciano, come un SuCCes-. so de11a campagna fascista antifran- cese di guerra. E molti, purtroppo, credano, senza riflettere, a1 "nuovo" successo fasc,i- sta. Tra costoro troviamo anche alcu- ni nostri amici, allarmati dalle alcune notizie consecutive di rimpatri. Ecco 1'ultimo esempio. La stampa fascista annuncia clamorasamente il rimpatrio di alcune centinaia di im- migrati promosso dalla Commissions Ciano: 795 partenti dalla Corsica, di cui 325 bambini; 107 dal Lionese, 100 da Marsiglia, ecc. Le partenze sono organizzate: partenze collettive, di- mostrazioni di addio alle stazioni; ar- rivi collettivi in Italia, ricevimenti, colonne df cronaca sui giornali, i qua- li presentano questi rimpatri dalla Francia come un successo della stessa Non 'bisogna mai dimeriticare che il fascismo alimenta con cura estrema un'atmosfera di Vittoria, di successo, di invincibilité. Oggi Mussolini e Ciano, di fronte ai risultati del conclave, ordinano al- 1a stampa di far macchina indietro. . --'~," vi s." l _ sWr u .91? . Wm": -', di rcatipe couiaic, Ic sue r7is'cificazioni ll mondo conosce 1a campagna fa- scista d; questi ultimi venti giorni contra tcardinali antirazzisti, e spe- cialmente contro i1 cardinale Pacelli, I'autore; si pu6 dire, della politica an- tirazzista di Pio XI. Tale campagna é stata particolar'mente violenta nei giornali personali di Mussolini e di Ciano, il Popolo d'Italia e il Telegra- fo, e nel giornale di Farinacci, che pochi giorni or some hanno addidato il Paceli come i1 nemico numero I. Purtroppo il fascismo ha registrato anche dei successi autentici: in Au- stria, in Cecoslovacchia, in Spagna, ecc. Sarebbe troppo pericoloso non valutarne 1a portata e 1e conseguenze. Ma pen bisogna manage al dovere Il mondo conosce 1a sconfitta fasci- sta di Guadalajara. Mussolini vuol ora trasformarla in... Vittoria, ed in- titola a Guadalajara una strada di Roma. . La stampa fascista ha esaltato il viaggio di Ciano a'Varsavia. La stam- pa fascitta ha nascosto il senso degli avvenimenti recenti della Jugoslavia. La politica di Mussolini e di Ciano ha subito uno scacco in J ugoslavia, come in Polonia, come in Ungheria... Si tratta per6 di vedere se i1 popo- lo italiano, Che é un popoIo intelli- gente, non finisce per capire Chiara- mente tutti i trucchi della menzogna fascista, anche i meno grossolani. Fa i1 giro del mondo una frase di Mussolini, di cui tutti possono garan- tire l'autenticitg: se a1 tempo di Ca- poretto io fossi stato capo del gover- no, avrei fatto passare quella sconfit- ta come una grande Vittoria... E veto: i1 governo fascists, avendo soppresso ogni liberté politica e ci- vile, pu6 orchestrate giornali,, radio, cinema, ecc. ed organizzare, cosi, 1e pill sfrontate e spettacolose mistifi- cazioni. Scacchi del regime Autorized by P. o. Dept., Ottawa as Second Class Matter Conosciamo, personalmente o indi- govemo tanto remota dal rettamente, centinaia e centinaia di popolare che 1a camorra emigrati non proletari, per molti dei tuerebbe con impunité e 1e quali un biglietto di cinque dollari del privilegio diverrebbero rappresenta molto memo di quel che pm onerose." rappresentino Me. per un operaio, i "Il popolo canadese é Ill pquah' riconoscono apertamente che democratico," continuava ] "La Voce" é, tra 1'altro, un possente buck, "Io ho sempre probes strumento di difesa di tutta 1a emi-. tro il governo di un sol uon grazione italiana in Canada e che 1a tario. Anche Yon. Bennett c lsua scomparsa procurerebbe, inevita- assaporare questa forma di bilmente, un grave danno a tutta 1a in Ottawa e gli elettori 1 emigrazione. E cosi via. spazzato via. Questo paese é Ma se voi seguite attentamente idemocratico, e tale rimarra." Purtroppo essa non si esprime, in generals in un aiuto concrete, in un aiuto -- diciamo 1a parola _--- tinan- ziario, a1 nostro giornale. La simpatia Che i1 nostro giornale suscita anche in elementi ed in stra- ti non proletari si esprime in forme diverse, verbali e scritte. La simpatia che il nostro giornale suscita in strati sociali cosi diversi 6 un fatto politico d'una grande impor- tanza, in quanto conferma come sia, possibile realizzare, contro il fasci- smo, per la conquista della demo- crazia, I'unione di tutte le forze pro- gressive degli italiani immigrati 1n questo Dominio. E certo, tuttavia, Che "La Voce" riscuote 1a simpatia di molti italiani che non appartengono alla classe o- peraia e di cui fanno parte anche molti elementi che, per lo meno in confronto agli operai, possono essere considerati agiati, benestanti: com- mercianti, piccoli e medi industriali, artigiani, ecc. La forza fondamentale sulla quale "La Voce" si appoggia e che 1e ha permesso di vivere fino ad oggi, su- perando tutte 1e difficolté e tutti gli ostacoli, sono 1e masse operaie della emigrazione; sono 1e centinaia di mi- natori del Nord Ontario e dell'Alber- ta, gli operai delle fabbriche di To- ronto, Montreal, Hamilton, ecc., i la- voratori edili di tutte 1e regioni. 11 95, e forse pill, per cento dei nostri lettori e dei nostri abbonati sono dei minatori, degli edili, degli operai del- le fabbriche. Il suo insuccesso non dipende -- é veto - tutto da noi. Gli immigrati sanno che dosa trovano rientrando in Italia. Dipende da noi I'azione ten-. dente a creare l'ambiente che per- metta agli immigrati di resistere alle pressioni o alle lusinghe della Com- missione Ciano. La sihtpatiia, ih iidla, am basta RIFLESSIONI SULLA CAMPAGNA PER IL SETTIMANALE Sarebbe ad ogni mode un errore considerare come nostri nemici, 0 come nemici del popolo francese, tut- ti coloro che 1a Commissions Ciano riesce, con 1e mirabolanti promesse del lavoro e dell'alloggio, a fag rien- trare in Italia. '" Siamo, per ora, ad un fiasco c1amo- roso della Commissions Ciano, 1a quéle finora ha potuto far presa sol- tanto su alcuni disoccupati, su operai e lavoratori agricoli che non sono riusciti a regolarizzare 1a loro situa- zione, su alcuni operai figli di conta- dini, che posseggono ancora in Italia qualche metro quadrato di terra od una vacca, e che temono, nel caso di guerra, di perderla. Non partono, in generate, né fasci- sti, Che "restano sulla breccia", né, per ragioni evidenti, gli antifascisti militanti. Certo, dobbiamo preoccuparci del- 1'ohera di Questa Commissibne, ea opporle dei seri ostaco1i. Ed oggi non siamo né ai 40 mila, né ai 10 mila rimpatriati; siamo ai due- mila. Voglio aggiungere che quand'anche i1 fascismo riuscisse con la sua Com- missione Ciano, che, disgraziata- mente, é favorita da certe misure, come quella iniqua ed ingiusta con- cernente i disoccupati italiani della Seine-et-Oise, a far rientrare in Ita- Iia 40-50 mila immigrati, noi non po- tremmo ancora riconoscergli un suc- cesso. II fascismo, che dispone dei mezzi di uno Stato forte, che, come si sa, é capace di ricorrere a metodi di pressione e d'intimidazione di ogni sorta non sarebbe riuscito, in tal caso, che a far rientrare circa il 5 per cento degli immigrati. rigina Che hanno riempito i1 modulo per il ritorno in Italia, partissero oggi in massa, occupando qualche treno, giungeremmo di colpo agli 8 mila rimpatriati --- 8 mila su 800 mila ita- liani, cioé a11'l per 100.. Siamo in- vece a tutt'oggi a poco pk1 del 2 per mine. ROMANO COCCHI Abbonamento: Un anno $1.00. - Sei mesi 60g. "Il popolo canadese é un popo1o democratico," continuava l'on Roe- buck, "Io ho sempre protestato con- tro i1 governo di un sol uomo in On- tario. Anche ron. Bennett ci ha fatto assaporare questa forma di governo in Ottawa e gli elettori lo hanno spazzato via. Questo paese é un paese i 11 discorso di Roebuck é stato tutt'- un accusa all'indirizzo di "quelli che vorrebbero instaurare una forma di governo tanto remota dal controllo popolare che la camorra si effet- tuerebbe con impunité e 1e estorzioni del privilegio diverrebbero ancora pill onerose." "Non sono pronto a dichiarare che il capo dell'opposizione Drew fa parte del ministero della propaganda nazi- sta," ha detto l'on. Roebuck, "ma sembra Che egli abbia imparato bene i suoi sistemi e sta conducendo un'- attivité simile in Canada." '""o"ooueooooooooooooouoroooo ' Con. Arthur W. Roebuck, ex-pro- curatore generale dell'Ontario, in un discorSO pronunciato 1'altro ieri alla legislatura provinciale, accusava il Colonnello George A. Drew di propa- gandare il credo nazista in Canada. "roll'""""""""""""""-'"--.',' Sono questi modesti operai, questi militanti sconosciuti delle organizza- zioni operaie della emigrazione cha (Continua a pagina 2) l'on. Roebuck tondanna Ia lilosolia nazisla di Drew rd pel prol polari, per Che le rive borghese, p uomini del nostri elenchi di sottoscrizione, con- staterete subito che, quasi sempre - vi sono naturalmente delle eccezioni, alcune delle quali molto significative - queste simpatie non sono sempre sostenute dai fatti e che "La Voce" ha potuto vivere fino ad oggi quasi e- sclusivamente grazie allo sforzo OSCU- ro e ai sacrifici, spesso assai gravi, che per essa hanno fatto e continua-. no a fare i minatori del Nord Ons- rio e dell'Alberta, gli operai delle fabbriche di Toronto, Montreal, Ha- milton, ecc., i lavoratori edili di tutte 1e regioni. La rivoluzione che si awicina dov- rd pel proletariato, per le classi po- polari, per gli uomini del tavoro, Cid Che le rivoluzioni passate fecero pel borghese, per le classi medie, per gli uomini del capitale - Lavoro per tutti: ozio e fame per nessuno. We heartily concur in the term "imbecility" as applied to the anti- semitic and race policies of fascism and in the suggestion that the "Ita- lians in Toronto get wise to them- selves and to a publication that is giving us all a bad name." Mr. Dinna, however, is not the only Italian in Toronto and in Canada who holds the views expressed in his letter to the Star. There are thou- sands of them who KNOW what fasricm is but who, for the reasons pointed out above, deem it advisable not to express their opinions too openly. , I Sir: I was interested in the letter of Mr. Miller about II Bollettino. I am an American of Italian descent, and we get on very well with our fJewish fellow citizens. As a matter of fact, there is more intermarriage be- tween Italians and Jews in the States than between any other nationalities. As an example, the present mayor of New York is a product of such union, and we Italians of New York, on the adoption of Mussolini's anti-semitic laws, protested against such imbeci- lity. I have been specially engaged by a leading Jewish manufacturer, in a most important position, and most key men under me are of Italian de- scent or birth. This is also true of most of our competitors in the same business. We Italians are well paid and highly respected by our Jewish employers, and if they treated us as 11 Bollettino suggests we treat them, we would be the losers. It is time Italians in Toronto got wise to themselves and to a publication that is giving us all a bad name. 119 Spadina Ave. A. DINNA. We believe the letter speaks for itself. Its author certainly deserves to be congratulated for publicly expressing his opinions on the question of the maintenance of friendly / relations between Italians and Jews (which opinions apply, for that matter, also to relations between Italians and Ca- nadians and foreign-born groups) especially because, in doing so, he has bras/ed the threats and black- mailing tactics of the local - fascist "authorities" and agents. The following letter was sent to the Toronto Daily Star, in the "Voice of the People" column of which it was published: JEWS AND M0Mi - MAZZINI Its La 901E- La Voce. T;]