A partire da questo numero abbiamo cominciato a s0spen- dere l'invio del giornale a pa- reeehi abbonati morosi che so- no rimasti sordi ai nostri ap- pelli ed ai quali abbiamo phi volte comunicato direttamen- te. Continueremo su di questa via finché non avremo elimi- nato completamente questo male che grava sul bilancio del nostro giornale, finché non avremo curato radicalmente questo vizio, ormai cronico, di alcuni lettori di ricevere il giornale gratis. (il popolo canadese _..-... nel memento in cui Mussolini sta per scatenare la guerra -..-. non pu6 ignorare che migliaia di italiani hanno rischiato e rischiano di perdere persimo la vi- ta per combattere contra il fascismo e la politica traditrice di Mussolini; Noi vogliamo perci6 che, nel momenta in cui al,. cuni elementi influenzati da ideologies scioviniste agitano la visione dei campi di concentramehto, il popolo canadese tenga conto dei sentimenti veri e profondi degli ltalo-Canadesi che nella misura del 90 per cento sono nettamente contrari all'- entrata dell'ltalia in guerraq Che in tutte 1e Gcalitg'i nostri amici facciano conoscere la verité al popolo canadese e sollecitino dalle organizzazioni liberali e democratiche delle misure tendenti ad impedire qualsiasi atto di rappresaglia contra i nostri connazionali. Del resto l'Impero Austro-Ungarico, quando dominava ed opprimeva 1e Venezie e la Lombardia, non pretendeva anch'es- so che le popolazioni italiane in quelle regioni bruciavano d"amore" per l'Imperatore . . . e non riusciva forse a far mar- ciare degli italiani? Che cosa opponevano i nostri gioriosi antenati per an- nientare, smentire queste pretese? Essi opponevano 1e rivolte popolari, essi opponevano i martiri di Belfiore, essi opponeva- no Oberdan, opponevano cioé i martiri e gli eroi della lotta del popolo italiano per la propria indipendenza e la propria liberté. E tutti i popoli amavano il popolo italiano e sostene- vane la sua lotta. Noi domapdiamo oggi la stessa simpatia e lo stesso soste., gno Pfr la lptta che gli italiani conducono contra il fascismo. Chi vi dice, amici di origine canadese, che se Mussolini esita ancora ed allargare la guerra schierandosi al fiance del nraismo, non lo Si deve sopratutto alla paura salurare del fermgnto popolrre. Quando nel 1867 Napoleone Ill. tradendo 1e sue stesse pro- messe, fece provare per la prima volta sul terreno i famosi fucili Chassepot contro i garibaldini, i francesi marciarono e uccisero a Mentana 1200 volontari italiani. Allora a nessun italiano veramente intelligente pass6 per la testa di affermare che "il popolo francese voleva la guerra". Era Napoleone III. che voleva la guerra e pan i1 popolo francese. Ma questo non vuole ancora dire che gli Italo-Canadesi vogliono che l'Italia entri in guerra. Le posizioni - anche se sbagliate - assume qualche volta dagli italiani non signifi- cano affatto che gli Italo-Canadesi approvano Ia politica este- ra di Mussolini. Ebbene questi argomenti non sono ne probanti ne defi- nitivi. Una dittatura che domina col terrore un popolo, pu6 riuscire ad influenzare in una certa misura anche una parte di colon) che pur vivendo in altri paesi harms mantenuto dei solidi legami col 1oro paese d'origine. E' verissimo che gli agen- ti dell' O.V.R.A. provvisti di abbondanti mezzi sono riusciti ,triep.or.re _anche agli Italo-Cara/Sidestreet-tran-e, di vry.tirtaifez, 'si-trar-itineraries. Sappiamo che vi sono numerosi canadesi i Gh profes- sann la. phi grande e sincera amicizia per i militanti antifa- scisti e per il popolo italiano ch'essi vorrebbero salutare libe- ro e padrone dei propri destini, ma nel contempo pensano che gli italiani sono fortemente influenzati dalla propagan- da fascista e vogliono la guerra al fianco della Germania. A sostegno di una tale tesi, gli amici di origine canadese ci esibiscono dei fatti che sembrano probanti e definitivi: gli Italo-Canadesi '-.- essi dicono -. hanno seguito quasi sempre le direttive degli agenti del fascismo. Gli italo-canaciesi non sono responsabili delle provoca- zioni del gov. di Mussolini Lo abbiamo detto altre volte, la politica imperiale del fascism italiano ha una sua logica inflessibile che lo trascina ineluttabilmente sempre pry, in fond? nel yortice/lella guerra. L'allargamento della guerra ai paesi scandinavi ' stato salutato da Mussolini con un sense di aperta soddisfazione. I giornali italiani nel commentare gli sviluppi della situazione del Nord dell'Europa hanno messo in rilievo che il secondo momenta della guerra trova Hitler,pisi forte e con maggiori punti di vantaggio rispetto ag_li alleati tytglo-francesi. FNoii é senza dolori che noi abbiamo sentito in questi giomi che in alcuni ambienti si pensa di rendere responsabili gli Italo-Canadesi della politica provocatrice del govemo di Mussolini se questi, come sembra mentre scriviamo, pensa di scendere in guerra al fiance di Hitler. Alcuni infervorati da ideologies scioviniste e reazionarie parlano gift dell'invio ai campi di concentramento di centinaia di italiani. Questo at.. teggiamento - lo diciamo apertarnente al generoso popolo canagese C""'"" 6 ingiusto e ci addolora profondamente.) Nello stesso tempo essi laseiano chiaramente compren- dere Che i1 governo d'italia, il quale é considerate temporane- amente non belligerante, si orienta verso l'intervento di chi ritielps phi forte. Vol II. ..-..- No 12. (40) qMIIgtttM0MM0M0M0MM0M00M"000000uF.'e D'ora in avanti chi vuol leg- Indirizzo postale: 325 Queen St. W. - Box 12, Toronto, tttoo-gay-o-ron-oo-room",-" A gli abbonati morosi rafforzare t'amicizia fra tl popolo d'Italia ed it popolo del Canada nell'interesse delta democrazia e della li- bertd. Chiama percié gli ita- liani a gostenere la lotta del popolo canadese per te sue conquiste sociali e civili in difesa delta democrazia e della libertd. "Voce" " si prop Pamicizia propane di vicizia fra 11 ed it popolo nell'interesse a e della li- gere LA VOCE, chi ritiene che la sua esistenza é utile al raf- forzamento della causa' di chi lavora e soffre deve sentire il dovere di pagare l'abbonamen- to. Contemporaneamente chie- diamo venia ai nostri fedeli ab- bonati e lettori per essere stati costretti ad uscire anche con questo numero in ritardo. Le ragioni del ritardo vanno ri- cercate nel fatto che la tipo- grafia non ei fa credito ed o- gni volta siamo costretti a pa- gare in anticipo. Ne prendano nota gli inte- ressati. TORONTO, Ont. MARTEDI, 30. APRILE 1940 ', Ont. GIORNALE D'OPINIONE E DI EDUCAZIONE POPOLARI DEGLI ITALO-CANAlDESll . Chamberlain ha poi avanza-, to l'ipotesi che il prossimo at- tacco tedesco possa essere sfer- rato nell'Europa Sud-Orientale ed ha previsto anche la possi- bilit2 di un "fulmineo attacco (probabilmente aereo) con- tro l'Inghilterra". Londra - Il Primo Ministro Neville Chamberlain ha diehia- rato I'altro ieri alla Camera dei Comuni che le Forze Spedizio- narie Alleate si sono ritirate dalla Norvegia Centrale, ed ha repetuto - evidentemente 'co- me un monito all'Italia il eui movimento di navi nel Doneca- nese e nell'isola di Rodi ha de- stato dei sospetti - che le Flotte Inglesi e Francesi sono preparate ad' affrontare qual- siasi eventualitii nel Mediter- raneo. "Le Flotte di Guerra Inglese e Francese, con incriaciatori e naviglio ausiliario, gié si tro- vano nel bacino orientale del Mediterraneo, in rotta verso Alessandria. La celebrazione del Primo Maggio di quest'anno si é svol- ta in un'atmosfera arroventa- ta. Nei paesi belligeranti cen- tinai di migliaia di lav-oratori del braccio e della mente che salutavano l'alba di Maggio co- me apportatrice di promesse sono oggi piegati sul duro la.. voro a forgiare strumenti di distruzione quando non sono irregimentati nella trineea per dare la morte o a morire. Nel Canada, la giornata del Primo Maggie é trascorsa nel.. la calma. Parecehie manifesta- zioni si sono tenute nelle prin- cipali citté. A Toronto, il co- La Hoffa Anglo-Francese rafhnata nel Mediterraneo M1": IF, gr " v" Cis' _ 'iii/ir $X'n . mam 44-32: -hww _ 'f meets, Il territorio segnato in nero indica t worzione della Norvegig "eR5YitF6TririTi mane torié FiirzTiiu7ca ultxme nczizne segnalano ritiro delle truppe inglesi anche dalla citth di Namsas. Gli interessi ed futuro d'lltallia di fronte all pericolio delia guerra 'Voroshilov afferma de si male la Russia nel tamfliti0 my}; Peh'iRt; T Wm" t.tk' fsiiy.cfiii".i:?i?:';f:fi'; 22 i'i'2Sitiiiii:1fi'i', mflw r HEW Ia WNW" "ct, _v'iSjt's.t't,g:', %W§/7 IRON , _ii'si'.ii:':'ii))iil:iij'j" ORe pom Echi della celebrazione del Primo Maggie 24 FERITI IN JUGOSLAVIA /»:MW e: -= H n: /c,': 2e,t',e,ehe JI tema dominante della ce- lebrazione é stato quello di e- sortare i lavoratori di tutto il mondo ad unirsi nella lotta cantro il capitalismo e la guer- ra. A New York la celebrazio- ne del Primo Maggio si é svolta in un'atmosfera semi-a- normale. Lungo il corteo face- vano mostra dei cartelloni con diciture contro la partecipa- zione degli Stati Uniti alla guerra. - a Stalin ed il Primo Ministro Molotov sono rimasti per diver- se ore a fiance di Voroshilov durante la sfilata delle trup- pe e delle formazioni giovanili ed operaie. _ _ -- A Mosca, oltre un milione e mezzo di cittadini sono sfilati in parata nella ricorrenza del Prim? Maggio. - Il Commissario della Guer- ra, Klementi E. Voroshilov, ha parlato alla fella assembrata nella vasta Piazza Rossa, di- nanzi alla tomba di Lenin. Egli ha diehiarato che é ne- cessario che la Russia raddoppi la sua vigilanza armata e la forza delle sue armi, data la grande incertezza del momen- to politico in Europa e nel mon- do. L'Unione Soviettica - ha detto Varashilov .--. non vuole la guerra ma é preparata a far fronte a qualsiasi eventualita p.er difendere i propri interes- SI. A Zagreb, J ugoslavia, i lavo- ratori che marciavano in pa- rata lanciando grida contro la guerra, sono stati aggrediti dalla polizia. Nel conflitto vi furono 24 feriti. A Belgrade la polizia ha arrestato 15 comu- nisti. mizio che era stato preparato a Queen's Park ma che du impe- dito dal cattivo tempo, fu te- nuto nella Hygeia_Ha)1. A - @KIRU'NA hutorized infra. o. Dept., Ottawa as Second Class Matter Tre delle compagnie alle quali si aeeredita il posseso di 90 navi continua ancora a svol- gere opera discriminatoria con- tro gli operai dell'unione Che pvrlbl?ero dovuto sostituire im- mediatamente i crumiri. Quando fu sospeso lo seio.. pero dei marinai lo scorso 21 aprile, di cui ne parliamo am- piamente in terza pagina, le compagnie di navigazione 'dei Grandi Laghi avevano assicu- rate i dirigenti dell'Unione di attenersi alle regole stabilite in attesa di arrivare ad un ag- giustamento completo attra- verso il Comitato arbitro inca- ricato di pianare le divergenze fra le due parti contraenti. Gli avvenimenti in Europa precipitano. Il teatro della guerra minaccia di estendersi sempre pif1. Mussolini, che fine a questo momento si é mantenuto in disparte in attesa di ven- dere la sua balligeranza a chi gli offre di phi, g oggi in pro- cinto di trascinare il nostro povero paese nel presente conflit- to europeo. I tracotanti e provocatori discorsi di Giovanni Ansaldo e di Dino Grandi rivelano chiaramente 1e funeste intenzioni del governp fagcista. _ _ H___ _ " .. .. -. yum. Dopo foeeupazione della Libia, anzi, la situazione delle masse é peggiorata. Ma, si é detto, la Libia era povera: siamo arrivati gli ultimi, nelle imprese coloniali, e Ci é toeeato il deserto. La demagogia imperialista si é seatenata di nuovo a pro- posito dell'Etiopia. Non la Libia - questa si che era la terra promessa. Si é fatta apparire davanti alle masse lavoratrici italiane la Fata Morgana del grande impero coloniale italiano. del grande Impero d'Afriea Orientale. L'Impero é costato da 40 a 50 miliardi, forse di phi ancora. E quali sono i vantaggi che ne hanno ricavato 1e masse popolari italiane? Forse che dopo il 1936, dopo faggressione e la semi-distruzione eriminale di un paese e di un popolo 1e condizioni dei lavoratori italiani sono migliorate? Forse che la disoccupazione é diminuita? Forse che i salari sono aumentati? Al contrario, dalla occupazione dell'Etiopia ati. oggi la situazione é peggiorata per la masse italiane. La disoeeupa- (Continua a pagina 3.) _ I marinai stanno contemplando la ripresa dello sciopero - T-F I nostri grandi industriali so- no sempre pronti a gettare sul- le spalle dei lavoratori tutto il biasimo dei disordini che possono nascere nel campo del lavoro. Ma la loro condotta ed i loro metodi sono realmente le sole cause dei disordini. Giovanni Ansaldo, direttore del "Telegrafo" di Livorno, giornale della famiglia Ciano, parlando per la terza volta la scorsa domenica alla radio alle truppe italiane, ha riaffer- mato che l'Italia potrebbe scendere in guerra in qualsiasi ora. "Non é possibile - egli ha detto - che ntalia potré rima- nere fuori dal conflitto per sempre. Noi abbiamo una sola cosa da fare: essere preparati per l'Ordine che ei verrk da- to dal Duce . . ' " _.. -. La "Stampa di. Torino" nel commentare il discorso pro- nunziato sabato scorso dal Ministro Dino Grandi alla Camera dei Fasei e delle Corporaiioni/jsti.rive Che "il problema dell'I- talia é la sua espansione ' . . L'ltalia abbisogna di libera espansione su)l'Oeeary? . . . " 7 T T , , I . . vvywuvAVA-v ~u-Av-rv-vuv - - v e Da un giorno all'altro si attende dunque che la decisione di trascinare 1'Italia nel eonflitto imsv venga presa dal go- verno fascista. 7 - _ Dal governo faseista: non del JIT Il popolo italiano é CONTRO 5 " mostrato in tutte le oceasioni in at", strarlo. b" Phi ancora: il popolo italiano ' nelle giornate di Guadalajara, a" dera la disfatta del suo goverrv disfasta del suo governo, d" Vittoria. T Mussolini ha M; recen. me woe m DULubunu: um" questione sociale sul terreno nazionale dipendeva da una so- luzione "di giustizia" della questions internazionale. Ma queste sono sciocchezze. Quando si é occupata la Libia nel 1911 la demagogia del capitalismo italiano diceva alle masse che questa impresa co- loniale era necessaria per dare phi pane e piii lavoro al popo- lo italiano. __ h __ " _ w "MBA Libia é costata molto di pift di quello che ha reso, e i lavoratori italiani non hanno trovato certo in Libia il loro pane. - -- . _ 11 =., . . I, __'L'._..._','.-- .1,.11.. Il governo italiano I in Etiopia, della guerra; ,. bania: e ha constatato Che ii A sue. situazione pegr" rava. Il.popolo italiano ha bis ogno di vivere i1 pace Le 90 navi sono stazionate Abbonamento: Un anno $1.00 - Sci mesi 50c. 'Illllllnllllllllll 1itrooumrroooooorirtmrrioaimMut Quanta siano nobili gli istintii; deWoperaio, appa're nei casi so-i lenni e di rivoluzione. i: In simili circostanze Poperaio'i salva la. roba e non la ruba; salve i. ta vita agli arresi, agli inermi, e'; non uccide mai cot barbaro cite, smo del mercenario. i 'uri-u-Ori-voir-ia-moot-u-, ll presidente dell'Unione Ca- nadese dei Marinai, J. A. Sul- livan, ha detto che se le tre compagnie in questione persi- steranno nel non voler riassu- mere al lavoro i marinai dell'- Unione, saré costretto a dichia- rare nuovamente lo sciopero. 2 Italiani Condannati a morte per spionaggio in Francia Parigi - Il tribunale mili- tare di Lille ha passato la sen- tenza di morte a due italiani trovati colpevoli di spionaggio. Essi sono Giacomo Ferrea e Vincenzo Pieeione. nei porti americani. Gli uffi- ciali delle unioni operaie di Toledo, Buffalo, Cleveland, Chicago, Milwaukee, Duluth ed altri centri degli Stati Uni- ti hanno promesso il loro ap- poggio se gli saré richiesto di rifiutarsi di maneggiare la merce trasportata con vapori il cui servizio é fatto per ope- ra di crumiri. A smo del mercenario. Si batte poi come un leone, di- sarmato contra gli armati, um contra dieci. --GARIBADLI 5CL?f1iia.