In commemorazione di Garibaldi, il 3 giugno del 1888, cost Antonio Labriola parlava; Giuseppe Garibaldi fu uomo di po-- polo, e di quella parte del popolo che, per abito di schiettezza, per sobrietà di vita e per onestà di costumi é la più incorrotta. Nei suoi particolati istinti di amante della giustizia, di odiatore dei privilegi, di -- difensore degli oppressi, di persecutore di ogni tirannide, rimarra in perpetuo, e co-- me in effige, il più nobile e semplice e persuasivo esempio di verace demo-- crazia, che male altri si argomentano di far sorgere e prosperare negli Sta-- ti per arteficiosi congegni di governo, 1a dove manchi l'impulso natio; l'as-- sidua pratica e l'ordinato -- esercizio della virtu. lo di futura e perpetua pace., Tale meraviglia di uomo la storia del mon-- do non aveva mai visto; e, messo a paragone coi maggiori condottieri di popoli e di eserciti, non se trova al-- cuno, che, combattendo come lui tut-- ta la vita, fosse e paresse consolatore degli oppressi, ed apostolo del regno della pace. Singolare nella nostra stirpe e dei maggiori ornamenti del genere umano! PAG. 4. Ebbe su quanti lo avvicinarono im-- perio securo, e non fu mai padrone e signore di alcuno. In quella voce sonante ed armoniosa, in quell'occhio dolce e. penetrante, era come la so-- vranità del genio del bene, che in quanti lo udivano e vedevano suscita-- va la scintilla del dovere. LÒ SPIRITO UMANITARIO DI GIUSEPPE GARIBALDI RISORGE NELLA LOTTA CONTRO L'HITLERISMO ED IL FASCISMO Garibaldi però non fu sol-- tanto un patriota italiano, ma egli fu anche un uomo tale che la democrazia internazionale reclama come suo. Giacche' egli era sempre pronto a ver-- sare il suo sangue e ad esporre la propria vita dovunque vi fosse l'occasione di far fronte agli oppressori di un popolo. Egli fu innanzi tutto uomo di azione, ed i popoli dei due emisferi gli debbono molto per quanto egli fece sempre in pro della liberta' e dell'indi-- pendenza. Garibaldi e' uno dei pochi uomini che per le sue altruistiche tendenze gode' di una popolarita' universale, e fu onorato nella sua vita come colui che meglio d'ogni altro aveva saputo combattere per la liberta' politica dei popoli e per la liberta' di pensiero. Futto ciò che un uomo, favorito dalle circostanze, può fare per la. grandezza e il benessere del suo paese, Ga-- ribaldi lo fece per l'Italia sua. Egli ebbe un eroico coraggio, un'indomabile energia, un'itr-- removibile -- fermezza, -- una semplicita' spartana, e fece in battaglia quanto mai era pos-- sibile fare per la liberta' e I'-- unificazione d'Italia. E' mio augurio che l'anima democratica di Garibaldi sia conservata al popolo d'Italia di questo splendido paese da luì riunito, e che sotto i suoi auspici se ne svolga il progres-- so. Uomo di popolo GIUSEPPE GARIBALDI: L'Eroe dei due Mondi -- A BEBEL. Glorioso per fortunate imprese di armi, per terra e sul mare, in patria e in lontani lidi, non parve mai cin-- gesse la spada da guerriero o da con-- quistatore, ma la brandisse come istrumento di giustizia e quale simbo-- Come uomo di popolo, fu eroico in ogni atto e parte di sua vita, perché l'idea della giustizia, penetratogli tut-- to l'animo, vi divenne fede, e non vi incontrò limite e impedimenti e quei mali frutti della cultura, che chiama-- no critica e dubbio. Da codesto pro-- fondo pensiero della giustizia scaturi in lui vergine e potente l'amore della patria, che liberò e difese, non per desio di conquista, non per voglia di signoria, non per cieco odio -- dello straniero, che é cosa da barbaro, ma per vivo sentimento di dovere. Nessuna penna di scrittore, nessu-- na fantasia di poeta rifarà viva per l'imagine, a chi non l'abbia vista, la figura di Garibaldi trionfatore di Na-- poli, nel settembre del 1870. Una ple-- be avvilita per secolare servitu, una borghesia in gran parte ignara dell'-- esercizio della cosa pubblica, ed una sovranità di vecchio principato: ed ecco quest'uomo solo e quasi inerme, adorato come eroe, temuto come si-- gnore degli spiriti, cinto dall'aureola di una meravigliosa leggenda! ' La frale natura umana che piega ad ogni impeto di passione, ha questo di di-- vino in sé, che nell'ammirazione del-- la virtù si rialza e si esalta; e in co-- scienza di popolo virtù non é arte, ma disinteresse e sacrificio. Garibaldi fu repubblicano, non per sudati studi di scienza politica, ma perché ad animo cosi fatto il reggi-- mento della cosa pubblica non poteva parere potentato o signoria, ma sol-- tanto un doveroso ufficio. Ma lui, re-- pubblicano, concorse a formare, per autorità di plebisciti, il nuovo princi-- pato; il quale atto, come per simbolo e per indizio, designa il presente uf-- ficio e la futura, storia delle nostre istituzioni. Un principato di tal gene-- re e di cosiffatta origine, non si regge se non come magistratura di intento democratico, e non ha parte alcuna di diritto, che non sia adempimento di un sacro ed imperioso dovere. I popoli dell'avvenire, più civili, più liberi, più consci dei loro diritti, più sinceri, più pronti al sacrificio, ricorderanno Garibaldi quale geniale precursore delle idee dell'umanità re-- denta; e la sua gloria crescerà nella voce dei secoli come in coro che parrà poema. * Fu odiatore dei preti, della chiesa costituita e delle dottrine cattoliche, non per acume d'intelletto addottri-- nato che avesse cacciato per entro al-- le dispute della teologia, ma perché alla sincerita sua repugnava la pre-- potenza, la falsita, l'ignavia, l'ipocri-- sia dei pretesi rappresentanti di Dio. Ma in lui che fu odiatore e dispregia-- tore di ogni sacerdozio, brillé di luce vivissima la fede nel progresso, e nel finale trionfo della giustizia e della benevolenza; quest'uomo fu come po-- chi, altamente e veramente cristia-- (1) A. Labriola, 'Scritti vari", Ba-- ri, 1906. () leggete e Diffondete LA VOCE Oggi che il fascismo ha distrutto ogni liberta' democratica, oggi che tutte le conquiste umane sono in pericolo, nessuna mera-- viglia che lo spirito garibaldino risorga, e risorga con nuovo vigore in nome di Garibaldi. Nessuna meraviglia che il nome di Garibaldi sia risorto nella Grigata dei volontari della liberta' che si sono bat-- tuti in Ispagna e che risorga in coloro che ambiscono di combattere in campo armato contro la barbaria del nazismo per quegli ideali di democrazia, di liberta' e di giustizia sociale a cui Garibaldi con-- sacro tutta la vita. Ritornera' Garibaldi? Lo rivedra' la storia?, si domandava Giovanni Bovio, in uno di quei suoi discorsi, caratteristici della vec-- chia democrazia italiana. Siamo sicuri di fare cosa grata ai nostri lettori pubblicando questo im-- portante articolo su Anita Garibaldi inviatoci dall'amico Anselmo Mara-- bini. Poiché Anita Garibaldi fu il simbolo dell'eroismo delle donne ita-- liane del Risorgimento, Varticolo sa-- rà certamente letto con molto inte-- resse. Per queste ragioni noi dedichiamo una parte del nostro nume-- ro speciale afla vita di questo grande eroe popclare. Quando Garibaldi salpo da Santa Catarina, con una minuscola flotta, per combattere contro la potente squandra navale del Brasile, Anita volle seguirlo. Abbandonava la pas tria, la famiglia, l'agiatezza in -- cui viveva, pur sapendo di seguire un uo-- mo senza dimora, un condannato a morte, un cospiratore che rischiava ogni giorno la vita. Non tardéò, per Anita, la prova del fuoco. Allorché la flotta garibaldina fu impegnata in un cruento combatti-- mento colla forte flotta brasiliana, A-- nita rivelo tutto il suo slancio eroico, combattendo intrepidamente, socco-- rendo i feriti, incoraggiando i com-- battenti. Un eroismo identico ella di-- mostré, alcune settimane dopo, quan-- do la squadra brasiliana, che aveva dovuto ritirarsi di fronte all'impeto garibaldino, tornò più numerosa all'-- assalto. L'Italia del Rinascimento, l'Italia di Macchiavelli e di Dante, dopo la sua terribile caduta alla fine del secolo XV e le lunghe te-- nebre che ne seguirono, risorse definitivamente nella vita politica dei popoli, divenne popolare nella coscienza europea, senza alcun dubbio principalmente attraverso l'eroismo e la gloria di Giuseppe Garibaldi. Certo, Garibaldi non fu solo; ma nella schiera degli uo-- mini politici, dei pensatori, dei combattenti e degli eroi che fioriro-- no allora in Italia, Garibaldi fu il tipo piu' rappresentativo, quello che era destinato a rappresentare in Italia e nel mondo quest'epoca. Tutti i popoli d'Europa e d'America, ritrovarono in questo loro fi-- glio se stessi. Questa fu la sua gloria. s Giuseppe Garibaldi divenne in un certo momento in Europa la bandiera della lotta per la liberta', per la democrazia, per l'indi-- pendenza nazionale, per una maggiore giustizia sociale. A lui si ri-- volsero, quindi, non soltanto gli italiani, appartenenti a differenti correnti politiche, i quali avevano in comune la volonta' di liberare l'Italia dal giogo straniero, ma a lui si rivolsero gli oppressi di tutta la terra. : L'eroismo non valeva di fronte alle forze preponderanti dell'avversario. Garibaldi diede ordine di incendiare le piccole navi per evitare che cades-- sero nelle mani del nemico. "Durante il trasporto delle armi alla spiaggia Anita fece forse venti viaggi, in pie-- di, a poppa della sua scialuppa, sotto il fuoco nutrito della mitraglia nemi-- ca, calma, fiera, come una statua di Pallade", seriveva Garibaldi nelle sue memorie. Rimasta prigioniera, poté fuggire a cavallo e, durante quattro giorni, sfi-- dando gli uomini e la natura in quel-- le smisurate lande selvaggie, riusci miracolosamente a raggiungere Gari-- baldi a Mostardos, ove quattro mesi dopo, il 16 settembre 1840, nasceva Menotti. Intanto -- Garibaldi, assillato dal pensiero che in Europa gli avveni-- menti _ maturavano, lascié Rio del Grande per recarsi a Montevideo e mettersi a contatto coi numerosi fra-- telli della "Giovane Italia", cola ri-- fugiati. Solo la profonda fede nella causa per cui Garibaldi combatteva e il grande amore per lui, poterono dare ad Anita la forza sovrumana di se-- guirlo combattendo eroicamente _ in tutte le sanguinose battaglie, per lun-- go tempo combattute, attraverso le immense foreste di Rio Grande del Sud. La tranquilità di Anita fu di breve durata. Garibaldi corse a difendere la repubblica dell'Uruguai aggredita dall'Argentina. Formé la sua legione, la quale, in uno storico combattimen-- to, liberò Montevideo dall'assedio. La legione garibaldina si copri di gloria in numerose altre battaglie vittoriose. La magia del nome di Garibaldi at-- tirava tutti coloro che desideravano combattere per la libertà, conquista-- va tutti gli uomini liberi dell'Ameri-- ca del Sud. Anita era una madre amorevolissi-- ma e le erano ormai nati anche Ric-- ciotti e Teresita, ma non esito a se-- guire l'eroe. Finalmente, il 15 aprile 1848, colla nave Speranza, Garibaldi e la sua le-- gione, lasciavano Montevideo, per tornare in Italia. Anita é con loro. ANITA G ARIÌBALDÌ LA VOCE DEGLI ITALO--CANADESI Dopo l'infelice guerra austro--pie-- montese, Garibaldi, sempre in cerca della lotta corre a difendere la repub-- blica romana. Anche Anita attraverso mille pericoli, passando intrepida fra le truppe nemiche, accorre da Nizza. E se il suo valore sfolgorò agli A-- cquedotti, a Pallestrina, a Velletri, a San Pancrazio, sul Gianicolo. Garibaldi, quando vide che -- ogni resistenza era ormai vana, sfuggi il 2 luglio all'accerchiamento di quat-- tro eserciti accorsi in difesa del Pa-- 'pa, colla memoranda ritirata di Porta San Giovanni Laterano. La legione fu assalita da una colonna austriaca, nel Vallone della Vecchia mentre Ga-- ribaldi che si era allontanato per re-- carsi a trattare con i reggenti della Repubblica di San Marino, quando questa era profondamente sfinita dalle fatiche e dagli stenti. Anita monto a cavallo, sguaino la sciabola, si pose alla testa dei legionari, li inci-- to alla resistenza, finché giunto Gari-- baldi, con una manovra sorprendente poté liberare la legione e con essa raggiungere Cesenatico, da dove, inu-- tilmente tentò di raggiungere Vene-- zia assediata dagli austriaci. Insegui-- to dagli austriaci, Garibaldi, portando tra le braccia Anita incinta di 8 mesi, sfinitamente ammalata; si trascinava stentatamente, in quel laberinto di canali. Un abitante di quei luoghi, ìcerto Bonet, due fratelli del quale e-- ìrano valorosamente caduti nella di-- fesa della Repubblica romana, accol-- se in casa propria Anita morente. L'-- eroica fu poi trasportata in una casci-- na delle Mandriole, ove la sua glorio-- sa esistenza ebbe termine il 4 agosto 1849. Ricordare oggi la fedele compagna di Garibaldi, ricordare il suo eroismo e l'immenso amore che nutri per tut-- ti i popoli oppressi, é un debito d'-- onore per tutti coloro che aspirano alla liberta e al progresso umano. Og-- gi più che mai é un impegno d'onore, quando il fascismo calpesta e insulta i sublimi sentimenti di libertà e d'in-- dipendenza dei popoli. Come Henri Rousseau, Tizzano era un doganiere. Ma se per il grande ar-- tista francese la pittura era un dilet-- to, cui dedicava volentieri le giornate di riposo, per Tizzano la scoltura_era un demone che gli prendeva intera-- mente la vita. Giovanissimo ancora, _ abbandonò un bel giorno il suo impiego di doga-- niere per dedicarsi esclusivamente al-- l'arte. Ma questo atto di coraggio e di dedizione lo spinse bruscamente nelle strettoie della miseria. E il suo primo laboratorio si trové installato negli scantinati della villa di un suo amico. Gelosamente isolato dal mondo, la-- voré nella penombra e nell'umidità, due o tre anni. Poi espose le prime o-- pere. Una statua intitolata La pa-- gnottella (una bambina che stringeva sul cuore una pagnotta di pane) su-- scito un vero scandalo. La liberta as-- soluta dei mezzi adoperati, la nega-- GIOVANNI TIZZANO -- Anselmo MARABINI LQ $CULTORE Figure di artisti contemporanei Quella bionda testa con la chioma di leone e il fulgore d'arcangelo, che passo, risvegliando le vittorie romane e gittando lo sgomento e lo stupore negli stranieri, lungo i laghi lombar-- di e sotto le mura aureliane, quella testa giace immobile e fredda sul capezzale di morte. Quella inclita de-- stra che resse il timone della -- nave Piemonte pe'l mare siciliano alla con-- quista dei nuovi destini d'Italia, quel-- la destra invitta che a Milazzo abbat-- té da presso i nemici co'l valore se-- curo d'un paladino, é in dissoluzione. Sono chiusi e spenti in eterno gli oc-- chi del liberatore che dai monti di Gibilrossa fissarono Palermo, gli oc-- noi; e a noi non resta che la sua glo-- ria e il sublime compiacimento di a-- verlo avuto coetaneo. Egli fu una di quelle anime complesse e riccamente dotate della più alta umanità, quali sa darle le gente nostra nelle sue pro-- duzioni fatali. La correzione e purita in lui dé lineamenti eroici persuade di assomigliarlo a quei magnanimi greci che liberarono le patrie loro dalle tirannie straniere e domestiche.. Gli italiani di Parigi, animati dallo spirito garibaldino, si ar-- ruolano volontari per combattere contro il nazismo e per la difesa della demecrazia e dell'indipendenza dei popoli. Degno senza dubbio di essere comparato ai migliori romani, se in lui il senso umano non fosse più pro-- fondo e gentile che non potesse per alcune parti e per molte ragioni es-- sere in quelli, se egli non avesse di più quell'istinto di cavalleresche av-- venture che é proprio delle razze nuove e miste. E per quel suo impeto di eroico avventuriere e per la ferma devozione agli ideali verrebbe voglia di paragonarlo ai cavalieri normanni e ai crociati, ai Guiscardi, ai Tanere-- di, ai Gottifredi, se in lui non man-- casse del tutto la cupidigia del con-- quistatore e più alto non fosse il sen-- zione di ogni principio accademico nella sua scultura, furono interpre-- tate come un affronto all'arte, l'arte seria, l'arte ufficiale. Nelle sue prime manifestazioni 1'-- ex--doganiere non fu appoggiato che da qualche raro artista d'avanguar-- dia, capace di scorgere in lui le qua-- lita non comuni che distinguono i grandi artisti. Ma i gran preti della pittura e della scoltura gli dichiarono guerra a morte. Le scolture di Tizzano furono de-- rise, considerate giuco da bambini, balbettio di dilettante, impostura. "Il mestiere! Il mestiere! -- gridavano i suoi nemici -- gli manca il mestiere!" Giovanni Tizzano, in un primo mo-- mento si era solo preoccupato dei problemi profondi dell'arte. Aveva affrontato la scoltura sopratutto da artista, cercando di far vivere le sue (Continua a pagina 5) Cavaliere del genere umano ARRUOLAMENTO DI ITALIANI A PARIGI chi del dittatore che su'l Volturno fermarono la vittoria e costituiron l'-- Italia. La voce, quella fiera e soave voce che a Varése e a Santa Maria grido -- Avanti avanti sempre, figli-- uoli? Avanti, co calci dé fucili! -- e dalle rocce del Trentino espugnato rispose -- Obbedisco -- quella voce é muta nei secoli. Non batte più quel nobile cuore che non disperò in A-- spromonte né si franse a Mentana. Giuseppe Garibaldi giace sotto il fa-- to supremo. E il sole intanto risplen-- de su l'Alpìi italiane che non son più nostre, su'l mare che non é più il "mare nostro". SABATO, 30 SETTEMBRE 1939. timento dell'onore e più illuminato quello del dovere. Giorgio Washing-- ton, come cittadino, é meglio eguale; come institutore di repubblica, é più felicemente grande; ma intorno alla fredda testa del generale puritano manca l'aureola dell'eroismo che con-- stella l'alta fronte del cittadino d'-- Italia. Tale qual fu, Giuseppe Garibaldi é il più popolarmente glorioso degl'ita-- liani moderni; forse perché riuni in sé le qualita molteplici della nostra gente, senza i difetti e i vizi che quel-- le rasentano o esagerano e méntono. Che se a tutto questo aggiungete come l'ardenza del suo gran cuore o1-- trepassando i monti ed i mari andasse a ricercare e riscaldare gli oppressi per tutte le terre, onde i Poloni e gli Ungheresi e i Greci ed i Serbi lo a-- spettavano e lo invocavano capitano, e Francia lo ebbe, vindicatore di Ro-- ma e di Mentana, a Digione; e se ag-- giungete che ogni causa giusta, ogni idea di civiltà e di liberazione, ogni pratico miglioramento per la vita de-- gli uomini, in guerra e in pace, nella politica e nella scienza, nella società tutt'intiera e nella solitudine dei tu-- guri e dei campi, lo ebbe assertore ed operatore eloquente e potente; voi sentite come bene gli.si avvenga il saluto che ieri in Parlamento accom-- pagnava la sua memoria: cavaliere del genere umano. Aspromonte salva l'onore della na -- zione, Mentana dà Roma. E l'atteg-- giamento dell'eroe, paziente nella fe-- rita e nella prigionia infertagli da quegli stessi, pé quali combatte, vit-- torioso nella sconfitta, esalta la di-- gnita umana. La sua potenza si é dipartita da Il genio di Garibaldi e' vis-- suto nei secoli e nei secoli vi-- vra'; e' passato attraverso tut-- te le rivoluzioni e vi ha preso nuovo vigore; passera' attra-- verso le future rivoluzioni e ne sara' lo spirito eccitatore; ha inseguito il trionfo e non -- ha ancora raggiunto. Lo rag-- giungera' quando... non so quando, ma nel giorno in cui splendera' sopra tutti gli uo-- mini, a riscaldarli egualmente il grande sole della giustizia e della uguaglianza sociale. GIOVANNI BOVIO GIOSUE CARDUCCI