II governo fascista ha ostacola- to in tutti i modi 1a conso1ida, zione della pace. Ha giocato sui contrasti tra i grandi paesi ap" poggiando ora sulyuno ora sull'- altro, allo scopo di ottenere dei vantaggi immediati ed impedire un'intesa tra 1e potenze su11a ba- se di accordi generali internazio- nah. Percié Mussolini ha 1avora- to a raggruppare i paesi revisio- nisti, ha sabottato gli sforzi per consolidare la pace, ha appoggia- to 1e guerre di aggressione del Giappone contro la Cina, ha di- feso i1 riarmo della Germania hitleriana, ed e' stato il prime in Europa a gettarsi in una guerra di aggressiorie contro I'Etiopia. H'"-"'""" -v--e chic, Ugo Bassi erano stati stroncati dalla reazione austriaca, papalina, borbonica, come cento altri. L'aristo- crazia milanese, come quella romana e quella meridionale, aveva accolto in trionfo gli stranieri vincitori, come nel 1788-1789 e nel 1815 avevano ac- colto tedeschi, inglesi, russi, turchi... tutti gli stranieri purché 1e ridassero i privilegi, i feudi, il potere Che il po- polo italiano era riuscito per qualche memento a strapparle. Le nobildonne mllanesi si prostituivano a Radetski; 1e nobildonne napoletane a re Bom- ba. Nelle stesso tempo la borghesia accentuava il suo distacco dalla rivo- luzione e si concentrava attorno a Ca- sa Savoia, 1e cui ambizioni si opp0rre- vano al dominio austriaco, ma che, soprattutto, garantiva Che i1 movi- mento liberale e nazionale non av- rebbe straripato oltre il compr0mes- so tra I'aristocrazia terriera e la bor- ghesia. Guardiamod bene dal credere che la sua funzione oggi possa es- sere un'altra. E sopratutto si guardino dal cadere in preda a simili illusioni 1e forze democra, tiche e progressive di cui il fa- scismo e' il nemico mortale e che devono ben conoscere questo ne- mico, per poterlo combattere co- me si deve. Non doveva aprire a nessuno sen- za guardare prima dallo spioncino. Phi tardi, avrebbe dovuto andare dal-. la signora G.; e avrebbe dovuto fare bene attenzione, nella strada, perché non 1e succedesse niente. Non si po- teva sapere, con quelle scalmanate .. .Sempione e Porta Vercellina. Due anni appena erano trascorsi dalla sconfitta della rivoluzione italiana. Roma repubblicana era caduta; Ve- nezia repubblicana era caduta. La monarchia piemontese, rea di aver sabotato, per paura, i1 grande slancio popolare era stata battuta. Ciceruae- . ' gt -a-.s..sal E, prendendo 1e altre sottobraccin, saluté con un sorrisetto biricchino. Maddalena rimase male. Oh, Che lei non era come 1e altre, forse? Se e- ra phi grande di Marcellina! Aveva voglia di pestare i piedi dai- la rabbia. Trangugié 1e lacrime che 1e taceva- no groppo ed ascolt6, rabbiosa, 1e istruzioni delle Signorine. Le reiterate raccomandazioni delle padrone, suggerirono a Maddalena cosa dovesse fare. Ah, lei era troppo piccola per scioperare? Ah, lei dove- va andare ad avvisare 1e clienti? Av- rebbe fatto vedere a tutti se lei sciou perava o no. Eppure il popolo italiano non di-. spera. I migliori tra quelli che si sono battuti nel 1848 ripigliano la lotta ed ininterrottamente sorgono nuovi combattenti. A Milano Si riorganizza- no gruppi tra gli artigiani e gli ope- rai che sono gli elementi pid combat- tivi e rivoluzionari. Non pu6 certo dirsi che 1a strategia e la tattica mazziniana fossero felici. A questo il periods in cui da Mazzini si staccano non solo gli elementi di destra, attratti dalla monarchia pie- montese, ma anche elementi di sini- (Seguito della prima pagina) za a porre immediatamente sul tappeto problemi nuovi e piu' vasti, ad agitare 1a fiaccola dell'- aggressore non soltanto ai danni della POlonia e ne11'Europa cen- trale, ma in tutti i Balcani e nel Mediterraneo. Si intrufolé tra un gruppo di ra- gazze. - Di dove vieni, tu? - Dall'atelier delle Signorine x. - Cosa fai? - L'aiutante - menti con sfac- ciataggine Maddalena, rizzandosi sul- la punta dei piedi per sembrare pill grande. Detto e fatto. Appena fuori dal POI'- tone, invece di premiere a sinistra, per andare dalla Signora G., prese a destra. Si mise a correre. Sentiva, po- co distante, 1e grida delle scioperan- ti Che dimostravano in via Roma. Vogliamo oggi ricordare che ot- tant'anni or some - il 2 agosto 1851 - Antonio Sciesa, muratore, repub- blicano, condannato a morte per aver congiurato contra i1 dominio austria- co, veniva fucilato a Milano sulla strada di seiceonva11azione fra Porta Brani di storia del popolo italiano PAC, a la positione di Mussolini S'era tolto i1 grembiale, che avev __ PUNTATA XII - llasciato in laboratorio. In nastro ros- so, poteva sembrare anche una COC- jcarda. Decisa, si attacc6 a1 bracelo 'di una ragazza e si mise anche lei a iurlare: Viva lo sciopero! Alle padrone raceont6 1a stessa sto- riella. Che 1e credessero, non ci tenc- Va. Anzi! Avrebbe voluto poterlo gri- dare sui tetti, Che anche lei aveva scioperatol... Lo sciopero duré qualche giorno. Terminé con la Vittoria delle sar- Quel giorno, non si fece pi1'1 vedere a1 laboratorio. Alla sera, a casa, strii- zando I'occhio a Pierino, racconté al- la madre la storiella che gifs aveva preparato per le padrone. Tornando dall'aver fatto 1a commissione alla si- gnora G. (da cui aveva avuto cura di passare prima di tornare a casa) ave- va incontrato un gruppo di scioperan- ti, tra cui c'erano alcune apprendiste che 1a conoscevano. E queste 1e ave- vano impedito di tornare a1 Iabora- torio, trascinandola con loro. tine stra Che vorrebbero far appello alle masse contadine -- 1e sole che po- trebbero effettivamente dare a1 mo- vimento democratico-rivoluzionario la base e la forza numerica necessa- rie - mentre Mazzini vi si rifiuta e vi si rifiuterh sempre. In un memento dunque di SCora- mento, di divisioni e di incertezze é Antonio Sciesa che squarcia la nebbia e ... i1 vivere rifiuta oltre I'onore e lancia, ultima sfida, Panima ai fati, a11'avvenire e a noi. Dice 1a lapide che 1a democrazia milanese consacré alla sua memoria: condannato a morte Antonio Sciesa milanese al1'austriaco gendarme Che vita e denaro gli offriva a patto di delazione sprezzante e sdegnoso rispondeva Tirrem innanz! Si sono trovati, na- turalmente, degli storici che hanno contestato 1a "1eggenda" popolare. L'avrfa detta 0 no Antonio Sciesa la frase immortale che il popolo milane- se ha fatto sua ed ha diffuse in tutta Italia? Che importa? Essa é vera per- ché i1 popolo 1'ha raccolta e custodita, magari dopo averla lui stesso creata, perché essa é diventata J1orma di vita e di lotta. Ha detto Galileo "Eppur si muove"! I fascisti oggi si affannano a smentirlo: tra i1 cardinal Bellarmino e Galileo Galilei i fascisti stanno per Le ragazze ripresero il lavoro: Ma- riuccia, Enrichetta e Marcellina con l'aria triontante; Maria, 1a beghina, con I'aria umile di chi si scusa di a- ver fatto una cosa che non doveva. - Ma va lit che é contenta anche lei di quello che abbiamo ottenuto! - diceva ridendo Enrichetta. - A casa sua c'é una gran miseria; é lei, col suo salario, che mantiene padre e madre vecchi ed impotenti. Per que- sto non s'é sposata, ed é diventata bi- gotta. Bisogna compatirla. "Tutto cid che il popo1o italiano ha create di grande, di geniale, nel corse della sua steria, é state create in una lotta dolorosa centre gli oppressori - ha scritto Togliatti, commemorando Antonio Gramsci. __ Gli_uomini pid grandi che seno usciti dal seno del popolo italiano seno stati perseguita- ti dalle classi dirigenti del nostro pa- ese. Perseguitato, costretto a vita esu- 1e e grama, fu Dante, creatore della lingua italiana. Arse su una pubbli- ca piazza Giordano Bruno, i1 prime pensatore italiano dei tempi moderni. Gettato a marcire in un carcere or- rende Tomaso Campanella, sognatore di un mondo fondato sull'ordine e sulla giustizia. Sottoposto alla tortu- ra Galileo Galilei, creatore della scienza moderna sperimentale. Esule e trattato dai paliziotti della monar- chia come we delinquente cemune. Giuseppe Mazzini, i1 prime assertore e combattente convinto dell'unité na- zienale del nestro paese. Invise, cir- cendato di sospetti, calunniato Giu- seppe Garibaldi, I'eroe popolare del Risorgimento. Tutta 1a steria del no- stre popo1o é la steria di una ribel- lione centre la tirannide esteriore e domestica, di una lotta continua con- tro 1'oscurantismo e 1'oppressione crudele delle masse Iavoratrici da parte delle classe possidenti. Antonio Gramsci é caduto in questa lotta..." I carbonari impiccati da Carlo Al- berto, i martiri di Belfiore impiccati dall'Austria, Sciesa e Pisacane, i la- voratori caduti difendendo 1e orga- nizzazioni e le liberté popolari contro 1e squadrace fasciste. Matteotti, Ros- selli, Sozzi, Picelli... Eppure nel pas- sato, il popolo italiano ha registrato gloriose vittorie. Tiremm innanz... vineeremo ancora. Anche Maddalena era contenta del- la Vittoria, quantunque questa non Tiremm innanz... verso 1a morte piuttosto di tradire i compagni e la causa della liberté del popolo. Tiremm innanz... hanno ripetuto cen- tinaia. e centinaia di eroici combat- tenti in questi foschi anni in cui sul popolo italiano grava un regime cen- to volte p111 barbaro, mentre, ancora una volta, aristocrazia e grassa bor- ghesia patteggiano e si asserviscono a1 padrone straniero. il grande inquisitore domenicano! Eppure quella frase é storica, é vi- vente ed agente ancora ed g proprio per questo che i reazionari di ogni colore 1a negano. Them innanz portasse niente alle apprendiste pie- cole come lei. Le pareva di avere lei pure contribuito alla lotta ed alla vit- toria; e fini per raccontare la sua scappata ad Enrichetta, che, dOpo lo sciopero, aveva incominciato ad a- mare molto. - Ma che cosa hai, Maddalena? La ragazzina era tornata da una commissione presso i fornitori, tuttn in lacrime. Da qualche giorno non stava bene. Sotto i due piccoli seni che incomin- ciavano a sbocciare, i1 ventre 1e Si gonfiava stranamente, tirando 1a sot- tanella consunta. Ad "ictiii%etta Che l'interrogava at- fettuosamente, sussurré tra 1e la- crime __ 11 commesso di Bertoni m'ha schernita; m'ha chiesto se ero incin- ta! lEnrichetta I'osserv6. Povera picco- la! Aveva I'aspetto caratteristico dei bambini mal nutriti, anemici, col ventre gonfio. Ma dato che era gran- de, per la sua eté, il suo aspetto po- teva prestarsi a scherzi grossolani. - Dillo a tua madre - 1e consigli6. Maddalena, a malincuore, segui il consiglio. Non 1e piaceva, per un in- consapevole senso di pudore, parlare di queste cose con sua madre: ma comprese che Enrichetta aveva Ira- L'interesse di queste ricerche é do- vuto a1 fatto che si ha I'impressione di toccare argomenti che possano contribuire a dare qualche lume sul- la sempre misteriosa origine della vita. Acque di un Iago siberiano che cambiano colore rm - Wm _ _ Si osserva alcune volte che 'a'nche 1e uova dei vertebrati~possono ini- ziare 1a loro divisione senza essere state tecondate dalla cellula maschi- le. Questo avviene in certi pesci e an- che in alcuni uccelli, ma 1a segmen- tazione si ferma in genere ai primi stadi e non da origine ad un nuovo individuo completo. La divisione di uova di vertebrati norrfecondate pu6 anche prodursi ar- tificialmente con stimoli tisico-chi- mici, ma non bisogna credere per questo che si sia su11a strada di far nascere degli animali superiori... sen- za padre. Gioventif senza sole Nelle regione di Celiabinsk, in Si- beria, c'é un Iago che cambia soven- te di colore. E uscito recentemente un opuscolo di S. Rostand che tratta questo argo- mento, esponendo brevemente 1e at- tuali cognizioni relative. E noto che i1 metodo normale di riproduzione dei vertebrati (animali che comprendono mammiferi, uccelli, pesci, rettili, an- fibi) g 1a riproduzione sessuale, in cui una cellula femminile, I'uovo, Viene fecondata, secondo modalité my." "WWW", che differiscono da una classe a11'a1- tra di questi animali, da una cellula maschile, lo spermatozoo. L'uovo te- condato comincia a svilupparsi e a di- vidersi in modt) da creare un grande numero di cellule che formeranno I'- animale figlio. 1e quali genera un nuovo individuo, senza che in questa divisione sia ne- cessaria l'intervento di cellule di ses- so diverse. In tali" animali interiori (si pensi ai potozoi che sono compo- sti di una sola cellula) non ha nep- pure sense il parlare di sesso. Una delle tante difese marine delrrnghilterra che sorveglia i ri e da' la caccia alle navi nazis te. Molti animali infedori si riprodu- cono invece per "partenogenesi", cioé dividendosi in due parti, ognuna del- La partenogensi nei vertebrati diventano, secondo i giorni, rosse, blu il Iago di Turgojak 1e cui acque (hriosita' stientifkhe LA VOCE DEGLI ITALO-CANADESI Romanzo di ESTELLA (Teresa Noce) La madre, un p6 preoccupata a quanto le parvi, 1a condusse alla consultazione de1l'ospedale dei bam- bini. Era un piccolo ospedale privato, dove non si era ammessi Che dietro raccomandazione di qualche dame patronessa. 11 dottore che visit6 Maddalena sentenzi6: infiammazione intestinale acuta. Poi, di fronte alla triste sorpesa della madre, disse: - Vediamo se c'é un letto libero. Il Ietto c'era; e, mediante 1a rac- comandazione che 1a madre aveva ot- tenuto, Maddalena fu ammessa all'- ospedale. Comincié una strana vita. Innanzi tutto, si accorse che i1 suo corpo era oggetto di scandalo per le suore del1'ospeda1e di S. Filomena. I virus troppo piccoli per potersi osservare con un microscopio norma- le e recentemente si sono iniziate del- le ricerche per mezzo del microscopio Vi erano ammesse -- diceva il re- golamento - solo le bambine "fino a dodici anni". Ma, in realté, non tanto alpetd si badava, quanto a1 fatto Che il segno della donna non fosse anco- ca apparso in loro. Per questo Maddalena era stata ae- cettata; malgrado 1e sue rotondité na- scenti, non aveva ancora undici anni e non era ancora donna. Di conseguenza, secondo i ritlessi del sole, il cambiamento di colore. Una scoperta di considerevole inte-. resse per in archeologi é stata fatta a Canterbury (Inghilterra) durante gii scavi per la difesa contro aerea, nelle vicinanze del municipio. Ad una pro- fondité di 7 piedi sotto 1'attuale livel- lo del suolo sono stati trovati dei va-. si romani in grande quantité. Ricerche sui virus fatte col miscropio a elettroni Gist da vario tempo si sono messe in evidenza delle malattie infettive che non sono dovute a batteri, ma ad agenti molto pid piccoli, detti virus, che sembrano costituire il punto di' legame fra 1a materia inanimata e gli organismi viventi. Le particelle ii) virus hanno infatti in comune con gli organismi animati la proprieté di ri- prodursi e di moltiplicarsi quando si. trovano in un ambiente adatto e, d'- altra parte, hanno 1e dimensioni di una molecola (ultima particella) di una sostanza chimicamente definita e possono essere posti 3110 state cristal- lino, caratteristico della-materia iner- te. gione Ma cié che non aveva stupito il buon vecchio dottore che 1'aveva vi- o verdi. L'Accademia delle Scienze de11'U.R.S.S. ha accertato che a1 ton-. do del Iago si trovano giacimenti di pietre di gran pregio di differenti co- lori. Archeologia e difesa contro aerea Sempre durante scavi per la difesa contro aerea é stata fatta una scoper- ta, in un certo senso ancor pill inte- ressante, nel Lincolnshire, ove sono stati trovati scheletri ed oggetti attri- buiti ad Ahglo Sassoni del quinto 0 sesto secolo. L'importanza dello studio dei virus é quindi fondamentale per la nostra concezione della vita e si pu6 sperare di arrivare a svelare i1 mistero Che avvolge i fondamenti della biologia lavorando in questa direzione. Benché l'intervista sia stata fatra nel mese di Agosto per le questioni Che tratta é ancom di palpitante at-. tualitd. FIRENZE, agosto. - Non credo siano senza interesse i colloqui che ho avuto in questi giorni con un in- dustriale medic, che non ha mai adc- rito a1 fascismo e che si considera fondalmentalmente antifascista. Pur tenendo conto che 1e sue idee sono probabilmente gig piuttosto avanzate rispetto a quelle medio del ceto so- ciale cui apiartiene, vale 1a spesa, credo, di esaminarle. Media borghesia: Paure e speranze Pubblichiamo una corrispondenza importante dall'Italia che rivela lo stato d'animo delta. media borghesia. Innanzitutto il dominio plutocrati- co de11'Italia fascista é evidente per il mio interlocutore. "Le grandi industrie dominano... i mercanti di cannoni... siamo padroni per modo di dire. Le imposte Ci schiac.ciane. 11 fascismo fa quello che vuole delle nostre proprieté. Ci man- gia anche i1 capitale... I dirigenti del- le nostre organizzazioni sindacali so- no nominati dall'alto e tutelano gli interessi dei grossi. Manchiamo di materie prime e le esportazioni di- ventano quasi impossibili. 11 fascismo ha massacrato due fra le nostre en- trate pid importanti: 1e rimesse de- gli emigrati e il turismo. La corru- zione negli uffici statali é spaventosa: nulla si pu6 ottenere senza mancia. Si stava bene, per6, all'ospedale. Dopo i primi giorni di letto, Madda- lena pttenne i1 permesso di alzarsi e fu curata solo pill con una dieta ap- propriata: minestra, pesce in bianco, legumi, frutta. A questo regime, Mad- ! dalena rifiori rapidamente. I "Ho saputo che il vaggio di Mus- solini in Piemonte é stato un fiasco. Hanno speso milioni estorti agli in- dustriali ed ai comuni. Le precauzio- ni poliziesche eranO' indescrivibili. Mussolini a Torino ha evitato qual- siasi contatto con la fella. La sua au- tomobile é passata per strade fatte prima sgombrare e seguendo itinera- ri contorti ed ignoti. Gli operai della Fiat non gli hanno fatto coro e Mus-. solini ha interrotto i1 discorso e se ne é andato rabbioso..." D'alha parte: "Il fascismo ha fatto molto; ha svi- luppato 1a produione. E vero che per6 Ci é mancato il caffé... a me non é mai mancato. Non ci sono pill effetti di lana. 11 fascismo ha trasformato lo nostre cittai; ha impresso un ritmo pifo intense a tutta la vita. Sono andato poco tempo fa, in Francia: Parigi é una cittit vecchia rispetto a Roma ed a Berlinty. Che buon pane peré ho mangiato a Parigil" I risultati ottenuti hanno permesso di misurare 1a grandezza dei singoli corpuscoli di virus (150 a 300 milli- micron di lunghezza e 15 millimicron di diametro). Una sola di queste par- ticelle é sufficiente a produrre un'in- fezione, mentre una parte di essa (ot- tenuta rompendola con mezzi chimi- ci) cessa di essere attiva. - Io voglio essere missionaria, an- dare a convertire i pagani. Mi ucci- deranno e diventerd una santa mar- tire - diceva un'altra. Maddalena 1aceva sempre. ' -- Tu, cosa vuoi essere? - 1e chie- se un giorno suor Fede, che aveva osservato come Maddalena non pren- desse mai parte a questi discorsi. "_--- Non vuoi farti suora? - Ah, no! -- sbott6 Maddalena - suora proprio no! Ebbe un'occhiata di traverse d_a suor Fede, che da quel giorno si acca- ni ancor pith a farle nascondere "quelle brutte cose"... sitata, stupiva invece e scandalizza- va 1e monache. In poco tempo si senti benissimo, con una gran voglia di correr e di saltare. 11 ventre gonfio era Seompar- so, ma, in cambio, 1e "brutte cose" tiravano pid che mai 1a camicetta... Per quanto riguarda la situazione economica e generale: . "II fascismo precede ad una specie di livellamento da11'alto verso, i1 bas- so. Nelle zone industriaili la situazione degli operai non é troppo cattiva. In altre regioni, la situazione é molto peggiore. Nel meridionale, per esem- pio, miseria nera. Deve essere per questo che Mussolini ha lanciato I'- affare del latifondo sieiliano..." In seguito la paura della guerra: "La guerra mondiale sarebbe una catastrofe spaventosa. La guerra nes- sun italiano la vuole. La campagna antifrancese é ignobile. L'Italia é og- elettronico, di cui si é parlato qual- che tempo fa in questo notiziario. Rammenteremo qui soltanto che in questo apparecchio i raggi luminosi sono sostituiti da elettroni e 1e lenti da opportuni campi elettro-magneti- CI. L'obbligarono ad andare a1 bagno tutta avvolta in un ampio lenzuolo. Ed a bagnarsi con la camicia addosso. - Nascondi queue brutte cose! Le "brutte cose" erano i bocciuoli dei seni Che si gonfiavano... Fra tutte quelle preghiere ed in mezzo alle suore, 1e bambine amma- late si esaltavano. -. Io voglio farmi suora - diceva una, nei momenti di ricreazione. (Nostra corrispondenza particolare) MERCOLEDI, 20 Settembre.1939 gi isolata da una parte e dall'altra é legata alla Germania e siccome que- sta é pid forte I'italia é fatalmente in una situazione di dipendenza..." D'altra parte: "ll popolo italiano é un popolo gio- vane, in continuo aumento. Abbiamo bisogno di colonie. Perché non ce ne danno qualcuna? Siamo diventati un grande popolo, non inferiore a nessun altro". "In Abissinia andiamo male. Ho parlato alcuni giorni fa con un inge-. gnere che ne é tomato e mi ha detlo che gli abissini insorti some a pochi chilometri da Gondar. Sono state Ir.. quidate 1e vecchie compagnie per la produzione dell'oro e sostituite con imprese fasciste. In conclusions, la produzione é diminuita della meté e I'oro costa piC1 caro di quanto valga sul mercato internazionale. Hanna mandate Iaggid operai bianchi che costano troppo. Bisogna utilizzare la mano d'opeia indigena. "L'Tnghilterra non doveva ostacc- larci nell'impresa abissina. Per6 se fosse giunta a chiudere i1 Canale di Suez non una delle sue navi sarebbe pm uscita dal Mediterraneo. I nostri mas formico1avano nel mare di Mal- ta e de11'Egitto. I nostri aeroplani... A proposito ha notato come in que- sti giorni si siano moltiplicati i disa- stri aviatori? Si tra'tta degli aeropla- ni usati in Spagna e che non sono sta- ti ancora sostituiti. "Speriamo che 1e cose si accomo- dino con un p6 di buona volonté da una parte e dall'altra. Certo la Fran- cia e l'Inghilterra hanno ragione di non fidarsi... Mussolini non doveva legarsi cosi ad Hitler che non ne ha mai abbastanza... Ma noi cosa possia- mo fare? ll fascismo non scherza. In una famiglia di amici un tale si g permesso di parlar male del fascismo. Uno dei presenti lo ha in seguito de-. nuciato: tre anni di confine a quel disgraziato; un anno di sospensione dal partito a1 denunciatore e a1 pa- drone di casa perché non avevano re- agito subito. Un altro é stato man- dato a1 confine perché gli hanno tro- vato un discorso di Mussolini con una annotazione ironica. Non c'é nessuna liberté... Si pué parlare solo in due, in automobile. E non fidarsi de11'au- tista... E quanti accettano ancora tl fascismo perché li ha salvati dal bol- scevismo e perché hanno paura dd cederc dalla padella nella brace"; Non diré certo che il sistema ideo- logico e pdlitico del mio interlocu- tore sia molto coerente. Vi si rittetto- no evidentemente i suoi interessi eco- nomici colpiti dal fascismo, la paura della guerra, ma nello stesso tempo I'innuenza del fascismo, 1a speranza nella espansione coloniale, 1a incapa- cité di scorgere una soluzione non fa- scista e la possibilité di liberarsi dal fascismo: elementi contradditori ge- nerati dalle contraddizioni della sua posizione sociale. Essi offrono per6 a1- I'antitascismo notevoli possibilité di azione. Mi sembra che i1 centre deb- ba essere la dimostrazione che men- tre il fascismo offre solo 1a guerra come soluzione, ne é possibile un'al- tra favorevole agli interessi imme- diati della grande maggioranza del popolo italiano. Il mio interlocutore non sapeva che un certo accordo era state raggiunto dalle correnti antifasciste sulla paro- la d'ordine "Repubblica democrati- ca". La sua impressions é stata favo- revole. Per6 quanta lavoro occorre ancora anche solo per fare arrivare questa notizia, per ottenere anche so- lo 1a neutralizzazione della maggior parte della media borghesia. "Se Mussolini lo ammazzano, E: ranno un macello; se muore di mor- te naturale cosa succederg? Chi gli succederé? E se muore il re?..." In seguito allo sciopero, 1e padrone avevano voluto, da sornione, vendi- carsi. Ed avevano preso pretesto da un errore di Mariuccia nella confe- zione di un abito, per licenziarla. Poi, adesso che si andava verso I'- estate, cioé verso 1a morta stagione, facevano lavorare il doppio Enrichet- ta e Maria 1a beghina. Esse non osa- vano ribellarsi, per paura del licen- ziamento. In quella stagione, sarebbe stata 1a disoccupazione certa. IV Rientrando dal lavoro, una sera, Maddalena trov6 1a madre con uno strano cipiglio. Veramente, gig da qualche tempo 1e pareva che la madre non fosse pits 1a stessa. Era sempre arrabbiata e per un nonnulla litigava con tutti e picchiava i figli. Ma le cose andavano male, all'ate- her. - fy I'ora di tornare a casa? - dis... se a Maddalena con voce rauca. (continua) ' 11 Vecchio' medico, peré, 1a fece re- stare fino a Che gli fu possibile all'- ospedale. Sapeva, i1 buon dottore, che solo di un vitto sano ed abbondante aveva bisogno 1a ragazzina, e che, tomata a casa, i malesseri sarebbero ricomparsi. Enrichetta aveva fatto avere a Mad- dalena, durante la permanenza di questa all'ospedale, i suoi saluti ed alcune arance a mezzo del fratello, ch'era diventato amico di pierino. Cosi, tornata al laboratorio, Mad- dalena s'era sentita ancor p111 vicina ad Enrichetta.